Due film italiani che (stranamente) mi sono piaciuti 👍🏻

La mia passione per il cinema italiano contemporaneo è spesso franata in pellicole che mi hanno fatto perdere ogni speranza, fra storie imbarazzanti e recitazione a livello amatoriale. Un vero peccato, perché il talento in questo stivale non manca di certo, ma credo che la creatività abbia bisogno di una spinta in più. Forse però qualcosa si sta muovendo, e già con È stata la mano di Dio ho iniziato ad incuriosirmi un po' di più del solito ai film di casa nostra, e ne ho ho voluto vedere due, nella speranza che potessero piacermi, e per fortuna non ci sono andati troppo lontani.



Marilyn ha gli occhi neri (2021)



Genere: commedia, drammatico
Durata: 114 minuti
Regia: Simone Godano
Uscita in Italia: 14 ottobre 2021 (cinema)/ 27 Gennaio 2022 (Netflix)
Paese di produzione: Italia

Diego è un rinomato chef
con un grosso problema personale: non sa gestire la sua rabbia, è pieno di tic, balbetta e non tiene a bada il suo disturbo ossessivo-compulsivo, tutti elementi che lo faranno finire ad un centro riabilitativo. Qui conoscerà diverse persone fra cui Clara, una ragazza mitomane e patologicamente bugiarda. Proprio lo psichiatra Paris, che gestisce il centro, proporrà un laboratorio di cucina e di preparare dei pasti per gli anziani della bocciofila. Visto il buon risultato, Paris proporrà di creare un ristorante con un solo piatto del giorno, un progetto semplice ma che Clara trasformerà, ovviamente mentendo, in altro: inizierà infatti a condividere online delle recensioni su questo fantomatico ristorante, il Monroe, spacciandolo per un locale di alto livello. Ma l'idea raggiunge presto un certo reale successo, e Clara e Diego saranno costretti a creare davvero un ristorante di successo, non senza scontri e difficoltà.


Marilyn ha gli occhi neri mi è piaciuto sotto vari punti di vista. La storia alla base è molto lineare ma gradevole, in grado di far sorridere senza essere sciocca, riesce a funzionare e si fa seguire da inizio a fine. Certo che si cade in alcune prevedibilità, non è l'effetto sorpresa il punto forte del film, così come avrei preferito alcuni approfondimenti in alcuni passaggi. Mi è piaciuta anche l'impostazione che sembra quasi teatrale, molto rivolta all'interno e in alcuni luoghi specifici. 
Penso però che a colpire in Marilyn ha gli occhi neri è il suo lascito, il messaggio profondo e interessante che si può cogliere: avvicinare i diversi ai "normali", far capire loro che le diversità vanno spesso comprese con pazienza e non viste con paura.

 

C'è dolcezza, romanticismo, malinconia, e la giusta leggerezza per affrontare un argomento spesso difficile da toccare, ma non c'è uno scontro, non c'è arroganza fra chi è meglio o peggio, e non c'è nemmeno la messa in scena del pietismo, tanto che tutti i personaggi si rendono utili alla perfezione all'interno del Monroe, e ognuno con una sua storia da raccontare. Tutto il cast si dimostra credibile e all'altezza ma ovviamente la scena è tutta di Stefano Accorsi e Miriam Leone che con le loro interpretazioni reggono tutto il film.
Probabilmente non riuscirà a lasciare il segno, e credo che anche io da un film al cinema mi aspetto una emotività molto più coinvolgente e commovente, ma Marilyn ha gli occhi neri credo sia un buon film italiano, sulla strada giusta rispetto ad altri film, e Netflix mi sembra una buona collocazione. 

Voto 6.5



Lasciarsi un giorno a Roma (2021)



Genere: commedia, drammatico
Durata: 116 minuti
Regia: Edoardo Leo
Uscita in Italia: Dicembre 2021 (cinema)/ 1 Gennaio 2022 (Sky)
Paese di produzione: Italia

Credo che non sia semplice raccontare una storia d'amore senza scadere nella banalità e nel già visto, d'altronde di relazioni iniziate e finite ne passano tante davanti ai nostri occhi. Ma in Lasciarsi un giorno a Roma, Edoardo Leo è riuscito a trovare una chiave di lettura interessante. Lui interpreta Tommaso, scrittore e fidanzato con Zoe, una donna impegnata nello sviluppo di videogiochi. Tommaso e Zoe  stanno insieme da ben 10 anni, non sono sposati, e per quanto ci provino, fra di loro le cose non vanno più come una volta. O forse non lo sono mai state.


Inutile raccontare quella che è storyline di Lasciarsi un giorno a Roma, visto che il titolo dice già molto dell'epilogo dell'amore fra Tommaso e Zoe, ma è il taglio che è stato dato al film che mi è piaciuto. I suoi punti di forza sono la sua scorrevolezza, la sua piacevolezza, e anche il non arrivare a momenti troppo smielati e troppo scontati, o ancora, nel non sfociare in quelle litigate isteriche che, oltre ad essere fastidiose, spesso risultano poco credibili. Invece Lasciarsi un giorno a Roma, racconta una storia tutto sommato credibile e realistica, recitata in modo carino.


Mi è piaciuto il modo in cui è stato trattata la comunicatività all'interno di una coppia appunto, lo stratificarsi di quelle ferite silenziose che col tempo ci si infligge a vicenda, ma anche la possibilità di trovare finalmente la propria strada, e magari anche imparare qualcosa su se stessi. Carina anche la suddivisione in sei capitoli, sebbene poi non sia un elemento fondamentale nell'economia del film. 
Lasciarsi un giorno a Roma è pur sempre un film italiano e come tale, quasi per contratto, non può essere perfetto: i dialoghi ad esempio a volte li ho trovati un po' fuori luogo, artificiosi.


Ci sono parentesi inutili che sembrano aggiunte come contorno, e penso ad esempio alle gare di cucina fra amici e anche alla coppia Elena (Claudia Gerini) e Tommaso (Stefano Fresi) che, per quanto ben interpretata, non si presta a molte altre riflessioni. Un po' scontato la Zoe di Marta Nieto, con una rigidità un po' già vista. 
Anche Lasciarsi un giorno a Roma non è quel film che sogno di vedere al cinema e che mi fa emozionare, ma si fa guardare volentieri, e se questa è il percorso sobrio e garbato che si sta seguendo in Italia, tanto male non è.


Voto 6.5



14 commenti:

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  1. Pensa tu, nonostante la mia notoria avversione a Stefano Accorsi, il trailer ed il soggetto di questo film mi hanno fatto incuriosire, e ce l'ho in lista.
    E pensa tu, nonostante io sia fan di Edoardo Leo (se riesci recupera il suo primo da regista, Diciotto anni dopo), questa ultima prova l'ho trovata arrampicata, sull'onda di un C'è posta per te fin troppo azzardato. Lasciatevi pure subito.. anche non necessariamente a Roma.. ;9

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    1. E invece anche loro a Roma, in mezzo ai brutti ceffi 😂
      Scherzi a parte, non li reputo, come avrai letto, dei film di cui mi sono innamorato, ma diciamo meno peggio rispetto ad altri film italiani.

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    2. Immagino il riferimento a Christian.. che mi sta prendendo davvero da matti.. bruttissimi ceffi.. altro che.. non se salva nessuno.. ahah

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    3. Esatto 😄 Dai che magari lo metto nell'elenco delle serie tv che prima o poi vedrò

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  2. Conosco entrambi, ed entrambi vedrò, e poi ti saprò dire ;)

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  3. Stefano Accorsi ed Edoardo Leo mi piacciono molto, però la trama del primo non mi convince, forse mi butterei più sul secondo. Grazie per le recensioni.
    Baci.

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    1. Cosa non ti convince del primo? Grazie mille a te 😊

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    2. Temo solo che mi annoierebbe. Per cui più che non convincermi, è un mio pregiudizio :D probabilmente anche immotivato.

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    3. Ah capito, in effetti è molto lineare quindi può non suscitare chissà che entusiasmi

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  4. Piaciuti entrambi. Il film di Leo un po' di più, ma nell'altro Miriam Leone è bravissima.

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  5. Ciao Pier,ho visto solo il film di Edoardo Leo e si mi è piaciuto, ma l'ho trovato un po' scontato, mi rammenta cento altri film, comunque si guarda con scioltezza. In effetti lui ha fatto e interpretato film più belli. Il primo film non l'ho guardato perchè non mi piace Stefano Accorsi, so che sono prevenuta ma è più forte di me...

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    1. Ciao Arianna, capisco quando dici che ti è sembrato scontato, alla fine non si parla di grande cinema (purtroppo), ma di film gradevoli. Qui in Italia ci proviamo ma sembra siamo sempre indietro. Accorsi non fa anche a me molta simpatia ad essere onesti, ma devo ammettere che se l'è cavata in questo film

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