È passato un po' di tempo da quando ho visto Atomica Bionda (2017) - che nella mia mente si legge tutto unito con due b - e direi per fortuna che è passato.
Titolo originale: Atomic Blonde
Genere: azione, spionaggio
Durata: 115 minuti
Regia: David Leitch
Uscita in Italia: 17 Agosto 2017
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Non ne potevo più, credo ci fossero gli estremi per una denuncia per persecuzione.
Alla fine ho pensato che tutta questa pubblicità dovesse essere sintomo di qualcosa di avvincente. Almeno dal trailer così sembrava.
E la risposta che mi sono dato è sì, ma no.
Sì, Atomica Bionda è un film avvincente per chi cerca combattimenti senza sosta, per chi ama le sparatorie, gli inseguimenti, le scazzottate, l'intrigo doppiogiochista (ma manco tanto complicato), ma poi?
Che mi ha raccontato non lo so. La trama è debole, non c'è grande costruzione, e se non fosse per le suddette scazzottate abbastanza adrenaliniche, sarebbe la noia piatta.
Charlize Theron, che mi piacerebbe molto ci dicesse qual è la sua skin care routine, visto che sembra sempre più giovane, e non mi dica che i bagni nel ghiaccio funzionano, cerca di portare avanti la storia, ma che storia è?
Siamo nel 1989, data della caduta del muro di Berlino e di un altro importante evento che adesso non mi sovviene, e ce lo fanno costantemente sapere con una onnipresente colonna sonora anni '80. Come a dire "vedete, siamo negli anni 80, si capisce no!?". La guerra fredda non si è ancora conclusa, le superpotenze stanno cercando gli equilibri che possano portare alla risoluzione del conflitto ma una lista potrebbe portare al degradarsi della situazione, specie per quanto riguarda la fitta rete di spionaggio. A Lorraine Broughton (Charlize appunto) toccherà sbrogliare la matassa con le sue straordinarie doti.
Praticamente vi ho raccontato tutto il film, perché il resto è un contorno di poco conto.
Ma chi è Lorraine? Boh, non si sa. È ignota come se noi pubblico fossimo un rischio da cui scappare e a cui, da brava spia, far sapere poco e nulla. Del resto dei personaggi, interpretati da facce note anche per chi come me è un po' distratto, si sa ancora meno.
Uno dei punti di forza è la ricostruzione, o meglio l'estetica generale, la scelta dei colori e delle luci e il fatto che Charlize riesce a portare una carica erotica costante durante il film, senza sembrare volgare neppure nelle mise più sadomaso, ma a me non è bastato. Una femminilità che le torna a suo favore, ma quanti combattimenti sopra i tacchi abbiamo già visto?
Ho apprezzato anche, e non prendetemi per matto, che il suo personaggio si faccia male. La vedi sofferente, con dei lividi, e questo la rende secondo me più realistica, più spia in carne e ossa che eroina di un altro pianeta.
Ma io sono uno spettatore comune e nonostante provi a prestare attenzione, ho bisogno di sentirmi coinvolto.
Penso che quelli bravi lo definirebbero negativamente didascalico, con molti dei componenti dello spy e action movie, e per me Atomica Bionda è un film senza brio, senza un intreccio in grado di suscitarmi quasi spaventato da quello che può succedere dopo, che non mi ha dato null'altro di originale, di particolarmente emozionante che non sia un inseguimento mozzafiato (e anche lì, non sprizzano proprio per originalità).
Mi hanno colpito i combattimenti serrati, veloci, ma la tempo stesso quasi armoniosi, che la faccia tumefatta di Charlize Theron a fine round sembra quasi fuori luogo (ma vedi sopra).
Mi hanno colpito i combattimenti serrati, veloci, ma la tempo stesso quasi armoniosi, che la faccia tumefatta di Charlize Theron a fine round sembra quasi fuori luogo (ma vedi sopra).
A rincarare la dose e a rendermi il film un po' pesante è stato un costante accelerare e frenare di colpo man mano che le scene d'azione, fortunatamente ben distribuite durante la lunghezza della pellicola, si alternavano ai dialoghi, in questo continuo flashback, con risultato di avermi fatto sentire un po' spaesato. Ma oltre alla nausea ho avvertito solo un po' di fiacchezza per un Atomica Bionda che non mi è esploso dentro, che è rimasto sotto le mie aspettative, e che al più, mi è sembrato un film che si segue perché non c'è di meglio da fare, con una Berlino affascinante e che può piacervi un po' di più se amate i fumetto-film, ma non aspettatevi quella verve che trovate nel trailer.
Voto 6
Sempre in tema di una fitta campagna pubblicitaria c'è anche Dunkirk (2017).
Genere: storico, drammatico
Durata: 106 minuti
Regia: Christopher Nolan
Uscita in Italia: 31 agosto 2017
Paese di produzione: Regno Unito, Stati Uniti d'America, Paesi Bassi, Francia
Voto 6
Sempre in tema di una fitta campagna pubblicitaria c'è anche Dunkirk (2017).
Genere: storico, drammatico
Durata: 106 minuti
Regia: Christopher Nolan
Uscita in Italia: 31 agosto 2017
Paese di produzione: Regno Unito, Stati Uniti d'America, Paesi Bassi, Francia
Il nome potrebbe suonare familiare a chi è fresco di scuola, ad altri invece potrebbe non evocare nulla e vi direi di tirar fuori i libri di storia se non fosse che questo Dunkirk di Nolan a livello narrativo, e a volte anche estetico, si presenta abbastanza puntuale, raccontando una visione dei fatti coerente alla realtà storica, ma ovviamente attraverso la lente del regista. Vi dicevo dal punto di vista estetico perché a volte sembra davvero di guardare un documentario, con immagini di epoca, ma per me c'è tanto altro. Ovunque leggerete che il film è diviso in tre scenari, acqua o meglio il mare delle coste della Gran Bretagna, terra o per meglio dire il molo, e cielo, e che questi sono collegati da una sequenza temporale particolare. Tempi diversi che intrecciano un'unica storia.
Di tutto questo però non me ne importa nulla. Come non me ne importa nulla che il film sia di Christopher Nolan che chi lo conosce a questo?!
Quello che importa e che posso dirvi è che questo film mi ha letteralmente risucchiato.
Il filo conduttore generale è l'ansia di un nemico alle calcagna, di cui non sai quali saranno le prossime mosse, che però non appare quasi mai in scena. Ansia che mi ha reso la visione scorrevole, perché risulta costante e ben calibrata durante tutto il film.
A questa ansia ho intrecciato altre sensazioni proprio collegate a quella divisione di atmosfere.
Il cielo ad esempio mi ha dato un senso di nostalgia e solitudine per questi aviatori in aria guidati solo da una voce lontana di un compagno, ma che poi si ritrovano a dover fronteggiare l'avversario da soli.
La terra, nonostante le inquadrature sconfinate, mi ha dato un senso di limitatezza e chiusura, di trappola; così come l'acqua mi ha dato quella idea di claustrofobia, delle navi stipate di uomini che attendono di poter tornare in patria, e invece sembrano non muoversi di un passo, ma l'acqua anche avvertita come libertà, come unica via di fuga per evacuare Dunkerque.
La chiave affinché questo funzione è secondo me il fatto di non avere effettivamente personaggi in primo piano se non con l'unico scopo di raccontare il lato umano della vicenda, della paura, dell'egoismo nella lotta alla sopravvivenza. Ma anche dell'eroismo. I volti di coloro che hanno un ruolo più diretto sono solo il collegamento ad uno stato emotivo e non esclusivamente ad una vicenda personale. Dunkirk mi è parso un film corale, perché racconta dei sentimenti che all'epoca (ma anche ora) erano condivisi tristemente da una quantità sconfinata di persone, di famiglie, di paesi. Questo aprirsi dalla singolarità alla massa è più forte quando si rivolge ai soldati - carne da macello il cui peso umano era unico. Come se uno valesse l'altro, nella vita e nella morte.
Tutto questo mi ha risucchiato, mi è arrivato in modo diretto, come emozioni reali, con una visione stranamente in prima persona, e mi ha trascinato lungo una scia emotiva che culmina con quel senso di libertà amaro per una storia che non è ancora conclusa.
Dunkirk mi è sembrato un film che si basa sulle emozioni più che su una storia forte ed originale o su dei personaggi-perno, e questo può far sì che a molti quelle emozioni non arrivino, ma per dirvelo a parole mie, ho scoperto che è difficile piangere quando hai la fronte bloccata da un semi botox.
Voto 9
Mamma mia... non mi aspettavo tutto questo da Dunkirk, ti ha proprio preso. Anch'io l'ho molto apprezzato ma sinceramente mi aspettavo qualcosa di diverso. Mi ha coinvolto ed emozionato ma... non lo so.
RispondiEliminaNe parlerò anch'io, così magari mi chiarisco le idee :)
CervelloBacato
Mi ha preso tantissimo sì. Aspetto la tua recensione :)
EliminaMi piace molto quanto hai detto di Dunkirk, del peso effettivo che sembra calarti addosso mentre guardi.
RispondiEliminaLa desolazione mi ha fatto venire in mente una canzone che si sentiva in Espiazione con Keira Knightly, che i soldati cantano su una spiaggia assolata, semidistrutta dai bombardamenti.
E ho pensato a quanto i dettagli di fotografia e inquadrature (o la musica) spesso elevino un film "vero" ad un film che ti faccia sentire il peso della verità.
Esatto, c'è un peso, una visione in prima persona che è strana proprio perché non hai un personaggio a cui legarti direttamente.
EliminaNon sono tipo da capire o soffermarmi su aspetti tecnici ma qui mi è parso davvero tutto collegato.
Bentornata :)
Danchirc ancora non lo vedo, ammazza che voto che gli hai dato!
RispondiEliminaAtomicabbionda (così ti accontento) solo io mi sa che non ho visto trailer e spot martellanti.
Oh, pure questo negli '80, ora è la moda.
Devo sbrigarmi a fare uscire il saggio, che qua a passare ai '90 ci vuol poco.
Saluti e baci
Moz-
Come non ne hai visto la pubblicità?! È impossibile!
EliminaSì vanno di moda gli anni '80, sei di moda Moz :D Ti rendi conto???
Baci e se li vedi mi sai dire che ne pensi!
Dunkirk volevo andarci con un amico ma ci era già stato quindi per ora droppo, che poi manco gli è piaciuto molto e abbiamo gusti simili... :o
EliminaMoz-
Secondo me è un film che deve emozionare, più di altri perché come dicevo non ha una storia particolarmente intricata per cui può colpire per altri aspetti. Se non arriva non arriva
EliminaAtomica biona anche a me ha lasciato Ni..niente di che sinceramente..non mi ha colpito..
RispondiEliminamallory
Secondo me è un po' sviluppato male, si incentra su un personaggio senza però approfondirlo
EliminaCharlize Theron è di una bellezza sconvolgente e pare sul serio che gli anni, su di lei, non passino affatto.
RispondiEliminaAnche a me non dispiacerebbe conoscere i suoi segreti ;) immagino che avere tanti soldi aiuti pure a preservarsi meglio. E poi c'è la solita genetica. Baci.
Lessi che lei è molto attenta al photo aging e che usa sempre la protezione. Ma essendo bellissima non credo le serva molto per mantenersi tale :D
EliminaBaci!
Dunkerque in francese, Duinkerke in olandese, Duunkerke in fiammingo, Dunkirk in inglese.
RispondiEliminaOra ho capito. Grazie Wikipedia :-)
È pur sempre una zona francese ;)
EliminaNon è sempre stato così. Nel corso della sua storia Dunkerque è stata a lungo contesa da Fiandra, Spagna, Inghilterra e Francia. Anche questo non lo sapevo...
EliminaQuante cose si imparano con un film :) Lo devi vedere.
EliminaDunkirk sarà trasmesso da Sky il prossimo fine settimana!
EliminaLo vedrai?
EliminaBe', ecco... siccome mi hai detto "Lo devi vedere", andrà a finire che lo vedrò...
EliminaLo scrissi più di un anno fa 😅😂
EliminaVisto il film due volte!
EliminaVenerdì sera e sabato sera.
Eeeeeeh che tempra :D
EliminaSe voglio comprendere veramente un film, devo vederlo diverse volte... una volta non basta :-)
EliminaIeri sera ho visto Dunkirk per la terza volta!
EliminaDirei che ora ci siamo ;-)
Pazzo :D
EliminaStasera ho visto Dunkirk per la quarta volta!
EliminaChe dire? Questo film esercita uno strano fascino su di me.
P.S. La colonna sonora si è in parte inspirata all'inglese Edward Elgar... e infatti, nei titoli di coda, lo dicono :-)
Devo dire in tutta onestà che non ricordo più molto di questo film se no le emozioni generali. Ti auguro un anno ricco di nuovi film altrettanto travolgenti :D
EliminaNon sono un cinefilo. Non vado mai al cinema. Lo ammetto. Quei pochissimi film che vedo, li vedo solo a casa, su Sky.
EliminaE però... quei pochissimi film che vedo... mi colpiscono talmente tanto che desidero rivederli.
Tre film li ho visti solo perché tu ne hai parlato, qui, sul tuo blog (ammetto anche questo!).
E i film sono Vittoria e Abdul (visto due volte), Chiamami col tuo nome (tre) e Dunkirk (quattro).
:-)
Allora spero di recensire ancora tanti e tanti film che possano piacerti :D
Elimina"Il filo conduttore generale è l'ansia di un nemico alle calcagna, di cui non sai quali saranno le prossime mosse, che però non appare quasi mai in scena."
RispondiEliminaLe tue parole mi hanno fatto tornare in mente un altro film di guerra che ho visto su Sky: "I lunghi giorni delle aquile".
Il film mi colpì - manco a dirlo - per la colonna sonora, composta dall'inglese William Turner Walton.
https://www.youtube.com/watch?v=Sk5gMaCq8GE
La scena in cui l'aviatore si lancia dall'aereo in fiamme, e il paracadute non si apre... è semplicemente terribile.
Ci sono anche un paio di inquadrature che ricordano Dunkirk. Per la colonna sonora posso capire tu preferisca questa, io invece preferisco quella di Dunkirk, perché si fonde completamente con la scena, nemmeno te ne accorgi ma c'è
EliminaErrata corrige: la colonna sonora de "I lunghi giorni delle aquile" è di Ron Goodwin, tranne quei cinque/sei minuti della battaglia aerea ("Battle in the Air") che sono invece di William Walton.
EliminaPuoi pure dirmi che è del piccolo coro Mariele Ventre e io ti dico sì ok, per quanto me ne intenda :D
Elimina"Il Piccolo Coro Mariele Ventre dell'Antoniano è un coro misto di bambini creato nel 1963 da Mariele Ventre all'Istituto Antoniano di Bologna per accompagnare i piccoli interpreti delle canzoni allo Zecchino d'Oro."
EliminaAh. Non lo sapevo :-o
Vedi quante cose si imparano sul Pier(ef)fect 💝💝🤣🤣🤣🤣🤣
EliminaDunkerque è un film meraviglioso. Punto. Ammetto di essere andata a vederlo principalmente per Nolan che mi piace sempre tanto come regista. Condivido in pieno le tue parole, io ho trascorso 106 minuti con l'ansia.
RispondiEliminaÈ davvero fantastico. L'energia tensiva è davvero gestita in modo eccellente.
EliminaDunkirk mi sembra sia il film del momento, forse sarà il film dell'anno. Ma ammetto che guardando il trailer, la prima volta, mi ha dato delle sensazioni 'strane': non sembrava appunto il trailer di un film, c'era qualcosa di diverso. Ciò detto però non sono un amante del genere film di guerra-ricostruzione storica :D per cui non penso di guardarlo.
RispondiEliminaL'altro film insomma vale la pena solo per Charlize Theron :D.
Forse è il taglio documentaristico che spunta qui e lì. Secondo me il trailer dà una sensazione di un ritmo serrato che il film non ha, secondo me crea un po' una visione diversa del film.
EliminaSì, e per i cazzotti xD
"Atomica bionda" non sarei mai andata a vederlo perché già solo il nome me lo fa prendere poco sul serio.
RispondiElimina"Dunkirk" sono stata pregata di vederlo, e stavo per cedere vista la presenza di Harry Styles (stendiamo un velo pietoso sui miei ormoni adolescenziali), ma alla fine no, bombe e mitra alla fine mi scocciano. Ma per come l'hai messa tu sembra un po' più interessante.
AtomicaBBBionda non è effettivamente un titolo accattivante.
EliminaDunkirk non è solo un film di guerra comunque, indifferentemente dalla mia opinione. Ok ci sono le bombe, ok si sparano contro, ma penso si possa apprezzare anche per altri aspetti
L'altra volta col mio fidanzato abbiamo deciso di andare al cinema. Tra le possibili scelte avevamo valutato anche Dunkirk ma poi il trailer non ci aveva colpito troppo. Invece vengo qui e leggo una bella recensione ed un bel 9 :-/
RispondiEliminaDevi dargli una possibilità assolutamente! Non credo te ne possa pentire :)
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