I nuovi film in streaming che promettevano bene, ma…

Ho pescato fra i nuovi titoli disponibili sulle varie piattaforme streaming ed ho recuperato due film che potevano piacermi, ma che alla fine non mi hanno (purtroppo) lasciato molto. Ecco perché.


Inarrestabile (2024)


Titolo originale: Unstoppable
Genere: biografico, drammatico

Durata: 116 minuti
Regia: William Goldenberg
Uscita in Italia: 16 Gennaio 2025 (Prime Video)
Paese di produzione: USA

Ispirandosi alla storia vera del lottatore Anthony Robles, che da noi non dirà molto ma in America è un atleta affermato, ed oggi è anche un motivatore e un attivista, Inarrestabile ci mostra proprio parte della sua giovinezza e della sua difficoltà ad affermarsi nel mondo dello sport. Robles infatti (qui interpretato da Jharrel Jerome) è nato senza una gamba, ma vuole combattere e competere con persone normo dotate. Non solo quindi dovrà impegnarsi il doppio degli altri ragazzi per poter gareggiare e vincere, ma deve anche affrontare problemi familiari, visto che sua madre Judy (Jennifer Lopez), ha problemi economici e soprattutto un rapporto burrascoso col suo compagno Rich (Bobby Cannavale).

Generalmente non guardo film motivazionali, specie se legati allo sport di cui non sono fan, perché su di me hanno poca presa, ma quando sento parlare di storie vere, la mia curiosità si innalza perché c'è sempre qualcosa da imparare. Unstoppable in questo senso funziona bene nella sua completezza, visto che ci fa conoscere sia le difficoltà che le vittorie di Robles, fra appunto la sfera privata e quella sportiva.

Credo anche riesca a trasmettere quel senso di empowerment che prodotti di questo genere vogliono avere, ma appunto risulta troppo incasellato in questa tipologia di film biografici. È ovvio che si fa il tifo per Anthony e si spera che sua madre possa smarcarsi dal compagno ma, pur non conoscendo la storia, la sensazione di prevedibilità è tanta.
Tutto questo non è aiutato da un guizzo particolare, visto che l'impostazione, la regia, il montaggio, seguono tutti uno stile tradizionale e già visto, che un po' toglie mordente al film. 

Ma poi ci sono anche altri aspetti che non aiutano, come il fatto che non ci sia una reale profondità dei personaggi, o che ad esempio il rapporto madre/figlio sembri molto abbozzato.
Ne consegue che Inarrestabile non mi ha fatto emozionare come mi aspettavo, e tra l'altro credo duri anche troppo sia per la storia che deve raccontare, che per questo taglio molto televisivo. Se poi non vi piace il wrestling sappiate che le scene di lotta sono anche abbastanza lunghe.

Non mi sono spiaciute le interpretazioni di Jennifer Lopez e di Jharrel Jerome, ma tutto il cast riesce a portare a casa le singole parti proprio perché non c'è qualcosa di particolare che dovessero fare se non dare quella giusta dose di intensità quando serviva. Infatti nessuno degli attori riesce a spiccare, se non la prova fisica di Jerome. Probabilmente Inarrestabile poteva essere soppiantato da un documentario, ma immagino che non avere attori di questo tipo non ne avrebbe dato abbastanza visibilità. Così purtroppo è dimenticabile. 



Misteri dal Profondo (2025)


Titolo originale: The Gore
Genere: fantascientifico, horror, azione, romantico

Durata: 127 minuti
Regia: Scott Derrickson
Uscita in Italia: 14 Febbraio 2025  (Apple Tv +)
Paese di produzione: UK, USA

Cambio del tutto genere con Misteri dal profondo, film di Apple Tv + con Anya Taylor-Joy e Miles Teller di cui forse si è parlato poco, probabilmente perché non era il titolo più azzeccato da far uscire il giorno di San Valentino. In realtà The Gorge tocca stili diversi, che vanno dall'action al romantico, ma resta a tutti gli effetti una sorta di mega episodio di un videogioco.

Drasa e Levi sono due cecchini esperti e d'esperienza che sono stati scelti per una missione particolare. Entrambi si trovano ai due lati di una profonda ed oscura gola avvolta dalla costantemente dalla nebbia, e devono assicurarsi che nessuna strana creatura superi le barriere difensive. Questo non solo perché gli abitati della gola sono parecchio aggressivi, ma perché ciò che davvero si nasconde lì sotto, deve restare segreto al mondo.

Come anticipavo, se vi piacciono i videogiochi in cui si spara molto e strane creature escono un po' da tutti i lati, allora Misteri dal profondo vi piacerà, e non posso dire che da questo punto di vista sia fatto male. Anzi ci regala una ottima messa in scena di queste atmosfere cupe e spettrali, degli effetti e dei momenti di azione che riescono a dare al film quella tensione che gli amanti dell'horror fantascientifico apprezzano.

Dall'altra parte, tutto il versante romantico non diventa mai stucchevole o eccessivo, bilanciato bene con tutte le sfumature di The Gore, e soprattutto sia Anya Taylor-Joy che Miles Teller sono convincenti in questi ruoli che devono un po' oscillare fra il dolce e il cazzuto. Brava anche Sigourney Weaver, sebbene abbia tipo due scene in croce e interpreti un personaggio parecchio stilizzato. 
Ma Misteri dal profondo ha forse i limiti di tante produzioni che finiscono in streaming senza poi una grande spinta creativa.

Infatti tutta la prima parte, sebbene forse vagamente lenta qui e lì, è quella più convincente e riesce a mettere le basi per la storia, presentando i personaggi e costruendo quella tensione che ci si aspetta. La seconda metà del film però ha come un contraccolpo: nonostante ci dovrebbero essere momenti rivelatori, è come se si oscilli molto nel ritmo, puntando a semplici spiegoni più che mostrarci come sia nata la gola e quali misteri nasconde. È proprio in questo secondo atto che, invece di trovarti con il colpo di scena originale, The Gore finisce per essere abbastanza prevedibile e già visto.

L'impressione generale è quella di tante idee raccolte qui e lì, alcune più efficaci di altre, ma nessuna particolarmente innovativa, quindi per quanto tenga sicuramente compagnia, Misteri dal profondo non riesce a distinguersi davvero dal resto dei film del genere. Anche in questo caso, qualche minuto in meno non avrebbe guastato. 


2 commenti:

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  1. Entrambi da me sconosciuti, e interessato al massimo solo al secondo.

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    1. Sono passati in sordina, e parliamo di piattaforme meno chiacchierate rispetto Netflix

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