Gennaio sta sfogliando gli ultimi suoi petali prima di appassire, e malgrado le mie ottime intenzioni poi mi son perso per strada in un misto di lassismo e paure.
Il lassismo non ha grandi motivazioni. È arrivato così e ci ho convissuto allegramente, ma almeno non l'ho coltivato.
Per dire, vi volevo parlare dei correttori da tanto tempo, ma ci ho messo una eternità per scrivere quell'articolo, anche se potevo impiegare meno tempo.
Invece no, una velocità di una parola ogni 3 minuti. Nemmeno alle scuole elementari quando cerchi di fare una Q perfetta, col tondino e la gambetta.
Senza contare che per fare delle foto decenti degli swatch ho dovuto aspettare che qualche cortese raggio di sole si facesse spazio fra la pioggia.
Sì, solo pioggia, niente neve quest'anno e credo che ormai è andata così.
Non mi è spiaciuto staccare un attimo in verità, anche dagli altri social, ma mi chiedo dove sia finito l'entusiasmo dei primi giorni, che sicuramente, prima o poi, ritroverà la sua strada.
Al posto dell'entusiasmo in effetti al momento ci sono alcune paure, come nei vasi comunicanti, dove una cosa fa riversare l'altra altrove.
E il cerchio si chiude visto che l'inerzia è la virtù dei codardi.
La più grande paura è che anche questo anno, come lo scorso anno, vada tutto lento, che sia ancora tutto una attesa.
Io ve lo dico, se è quella la strada, faccio il countdown per il 2017 a Giugno.
È vero che dipende anche da me, da noi, ma non sempre è così, non per tutto; e se qualcosa non va, non va.
La soluzione sarebbe che mentre una roba sta in stand-by, ti dedichi ad altro, come in cucina che mentre la pasta cuoce fai il sugo.
Ma è che proprio sto sulle nuvole, per cui sono proprio fuori fuoco con la mente. Ho la concentrazione di un procione asfaltato, anche nelle più ineziose attività.
Un blocco, un muro.
Che quando ti ripeti che non devi pensare ad una cosa, che non devi desiderarne un'altra, che non devi concentrarti su un'altra ancora, finisci per crederci troppo fermamente.
Manie di controllo anche sui pensieri e questo è il risultato.
Atrofia.
Un po' mi consolo eh, visti i commenti che ho letto in questi giorni.
Giorno 30 ci sarà il Family Day, e a me scoccia parlarne perché secondo me si dà risalto a chi tenta di non cadere nell'oblio in cui sprofonda chi non ha nulla da dare né con cui contribuire.
"Il Family Day è un ritrovo di persone all'aperto in cui preti, leader politici sposati, divorziati, risposati e frequentatori di prostitute dicono com'è bella la famiglia tradizionale". Luciana Littizzetto
Chiamatemi scemo, o ingenuo, ma son sempre più convinto che, pur di non inabissare, c'è chi continua la strada del bastian contrario.
Ma ho voglia di parlare della risposta, #svegliatitalia.
Piazze - un centinaio in tutta Italia - colme di gente pronta ad urlare che è ora di ottenere i diritti che ci spettano, dalle unioni civili alle stepchild adoption (l'adozione del figlio del coniuge).
Purtroppo dalle mie parti non si è fatto nulla, non ho capito bene per quali motivazioni, e mi sarei dovuto spostare parecchio per parteciparvi fisicamente.
Ho però letto molte cose in rete, e con un po' di sorpresa mista a perplessità mi rendo conto che molta gente continua a sostenere che non essere d'accordo alle adozioni da parte di coppie dello stesso sesso, è semplicemente esprimere una propria opinione, che non si toglie niente a nessuno ad affermarlo, e che se tu non permetti o comunque controbatti l'espressione di questo pensiero, sei brutto e ti puzza l'alito.
Peccato però che, affermando una cosa del genere, vai a sostenere una fazione politica, che si oppone affinché qualcuno ottenga un diritto: da un lato una coppia di genitori, che hanno il desiderio di accudire e crescere un bambino, dall'altro un bambino che potrebbe trovare le cure e l'amore di una famiglia. Per cui sì, stai togliendo qualcosa a qualcuno, la tua parola ha un peso e un risvolto pratico.
O, per meglio dire, non ti fai i cazzi tuoi e rompi le palle.
O, per meglio dire, non ti fai i cazzi tuoi e rompi le palle.
Perché diciamolo, per il resto del tempo questa gente non mi pare preoccupata delle sorti dei bambini.
Ma la cosa probabilmente più sconvolgente per questi commentatori compulsivi è che esistono già famiglie omogenitoriali. Quindi sì, non è solo questione di disciplinare una realtà in avvenire, ma di tutelare un presente già concreto ed esistente.
Un'altra cosa in atrofia è certamente il mio blog sui vostri blogroll.
È un po' una comunicazione di servizio che fregherà a pochi, ma parliamone.
Io non so come funzionino i blogroll, non ne ho mai avuto uno perché principalmente per leggervi uso altro, tipo l'elenco lettura di Blogger; oppure metto il sito fra i preferiti. Oppure vi seguo sui social e da lì recupero.
Faccio sempre così.
Tra l'altro non saprei dove mettere l'elenco di tutti i blog.
Comunque più persone mi hanno detto che il mio blog nel loro blogroll fa i capricci e che non appaiono gli ultimi aggiornamenti, quindi finisco sempre alla fine dell'elenco.
Sinceramente non so perché questo accada. Ho fatto qualche ricerca in rete, e ciccia, non ho trovato nulla.
Ho provato a suggerire a chi riscontra dei problemi, di mettere il link al mio blog con il finale in .com, piuttosto che .it.
Ma nulla di fatto anche in questo caso. Non so a cosa sia dovuto perché vedo che chi mi ha da più tempo in elenco, vede i miei aggiornamenti. Potrei in via ipotetica dare la colpa al template, ma non vedo come le cose possano cozzare.
Quindi tu, amico nerd che mi leggi, se hai una soluzione, suggeriscila senza timore.
E questo è tutto per ora, intanto vi bacio e ci leggiamo prestissimo!
Manco a farlo di proposito ho appena scritto un post sul discorso "unioni civili e stepchild adoption" dato che oggi ho avuto modo di "parlare" con una possibile sentinella in piedi dalle gambe varicose....
RispondiEliminaE che dire? I cazzi loro non se li sanno fare. E pure male.
Ho letto e posso solo dire che è palesemente una persona povera dentro sotto tanti punti di vista, sfido che possa capire altro...
EliminaCapisco perfettamente la sensazione di cui parli, della paura di un anno lento, di novità che non arrivano anche se ci muoviamo per crearle. È terribile, snatura e spegne. Ti posso solo dire di tenere duro. Questa è l'unica soluzione che ho sempre trovato. Ti abbraccio.
RispondiEliminaEsatto, dopo lo scorso anno, un'altra volta così temo di non farcela a tenere duro.
EliminaUn abbraccio a te :)
Non so il motivo, ma a te non sono mai riuscita a metterti sul blogroll! Mi dava sempre problemi... per cui ti ho messo nei link dei preferiti! E non sono una nerd... se no avrei risolto il problema!!! Ciao!
RispondiEliminaEcco, addirittura non riuscire ad essere inserito mi mancava! Misteri dell'internet.
EliminaCiao :D
Sai Pier, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. E in questi giorni di discussione, di pari e dispari, di favorevoli e contrari, nessuno ha saputo rispondere alla mia domanda: che cosa toglie agli altri il diritto alla felicità di alcuni? Cioè... posso solo essere un bieco egoista per impedire ad un mio simile di avere gli stessi diritti miei, a maggior ragione se nulla viene tolto a me.
RispondiEliminaPerché la guerra? Perché c'è chi si sente sempre dalla parte giusta? Perché l'odio? Ho scritto molto anche altrove e devo dire che sono schifata e allibita dalle assurdità che ho letto. E dagli attacchi assolutamente ingiustificati.
Forse non ce la si farà la prossima settimana, ci vorrà tempo, ma prima o poi succederà. Ne sono certa.
Un piccolo esempio di quello che accade in giro se vorrai è qui, sul blog di un mio amico. Ti lascio il link:
http://popup.vanityfair.it/2016/01/26/cari-signori-che-andrete-al-family-day/
Un abbraccio forte.
Ho letto l'articolo di Luca, e ho letto un po' di commenti. Non so cosa passi per la mente di quella Giovanna ma se pensa che gli omosessuali siano tutti ricchi e senza scrupoli dal poter prendere la prima donna disperata che passa, pagarla e farci un figlio, vive in un universo parallelo. Le coppie omosessuali sono gente comunissima, dal muratore al dirigente in banca, e se commettessero atti simili non sarebbero omosessuali da condannare, ma persone disumane. Come lo sono attualmente le persone che hanno la capacità di procreare ma non hanno coscienza della gestione e della crescita di un figlio.
EliminaE, come dici tu, non deve essere una gara, un tiro alla fune con un fazzoletto in mezzo a indicare chi ha vinto e chi ha perso.
Comprendo a pieno quella sensazione di "inconcludenza" (se posso permettermi di chiamarla così), è la stessa che a fasi alterne sento anch'io... nella mia testa spaccherei il mondo, ma poi a fatti faccio veramente poco e quel poco che faccio lo faccio a rilento... però oltre a dirti che ti capisco, non sò cosa dirti per sbloccarti, o che parole usare per consolarti... anzi se le trovi tu, fammele sapere anche a me!!!
RispondiEliminaPer quanto riguarda il family day, sono al 1000% daccordo con te, e concordo con tutti quelli che dicono che la famiglia è dove ci si vuole bene, punto e basta. Il sesso dei genitori in questo caso è poco rilevante, e te lo dice una che è cresciuta in una famiglia "tradizionale" se così si può chiamare, che poi tanto tradizionale non è stata... ma non mi dilungo perchè la mia storia familiare è ancora una ferita aperta.
Quanto mi piace Tom Odell, è malinconico come me! :)
Inconcludenza è il termine esatto, perché vuoi come dici tu la scarsità di energia, vuoi la scarsità di risposte, il risultato è quello. E se trovo le parole le dico sì, a chiunque :D
EliminaLa tua, come molte altre storie che conosco, che ho sentito e letto mi conferma ancora di più quanto "famiglia tradizionale" non significhi assolutamente nulla.
Tom Odell è una nuova scoperta per me, devo ancora approfondire. Un abbraccio :)
"Ho la concentrazione di un procione asfaltato" me la segno XD XD XD
RispondiEliminaTanta tristezza per la pochezza umana delle persone che partecipano al family day.
Tanta tanta tristezza.
EliminaGrazie per essere passata! :)
Ti faccio i miei complimenti. Sì, ti faccio i miei complimenti perchè salto spesso qua e là tra un blog e l'altro e leggo volentieri ma ... che peccato non trovare spesso blog scritti così bene. Intendo con un italiano corretto. Sì perchè per essere ironici e colloquiali non bisogna per forza essere sgrammaticati.
RispondiEliminaAnch'io nel mio piccolo, sul mio blog cerco di farlo. Non so se ci riesco ma almeno ci provo. E' così piacevole leggere qualcosa di scritto magari anche di getto, ma funzionante.
Perciò, complimenti appunto
Grazie mille, di cuore :) Ci saranno centinaia di errori fra queste pagine (vedi i post su Sanremo, scritti alle 2 di notte), ma provo a fare del mio meglio per dare il meglio.
EliminaHo visto che hai un blog interessante, ti seguo!
Merci beaucoup :)
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