Pensare, agire, riflettere.
Era questo che per tutta la sua intera esistenza gli avevano insegnato.
Prima di agire, pensa. Dopo aver agito, rifletti.
Se non rifletti su ciò che hai fatto, non potrai imparare, maturare, crescere.
Rifletti sulle conseguenze, rifletti sul male inflitto, rifletti sul vantaggio accumulato. Pensa il passo successivo, agisci e rifletti ancora una volta.
Era diventato un mantra nella sua vita, ed ad ogni bivio, ad ogni indecisione o scelta da fare, lo seguiva alla lettera.
Un'equazione quasi perfetta che gli aveva permesso di camminare nel presente, sospinto dalla sicurezza di un passato montato tassello dopo tassello, che era diventato una lezione in cui trovare conforto.
Poi, un giorno scoprì la passione come si scopre un nuovo seme sotto le sterpaglie secche, e l'aveva lasciata fiorire e lentamente sbocciare. Se ne prese cura annaffiandola di sorrisi, nutrendola di desideri, fino a farla diventare un vento mite, caldo ma continuo, che quei tre rintocchi non erano riusciti a scandire e che anzi era diventato un fluire unico, costante, come l'acqua che scorre da un vaso rovesciato.
Non gli avevano insegnato a porre degli argini a quello sgorgare, e diventò fisiologico viverlo goccia dopo goccia.
Quel fremito alle carni, quel coraggio di affrontare il mondo a testa alta, quell'incoscienza fecero riemergere una parte del mondo ancora sommersa da un mare di razionalità.
Poteva sentirsi finalmente vivo, dentro.
Si convinse che la passione fosse il motore immobile e silente in grado di animare gli uomini, in ogni istante della loro vita, di fargli compiere gesta impensabili e di stravolgerli fino all'anima.
Si convinse che la passione fosse il motore immobile e silente in grado di animare gli uomini, in ogni istante della loro vita, di fargli compiere gesta impensabili e di stravolgerli fino all'anima.
Era così che in fondo si sentiva.
Credette che affidare quella passione nella mani di qualcuno avrebbe potuto aiutarlo a plasmarla in qualcosa di meraviglioso ed unico.
Ma a poco a poco quel seme inaridì al sole cocente delle aspettative disattese, del tempo passato, dei bisogni inespressi, dei baci rimasti appesi alle labbra, e dei silenzi che non risuonavano in un abbraccio.
Ma a poco a poco quel seme inaridì al sole cocente delle aspettative disattese, del tempo passato, dei bisogni inespressi, dei baci rimasti appesi alle labbra, e dei silenzi che non risuonavano in un abbraccio.
Così la passione gli aveva voltato le spalle, lo aveva abbandonato sul ciglio di un limbo.
Lo aveva travolto come un onda e adesso lo lasciava sprofondare in un mare di dubbi, di paure e incertezza, che percuotevano quella carne, prima sfiorata dai brividi dell'amore.
Ripose quel seme all'ombra delle sterpaglie sotto le quali giaceva poco prima, e si allontanò nel silenzio che si è soliti pagare per non aver imparato a mettere un punto ed andare a capo.
Ripose quel seme all'ombra delle sterpaglie sotto le quali giaceva poco prima, e si allontanò nel silenzio che si è soliti pagare per non aver imparato a mettere un punto ed andare a capo.
Bello :)
RispondiEliminaAnch'io sto cercando di scrivere qualcosina XD
Barbara! Era da tanto che non ti vedevo! Ti ringrazio, mi ci è voluto un po' per riprendere questo pensiero
Eliminawooow Pier, complimenti!!!
RispondiEliminaSei bravissimo!! Cioè sei sempre bravo e si vede dai tuoi post che scrivi bene, ma non avevo mai letto un tuo racconto. Bellissimo!!!! *.*
aspetto il prossimo ;)
Ma grazie Audrey! In effetti non ne scrivo molti perché non sono mai abbastanza soddisfatto, anche per descrivere qualcosa che ho provato in prima persona.
EliminaAspettavo di leggere a fine post la citazione da cui era stata estrapolata, non pensavo fosse un tuo parto.
RispondiEliminaBellissimo racconto. :-)
Troppo buono Pirkaf!! Ne ho di strada da fare ancora.... Grazie mille comunque.
EliminaPier, complimenti per come hai descritto una determinata situazione.
RispondiEliminaSituazione che comprendo benissimo. E per fortuna, oggi, ho imparato a mettere il punto e andare a capo, con lacrime e fatica.
Moz-
Mozzino grazie mille, mi spiace e al tempo stesso mi fa piacere aver toccato una corda del tuo animo.
EliminaPier....questo è un post bello tosto, a mio avviso! Un racconto che ti fa pensare, ricordare, emozionare.
RispondiEliminaBravo, davvero hai saputo rendere per iscritto sensazioni sottili e intense allo stesso tempo.
Ti abbraccio.
Grazie Maris di tutto!! Mi fa piacere aver toccato una nota così delicata e personale ma al tempo stesso mi spiace, perché non è facile superare certi momenti e richiamarli alla memoria non è bello. Sentivo che era il momento adatto a pubblicarlo.
Eliminaper un attimo ho pensato che nel racconto ci fosse poi un momento porno :D
RispondiEliminaMagari in futuro ma sarebbe un momento sensuale :)
EliminaMa io non avevo letto! ma scrivi troppo bene <3 complimenti tesoro mio!
RispondiEliminaGrazie tesoro :) :**
EliminaBello, ben scritto, mi hai colpito sei proprio bravo!!
RispondiEliminaGrazie mille Simona, ho ancora molto da imparare e cerco di tenermi allenato con questi pensieri
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