Recensioni film: La verità su Lady Bird e Tonya

La perdurata scarsità di nuove uscite cinematografiche mi sta dando tempo e spazio per recuperare alcuni film che da tempo volevo da tempo sempre sulla scia, ancora, delle varie premiazioni dei mesi scorsi. In realtà di pellicole da recuperare ce ne sarebbero diverse, ma si fa quel che si può, anche perché ormai per voi non sono più novità, anzi magari le avete già viste, digerite e dimenticate, quindi preferisco prendermela comoda, gustarmele con calma, e soprattutto quando ho tempo.
I film che ho visto nell'ultimo periodo non si somigliano per nulla, se non per il fatto che entrambi hanno protagoniste femminili, ma sono due figure molto distinte. Certamente entrambe sono "originali" potrei dire nel loro modo di porsi, ma hanno la loro peculiare storia di vittorie e sconfitte. E questo è assolutamente positivo, perché almeno ogni tanto il cinema offre personaggi e spunti un po' diversi dal solito.

La prima di queste donne è Lady Bird (2017) anche se forse, nel suo caso dovrei dire ragazza.



Christine "Lady Bird" McPherson è infatti una giovane liceale che nel giro di pochi mesi dovrà affrontare un passaggio importante della sua vita ovvero iscriversi al college. Intanto però vive nella cittadina di Sacramento con la sua famiglia, frequentando una scuola cattolica. Ma Lady Bird, spigliata, sveglia e con tanta faccia tosta, sogna in grande e, nonostante i diversi problemi economici della famiglia, vuole tentare di entrare nei college fuori dalla California, anche per scappare da quel luogo che poco secondo lei ha da offrirle.



Lady Bird ha avuto una lista quasi infinita di candidature a tutte le manifestazioni e premiazioni che si sono tenute nel corso dei mesi, e sulla stessa locandina italiana appaiono con un font più grande persino del titolo, ma secondo me è tutto esagerato e ho trovato che anche le opinioni che ho letto in giro fossero poco centrate. 
Si tratta di una pellicola carina ma che non meritava così tanto clamore
In generale non ho trovato la storia così realistica nonostante sia una autobiografia della regista, Greta Gerwig. Mi è parso strano ad esempio che diversi avvenimenti anche importanti della vita di un giovane ragazzo accadano a Lady Bird giusto in un periodo di per sé intenso e particolare e condensati in tutto sommato pochi mesi di vita. Come se le esperienze umanamente più segnanti nella vita di Christine si fossero incastrate alla fine del liceo, e quasi nulla sia successo prima. 


Molti hanno detto che si tratta di un film adolescenziale, ma la verità è che siamo quasi un passo dopo l'adolescenza, e questo è assolutamente positivo per me perché tocca un aspetto diverso da quanto vediamo in genere. Nel senso che se l'adolescenza è comunque qualcosa che arriva inevitabilmente anche biologicamente, per cui fa parte della vita di un essere umano e non puoi farci nulla, il passaggio dall'adolescenza alla vita da giovane adulto è qualcosa che va affrontato, per cui devi sbatterci la testa volontariamente, è un periodo della tua vita che devi mettere tu in moto e non spetta soltanto alle tue ghiandole e ai tuoi ormoni. Ma secondo me è lo stesso film che, piuttosto che battere su questo discorso, sposta l'attenzione sul lato teen-ager di Lady Bird, e quindi torniamo al punto di partenza.


Altra definizione su cui non sono d'accordo è quella di "film generazionale". È vero, Lady Bird si scontra spesso con i suoi genitori, in particolar modo con la madre, e c'è ovviamente uno scarto generazionale fra loro, ci sono dei modi di pensare diversi, ma non come molti hanno sottolineato. Intanto perché Christine litiga e si scontra praticamente con tutti, dal fratello alla migliore amica, quindi ha poco a che vedere con l'età. Ma c'è un altro aspetto importante che si coglie sin da subito: in realtà Lady Bird e la sua famiglia hanno molto in comune. Con la madre condivide ad esempio una stessa sensibilità, e non è esattamente l'unica che voglia spiccare il volo nella famiglia, non è l'unica a volersi migliorare, anzi, come la stessa madre sottolinea, i loro sogni erano diversi dalla vita che stanno conducendo, ma varie sfortune hanno compresso questi sogni.


Devo poi sottolineare un aspetto che ormai ha parecchio stancato, ovvero la stereotipia dei personaggi: Lady Bird sarà sicuramente una tipa come dicevo forte, col suo carattere abbastanza ben delineato, ma tutto attorno si susseguono personaggi banali e stravisti. Aggiungete che l'immedesimazione scende per via del fatto che siamo culturalmente distanti dalle vicende di Christine: per noi infatti l'iscrizione all'università ad esempio è un po' diversa, non mandiamo in giro chissà quante candidature e molte volte ci basta un'oretta di treno per arrivare alla nostra città di studio. In America invece il passaggio al college è quasi un rito. 
Cosa resta quindi di Lady Bird? Secondo me è un film caruccio, fatto bene, con una regia tutto sommato pulita e che scorre abbastanza fluidamente. Può essere un film un po' più di valore da trasmettere su Canale 5, ma è ben lontano dai film da Oscar che ho già visto e Saoirse Ronan per me in questo film ha fatto dei passi indietro rispetto a Brooklyn

Genere: commedia, drammatico
Durata: 94 minuti
Regia: Greta Gerwig
Uscita in Italia: 1 Marzo 2018
Paese di produzione: Stati Uniti 

Voto 6.5 


Se per Lady Bird le mie aspettative erano state accresciute da appunto questa sequela di nomination a premi più o meno importanti, con una enfasi diversa mi sono invece approcciato a Tonya (2017).


Ero sinceramente curioso di conoscere la storia di Tonya Harding, di un personaggio non positivo, ambiguo, vittima ma carnefice di se stessa, seguendo un po' l'onda di American Crime Story e delle biografie drammatiche, ma anche di scoprire come era stata trasmessa questa storia. Non sapevo granché di questa pattinatrice sul ghiaccio e del suo modo di "atterrare" in senso letterale le sue rivali.
Il film inizia ad investigare fin dall'infanzia di Tonya, quando la madre, Lavona Harding, ne riconobbe subito il talento sul ghiaccio, spingendola ad affrontare la pista. E con "spingendola" intendo lanciandola violentemente e con forza. 
La madre infatti ha dei modi che urlano "chiamate un assistente sociale" ogni qual volta ha a che fare con la figlia, anche se pare che non tutto ciò che accade nel film sia realmente successo. La donna tuttavia riuscirà comunque a far emergere il talento di Tonya, a pagarle le lezioni di pattinaggio, e farla andare avanti in questa carriera sportiva.
Ma la vita di Tonya non sarà infettata solo dalla presenza della madre gretta, rude e violenta, ma anche dall'uomo che finirà per sposare, Jeff Gillooly, e che la condurrà, anche seguendo un po' lo stile manesco e volgare della madre, fino alle Olimpiadi di pattinaggio, ma soprattutto verso lo scandalo e all'aggressione di Nancy Kerrigan.


Anche nel caso di Tonya però le mie aspettative non sono state del tutto ripagate. Ho avuto l'impressione che la storia fosse meno avvincente di quanto mi aspettassi. Tra l'altro per me le due ore di film sono state un po' pesanti, in alcuni punti, soprattutto sulla prima parte. La regia, scattante, attenta, rapida aiuta un po' a far svolgere meglio la visione, ma devo dire che in certi punti mi sembrava di restare impelagato.
Uno degli aspetti che ho letto spesso in varie recensioni è l'ironia che Tonya provoca, in tutte le sue declinazioni, dalla risata scompisciante, all'humour nero, fino al sarcasmo. Sinceramente ho riso una volta, perché come tutte le cose assurde, grottesche ma che accadono realmente, non mi fanno ridere. I personaggi, reali o da copione, di Tonya sono le classiche persone un po' strambe, che magari non hanno l'istruzione o la mentalità o i mezzi per agire diversamente, che al giorno d'oggi vediamo nei video Youtube e finiscono in qualche programma trash. All'epoca invece si sono ritrovati alla ribalta per uno dei casi che mosse decisamente l'opinione pubblica e il gossip e probabilmente con la non consapevolezza di tutta la situazione ben più grande di loro. Per me i toni sono decisamente più amari, più drammatici ma allo stesso tempo pacchiani e in tutto questo non trovo ironia.



E sempre le recensioni in giro per il web hanno sottolineato il ruolo di Margot Robbie (che comunque anche in Suicide Squad non interpretava un ruolo positivo) che è obiettivamente bravissima e resa perfetta dal trucco nella sua interpretazione di Tonya, che si muove appunto fra il grottesco e il drammatico; ma credo che anche il resto del cast sia degno di una nota di merito sia per le interpretazioni azzeccate, sia perché sono parte attiva in ogni modo possibile. Se Tonya è quel che è lo deve purtroppo a tutte le persone che hanno costellato il suo percorso vita. Non è un caso in questo senso che Allison Janney (che interpreta la madre, Lavona Harding) abbia vinto l'Oscar come attrice non protagonista. 
In generale tutta la ricostruzione dei primi anni '90 è fatta molto bene, ma per fare un passo indietro, nonostante mi abbia fatto conoscere una storia realmente accaduta che non conoscevo e appunto sia tecnicamente molto valido, Tonya non mi ha trasmesso molto e non mi ha lasciato nulla. 
Nulla esce dallo schermo, e bisogna aspettare la fine per una intensità emotiva maggiore; ma una volta che i fatti si sono svolti, che la vicenda viene più o meno chiarita (ancora oggi per certi aspetti non si sa la verità, ma semplicemente è la parola di uno contro la parola di un altro) il film perde il suo mordente. No, non mi è rimasto nemmeno troppo dispiacere nei confronti di Tonya Harding, che, sebbene sia in parte anche una vittima dell'ambiente, non ha fatto nulla di concreto per emanciparsi, non tenta il riscatto, (ma, attenzione, so bene che non era questo l'intento del film) ma ha semplicemente seguito la corrente portando un po' ad una fine che, per certi versi, un po' tutti fin dall'inizio, ci saremmo aspettati.


Titolo originale: I, Tonya
Genere: biografico, drammatico
Durata: 121 minuti
Regia: Craig Gillespie
Uscita in Italia: 29 Marzo 2018
Paese di produzione: Stati Uniti 

Voto 7 



26 commenti:

E tu cosa ne pensi?

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  1. Non conoscevo questi titoli ma dei due mi attira di più Tonya, devo dire. Anche perché Margot Robbie secondo me come attrice è proprio brava, oltre che bellissima! Me lo segnerò, le biografie soprattutto di genere un po' drama mi piacciono.

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    1. È bravissima in questo ruolo e penso che possa piacerti il film :)

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  2. Ho visto per caso un film con l'attrice protagonista di LadyBird, "come vivo ora". Ne parlerò meglio nel mio blog, ma sono rimasto sorpreso dalla sua bravura. Un film bello che si regge molto bene sulle sue spalle. E' un 'attrice che riesce secondo me a calarsi bene nella parte, anche dal punto di vista fisico, nel senso che 'trasforma' il suo aspetto in funzione del personaggio. E credo che faccia altrettanto in questo Lady Bird, visto che sembra un'altra attrice rispetto all'altro film XD

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    1. Lei è molto brava, non c'è dubbio, solo che in Lady Bird il suo personaggio è decisamente più piatto e meno interessante, e quindi non ha modo di uscire fuori per bene :)
      Aspetto il tuo post su Come vivo ora!

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  3. Anche io ho riso solo un paio di volte invece concordo sul fatto che Tonya sia piuttosto drammatico. Le due ore si sentono. A me ha lasciato invece un senso di disagio e di amarezza che però mi ha accompagnata fino a casa.

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    1. L'amarezza mi è arrivata, ma alla fine comunque il fatto che attualmente ognuno abbia preso la sua strada e che comunque stiano tutti bene, mi ha fatto passare ogni pensiero più triste.

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    2. Si in effetti una specie di riscatto c'è stato. Ma lei sta partecipando a ballando con le stelle in America vero?

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    3. Sì, anche se pare abbia un po' l'atteggiamento da diva, sentivo proprio stamani :D

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  4. Solo sette a Tonya e sei e mezzo a quella mezza cartuccia di Lady Bird?!? Non ci siamo Pier...non ci siamo proprio... vero che non faccio testo perché a Tonya avrei dato addirittura l'Oscar.. ma in confronto alla ciofechina ladybirdiana Margot Robbie giganteggia come una Avengers dopata... ahahah

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    1. Forse avrei potuto dare mezzo voto in più a Tonya, ma davvero, non mi ha emozionato. Su la Robbie sono d'accordo, ma non credo che un bravo attore basti a fare un film eccellente. Tra l'altro ci sono anche altri attori bravissimi, e forse è proprio per loro che ho dato sette e non un voto più basso.

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    2. Difendo la ciofechina che in altro film, come detto sopra, è stata bravissima :D

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    3. Sì credo che Franco non ce l'avesse con l'attrice ma con il personaggio :D Ed in effetti anche io come ti ho scritto non ce l'ho con lei, solo che è stupidino il film :)

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  5. Concordo su Lady Bird, sopravvalutatissimo, ma invece penso che Tonya sia la biografia che non ti aspetti, in una America di (falsi) eroi e benpensanti.

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    1. Come ho scritto penso che anche un American Crime Story ha aperto la strada a biografie non propriamente positive, inoltre penso che anche solo dalla prima mezzora del film, una volta che hai inquadrato la storia, penso che riesci a cogliere come andrà a finire, indifferentemente che tu sappia o meno la storia. È questo che intendevo: capita la storia, capiti i personaggi, nel giro di poco, sai già come finirà e svanisce il mordente e l'attrattiva.

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  6. Non so quanti anni abbia l'attrice che ha interpretato Lady Bird ma sembra avere 10 anni in più di quelli che dovrebbe avere nel film :D
    So che è un meccanismo usuale quello di far recitare attori più grandi, ma mi pare si noti un po' troppo in questo caso e le schiariture ai capelli anziché aiutare a ringiovanire, mi pare invecchino ancora di più.
    In ogni caso, buon week end :)

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    1. ahahah vero! L'attrice ha 24 anni, quindi diciamo circa 6 in più di quanto dovrebbe averne :D
      Buon week end!

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  7. Può non piacere, ma Lady Bird ha un valore artistico molto più alto di quello di I, Tonya. Non so se hai visto Lady Bird in italiano, ma in lingua originale ha tutto un altro fascino e ne guadagna molto anche l’interpretazione della Ronan che gioca anche sugli accenti in alcuni frangenti del film. Per apprezzare meglio la mitica Greta, ti consiglio di recuperare Frances Ha.

    Per quanto riguarda I, Tonya, il film non sarà chissà cosa, ma le interpretazioni degli attori sono davvero davvero ottime, anche se mi aspettavo qualcosa in più dal ruolo che ha valso l’oscar alla miglior attrice non protagonista.

    Rimane il mio disappunto per aver dato un voto più basso a Lady Bird che a I, Tonya. A prescindere dai valori numeri, no, non va bene! ������

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    1. Mi spiace sia passato il messaggio che la Ronan sia incapace, ma non intendevo questo. Intendevo che il ruolo di Brooklyn fosse più interessante, più articolato, più profondo in generale rispetto a Lady Bird. L'ho visto in italiano quindi non ho potuto apprezzare questo passaggio di accenti.
      Grazie per il suggerimento su Frances Ha :D

      Le interpretazioni in Tonya sono tutte ottime, giustamente credo che la madre abbai il ruolo calibrato, quelloche le spetti comunque un po' più marginale, anche perché ha un carattere e un aspetto che si fanno certamente notare :D

      Grazie mille per essere passato :)

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  8. Vedrò Tonya.
    Non credo di avere particolari aspettative, ma penso sia un buon film, diretto bene, con ottimi attori. Vale sicuramente la pena.

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  9. Vorrei vedere entrambi i film ma in effetti anche mio cugino mi diceva che non aveva apprezzato LadyBird che gli sembrava un Meangirls in chiave hipster :p la curiosità rimane, anche se le aspettative francamente sono calate.

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    1. Allora poi mi dici! La definizione di tuo cugino è calzante :D

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  10. Su Ladybird la penso esattamente come te: caruccetto, ma lascia il tempo che trova e sinceramente ho trovato i premi e le nomination molto esagerate.
    Quanto a Tonya, invece, mi è piaciuto tantissimo: sono tra quelle che lo ha trovato amaramente ironico e che si è emozionata dall'inizio alla fine. A mio avviso, è uno dei film migliori visti per ora :)

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  11. Volevo vederli entrambi e adesso, nonostante, anzi, proprio per ciò che hai scritto, sono ancora più curiosa! :D

    E comunque, io amo Allison Janney dai tempi di 10 cose che odio di te (il film) *O*

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    1. A me fa piacere se la curiosità vi resta anche dopo avermi letto, il mio giudizio non è assoluto o da esperto e poi magari a voi possono piacere tantissimo ed è una cosa ottima :D

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