Dopo una breve ma intensa pausa dalle serie tv, ho fatto uno scatto a recuperarne alcune e sono stato finalmente fortunato, perché queste tre di cui vorrei parlarvi sono state una boccata di aria fresca, tanto che, persino per i miei standard, le ho terminate velocemente. Ma direi di andare nello specifico e vedere il motivo (anzi i motivi) del mio entusiasmo.
Non ho mai...
Never Have I Ever
Prima stagione
⭐⭐⭐⭐
Avevo notato, ma non mi ero troppo soffermato sull'ultimo lavoro come sceneggiatrice di Mindy Kaling, che però quando mi sono deciso a recuperare (anche con una spintarella di Simona/MissPenny09) mi ha proprio preso. Con un tocco autobiografico, la Kaling ci racconta un pezzetto, forse il più difficile, della vita di Devi Vishwakumar, una ragazzina adolescente di origini indiane, che però vive in America. Dopo la perdita del padre, a seguito di un infarto, Devi si ritroverà a vivere con la madre e una cugina, e ad affrontare tutti i problemi che l'adolescenza può portare.
Devo prendere atto non ho saputo raccontare bene Never Have I Ever, che è molto più frizzante della mia intro moscia, ma devo anche dire che il punto di partenza non è proprio fra i più originali: i problemi con la scuola, la scoperta del sesso, il rapporto con amici e genitori, i primi amori e tutto quel mazzo di paturnie che da adolescenti ci portiamo dietro. Non ho mai... però vince per altri aspetti che la rendono una serie tv un po' diversa dai classici prodotti con (e per) adolescenti. Partire da una prospettiva prettamente femminile è secondo me la carta vincente, ma è la caratterizzazione dei personaggi che colpisce: Devi è sì la "sfigata" di turno, un po' nerd e sapientona, ma non è di quei personaggi mollaccioni alla Otis Milburn per intenderci, anzi è abbastanza battagliera, e comunque positiva nonostante tutte le difficoltà personali.
L'aggiunta della cultura indiana che si scontra con quella più occidentale, secondo me rende Never Have I Ever ancora più interessante, così come il rapporto che Devi ha con la madre non è mai scontato, banale o troppo edulcorato, ma è secondo me abbastanza realistico.
Più in generale tutte le storyline dei personaggi comprimari, mi son sembrate carini, e non vanno ad affossare troppo il ritmo del filone principale.
Nonostante Never Have I Ever sia una comedy, e riesce a far ridere anche me, ogni tanto si vena di scuro, con momenti più dolci, più drammatici, più melanconici che danno profondità e maturità, e la storia qui e lì ha qualche twist che tiene viva l'attenzione senza risultare troppo prevedibile.
Più in generale tutte le storyline dei personaggi comprimari, mi son sembrate carini, e non vanno ad affossare troppo il ritmo del filone principale.
Nonostante Never Have I Ever sia una comedy, e riesce a far ridere anche me, ogni tanto si vena di scuro, con momenti più dolci, più drammatici, più melanconici che danno profondità e maturità, e la storia qui e lì ha qualche twist che tiene viva l'attenzione senza risultare troppo prevedibile.
Credo che, sebbene si tratti solo di 10 episodi da meno di mezz'ora l'uno, Non ho mai... abbia qualcosa in più da dire rispetto ad altre serie teen, ed è giusta per i presupposti che si pone. La prima stagione potete recuperarla su Netflix, e qui trovate la mia recensione della seconda stagione.
Dirty John - La storia di Betty Broderick
The Betty Broderick Story
Seconda stagione
⭐⭐⭐🌠
L'anno scorso avevo detto che Dirty John avrebbe dovuto sporcarsi di più, e cambiare un po' il tiro mettendo da parte quello stile da docu-fiction, e ci sono riusciti con una inaspettata seconda stagione.
Dirty John ha infatti preso le sembianze di una serie antologica e, chiuso il capitolo su John Meehan e Debra Newell, e ci hanno raccontato la storia di Betty Broderick.
Betty non è una donna perfetta, non è nemmeno una moglie perfetta, ma ci prova in ogni modo.
Sin dai primi momenti del suo matrimonio con Daniel Broderick, cercherà di inseguire il suo sogno di una famiglia da favola, rinunciando anche alla sua carriera, o a qualunque desiderio personale, pur di seguire e sostenere il marito. Daniel, infatti, vuole a tutti i costi raggiungere una posizione sociale e lavorativa invidiabile, diventando un avvocato di successo e garantendo uno stile di vita da sogno alla moglie e ai quattro figli. Betty si ritroverà a dover ingoiare qualche boccone amaro, ma a farle perdere completamente il controllo sarà la richiesta di divorzio da parte di Daniel, che le toglierà qualunque cosa. Da quel momento l'unico obbiettivo di Betty sarà combattere contro l'ex marito, fino al più drammatico dei risvolti.
Betty non è una donna perfetta, non è nemmeno una moglie perfetta, ma ci prova in ogni modo.
Sin dai primi momenti del suo matrimonio con Daniel Broderick, cercherà di inseguire il suo sogno di una famiglia da favola, rinunciando anche alla sua carriera, o a qualunque desiderio personale, pur di seguire e sostenere il marito. Daniel, infatti, vuole a tutti i costi raggiungere una posizione sociale e lavorativa invidiabile, diventando un avvocato di successo e garantendo uno stile di vita da sogno alla moglie e ai quattro figli. Betty si ritroverà a dover ingoiare qualche boccone amaro, ma a farle perdere completamente il controllo sarà la richiesta di divorzio da parte di Daniel, che le toglierà qualunque cosa. Da quel momento l'unico obbiettivo di Betty sarà combattere contro l'ex marito, fino al più drammatico dei risvolti.
Quella di Betty Broderick può sembrare un classico nel catalogo delle serie e dei film drammatici, eppure è una storia vera, con dei punti di vista e degli approfondimenti molto interessanti, che rendono le vicende in parte diverse secondo me dalle solite serie di genere.
Credo che il personaggio di Betty sia quello più affascinante perché fino all'ultimo, mentre ci viene spontaneo fare il tifo per lei, si sollevano tanti dubbi: è stata vittima di se stessa o del sistema? Poteva essere possibile scampare al peggio o era inevitabile? E soprattutto Betty era davvero cattiva, malata, una pazza, o è esplosa in lei la scintilla fatta di anni di soprusi e coercizione psicologica?
Non c'è una risposta a queste domande, visto che dagli anni '80 fino ad oggi la storia di Betty Broderick è discussa, ma in questa stagione, molto più che nella prima, è facile empatizzare con i protagonisti, seguirli nel loro complesso sviluppo psicologico. Dirty John 2 credo sia fatta molto bene, ed è soprattutto da brivido la perfetta ricostruzione dei dettagli: se fate una brevissima ricerca in rete troverete confermato quasi ogni aspetto della serie, anche i momenti più strani e sordidi, ed anche i documenti e le prove del caso. Sono ottimi secondo me anche il cast, le scelte estetiche e dei costumi dell'epoca e la colonna sonora, così come ho apprezzato come hanno composto il montaggio della serie. Avrei preferito che un paio di episodi venissero accorpati, o comunque rivisti, per essere più snelli e meno ripetitivi, ma credo che se apprezzate i thriller psicologici, specie quelli basati su fatti realmente accaduti, la storia di Betty Broderick vi catturerà.
The Umbrella Academy
Due Stagioni
⭐⭐⭐🌠
Il 1989 è un anno straordinario (non solo perché è nato il sottoscritto) perché nel mondo, contemporaneamente sono nati 43 bambini dotati di poteri speciali. Il magnate Reginald Hargreeves ne adotterà subito sette, creando la sua The Umbrella Academy, un gruppo di super eroi da addestrare e sferrare contro i criminali. La vita nell'accademia però non sarà semplice, e 17 anni dopo le cose sembrano non essere andate per il meglio. I sei (avete letto bene) supereroi hanno infatti preso strade diverse, e si riuniranno per la morte del loro padre adottivo, che sembra essere scomparso misteriosamente. Questo incontro non farà altro che riaprire alcuni vecchi dissidi e purtroppo crearne di nuovi.
The Umbrella Academy raccoglie fino ad ora 2 stagioni, di cui l'ultima è stata resa disponibile dal 31 Luglio su Netflix, per un totale di 20 puntate, per cui non scandaglierò ogni singolo episodio, ma posso dirvi che è una serie fighissima. La prima stagione mi è piaciuta molto: è ironica, tagliente, sopra le righe quanto basta, ed in grado sempre di generare quel velo di tensione che ti spinge da una puntata all'altra. La storia mi è sembrata solida, per quanto resti nel fantasy, i dialoghi hanno quel dark humor che non risulta mai volgare o fine a se stesso (per quanto resti un telefilm abbastanza crudo), e tutta la struttura, la messa in scena e gli effetti, mi hanno convinto. Il cast funziona perfettamente, ognuno nel proprio ruolo. Nomino giusto Aidan Gallagher, nei panni di Numero 5, che fa le piste ai ragazzini di altre serie tv (altro che quel bambacione di Clay Jansen).
Ho sofferto però, anche in The Umbrella Academy, il ruolo di Ellen Page/Vanya, come fu un po' in Tales of The City. Mi spiace perché la ritengo capace, ma le parti che interpreta mi sembrano sempre lagnose e ripetitive, ed ho l'impressione che debbano sempre arrivare al punto di esplodere (in questo caso quasi concretamente) per avere una evoluzione. Questo purtroppo si è trascinato anche in parte della seconda stagione, che secondo me presenta più difetti della prima. Se non l'avete ancora vista, vi consiglio di non proseguire con la lettura, perché potrei rivelare qualche dettaglio vicino allo spoiler.
Per me parte di The Umbrella Academy 2 è stata un po' più noiosa della prima stagione, mi ci son voluti diversi episodi prima che mi prendesse del tutto. Conoscevamo già i personaggi principali, e quelli che vengono poi inseriti non hanno suscitato lo stesso interesse in me. Per più di metà stagione l'ho trovata una serie anticlimatica: l'effetto del cambio di tempo dura ben poco come diversivo, la tensività secondo me si riduce sempre ai soliti meccanismi, ed alcuni snodi mi sono sembrati prevedibili, quindi anche i colpi di scena perdono di impatto. Mi è pesato però ancora di più il ruolo di Ellen Page perché credo manchi quello che è definito "il viaggio dell'eroe", quindi la scoperta, in tappe, delle potenzialità del personaggio attraverso le peripezie a cui è sottoposto.
Mi è sembrato che, per arrivare ad un finale succulento, soddisfacente e ricco, abbiano dovuto tagliare l'evoluzione sovrannaturale per far spazio a quella personale. In un certo senso funziona, perché non manca l'emotività, ma penso che i due aspetti dovessero essere bilanciati meglio.
Non abbiamo ancora informazioni certe su una terza stagione di The Umbrella Academy, ma io l'aspetto perché credo valga davvero la pena recuperarla.
Se vi va fatemi sapere voi cosa state guardando adesso, soprattutto se vale la pena recuperarlo.
Anch'io finora sono stata indecisa se vedere o no The Umbrella Academy perchè, come ho già detto in passato, non vado matta per i supereroi. Il fatto che tu ne parli bene mi ha convinto a guardarla. Le altre due invece non le avevo mai sentite nominare.
RispondiEliminaSecondo me dipende dal tuo approccio al fantasy: a me piace ma a piccole dosi e come un diversivo. Se tu proprio odi le storie con super eroi è comunque non adatto a te 😃 Per me merita!
EliminaOgnuna sembra interessante a modo suo, spero di avere tempo di recuperare qualcosa!
RispondiEliminaDirty John la metto in cima alle tre perché, confesso, da ragazzina amavo pazzamente Christian Slater! xD
Sono senza dubbio tre soggetti diversi con temi diversi ma secondo me tutti interessanti 😄
EliminaCapisco la tua cotta per Slater, qui, anche se non si passa molto dal suo punto di vista, secondo me ha certamente fascino 😅
Vista nessuna...delle tre comunque, l'ultima, potrebbe meritarsi un recupero ;)
RispondiEliminaMerita, merita 😄
EliminaIo ho AMATO The Umbrella Academy! E' vero quello che dici sulla seconda stagione, ma io l'ho adorata lo stesso XD spero davvero facciano la terza!
RispondiEliminaCon le altre due serie di cui parli mi hai incuriosita, le metto in lista!
È proprio una bella serie, bisogna dirlo. Credo che almeno altre 2 stagioni possano farle tranquillamente perché hanno tanto da raccontare ancora!
EliminaContento di averti incuriosito perché entrambe meritano! 😄
Ho una sola cosa da dire per riassumere il tutto:
RispondiElimina2 cuori 💛💛 e tante serie tv 😂
Unica pecca come sai a me la seconda di umbrella è piaciuta anche più della prima ma insomma sono bazzecole 🤣
Sarebbe stato contro ogni legge della fisica, della chimica, della biologia e pure della morra cinese se fossimo andati d'accordo su tutto al 100% 😂😂
Eliminaer Have I Have l'ho vista praticamente quando è uscita un po' a caso, lo ammetto però mi è piaciuta moltissimo. Concordo con te con il dire che ha delle particolarità che non la fanno assolutamente passare per la solita serie teen che va a sfociare nel trash (un esempio facile facile: elite anche se il genere è diverso, ma il pubblico a cui è rivolta è quello).
RispondiEliminaThe umbrella Academy non mi ha mai ispirato più di tanto, ma ammetto di non essermi informata a dovere. Potrei darli una chance, quasi quasi mi hai convinta. :D
Secondo me almeno un paio di episodi di The Umbrella Academy potresti vederli per darle una chance 😄 Non durano comunque tantissimo, quindi non perderesti troppo tempo!
EliminaDirty John non lo conoscevo proprio (com'è possibile?) mentre Umbrella Academy l'ho abbandonata dopo due noiosi episodi e ora mi fa solo antipatia...
RispondiEliminaMa, quanto ho adorato "Non ho mai"?!? Tantissimo. La credevo anch'io l'ennesima serie teen di Netflix che giocava facile tra protagonista sfigata e sesso, invece si è rivelata profonda, divertente, ben scritta e pure commovente.
Lacrimoni nel finale!
Ora chissà cosa ci aspetta con la s2...
Credo che Dirty John passi un po' in sordina come un po' una docuserie da Rete 4, ma secondo me questa seconda stagione ha tutti i crismi per elevarla a qualcosa di più!
EliminaSperiamo non rovinino Non ho mai con qualche kitschata!
Mi hanno parlato tutti molto bene dell'Umbrella-ella-ella-eh-eh.
RispondiEliminaBa-dum tsssss
...
Ok, diciamo che è quella che mi ispira di più. Peccato aver poco tempo per le serie :/
Dai, ne ho parlato tutto sommato anche molto bene anche io, no? Certo non posso non sottolineare qualche imperfezione se la noto...
EliminaAmmetto che The umbrella accademy me l'aveva suggerita già lo scorso anno mia sorella, ma non mi sono fidata e non l'ho vista. Abbiamo gusti abbastanza diversi per le serie TV e in genere quelle che segue o non mi prendono o mi fanno abbastanza schifo 🤣🙈
RispondiEliminaPerò mi sa che le darò una chance perché sia tu che le ragazze di Skincare&psicofarmaci ne avete parlato positivamente e di voi mi fido 😁
ahahaha mi fa piacere che ti fidi più di me che di tua sorella 😂😄 Scherzi a parte, secondo me almeno un paio di puntate di prova meritano di essere viste, poi magari lo abbandoni, ma credo sia una di quelle serie che merita una opportunità :D
EliminaBacio!
Diciamo che in fatto di serie sì XD a lei sono piaciute Elite e La casa di carta che io, solo a sentirle nominare, rabbrividisco XD Sentivo qualche puntata in sottofondo mentre lei le guardava durante la quarantena e le trovavo proprio irritanti XD
EliminaAaah capisco benissimo! Ho un problema simile con mio cognato 😂
Elimina"Non ho mai" l'ho guardata anche io in un batter d'occhio, è fresca e leggera e sdrammatizza tematiche che altrove invece sarebbero zavorre! La seconda serie non la conosco, mentre recentemente mi sono lanciata nel recuper di Unbrella ma sono ancora alla prima stagione e sto rivalutando le serie sui supereroi!
RispondiEliminaCredo che il pregio di The Umbrella Academy sia la vena pop che gli hanno dato, ma anche la fallibilità e l'umanità di questi supereroi. Anche i poteri, se noti, non sono poi così "potenti". Fammi sapere che te ne pare della seconda stagione!
EliminaBuon fine settimana!
Io ho appena finito, o meglio recuperato, le tre stagioni di Twin Peaks. Mamma mia che mi ero persa! Sono giorni che ci penso e vorrei immergermi subito e nuovamente in quell'atmosfera :)
RispondiEliminaMi segno Never Have I Ever anche perchè così rivivo il periodo della scrittura della tesi magistrale visto che mi sono occupata di cultura indiana e americana :)
Capisco il vibe che suscita Twin Peaks, anche se purtroppo non mi ha preso tanto da recuperare!
EliminaComplimenti per i tuoi studi, devono essere super interessanti!