Praticamente tutti i telefilm di questa classifica sono tratti da dei libri, perché bisogna sempre essere originali.
⭐⭐⭐⭐🌠
Questa classifica non inizia con cinque stelle ma "solo" con quattro e mezza, perché sono sulla difensiva per ragioni diverse.
Quattro stelle e mezzo le do infatti a Chiamatemi Anna, serie tv ispirata al romanzo Anna dai capelli rossi di Lucy Maud Montgomery.
Chi è della mia generazione o giù di lì ricorderà il cartone animato che accompagnava la nostra colazione da bambini, e alla notizia di questa serie ero un po' curioso e un po' perplesso, ché le rivisitazioni, i sequel, i reboot non fanno molto per me, e tendo a preferire idee originali.
A primo impatto Chiamatemi Anna mi ha trascinato piacevolmente a quel periodo e a quel ricordo dell'infanzia. Ma mi sono subito reso conto di una differenza profonda. Se da un lato sono stati in grado di ricreare scene storiche dell'anime giapponese, dall'altro lato mi è parso ci fosse una maggiore drammatizzazione delle vicende e del personaggio di Anna.
Non so bene se sia una mia reminiscenza distorta, o il fatto che la mia ottica da "cresciutello" adesso è diversa rispetto ad anni fa, ma in questa serie ho ritrovato un personaggio ancora più profondo e sfaccettato e, se vogliamo, più adulto. Del cartone animato resta la Anna chiacchierona, e con una fantasia spropositata, ma in Chiamatemi Anna, questa fantasia sembra quasi un meccanismo del cervello per creare una via di fuga dalla realtà, il paracadute per tentare di salvarsi da una fine tragica.
Non mi pare che il cartone sia stato censurato in Italia, e non ho letto il romanzo, ma la serie tv secondo me sottolinea molto la psiche di una ragazzina che fin dall'infanzia è stata vittima di abusi, soprusi e violenze. Si perde un po' la leggerezza del cartone, ma si guadagna a mio avviso una storia toccante, dura, piena di ombre, e direi forse anche più attuale e verosimile. La conseguenza, ma allo stesso tempo la ragione di ciò, è che le tematiche che tocca sono davvero tante, ma tutte coerenti con la storia.
Non mi son sentito scippato di quel personaggio e di quel ricordo del passato, semplicemente mi sembra che la storia sia cresciuta con me, che abbia una trasposizione che può lasciare un messaggio ad un pubblico che adesso è più maturo.
Chiamatemi Anna mi è piaciuto e non solo per questa evoluzione, ma anche per la buona regia e per gli ottimi attori giovanissimi.
Una serie che consiglio a chi piace il dramma un po' frignone. Quattro stelle e mezzo perché è stata rinnovata per una seconda stagione (che andrà in onda nel 2018) e voglio vedere cosa ci riservano considerando che non annoiare in sette puntate da 45 minuti è facile, ma con 10 puntate ci può essere il rischio che qualcosa non quadri.
Titolo originale: Anne / Anne with an "E"
Genere: drammatico
Stagione: 1 stagione / 7 episodi / 45 minuti ad episodio
Uscita in Italia: 12 maggio 2017
Canale: Netflix
A primo impatto Chiamatemi Anna mi ha trascinato piacevolmente a quel periodo e a quel ricordo dell'infanzia. Ma mi sono subito reso conto di una differenza profonda. Se da un lato sono stati in grado di ricreare scene storiche dell'anime giapponese, dall'altro lato mi è parso ci fosse una maggiore drammatizzazione delle vicende e del personaggio di Anna.
Non so bene se sia una mia reminiscenza distorta, o il fatto che la mia ottica da "cresciutello" adesso è diversa rispetto ad anni fa, ma in questa serie ho ritrovato un personaggio ancora più profondo e sfaccettato e, se vogliamo, più adulto. Del cartone animato resta la Anna chiacchierona, e con una fantasia spropositata, ma in Chiamatemi Anna, questa fantasia sembra quasi un meccanismo del cervello per creare una via di fuga dalla realtà, il paracadute per tentare di salvarsi da una fine tragica.
Non mi pare che il cartone sia stato censurato in Italia, e non ho letto il romanzo, ma la serie tv secondo me sottolinea molto la psiche di una ragazzina che fin dall'infanzia è stata vittima di abusi, soprusi e violenze. Si perde un po' la leggerezza del cartone, ma si guadagna a mio avviso una storia toccante, dura, piena di ombre, e direi forse anche più attuale e verosimile. La conseguenza, ma allo stesso tempo la ragione di ciò, è che le tematiche che tocca sono davvero tante, ma tutte coerenti con la storia.
Non mi son sentito scippato di quel personaggio e di quel ricordo del passato, semplicemente mi sembra che la storia sia cresciuta con me, che abbia una trasposizione che può lasciare un messaggio ad un pubblico che adesso è più maturo.
Chiamatemi Anna mi è piaciuto e non solo per questa evoluzione, ma anche per la buona regia e per gli ottimi attori giovanissimi.
Una serie che consiglio a chi piace il dramma un po' frignone. Quattro stelle e mezzo perché è stata rinnovata per una seconda stagione (che andrà in onda nel 2018) e voglio vedere cosa ci riservano considerando che non annoiare in sette puntate da 45 minuti è facile, ma con 10 puntate ci può essere il rischio che qualcosa non quadri.
Quattro stelle e mezzo le do pure a Trono di Spade, per il semplice fatto che la storica serie è ancora giunta a metà della settima stagione.
Titolo originale: Game of Thrones
Genere: fantastico, drammatico
Stagione: 7° stagione / 7 episodi / 50 minuti ad episodio
Uscita in Italia: 24 luglio 2017
Canale: HBO/ Sky Atlantic / Rai 4
Lungi dal farvi spoiler visto che lo seguo in lingua originale, ma questa settima stagione è partita in quinta e sembra non volersi fermare. L'inverno sta bussando alle porte, ma dal rumore e dalla velocità che ha, sembra più una slavina che scende a valle. I fili narrativi si stanno unendo e cucendo una trama tutta nuova. E un po' rosico perché mi è parso che le precedenti stagioni fossero quasi preparatorie a quello che sarebbe successo in questo settimo capitolo, e quando capita mi sembra sempre una trovata pubblicitaria per tirare avanti. Come se tutto quello che è successo prima fosse stato annacquato e fillerato, mentre in realtà si poteva riassumere in meno episodi. Game of Thrones ha una sua coerenza nella sua complicata ingarbugliatezza (???) e non voglio dire che prima abbiano raccontato barzellette, perché questa stagione, come le precedenti, continua a prendermi come solo poche serie sanno fare, con i suoi colpi di scena, con l'azione e la tensione che da sempre contraddistingue lo show. Dico solo che adesso mi sembra tutto condensato, accelerato e che le puntate mantengono una certa intensità dall'inizio alla fine, senza bisogno di aspettare che la narrazione si capovolga alla nona puntata.
Anche qui quattro stelle e mezzo (ma sono sicuro diventeranno 5) perché ancora non ho visto la fine e tutto può succedere. Devo però dire che fino ad ora non si sono risparmiati affatto anche per quanto riguarda gli effetti speciali.
So che è presto per pensarci, ma di questo passo mi chiedo cosa vedremo nell'ottava stagione di Trono di spade.
Anche qui quattro stelle e mezzo (ma sono sicuro diventeranno 5) perché ancora non ho visto la fine e tutto può succedere. Devo però dire che fino ad ora non si sono risparmiati affatto anche per quanto riguarda gli effetti speciali.
So che è presto per pensarci, ma di questo passo mi chiedo cosa vedremo nell'ottava stagione di Trono di spade.
⭐⭐⭐🌠
Tre stelle e mezzo ma in modo provvisorio, vanno a The Last Tycoon, che si ispira all'omonimo romanzo di Francis Scott Fitzgerald, rinominato in italiano Gli ultimi fuochi.
Genere: drammatico
Stagione: 1 stagione / 9 episodi / 60 minuti ad episodio
Uscita: 28 luglio 2017
Canale: Amazon Prime Video
Indovinate? Non l'ho letto. Ma non importa. Quello che importa è che con le mie tre stelle e mezza non voglio dire che la serie non sia valida o che non mi sia piaciuta, ma oltre al fatto che mi mancano due puntate alla fine, mi sono mancati alcuni tasselli durante la visione.
Nella storia del celebre produttore cinematografico Monroe Stahr, mi è mancato un po' di ritmo, e un po' di suspance perché i colpi di scena si sciolgono in modo fluido così come la narrazione, che non ha grossi intrecci ma prosegue linearmente. Un passo dopo l'altro senza mai inciampare, senza mai correre, ma dove ogni tanto si rallenta.
Non mi sento di bocciare The Last Tycoon, che di per sé non ha nemmeno qualcosa di così negativo che possa farmela odiare. C'è tutto il glamour di quegli anni, gli abiti, le macchine, una ottima generale ricostruzione dell'epoca, tutte componenti che mi avevano attirato; c'è il mondo del cinema ovviamente, della Hollywood ai tempi d'oro. Insieme a questi bagliori ho scoperto che si affiancano anche le ombre dell'inizio del '900, come ad esempio la censura nazista, e il nazismo stesso che allargava il suo potere. Ma mi è mancata una vera discesa nella sofferenza, nelle difficoltà, nei problemi dell'epoca. È una serie drammatica, ma non così drammatica da avermi mosso emotivamente. I personaggi stessi tendono ad essere un po' piatti: ognuno segue il suo copione senza crescere, senza migliorare o peggiorare.
C'è anche un cast di attori bellissimi (sì, anche Lily Collins e le sue sopracciglia!) e bravissimi, ma è come se tutta la serie galleggiasse in una zona media, senza mai eccellere in qualcosa. Durante tutta la visione, nonostante mi manchino ancora due puntate alla fine, ho avuto una costante idea: la serie è costruita per cercare di durare stramaledettamente altre stagioni. Anche qui ho avuto l'impressione di uno stiraggio delle prime puntate per sparare qualche colpo alla fine e cercare di attirare l'attenzione per un possibile futuro.
Appena la finisco sicuramente aggiornerò, al momento quel che penso di The Last Tycoon è che si tratta di una serie carina, di compagnia se vogliamo, con alcuni spunti validi, ma meno iconica di quanto pensassi.
⭐⭐⭐
Zompo direttamente alle tre stelle che do ad American Gods e so che per qualcuno è troppo poco, ma io e questa serie non abbiamo legato.
Genere: fantastico, drammatico
Stagione: 1 stagione / 8 episodi / 60 minuti ad episodio
Uscita in Italia: 1 maggio 2017
Canale: Prime Video
Le tante cose buone che avevo sentito avevano creato in me aspettative molto alte però, all'atto pratico, non si è rivelata una serie all'altezza dell'hype che ha creato, almeno per me. I punti a suo favore secondo me sono sicuramente un cast ottimo, oltre ad una cosa palese ovvero gli effetti digitali che mi son parsi ben fatti e quasi di una produzione ben più alta, ma manca una cosa: l'emozione.
Sì, la regia è fantastica, la fotografia graffiante, con questi colori saturi e molto contrastati sembra una visione onirica che ti porta da un mondo all'altro, quasi fosse un sogno, ma questa serie non mi ha emozionato, anzi direi che mi ha annoiato. Ogni puntata è praticamente dedicata ad introdurre un nuovo personaggio, ma prima di vedere un accenno di intreccio fra i personaggi e la storia ci è voluta una intera stagione.
No regà non si fa così, qui c'è gente che lavora!
A parte pochi momenti più tensivi, non mi ha lasciato col fiato sospeso, non mi ha trascinato e non mi sono ritrovato in un crescendo che mi ha portato all'esplosione finale, ma una costante che solo alla fine ha rivelato dei tasselli più importanti e di svolta.
Non avendo letto il romanzo di Neil Gaiman da cui è tratto, non so se sia stata colpa mia che non ho trovato la chiave di lettura giusta, però ripeto, per quanto la visione di American Gods sia stata bellissima e intrigante tanto che meriterebbe 5 stelle, la ciccia mi è parsa ben poca. Ci sarà una seconda stagione, nel 2018, di ben 10 episodi.
Se amate il genere fantastico ve la consiglio, magari abbassando le aspettative riuscirà a piacervi.
Do tre stelle, ma non mi soffermo molto, anche a Decline and Fall, non tanto per la qualità del prodotto in sé ma perché è una miniserie fine a se stessa.
Genere: commedia, satira
Stagione: 1 stagione / 3 episodi / 60 minuti ad episodio
Uscita: 31 Marzo 2017
Canale: BBC One
Decline and Fall è la trasposizione televisiva dell'omonimo romanzo scritto alla fine degli anni '20 dallo scrittore inglese Evelyn Waugh. Non ho molto da raccontarvi se non che è stata una miniserie di tre episodi che mi hanno tenuto compagnia, senza troppo impegno delle sinapsi. Ad attirarmi, lo confesso, è stata la presenza di Eva Longoria, che non ha lunghissime apparizioni sullo schermi, però la serie è stata esattamente come me l'aspettavo, considerando che appunto parliamo di satira di inizio '900: la tipica commedia degli equivoci, con uno stile molto British e con personaggi grotteschi che si alternano e si scontrano.
Lo stesso Waugh ha detto che l'intento del suo romanzo era quello di far ridere e, nonostante non possa dire di essere rotolato via dalla sedia per le risate, ho trovato che Decline and Fall sia una visione simpatica, svelta, senza troppe pretese.
Non un "must" da recuperare, ma se apprezzate lo stile e non è un problema seguirla in lingua originale, dategli una possibilità.
⭐⭐
Quando la mia amica Simona mi ha parlato de I Durrell - La mia famiglia e altri animali era entusiasta e con lo stesso entusiasmo mi ci sono accostato, ma questa mia gioia non è stata ripagata e da qui arrivano le due stelle in classifica, ma andiamo per gradi.
Titolo originale: The Durrells
Genere: commedia, drammatico
Stagione: 1 stagione / 6 episodi / 45 minuti ad episodio
Uscita in Italia: 9 giugno 2017
Canale: la EFFE
I Durrell narra le vicende di questa famigliola, una madre vedova e i suoi 4 figli, che, vertendo in condizioni economiche non raccomandabili decidono di raccogliere quattro stracci e trasferirsi dall'Inghilterra a Corfù per rifarsi una vita. È una storia tratta da un romanzo, che si ispira a fatti realmente accaduti, e che vengono raccontati dal più giovane della famiglia, ovvero il naturalista Gerald Durrell. Da ciò che ho capito non è una storia realmente autobiografica, in quanto ci sono differenze con la realtà e lo scrittore ha voluto mantenere quell'ottica fanciullesca del decenne di allora. Questo mi ha creato un po' di perplessità riguardo alla chiave di lettura, più realistica o più fantastica, da dare alla storia.
Come mai il mio entusiasmo si è smosciato? Per varie ragioni.
La prima sono stati i personaggi che fin da subito ho trovato irritanti e scostumati, soprattutto i ragazzi. Questi giovani Durrell non sono esattamente bambini, anzi sono quasi adulti. Il più grande ha 21 anni, poi 18, 16 e infine appunto 10, e sono uno peggio dell'altro. Sono pigri, svogliati, egoisti e indisciplinati. La madre fa l'impossibile per dar loro sostentamento ma loro si dimostrano del tutto disinteressati alle fatiche della donna, uno la definisce persino una "misera vedova". Invece di contribuire, preferiscono lamentarsi e fare i capricci o, ancora meglio, pensare ai fatti propri e, quando va male, litigano fra di loro. La signora Durrell dal canto suo non è meglio, si dimostra infatti eccessivamente servizievole e totalmente incapace di tenere a bada i figli se non con momentanei attacchi isterici. Vi faccio un esempio rapido: c'è un momento in cui dice ad uno dei figli di andare a cercare del cibo, e questo decide di andare a caccia pur non sapendolo fare, infatti si ferisce e la donna sapete che fa? Afferma che sbaglia a non "accontentarsi solo della loro compagnia".
Una delle espressioni tipiche dei giovanotti Durrell, ma anche la mia a sentire certe battute. |
Non voglio darvi troppi spoiler, ma momenti come questo non mi hanno fatto ridere, ma mi hanno messo voglia di prenderli a sberle tutti quanti.
A corollario di questi personaggi c'è una narrazione che non ha molta logica. Sempre restando fuori dai margini dello spoiler, vi dico solo che non mi è chiaro come, in una famiglia che vive con la "misera pensione" di una "misera vedova" appunto, ci sia un figlio che faccia bisboccia al bar, uno che ha un arsenale di fucili e munizioni, un'altra che ha un outfit diverso per ogni giorno e che ad un altro ancora sia consentito di rinchiudere in gabbia (!!!!!) o portarsi in cameretta (???) ogni tipo di bestiola senza sapere come sfamarla.
Le peripezie dei giovani protagonisti poi mi son sembrate ancora meno convincenti. Direi che la seconda parte della serie mi è parsa più assurda e anche più noiosa. Vi faccio un esempio: l'unico figlio che spiccica qualche parola di greco (a detta anche di altri personaggi nella stessa puntata) finisce in tribunale perché non capisce un tizio che parla greco.
Nulla da dichiarare su regia e costumi che non sono male, forse la fotografia che resta un po' piatta.
I Durrell è comunque facilmente digeribile vista la durata, e io stesso sono arrivato alla fine, un po' perché non avevo di meglio da vedere, un po' nell'attesa che i personaggi evolvessero (cosa che non è accaduta).
Sempre su laEffe ci sarà probabilmente la seconda stagione che è già uscita in lingua originale e la serie è stata promossa per una terza stagione. Fate vobis.
Se siete giunti fin qui sappiate che vi ammiro per il coraggio, ma adesso son curioso di sapere se avete qualche serie tv in comune con me, o qualche suggerimento.
E ci leggiamo, come sempre, presto!
American Gods lo vorrei iniziare a breve perché mi attirava ma chissà e anche Anna una mia amica me ne ha parlato molto bene! per GOT sono 7 stagioni che aspetto sti ca**o di estranei xD attendiamo..
RispondiEliminamallory
Veramente! Più attesa per GOT che in fila alle poste in pratica XD
EliminaNon credo potrei sopravvivere alla visione di Chiamatemi Anna. Già solo il trailer mi fa venir voglia di spaccare tutto. :)
RispondiEliminaThe Last Tycoon mi ispira di più, anche se non sembra poi così fondamentale...
No, non è così fondamentale.
EliminaChiamatemi Anna, nonostante il desiderio di scaraventare la bimba sulle rotaie, l'ho visto fino alla fine anche affezionandomici un po'. Certo, parla più lei in un'ora che io in un anno. Certo, è curatissimo ma mi è sembrato un po' troppo film di Natale sul Cinque.
RispondiEliminaTanta voglia invece di recuperare The Last Tycoon: mi piacciono i protagonisti, quegli anni, il tema, e sulla sua scia ho apprezzato tantissimo Feud.
ahahah vero, fa un po' l'effetto film di Natale, ma un po' Natale in tristezza.
EliminaIl fatto è che rispetto a Feud secondo me in TLT manca quel brivido quasi da thriller, però se comunque ti affascina l'epoca quantomeno proverei la prima puntata.
So che c'è stata una grande curiosità intorno a Chiamatemi Anna, soprattutto per gente della nostra generazione o giù di lì. Non mi sorprende che abbiano reso più profondo il suo personaggio, è proprio quanto mi sarei aspettata.
RispondiEliminaBuon week end.
È stata davvero una bella serie!
EliminaBuon week end a te :)
Pier ma dai, che bello! Non sapevo nulla di questa serie tratta da Anna dai capelli rossi! Io ho amato il cartone animato e se mi capita ti confesso che lo vedo anche oggi che sono adulta :) mi ripropongo da sempre di leggere il romanzo, sai che la lettura è uno dei miei passatempi preferito (se non IL preferito) e dovrò rimediare. Intanto vedrei volentieri davvero questa serie.
RispondiEliminaMi spiace invece leggere le critiche negative a I Durrell, perchè io qualche anno fa ho letto il romanzo da cui è tratto e mi è piaciuto, con quel suo essere un pò assurdo, al limite tra realtà autobiografica e fantasia. naturalmente non posso esprimermi sulla serie tv perchè non avendola vista non so quanto sia fedele al libro.
Un bacione :)
Maris questo tuo commento si unisce alla varie voci che ho sentito sul libro di cui tutti parlano bene. Sto valutando di leggerlo, perché magari mi piace di più.
EliminaLa serie comunque è piaciuta molto eh, sarà colpa mia! :D
Devi vedere Anna!!
Baci :)
Ho ricominciato a seguire Il trono di spade... solo per Drogon, Rhaegal e Viserion, i tre draghi di Daenerys Targaryen!
RispondiEliminaMi sembra una cosa buona e giusta. Tra l'altro questa stagione saranno credo protagonisti!
EliminaUno dei draghi è caduto in battaglia :-(
EliminaPurtroppo lo so ma non fare Spoiler a chi può leggere per favore.
Elimina:-o
EliminaSeguo Il trono di spade su Sky... non ho anticipato proprio niente...
La serie è ancora nuova quindi c'è sempre il "rischio", ma dico in generale :)
EliminaCerco di non fissarmi con le serie (altrimenti non vivo più finché non le finisco XD), ma dico la verità... vedrei The Last Tycoon solo per Matt Bomer! XD
RispondiEliminaahhaha e faresti bene perché Matt Bomer merita :D
EliminaDi tutte quelle elencate ho visto solo game of thrones. In realtà l'ho iniziata poche settimane fa e me la sono praticamente divorata, sono già alla sesta stagione e conto di arrivare a vedere l'ultima puntata della settima in contemporanea. Non posso ribattere quindi quello che hai detto sulla settima perché devo ancora arrivarci anche se mi sono già fatta un idea dai vari commenti letti in giro. Sono contenta di leggere che ci sarà un ottava stagione, io ero sicurissima che questa fosse l'ultima e mi stavo già disperando! Comunque gran bel telefilm. :)
RispondiEliminaLa si divora realmente una volta che ti appassiona.
EliminaCi saranno anche degli spin off dicono, ma non so se li seguirò sinceramente.
Baci!
Concordo con quello che hai detto su Anna, immagino che l'approfondimento del personaggio sia dato dal fatto che rispetto al cartone la serie sia nata per arrivare a un pubblico più vasto, aspetto la seconda serie! Invece io ho finito la prima serie di shade of blue con jlo, bellissima, e ho iniziato la seconda di le regole del delitto perfetto, le hai mai viste? Intrigante l' ultima! ��
RispondiEliminaShade of Blue ho visto che la davano in tv ma non amo il genere poliziesco se non ha una buona dose di thriller, come appunto Le Regole del delitto perfetto testo che però ho abbandonato intorno alla terza stagione :)
EliminaSi anche io non amo i polizieschi ma sarà che lei mi piace molto me lo sono fatto piacere, anche se oggettivamente la trama è bella! Mentre l'altra l'hai abbandonata!? Era diventata noiosa oppure troppo assurda? Cmq è fredda come serie per ora mi sono affezionata solo a un personaggio, forse perché sfondo sessuale è troppo presente x i miei gusti! Ciaoo
EliminaNon voglio farti troppo spoiler, ti dico solo che per me era diventato ripetitivo e che ero un po' stufo della struttura generale della narrazione. Ti ho lasciato un link se vuoi approfondire, ormai è più di un anno che non la seguo quindi non ho ricordi molto nitidi :D
EliminaCiao!
Ah capito, in realtà la cosa si nota già all'inizio della seconda stagione 🤔
EliminaHo un vago ricordo sulla fatica di continuare la seconda stagione, che ci fosse qualche incongruenza ma non sono sicuro. Fortuna c'è sempre altro da vedere, ma mi spiace sempre abbandonare una serie
Eliminaio ho AMATO chiamatemi anna:-) ho finito la serie in meno di una settimana. anche GOT mi piace le altre invece non le ho ancora viste!!! sono una nuova iscritta se vuoi ricambia :-)
RispondiEliminaCiao e benvenuta :)
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