Opinioni tiepide su film che speravo mi piacessero di più...

Non grandissime aspettative, ma speravo di provare più appeal, più coinvolgimento e maggiore interesse per due nuovi film che ho visto da poco. Sebbene non si tratti di titoli attesi, che sarebbero stati un sonoro schiaffo, non posso chiudere comunque un occhio sugli aspetti poco positivi che ho scovato.


Cha Cha Real Smooth (2022)

Genere: commedia, drammatico
Durata: 107 minuti
Regia: Cooper Raiff
Uscita in Italia: 17 Giugno 2022 (Apple Tv+)
Paese di produzione: Stati Uniti d'America 

Disponibile dal 17 giugno su Apple TV+ , Cha Cha Real Smooth è diretto e interpretato da Cooper Raiff, nei panni di Andrew, un ragazzo che, finito il college ed avendo bisogno di soldi, decide di tornare a vivere con la madre e il padrigno, e cercare dei lavoretti. Il carattere giocoso e positivo di Andrew lo aiuteranno ad ottenere il ruolo di animatore per feste e bat mitzvah, e proprio durante una di queste serate conoscerà Domino, interpretata da Dakota Johnson, che è la madre di Lola, una ragazzina autistica. Fra i tre si crea un rapporto particolare: Domino è infatti colpita dal carisma di Andrew, sembra per lei quasi una scappatoia dal rapporto col fidanzato Joseph, con cui non è sicura. Inoltre il ragazzo ha un bel feeling con la figlia Lola, che stranamente si fida di Andrew.
Però il vissuto del protagonista e quello più maturo di Domino sembreranno non collimare.

Cha Cha Real Smooth è una piccola pellicola nel senso buono del termine, perché non mi ha dato l'impressione di darsi grandi arie sia nell'ambito dei film autoriali, sia in quello della cinematografia più commerciale e mainstream. Punta invece sul calore umano, sul voler unire più generi e tematiche, spaziando dalla commedia, al drammatico, e con la struttura di un film di formazione, ma che non vuole essere troppo didascalico.
Il risultato è convincente, ma secondo me a metà, visto che non tutti questi generi vengono portati avanti al meglio. Infatti Cha Cha Real Smooth non ha i toni di una commedia particolarmente brillante o divertente, mentre i momenti drammatici, forse per non appesantire, a volte mi sono sembrati lasciati andare senza quel bisogno di approfondimento necessario.


Anche certi temi mi sono sembrati abbozzati in modo acerbo, specie quello della salute mentale, e appunto della crescita personale, in particolare nei momenti salienti e difficili della vita.
Il personaggio di Andrew è davvero carino e dolce, ma a volte l'ho trovato poco genuino e un po' impostato soprattutto nei dialoghi, come se puntasse alla beatificazione a tutti i costi. Vediamo giusto un paio di sbavature nel suo curriculum di santo, e penso che per un ragazzo di appena 20 anni sia inverosimile essere così.
In lui la crescita che appare sullo schermo è secondo me parecchio limitata e poco interessante per lo spettatore. 
Inoltre, lungi dal fare body shaming, Cooper Raiff non ha molto l'aspetto di un giovane uomo (pur avendo lui stesso giusto 25 anni).

Tutti i rapporti e i personaggi che ruotano attorno ad Andrew sono abbastanza privi di spessore, a cominciare da Domino. Dakota Johnson è la ragione per cui ho visto questo film e lei è sempre brava, ma la sua Domino ha i contorni di una cattiva ragazza senza però averne la consistenza. Il rapporto con la figlia è appena accennato, così come il suo flirt con Andrew sembra non crescere mai. Non si arriva ad un vero e proprio apice, perché anche qui sembra tutto un po' impostato e giostrato per far brillare il bravo ragazzo che può far star bene tutti, soprattutto la fascinosa donna più matura dall'animo vagamente dannato.
Cha Cha Real Smooth si fa guardare, ha dei momenti sicuramente teneri, ma risulta troppo prevedibile pure per il suo genere, e ne ho tirato fuori ben poche riflessioni che potessero lasciarmi davvero qualcosa. Cooper Raiff ha sicuramente ancora tanta strada davanti e spero impari a valorizzare la bellezza delle imperfezioni e non la ricerca della perfezione. 



Fire Island (2022)


Genere: commedia
Durata: 105 minuti
Regia: Andrew Ahn
Uscita in Italia: 17 Giugno 2022 (Disney +)
Paese di produzione: Stati Uniti d'America 

Fire Island è una delle zone in America più amate dalla comunità gay per trascorrere le vacanze estive fin dagli anni '70, e questa isoletta farà da sfondo anche alla settimana di avventure che vivranno Noah, Howie e la scalmanata banda di loro amici. Tuttavia, da asiatici e praticamente poveri in canna, non è semplice per i ragazzi riuscire ad amalgamarsi all'interno della comunità. Ma quando Howie resterà particolarmente colpito proprio da un ragazzo, Charlie, che ha caratteristiche decisamente diverse dalle sue, due poli opposti della comunità gay di Fire Island finiranno per avvicinarsi, ovviamente con risultati imprevedibili. Gli amici di Charlie infatti, snob e decisamente benestanti, non ritengono Howie all'altezza del ragazzo. Ma anche Noah finirà più coinvolto di quanto immaginava. 

Seguendo le orme di Jane Austen ed Orgoglio e Pregiudizio, Joel Kim Booster, che oltre a sceneggiare, interpreta Noah, ha voluto creare una commedia estiva leggera ma con un occhio puntato ad alcune tematiche che toccano i ragazzi omosessuali da vicino, ovvero quelle situazioni di discriminazione che si possono creare all'interno della comunità gay stessa. "No effeminati, grassi e asiatici" si legge molto spesso nella chat, e lo sanno bene Noah e i suoi amici che rispondono a queste tre caratteristiche. Ma Fire Island cerca di raccontare con ironia non solo quella che è alla fine una storia di opposti che si attraggono, ma anche una divisione di classi economiche, che si scontrano, aspetto tipico dell'opera di Austen, visto il periodo storico, ma anche negli Stati Uniti attuali. 

Se nel suo insieme Fire Island è tutto sommato gradevole da seguire, ci sono diversi aspetti in cui casca come l'essere spesso contraddittorio.
Seppur con toni leggeri, e con i contorni di una commedia romantica, Fire Island vuole porre l'attenzione a problemi importanti per la comunità LGBTQ+, ma stranamente i personaggi rispondono a quelle caratteristiche che vogliono denunciare. Buona parte dei protagonisti hanno infatti corpi tonici o anche molto palestrati e sono quasi sempre succinti, mentre chi ha una fisicità diversa viene spesso nascosto da inquadrature o abiti. 
Allo stesso modo non c'è poi grossa differenza fra il gruppo di Noah e quello degli amici di Charlie, visto che frequentano gli stessi luoghi, ma soprattutto hanno atteggiamenti medesimi.

Inoltre tutti i personaggi di Fire Island, incluso Noah che dovrebbe essere centrale, sono abbastanza piatti da inizio a fine. Alcuni mi sono sembrati completamente privi di personalità, specie Will, uno degli amici di Charlie, il quale però non ha nulla a che spartire con questi.
Mi è piaciuta l'idea di voler creare un film con protagonisti attori asiatici e che potesse avvicinarsi anche ad un pubblico eterogeneo e non solo queer, infatti, se presa come una luminosa e simpatica commedia (seppur senza grandi dialoghi spiritosi), Fire Island può più o meno funzionare. Ma se si gratta sotto la superfice secondo me fallisce nel tentativo di approfondire i temi più sensibili che tocca, o semplicemente lo fa male. 



2 commenti:

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  1. Se la penso allo stesso modo sul leggerissimo Fire Island che riempie una serata ma non la cambia, Cha Cha mi ha proprio colpita.
    Tra pianti e sorrisi mi ha convinto, sarà che i giovani stropicciati che non sanno che fare sembrano sempre parlare di me. Lo rivedrei anche subito.

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    1. Posso capire il calore che provoca Cha Cha Real Smooth, seppur è troppo acerbo per quanto mi riguarda troppo lontano da essere un buon film se non al massimo per la tv.

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