Due film che forse potreste anche evitare...

Continua un periodo di recuperi secondari e poco ispirati, di film che per me non meritavano una corsa al cinema appena usciti, ma a cui ho riservato un posto alla spicciolata. Ecco le mie opinioni, senza troppe aspettative.

Here (2024)



Genere: Drammatico, Sentimentale
Durata: 104 minuti
Regia: Robert Zemeckis
Uscita in Italia: 9 Gennaio 2025 (Cinema)
Paese di produzione: Stati Uniti d'America

Robert Zemeckis deve avere maturato un gusto particolare quando si tratta di film da dirigere, scegliendo sceneggiature a volte semplici ma efficaci, come Allied - Un'ombra nascosta, altre volte più discusse come The Witches. Eppure se questi titoli per quanto recenti non vi dicono moltissimo è perché sembra che i suoi film non lascino molta traccia. 

Particolare e forse poco evidenziato lo è anche Here, che è tratto dal romanzo grafico di Richard McGuire e che si muove tutto da un unico punto di vista. Una stessa inquadratura, un unico luogo che seguiremo lungo secoli di storia, dai dinosauri fino a quando, in quel lembo di terra, verrà costruita una casa che verrà abitata da famiglie diverse, fino ai Young. Nonostante si continuino ad aprire delle vere e proprie finestre sulle varie epoche storiche, Here ci fa seguire in particolare la vita di Richard (Tom Hanks) e sua moglie Margaret (Robin Wright) che ci portano fino ai giorni nostri.

Dalla nascita alla morte con tutto quello che c'è in mezzo, con momenti di gioia, vittorie, delusioni, malattie, amore e tutto quello che una esistenza su questa terra può riservare, e che inevitabilmente si scontra con l'ineluttabilità del tempo e si lega con la memoria. Una tematica (se così si può definire) importante, forse anche impegnativa e imponente per un solo film, ma Here lo traduce come quotidianità e quindi come qualcosa che dovrebbe essere vicino a tutti noi.

Il film di Zemeckis però soffre di una certa macchinosità, con queste finestre che si collegano a linee temporali e a personaggi diversi, ma che restano solo una bella idea nella teoria ma non nella pratica.
Infatti, se escludiamo Richard e Margaret, gli altri abitanti della casa sembrano un puro riempitivo con le loro storie per lo più accennate. Nel cast troviamo anche nomi come Kelly Reilly, Michelle Dockery e Paul Bettany, ma si fa quasi fatica a notarli per la marginalità dei loro ruoli. 

Mi aspettavo che ad esempio queste finestre, che ricordano un po' le pagine aperte sullo schermo di un pc, creassero un collegamento, una fusione fra le diverse epoche magari nei dialoghi o nei gesti, ma non è stato così. Invece, da questa tecnica un po' artificiosa, Here ottiene un po' di dinamismo che una storia raccontata da un'unica prospettiva fisica non può che perdere. La scenografia ha quasi più vita dei personaggi che la abitano, e questo è un problema.

In generale, soprattutto all'inizio, la sensazione è straniante, la presenza della CGI e dell'intelligenza artificiale per ringiovanire i protagonisti c'è e si vede. Questo è troppo: tutta la struttura, il lavoro di montaggio ed editing rendono Here costruito a tavolino, e quel sentimento universale per me è diventato sentimentalismo freddo. 
Se la tecnica può dare ad Here la chance di una visione, la mancanza di un reale coinvolgimento mi spinge a suggerirvi di starne lontani. 



Bridget Jones - Un Amore di Ragazzo (2024)

Titolo originale: Bridget Jones: Mad About The Boy
Genere: 
Commedia, Sentimentale
Durata: 125 minuti
Regia: Michael Morris
Uscita in Italia: 27 Febbraio 2025 (Cinema)
Paese di produzione: Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti d'America


A distanza ormai di quasi 10 anni dall'ultimo capitolo, Renée Zellweger è tornata a vestire i panni dell'iconica ma pasticciona Bridget Jones in un nuovo capitolo e una nuova fase della vita della protagonista. 
Se come me non siete dei fan sfegatati della saga tratta dai romanzi di Helen Fielding o semplicemente avete dimenticato quanto accaduto, vi basti sapere che avevamo lasciato la nostra Bridget finalmente sposata a Mark Darcy (Colin Firth) e con due figli, dopo i vari tira e molla con Jack Qwant (Patrick Dempsey) e Daniel Clever (Hugh Grant). Tuttavia nel nuovo film, Bridget è tornata single, o meglio, adesso è una vedova, visto che Mark è morto. Dopo un periodo difficile e di scoraggiamento, spinta dalle sue amiche, Bridget decide di riprendere in mano la sua vita lavorativa e personale. Sarà proprio la conoscenza del giovane Roxster (Leo Woodall, One Day, White Lotus 2) che la farà tornare a voler riscoprire l'amore. 

Non direi che Bridget Jones 4 sia un film da evitare perché è comunque in linea con i film precedenti e se vi sono piaciuti, sarà un piacere ritrovarla in una veste leggermente diversa. Se l'inizio è infatti più malinconico, un po' più triste, pur risultando del tutto coerente con certe fasi della vita, Bridget Jones - Un Amore di Ragazzo recupera con lo sviluppo tornando a situazioni buffe, a volte prevedibili, altre eccessive, ma comunque simpatiche da seguire.  

È chiaro che una pellicola del genere, che comunque gioca anche sull'effetto nostalgia, si rivolge ad un pubblico più adulto, più della mia generazione, e a coloro che ancora amano le commedie romantiche che comunque richiamano un po' una fiaba. Aderendo perfettamente al genere, lo sviluppo è molto semplicistico, e che spesso le cose si risolvono con una risata, ma Bridget Jones - Un Amore di Ragazzo svolge la sua funzione di compagnia e divertimento.


Una piccola novità è che hanno saputo far evolvere il personaggio, visto che ad esempio quella che forse poteva essere una eccessiva attenzione al suo corpo e ai suoi difetti dei film precedenti, adesso, nel 2025 risulterebbe un po' datato e non più appunto divertente come prima.
In questo senso però avrei trovato più interessante che Bridget Jones - Un Amore di Ragazzo spingesse un po' di più sulla differenza di età fra la protagonista e Roxster, non per farne un punto da ridicolizzare, ma anzi da abbracciare con più consapevolezza e contemporaneità. 

Renée Zellweger comunque riveste benissimo ancora una volta i panni di Bridget e tutto il cast è azzeccato per i ruoli che devono interpretare. Si poteva forse dare un po' più spessore al Roxster di Leo Woodall, ma c'è una pungente Emma Thompson che vale già tutto il film.
Pur non risultando quindi particolarmente innovativo e di conseguenza imperdibile, Bridget Jones - Un Amore di Ragazzo non è stato sgradevole da seguire e se avessero magari condensato la storia in un minutaggio inferiore, ve lo avrei anche consigliato quasi a scatola chiusa. 


8 commenti:

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  1. Di Here ne ho parlato qui:
    https://francobattaglia.blogspot.com/search?q=here
    ed in effetti è un film che può risultare indigesto. Personalmente credo difficilmente vedrò qualcosa di più affascinante e commovente quest'anno.

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    1. speravo in effetti che mi commuovesse, ma purtroppo non mi ha smosso nulla. Troppo tecnico e allo stesso tempo troppo scollegato fra le parti per me.

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  2. Here secondo me non è da evitare, anche se non è il film migliore di Zemeckis. E' interessante e particolare, benché molto imperfetto. A qualcuno potrebbe piacere molto.

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    1. Sicuramente, basta guardare l'entusiasmo di Franco qui su. Però una persona che vuole un film più classico forse, ma anche più spontaneo, credo non possa piacere Here

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  3. Potrei evitare il secondo, ma difficilmente eviterei il primo, anche per i nomi in gioco.

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  4. Per me Here, invece, tra i film più belli dell'anno.
    Molto carino Bridget Jones, una chiusa malinconica.

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    1. Vedo che Here ha creato opinioni polarizzate.
      La chiusa giustamente ha un pizzico di malinconia come l'inizio, ci sta

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