Tutto sulla Centella Asiatica e due prodotti TOP per il viso!

Sono arrivato tardi nel trend della cosmesi coreana, sebbene sia un mondo che mi attira molto, visto che tantissimi dei prodotti che provengono dalla K-Beauty sono decisamente rivolti alla selezione degli ingredienti più funzionali, a formulazioni ricche di attivi particolari e magari difficilmente reperibili dalle nostre parti.
Proprio nell'ultimo periodo ho usato due cosmetici coreani per il viso che contengono un ingrediente molto diffuso fra la cosmesi d'oriente ovvero l'estratto di centella asiatica.
Nota anche come gotu kola, o erba tigre, la droga di centella era molto sfruttata nella medicina cinese e ayurvedica, soprattutto come tonificante per la circolazione e i vasi sanguigni, ma quello che interessa a noi è l'impiego nella cosmesi, visto che la centella da un paio di anni a questa parte ha avuto il suo momento di riscossa ed è diventata molto diffusa anche nei nostri scaffali (qui tutti i prodotti che ho usato e la contengono).



Comunemente vengono associate all'estratto di questa pianta proprietà lenitive, idratanti, cicatrizzanti e antiinfiammatorie, ma pare ci sia anche altro.
I componenti della centella vengono chiamati centellosidi, ovvero asiaticoside, madecassoside, acido asiatico e madecassico, delle saponine triterpeniche, che arricchiscono l'estratto di centella di ulteriori benefici. Per esempio l'asiaticoside e il madecassoside pare abbiano proprietà antiossidanti e addirittura di stimolare la sintesi del collagene I. L'acido madecassico è il componente qualificato a ridurre i rossori e le infiammazioni, mentre quello asiatico è deputato alla rigenerazione cutanea, e di conseguenza ha capacità cicatrizzanti e anti age.
Purtroppo come accade spesso per gli estratti naturali, non ci sono tantissime ricerche sulla reale efficacia, ma la centella asiatica sembra l'ingrediente ideale da avere nella nostra skin care.

Per questo l'ho messa davvero alla prova con due prodotti di Neogen Dermatology che fanno parte della linea Real Cica, tutta appunto a base di centella asiatica.



Neogen è un brand coreano che conosco ormai da tempo e che raccoglie una lunga lista di cosmetici per la cura della pelle con formulazioni interessanti, ma solo una vendita su Veepee mi aveva dato l'occasione per acquistare un paio di prodotti che credevo potessero fare un'accoppiata vincente simile a quella che avevo fatto con Nip&Fab, e ci sono riuscito. Pare che Neogen sia cruelty free, nonostante però sia disponibile nel mercato cinese che per legge richiede test sugli animali, ma non tutti i loro prodotti sono vegani. Real Cica è una linea con quattro prodotti, principalmente per la detersione del viso, che mi ha colpito molto appunto per la scelta degli ingredienti.


Neogen Dermalogy Real Cica Micellar Cleansing Foam
Detergente viso con estratto di centella



C'è secondo me un po' di confusione nel nome di questo Micellar Cleansing di Neogen, perché di "foam" non ha proprio nulla: è infatti una morbidissima crema, soda e leggermente gelificata, che non appena entra a contatto con l'acqua, si assottiglia ed emulsiona, diventando molto gradevole da massaggiare sul viso, ma non crea alcuna schiuma.
La linea Real Cica è ovviamente arricchita con estratto di centella, ma in questo detergente viso Neogen troviamo tutte quelle componenti che vi nominavo poco più sopra cioè asiaticoside, madecassoside, acido asiatico e madecassico. Ma tutto l'INCI del prodotto è una lunga lista di attivi: glicerina per idratare, insieme a ben tre diverse forme di acido ialuronico e la Ceramide NP (o 3) che si trova già naturalmente nella nostra pelle e aiuta a mantenere la salute, l'idratazione e la barriera protettiva della pelle.



Ci sono due poliidrossiacidi cioè gluconolattone e acido lattobionico.
Se non lo sapete, i poliidrossiacidi (abbreviati in PHA) sono definiti la nuova generazione di alfaidrossiacidi, perché sono degli esfolianti chimici ma che, per via della grandezza della molecola di cui sono composti, agiscono più in superficie eliminando le cellule morte in eccesso, ma con un basso impatto sensibilizzante sulla cute. I PHA pare abbiano anche un effetto antiossidante e in grado di rinforzare la superficie della pelle. Per questo sono adatti alle pelli più sensibili e secche, mentre sono meno indicati a chi vuole una esfoliazione profonda.
A dare un odore spiccatamente agrumato, fresco e pungente, Neogen ha aggiunto olio essenziale di bergamotto, e lo dico anche pubblicamente, non ho mai avuto problemi con gli oli essenziali, tanto più con prodotti a risciacquo.



Il Real Cica Micellar Cleansing Foam dovrebbe detergere la pelle e, proprio grazie alla presenza di poliidrossiacidi, avere una delicata azione esfoliante, ma la stessa Neogen dichiara che il suo pH è 5.5, quindi non mi sembra così acido da poter agire come un vero e proprio peeling. Ciò non toglie che questo detergente mi è piaciuto davvero tanto, per il suo potere di pulire il viso, lasciandomi la pelle molto morbida, decisamente luminosa e soprattutto elastica ed idratata. Non pensate che, essendo un prodotto in crema, appesantisca la pelle perché non è così: io stesso credevo che con l'arrivo delle alte temperature non sarebbe stato la scelta ideale per la mia pelle, che via via diventa più mista; invece mi son ricreduto perché lascia il volto fresco e pulito. L'unico inconveniente è che di tanto in tanto sugli occhi un po' mi pizzica, ma la stessa azienda dice di evitare gli occhi, quindi è solo colpa mia.
Ho usato il Cleansing Foam Neogen indistintamente mattino e sera, su pelle asciutta o inumidita, e la sua performance mi ha sempre soddisfatto. A renderlo un detergente viso valido si aggiungono la facilità nel rimuoverlo, la sua ottima resa, visto che non serve prelevare tanto prodotto, e la capacità struccante, che secondo me agisce anche su make-up più spessi e resistenti.

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🏋 200ml
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Neogen Dermalogy Real Cica Pad
Dischetti idratanti esfolianti con estratto di centella

Neogen ha trasportato tutti quegli ingredienti che troviamo nel Cleansing Foam, per creare l'essenza in cui ha immerso i Real Cica Pad. Dico immerso per non dire annegato, considerando che aprendo il barattolino, si vede proprio tutto il siero che hanno aggiunto. Si tratta appunto di dischetti in cotone, molto sottili e con una particolare trama, che, dopo la detersione, vanno strofinati sul viso evitando il contorno occhi. L'obiettivo di questi Pad è quello di rimuovere le cellule morte, non solo per via dei poliidrossiacidi, ma proprio grazie alla texture ruvida dei dischetti che creano una esfoliazione meccanica. Inoltre hanno tutti quegli ingredienti idratanti e addolcenti che Neogen ha inserito nella linea Real Cica


Non c'è un solo aspetto che non mi piaccia di questi dischetti. Intanto la profumazione: è agrumata e uguale a quella del detergente ma decisamente più delicata, infatti l'olio essenziale di bergamotto è più in basso nell'INCI. Mi piace il materiale con cui hanno fatto i Real Cica Pad perché sì, è morbido, ma lo senti lavorare sulla pelle, e soprattutto non si sfilaccia anche se lo strofino contro la barba, quindi non mi ritrovo il viso pieno di pelucchi. Io cerco di fare dei movimenti circolari, sia sul viso, ma anche sul collo, e se mi va anche sul petto.
Vi dicevo che questi dischetti sono molto imbevuti di siero, per questo hanno un ottimo rendimento. Ma non aspettatevi dei cottoncini gocciolanti, che insozzano ogni cosa, perché non è così, credo per il fatto che il siero di cui sono intrisi è lievemente gelloso per cui resta sul dischetto senza sporcare.


Anche nei Real Cica Pad Neogen il pH si attesta a 5.8, per cui non credo ci sia una potente esfoliazione chimica, ma è più l'azione meccanica dei dischetti che lasciano la pelle morbida e liscia, senza alcuna irritazione. Sono così delicati che potrei usarli quasi ogni giorno, ma ho optato per due volte a settimana. Usandoli la sera, i Real Cica Pad si comportano come un prodotto multiuso, tanto da prendere il posto di tonico e siero viso, proprio perché idratano a fondo la pelle, al punto che, specie nelle giornate più calde degli ultimi mesi, utilizzo solo loro. 



Dall'altro lato però, anche applicando questi pad insieme ad altri prodotti, non ho avuto problemi, perché tutti si assorbono bene come al solito. Il siero di questi pad che resta sul viso in genere mi si assorbe da solo, o al massimo, faccio un leggero massaggio così da farlo penetrare.
Questa morbidezza permane almeno per circa un paio di giorni, e soprattutto, anche la mattina seguente la pelle è soffice, luminosa e sana.
Non hanno bisogno di essere risciacquati non solo perché Neogen non lo indica ma soprattutto perché non lasciano la pelle appiccicosa o unta, quindi si beneficia di quegli ingredienti per tutta la notte. Cosa si può volere di più? Forse una confezione che preservi meglio questi dischetti, perché l'idea di ficcarci ogni volta le mani non mi sembra il miglior modo per evitare di contaminarli. 

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La mia prima esperienza con Neogen Dermology è stata più che soddisfacente, se avete provato qualche prodotto di questa azienda magari fatemi sapere nei commenti cosa vi è piaciuto, e dovrei recuperare, e cosa no. 



Acty Mask Contorno Occhi: funzionano?!

Il mese scorso, nella recensione delle maschere viso in hydrogel di Skin Station, ho nominato un brand che forse vi suonerà più familiare, ovvero Acty Mask, che è sempre un marchio italiano di trattamenti per il viso, che fa parte della Eurosirel.
Acty Mask ha un range ampio di maschere, patch e prodotti per la cura del viso, ma buona parte di questi cosmetici sono in hydrogel. Nell'ultimo periodo ho deciso di mettere sotto la mia lente di ingrandimento proprio gli ultimi arrivati ovvero le loro Hydrogel Eyes Contour Mask.

acty mask recensioni

Acty Mask aveva già dei patch contorno occhi, i classici a forma di lunetta, ma l'anno scorso l'azienda ha ampliato la linea con quatto maschere che vanno invece ad abbracciare tutta la zona perioculare. Tutte queste maschere hanno lo stesso materiale che io definisco "cerotto" per via della parte plastificata esterna, e perché aderiscono alla pelle senza muoversi fin quando non decidiamo di toglierle. Non preoccupatevi però perché non fa male rimuoverle, non ci si strappa via i peli in quanto le maschere non hanno questo potere adesivo così impermeabile. L'azienda chiama il suo hydrogel DermoScience Cryo Effect, perché è una tecnologia studiata per dare una azione particolarmente rinfrescante.
Tutte le Hydrogel Eyes Contour Mask possono essere tenute in frigo per circa 15 minuti, per intensificare l'effetto rinfrescante, non lasciano residui essendo composte da un hydrogel "asciutto", ed hanno tutte una posa di circa 15/25 minuti, che corrisponde effettivamente al tempo che impiegano ad essere assorbite dalla pelle. Queste sono un po' le caratteristiche che accomunano queste maschere occhi ActyMask, ma ognuna ha le sue peculiarità.


Acty Mask Maschera Contorno Occhi Hydrogel Anti-inquinamento 
con Acqua Glaciale delle Alpi
Hydrogel eyes contour mask anti-pollution italian glacial alps water

acty mask recensioni

La eyes contour mask anti inquinamento è un claim ambulante, e le promette un po' tutte: dovrebbe idratare, decongestionare, rassodare, proteggere dalle luci blu e dall'inquinamento, e ridurre le borse grazie all'effetto crio che si accentua in frigo. Ci manca solo che riesca a farti trovare marito e siamo a posto.
Questa varietà di effetti dovrebbe essere data da:
"Acqua delle Alpi italiane che dona idratazione, freschezza, ringiovanisce e lascia la pelle elastica;
Acido Ialuronico con tre pesi molecolari, crea un film di idratazione in grado di preservare l'elasticità della pelle;
Pronalen Bio Protect complesso di attivi naturali che contrasta l'effetto dell'invecchiamento sulla pelle causato dall'inquinamento atmosferico;
Vitamina E, dall'effetto antiossidante preserva la pelle dall'invecchiamento."
Il Pronalen Bio Protect è praticamente una miscela di estratti di ginseng, mela, pesca, grano e orzo e sembra abbia una funzione antiossidante in grado di proteggere la pelle da diversi tipi di inquinamento; inoltre nell'INCI di questa maschera contorno occhi ActyMask c'è anche estratto di peonia che avrebbe poteri anti age.

acty mask recensioni

L'effetto ghiaccio in questo caso è assicurato, per me è stato davvero intenso anche senza metterla in frigo. Pur essendo composta da questo hydrogel "asciutto", l'eyes contour mask anti-pollution mi dava la sensazione di essere inumidita, un po' strano come feeling, anche perché ad esempio con le maschere Skin Station non ho avvertito questa sensazione.
Una volta rimossa ho notato che il contorno occhi era idratato, sebbene, avendola usata di sera, avrei sperato in qualcosa di più, ma per il giorno va benissimo. La zona intorno agli occhi mi sembrava più liscia, e grazie all'azione rinfrescante ho notato che questa Anti-pollution Acty Mask aiuta anche ad illuminare e a schiarire un po' la zona, specie se come me avete quell'alone grigiastro intorno l'occhio; non sperate però che abbatta l'occhiaia. Mica male da questo punto di vista, ma non posso dirvi nulla sia per quanto riguarda l'effetto anti inquinamento, che per la questione delle borse che non ho. La Maschera contorno occhi hydrogel Anti-pollution si adatta anche a nasi abbastanza delicati perché non ha un profumo particolarmente intenso.

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🗺 Made in Italia
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Acty Mask Maschera Contorno Occhi Hydrogel "Effetto Cenerentola"
Diamante Nero
Hydrogel eyes contour mask "Cindarella effect"

acty mask recensioni

Questa Acty Mask è una maschera simpaticissima: ha il pattern di un merletto in pizzo ed è vellutata. Certo, ricorda più "50 Sfumature di Grigio" che Cenerentola, ma mi piace la ricercatezza dei questo dettaglio. Ovviamente non ha nessun particolare effetto sulla pelle, e infatti il disegno si era un po' rovinato quando ho aperto la confezione, ma fa nulla.
La Maschera Contorno Occhi Diamante nero è intrisa ovviamente con ingredienti "regali":

"Symlift® è un attivo naturale-brevettato che migliora e leviga la pelle invecchiata e stanca, riduce visibilmente le rughe, per un'azione levigante istantanea e visibile;
Coenzima Q10 esercita un'attività antiossidante che protegge le cellule dai danni dello stress ossidativo provocato dai radicali liberi, prevenendo l'invecchiamento della pelle e la comparsa di inestetismi del tempo;
Polvere di Diamante stimola la microcircolazione e migliora la carnagione della pelle."
Anche in questo caso abbiamo un brevetto, il symlift, che è composto da alcuni attivi naturali, come betaglucano, acido ialuronico ed estratto di orzo, e pare prometta un effetto liftante in cinque minuti.

acty mask recensioni contorno occhi

Sulla mia pelle, questa Acty Mask mi è sembrata un pelo meno fresca della variante Anti-Inquinamento, ma comunque gradevole da lasciare agire su una zona in cui tendo ad avere tensione e stanchezza. L'adesione invece è la stessa: impeccabile anche stando seduti o andando in giro. Ancora una volta la profumazione è molto delicata.
Ho lasciata agire la Maschera Contorno Occhi Effetto Cenerentola per circa 30 minuti, ed alla fine si è praticamente scollata da sola. Ho subito riscontrato che ha reso la zona del contorno occhi decisamente più liscia e levigata, molto distesa, ma non mi ha creato quel fastidioso effetto tirante. Anche al tatto era morbida e, anche in questo caso, ho notato quell'azione decongestionante che rende lo sguardo più riposato, ed il cerchio scuro intorno agli occhi meno marcato.
Il potere idratante anche con questa maschera al diamante nero Acty Mask non è stato una cosa sconvolgente, ma se non avete esigenze particolari o volete un supporto extra alla vostra routine, vi potrà soddisfare.

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Acty Mask Maschera Contorno Occhi Hydrogel Effetto Filler
con veleno di vipera
Hydrogel eyes contour mask filler effect with viper venom

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L'unica di queste maschere contorno occhi Acty Mask che è declinata in più varianti è proprio questa con veleno di vipera, e probabilmente da qualche parte nelle mie riserve ho anche la maschera viso.
So che a molti fa strano quando si parla di questo ingrediente, perché tutti pensano che qualcuno vada a strizzare i canini ad un serpente velenoso, ma in realtà è un tripeptide, quindi un aminoacido che sulla pelle ha un'azione definita "botox like", ovvero di rilassare le contrazioni muscolari topicamente, come appunto fa la tossina iniettata dai medici estetici. Lo stesso lavoro insomma svolto dalla Argireline. Oltre a questo peptide, la Hydrogel Eyes Contour Mask Filler Effect contiene:

"Acido Ialuronico, con 3 differenti pesi molecolari, creando un effetto idratante in grado di preservare l’elasticità della pelle;
Collagene, dall'effetto lifting, mantiene la pelle giovane e compatta."

Nell'INCI ho notato poi anche estratti di ginkgo e ippocastano, entrambi con proprietà anti-infiammatorie.

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Ammetto che mi aspettavo che la maschera Hydrogel Effetto Filler avesse una stampa pitonata, avrei adorato. Purtroppo no, sembra a tutti gli effetti un cerotto beige. Sul resto non ho niente altro da aggiungere: è fresca più o meno come le altre Acty Mask, e resta sulla pelle senza alcuna difficoltà, anche se andate in giro a ballare. L'unica differenza è stata che mi sembrava leggermente più umida tanto che sul supporto in plastica si era leggermente spostata.
Anche in questo caso, la maschera con veleno di vipera ha idratato il contorno occhi, ed ha avuto una leggera azione illuminante della zona. Ma l'efficacia preponderante è l'azione distensiva e lifting: si vede e si sente parecchio sulla pelle come sensazione. A me non piace ed infatti è l'unica ragione per cui non riacquisterei il prodotto, ma comunque assolve la sua funzione se voi invece apprezzate questo tipo di trattamenti. Io non la ricomprerei solo per questa ragione a dirla tutta, ma  Ho notato, non so se sia stata solo colpa della mia distrazione, cosa possibilissima, che la maschera si è assorbita davvero in poco tempo.
Son curioso degli altri prodotti Acty Mask con veleno di vipera, specie del Gel Filler viso.

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Acty Mask Maschera Contorno Occhi Hydrogel Defaticante
Arancia e Mango
Hydrogel Eyes Contour Mask Anti Fatigue Orange and Mango

acty mask

L'unica fra queste Hydrogel Eyes Contour Mask che ho messo in frigo prima dell'applicazione è stata proprio la maschera Defaticante, perché credevo fosse quella più indicata per essere in qualche modo potenziata dal freddo, ma non è diventata così rinfrescante una volta che l'ho applicata, forse per via delle alte temperature degli ultimi giorni.
Ad arricchire questa maschera anti fatigue Acty Mask ci pensano
"Acido Ialuronico, con 3 differenti pesi molecolari, in grado di preservare l’elasticità della pelle;
Succo d’arancia ed estratto di mango dalle proprietà energizzanti ed antiossidanti;
Formulazione arricchita con Vitamina E e Co-enzima Q10 per un effetto anti-age."
Anche in questo caso i claim si sprecano visto che, oltre a ad essere appunto defaticante, questa hydrogel mask dovrebbe idratare, avere un'azione anti età e ridurre le borse.

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La particolarità di questa maschera contorno occhi Acty Mask è che ha un profumo buonissimo di mango che la rende piacevolmente tropicale. Non mi ha dato fastidio agli occhi, perché resta delicato, ma questo vale per tutta questa linea, se no ve l'avrei detto.
La  Anti Fatigue Mask ha sortito su di me un effetto distensivo, idratante e sicuramente decongestionante: sentivo il contorno occhi più fresco e sgonfio, in generale direi riposato. Tuttavia la sera in cui l'ho utilizzata, le mie occhiaie erano più marcate e mi aspettavo che agisse anche su questo problema. E lo so che era sperare tanto, ma da una maschera defaticante un po' me lo aspetto, invece, da questo punto di vista, agisce più o meno come le altre Acty Mask: ha una lieve azione illuminante, ma non riesce a contrastare la parte violacea. Resta comunque valida e la riacquisterei molto volentieri.

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Sono convinto che questo tipo di maschere in hydrogel Acty Mask siano perfette per chi non ama le maschere in generale: sono veloci e pratiche da fare, non lasciano residui da rimuovere, sono perfette per preparare la pelle, o meglio il contorno occhi, prima di un evento o di una giornata particolare. Mi piace che uniscano sia ingredienti con effetti più a lungo termine che dall'effetto istantaneo.
Qui ho recensito i nuovi Patch Hydrogel sempre per il contorno occhi. 



Questi dovete vederli (se non lo avete già fatto)

Vi ho fatti scapocciare a suon di recensioni di serie tv, trascurando l'altro metodo di diffusione di materiali audiovisivi, ovvero i film. Anche in questo campo il mio elenco di titoli da voler recuperare è abbastanza nutrito, seppur sia più facile da gestire rispetto alla pletora di episodi di intere stagioni. In questo senso (lo so che suona malissimo, ma coglietene il verso più positivo), questo stop mi ha dato un po' di tempo per iniziare a sfoltire questa lunga lista di film.
Nell'ultimo periodo ho avuto modo di recuperare tre pellicole che sicuramente conoscerete, che probabilmente avrete visto anche voi, ma, se non lo avete ancora fatto, forse vi potrà interessare cosa ho da dire a riguardo.


Parasite (2019)


Quattro premi Oscar, una Palma d'Oro, un Golden Globe, due premi Bafta, un David di Donatello e chissà quanti altri awards credo vi bastino per capire come mai dovreste recuperare Parasite, e non debba dirvelo necessariamente io. Ma visto che siamo qui due parole devo spenderle.
La famiglia Kim è tanto unita quanto povera, vive di lavoretti, sussidi, abita in un angusto seminterrato sporco e senza alcun comfort, ma ha un'occasione particolare: un amico di Ki-woo, il figlio più grande dei Kim, infatti lo raccomanderà come maestro di inglese per la figlia dei signori Park, una famiglia molto facoltosa e un po' snob. Una volta assunto come tutor, Ki-woo con un escamotage riuscirà a far assumere anche la sorella Ki-jung come insegnante di arte per il figlio più piccolo dei Park, ma nascondendone la parentela. Da quel momento per i Kim sarà una scalata e lentamente anche i genitori dei due ragazzi riusciranno ad insinuarsi fra le mura della casa dei Park, truffandoli.


Parasite è un film eccellente sotto tanti punti di vista: superficialmente può sorprendere soprattutto la capacità di partire da una situazione quasi tragicomica, seppur amara, per poi avvilupparsi in un thriller drammatico dalle tinte più cupe. C'è però tanto altro: penso ad esempio alla sublimazione visiva che passa da una tecnica limata alla perfezione, nella regia di Bong Joon-ho curatissima e al tempo stesso scorrevole, che non si fa notare dallo spettatore pur puntando alla perfezione, e soprattutto ad un costante uso delle metafore e del contrappasso.
È una denuncia della società coreana certo, ma la storia di Parasite abbatte i confini, raccontando un problema che poi riguarda tutti: le divisioni sociali, soprattutto quelle economiche.


I Kim sembrano quasi dei topi, emanano cattivo odore, vivono in una piccola tana tutti insieme, si intrufolano in una realtà che non gli appartiene; i Park invece somigliano quasi a divinità dell'Olimpo, la loro abitazione è in alto, luminosa e grande, il cancello di casa loro sembra quasi la soglia del paradiso, e vivono in un universo tutto loro. Eppure, nonostante sembrino esseri superiori, non hanno quella fame di rivalsa che invece contraddistingue i Kim. Alla fine è tutta una questione di facciate e di costruzioni per entrambe queste famiglie: i Park sono persone vuote, che vivono secondo uno status da rispettare, i loro figli vengono presentati come degli eletti, con particolari sensibilità, ma alla fine sono due ragazzi comuni, forse non molto intelligenti, che hanno persino bisogno di tutor supplementari.


Vi dicevo quindi che quello di Parasite è una castello di sabbia cinetica: basterà poco a decomporlo, a far crollare quelle maschere, e a trasformare una storia che poteva sembrare quasi simpatica, in un caos di dimensioni drammaticamente importanti, ed anche con toni abbastanza crudi. Le cose devono ritornare in un loro equilibrio e solo lo scontro farà in modo che ciò avvenga.
Tutto questo è racchiuso in un film che ti tiene incollato da inizio a fine in cui queste ombre si espandono e si allungano inesorabilmente, in cui si passa da un sorriso, certamente amaro, alla tensione, terrore e disperazione. Non manca lo spazio per riflettere, così come tutto sommato alla fine ci lasciano un pensiero più poetico e quasi di speranza o, per meglio dire, illusione.


Se vi state chiedendo se, a questo punto, abbia la faccia tosta di trovare qualcosa che non vada anche in Parasite, sappiate che la risposta è sì. Ho notato che in più parti del film è necessario sollevare incredulità per fare in modo da accettare tutto ciò che accade, specie quando le cose si fanno più serie. Non voglio rivelare troppo a chi magari non l'ha visto, ma diciamo che la risoluzione mi è parsa sbrigativa, che non mi sembra realistico che nessuno, ma proprio nessuno, scopra cosa si celi nel villone dei Park, ed altre piccole e grandi incongruenze. Mi è mancata anche un po' di emozione ed empatia almeno per alcuni personaggi visto che, chi più chi meno, sono tutti inscatolati in uno stereotipo.
Non so inoltre come leggere quel finale poetico perché, alla fine si tratta di un'illusione visto che il film stesso ci insegna che per evolvere, si finisce per distruggere se stessi e gli altri.
Parasite ha comunque il merito di raccontare con uno stile eccelso e con originalità, con scene pazzesche e soluzioni narrative interessanti, un conflitto che dura da sempre e che forse per sempre resterà attuale.

Genere: drammatico, thriller
Durata: 132 minuti
Regia: Bong Joon-ho
Uscita in Italia: 7 novembre 2019 
Paese di produzione: Corea del Sud
Voto 8.5


Judy (2019)


Nel 1968 Judy Garland è ormai una star affermata in tutto il mondo, eppure la sua celebrità si sta via via spegnendo, soprattutto negli Stati Uniti. Le serve un nuovo guizzo, una nuova fetta di pubblico che la adora da sempre e da cui è rimasta lontana da troppo tempo. Per questo inizierà una tournée di cinque settimane a Londra, dove il pubblico la adora. Ma quella che sembra l'isola felice dopo i problemi finanziari e personali, non permetterà a Judy di fuggire dai suoi traumi e dai suoi mostri che la divorano dall'interno, che risalgono a quando intraprese la sua carriera nel mondo del cinema.
I concerti londinesi saranno complicati per Judy, ma soprattutto, saranno gli ultimi della sua vita.


Avevo un po' di dubbi su cosa avrebbe potuto trasmettermi questa sorta di biografia su Judy Garland, anche perché fra chiacchiere, premi e nomination raccolte a piene mani, avevo perso un po' il senso dell'orientamento su cosa aspettarmi. Tra l'altro non conoscevo così tanti dettagli della sua vita, eppure il film, nonostante non abbracci ogni singolo dettaglio della crescita di questa ragazzina con tanto talento, riesce a darci una costruzione dei passi che hanno reso quell'anima sempre più fragile, fino a sprofondare.


Judy riesce a darci un pezzo, forse il più drammatico, di una vita fatta di tante gioie, ma anche tanti dolori, di una attrice, cantante, ballerina, che viveva una sorta di equilibrio instabile: da un lato aveva bisogno di fare quello che sapeva fare meglio, di stare su un palco e ricevere l'ammirazione di un pubblico che l'amava tantissimo, dall'altro non essere in grado di uscire da un loop autodistruttivo fatto di farmaci, amori falliti e una forza che, sebbene riuscisse a rimetterla sempre in piedi, non le dava un attimo di tregua.


Inutile dirvi che, seppur con un cast valido, Renée Zellweger è il perno di tutto: è lei il magnete che ci tiene con gli occhi incollati allo schermo tutto il tempo, è lei che ha trasformato se stessa per rinascere Judy, nel viso, nella voce e nelle espressioni. Secondo me il suo lavoro, così come quello di chi ha creato trucco e costumi è eccellente; ho cercato alcuni vecchi filmati di Judy Garland per vedere le somiglianze e, a parte qualche smorfietta di troppo, la gestualità mi è sembra centrata. Posso dire però una cosa che mi renderà ancora più antipatico? Di tanto in tanto si notava che l'attaccatura della parrucca faceva un paio di pieghe sulle tempie. E ovviamente dove andava la mia attenzione?


Lo so sono pessimo, ma posso dirvi che Judy merita di essere recuperato, e che io stesso rivedrei con molto piacere, è un film che ho apprezzato molto, che ha quel sapore amaro della malinconia per averla persa troppo presto, ma dolce della gratitudine per aver avuto un talento così grande. Non preoccupatevi per le parti cantate perché non sono prevaricanti, ma ben calibrate e inserite ad arte. Judy riesce anche a darci un piccolo spaccato sulla comunità LBGT dell'epoca, ancora considerata la parte peggiore della società, e ce lo offre quasi come un riflesso fra diverse sofferenze, e, seppur sia solo una parte del film, ci spiega come la Garland sia diventata una icona a vita.

Genere: biografico, drammatico, musicale
Durata: 118 minuti
Regia: Rupert Goold
Uscita in Italia: 30 Gennaio 2020
Paese di produzione: Regno Unito
Voto 7.5

Bombshell - La voce dello scandalo (2019)


Cambiamo del tutto registro, ma solo in parte argomento, con Bombshell, la vera storia dello scandalo sessuale alla Fox News.
Nel 2016 infatti Gretchen Carlson, giornalista dell'emittente televisiva, è costantemente vessata da battute sessiste sul luogo di lavoro e sui social, e, decidendo di ribellarsi, viene sbattuta in un programma di secondo piano, nonostante gli anni di carriera. "Chi chiede la grazia si inginocchia", è questa la clausola per tornare al primo livello, ma Gretchen non ci sta, vuole abbattere questo schema di abusi e manipolazione, e per farlo andrà dritta al punto: denuncerà il leader di Fox News, Roger Ailes, per abusi sessuali. Questa non è una novità fra le pareti del quartier generale del canale: anche nel 2006 la giornalista Rudi Bakhtiar aveva provato a ribellarsi, venendo licenziata. Ma Gretchen scoperchierà il vaso di Pandora andando fino in cima alla faccenda, sperando che tutte le vittime di Ailes e del network si uniscano a lei. A quel punto, tutti si aspettano che un altro volto noto di Fox, Megyn Kelly, si esponga in favore o contro la Carlson, ma la voce di Megyn tarderà molto a farsi sentire e a diventare l'ago della bilancia.


Ritorna anche qui il tema degli abusi, sessuali, psicologici e di potere, di donne che vengono schiacciate ed usate, ma la chiave di lettura è più attuale ovviamente, visto che siamo alle soglie del movimento #MeToo.
Quella di Bombshell è una storia d'impatto, interessante, sicuramente dura e questo diciamo passa attraverso il film, ma non al 100% per via di alcuni fattori.
Intanto lo stile: più che un film drammatico o biografico, Bombshell ha le sembianze di un docufilm di inchiesta, tanto che le stesse protagoniste si rivolgono direttamente a noi spettatori per spiegarci qui e lì alcuni passaggi. Non so se sia stata una scelta voluta stilisticamente o dovuta al fatto che magari un pubblico internazionale potesse non conoscere i dettagli di una storia che riguarda, se presa tal quale, gli Stati Uniti, ma non è comunque un aspetto che mi ha convinto del tutto, perché credo tenda a creare un po' di distacco.


In generale il ritmo quasi concitato che vediamo nel trailer, e che sembra suggerire la struttura di una commedia dark, non è proprio quello del film, che invece prosegue fluido ma in modo placido, senza grossi slanci, se non alcuni tagli un po' netti. Letteralmente mi giravo un attimo ed il film era andato già un anno più avanti. Non ne risente però la piacevolezza, non è per questo un film complicato da seguire o che annoia.
Ammetto che però, come vi dicevo, l'effetto di Bombshell su di me non è stato così forte da lasciare il segno. Questo credo sia da imputare anche al fatto, che non è una storia che ci riguarda direttamente, che ci immerge nello showbusiness americano, e che magari può essere non facile da leggere per chi non conosce i valori politici che segue la Fox News, per quanto appunto quello degli abusi sessuali nell'ambito lavorativo è un argomento universale purtroppo.


Probabilmente una chiave di lettura diversa, una regia più forte, avrebbe creato più empatia proprio per la vicenda specifica e per i suoi protagonisti, e non solo perché lo spettatore può essere sensibile al tema. Come vi dico spesso, l'emotività deve andare da dentro a fuori, non al contrario. Noi sappiamo che è una vicenda difficile e scandalistica ma non ci viene presentata del tutto così.
Un altro motivo per cui guardare Bombshell è l'ottima interpretazione delle attrici, specie Nicole Kidman e Charlize Theron che sono perfette nei ruoli, anche grazie ad un make up cinematografico impeccabile. Mi ha convinto meno Margot Robbie, non tanto per l'idea di racchiudere nel suo personaggio un più un simbolo di diverse donne vittima di violenza, quanto perché questo ruolo timorato di dio, che ritorna spesso nelle sue interpretazioni, secondo me ne limita il talento.
Bombshell è un film da guardare perché ci porta un argomento importante, che è sempre bene conoscere e approfondire, ma non appesantisce, perché è ben recitato (infatti tutte le candidature a premi più o meno importanti riguardano proprio le attrici), perché è attuale e per quei (pochi) momenti di tensione papabile. Secondo me ha avuto fortuna nel capitare su Prime Video, perché funziona meglio su questo canale, o in televisione, piuttosto che al cinema.

Genere: biografico, drammatico
Durata: 109 minuti
Regia: Jay Roach
Uscita in Italia: 17 Aprile 2020/1 Luglio 20202 (al cinema)
Paese di produzione: Stati Uniti
Voto 6


|Beauty Cues|
NOVITÀ Dr. Organic Linea Uomo al Ginseng

Il mondo della cosmesi maschile è sempre più in espansione, anzi pare rappresenti un quarto dei consumi totali nel mercato beauty italiano, ma non si parla più solo di schiume per la rasatura e deodoranti, ma le richieste di prodotti per prendersi cura del viso, della barba, del corpo e dei capelli sono sempre più specifiche.
Credo sia una evoluzione positiva ed interessante perché, se si espande il concetto di consapevolezza e apertura nella cosmesi, possono seguire di pari passo l'idea che dedicare 5 o 10 minuti solo per se stessi, non è poi un male.
Diversi brand stanno quindi proponendo cosmetici no-gender o la una linea cosmetica maschile, con profumazioni e texture dedicate, inclusa Dr. Organic.
Grazie all'azienda ho avuto modo di provare la prima gamma Men che Dr. Organic ha proposto e che è ha arricchito con estratto di Ginseng.



Cinque prodotti che vogliono diventare veri alleati per l'igiene e la cura del viso, del corpo, dei capelli ed anche della barba.
Il ginseng è una pianta il cui utilizzo risale all'antica medicina asiatica, dove veniva impiegato per le sue proprietà curative, per migliorare la circolazione e il sistema immunitario, ma oggi ha un ampio uso nella cosmesi, soprattutto per la sua azione antiossidante, energizzante e tonificante. Pare che sia anche in grado di stimolare la sintesi del collagene.
Ma non è solo il ginseng biologico a caratterizzare questa linea Dr. Organic MEN, infatti tutti i prodotti sono carichi di attivi funzionali, fra estratti e oli essenziali, ma hanno incluso in particolare
  • succo di aloe vera idratante e lenitiva
  • caffeina per stimolare e rivitalizzare
  • estratto di erba medica tonificante e antiossidante
  • un complesso minerale (Zinco gluconato, Magnesio aspartato, Rame gluconato) che ha un'azione rigenerante, cicatrizzante, antiossidante e antiinfiammatoria.
Sapete che per me la cosmesi è trasversale, quindi man mano che scandagliamo i singoli prodotti, vi svelerò quali possono essere usati da tutti, pelli maschili o femminili.


Dr. Organic MEN Organic Ginseng Hair & Body Wash
Detergente corpo e capelli rinvigorente



I doccia schiuma di Dr. Organic per me sono una costante riconferma, tanto che io stesso finisco per acquistarli più volte perché mi piacciono. Anche questo detergente Ginseng della linea Men è un gel e, se come me lo usate con una spugna, si trasformerà in una bella schiuma cremosa e piacevole, caratterizzata da questa profumazione legnosa e leggermente speziata, che io definisco energizzante ma al tempo stesso rilassante. È ovviamente un aroma maschile, ma non di quelli scontati, pesanti e che poi litiga se utilizzate altri profumi sul corpo. Resta delicatamente sulla pelle senza infastidire.
Il body wash Ginseng è infuso, oltre che con quei principi attivi che vi dicevo poco più su, anche con una serie di ingredienti naturali che sostengono la sua funzione purificante e tonificante, come l'estratto di vetiver, di legno di cedro, l'olio essenziale di arancia amara e bergamotto, che ovviamente contribuiscono anche alla profumazione.



Quello che apprezzo dei Body Wash di Dr. Organic è che sono sempre delicati ed efficaci, nonostante la schiumosità, scorrono sulla cute e detergono senza seccarmi la pelle, senza lasciarmela tirante o con pruriti qui e lì. Sono facili da sciacquare via, non serve troppo prodotto per appunto creare schiuma e credo che si adattino a tutti i tipi di pelle, anche quelle più secche. Questo detergente Ginseng, seppur fa parte della nuova linea maschile, secondo me può essere usato da chiunque, se apprezzate la fragranza.
Essendo un prodotto due in uno, ho voluto provare questo Hair & Body Wash anche appunto come shampoo ed è stata una esperienza positiva: l'ho trovato gentile sul cuoio capelluto, anche se deve essere affiancato ad un balsamo che migliori la pettinabilità.

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💸 € 9,66
🏋 250ml
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⏳  12 Mesi
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Dr. Organic MEN Organic Ginseng Hair Style Putty
Pasta modellante per capelli


Credo che questa putty di Dr. Organic Ginseng sia il prodotto più originale che abbia provato, non solo nella collezione al Ginseng, ma proprio più ampiamente nell'ultimo periodo. La "putty" potrebbe comunemente essere considerata una sorta di cera per capelli, un prodotto insomma per lo styling, ma credo che bisogna fare un approfondimento.
In questa in particolare, Dr. Organic ha aggiunto cera d'api, burro di karitè, olio di avocado e di cocco, ma non pensate ad una consistenza untuosa e grassa, al contrario ha una texture particolare, asciutta, leggermente filamentosa quando al si preleva. Il termine putty infatti viene tradotto come mastice, ed infatti ha la densità di una pasta bianca, di una pomata per capelli, che dà una tenuta morbida ma definita all'acconciatura.


Basta prelevare poco prodotto, scaldarlo fra le dita e poi distribuirlo fra i capelli, che possono essere asciutti o bagnati, come suggerisce l'azienda. Ho utilizzato la pasta in entrambi i modi ma quello che preferisco è prima di asciugarli. Una volta che si emulsiona e si applica sul capello, la putty non lascia alcun residuo, ma diventa completamente trasparente. In questo modo riesco ad ottenere un'ottima piega, che regge molto bene nel corso della giornata, ma senza irrigidire e incollare i capelli. 
La Hair Style Putty Dr. Organic dà infatti un aspetto opaco, nulla a che vedere con l'effetto bagnato che danno alcuni gel per lo styling. I capelli prendono facilmente la piega che gli do con spazzola e phon, e la mantengono, ma esteticamente non si nota alcun prodotto applicato sui capelli. Al tatto avverto ovviamente che ho utilizzato una pasta modellante, ma i capelli restano molto morbidi, voluminosi e con una bella texture. 


Per dovere di scienza ho provato la Hair Style Putty anche sui capelli asciutti, e sebbene la mia capigliatura non ami i prodotti per lo styling dopo l'asciugatura, si è comportata abbastanza bene, anche se, utilizzandola così, il risultato finale è leggermente più lucido.
In qualunque occasione comunque questa pasta modellante per capelli non lascia residui di alcun tipo, e, nonostante gli oli e i burri nutrienti, la putty Dr. Organic non è grassa e non mi anticipa il lavaggio dei capelli ma, dall'altro lato, non li secca. Anche in questa pasta ritorna la profumazione della linea Ginseng che permane, e credo sia un altro di quei prodotti che può essere sfruttato anche da un pubblico femminile, a seconda della capigliatura. 
Non mi aspettavo comunque che un prodotto per lo styling con questi ingredienti potesse darmi una buona tenuta ai capelli, ma conservandone l'aspetto e il finish naturale come piace a me. 

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💸 € 13
🏋 75gr
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Per questa linea Men, Dr. Organic ha pensato a due prodotti per la barba e per la rasatura, il primo di questi è proprio la crema da barba. Arricchita con glicerina, olio di cocco e olio di avocado, va utilizzata come un sapone per la rasatura, ma in questo caso con ingredienti naturali: su pelle umida si massaggia, e poi si procede con i vari passaggi del rasoio. Non crea una vera e propria schiuma ma si emulsiona semplicemente, e anche qui ritroviamo quell'aroma caratteristico di tutta la gamma Ginseng.
Io utilizzo il rasoio elettrico sia a testina rotante che a lamina, e mi son trovato bene con entrambi sotto vari punti di vista. 
L'aspetto che più mi ha entusiasmato di questa Shaving Cream Dr. Organic è la sua consistenza che ritengo perfetta: è cremosa, ma ha la giusta densità da essere distribuita facilmente su tutta la barba o adattarsi per fare ritocchi solo sui contorni. 


Ma ancora di più ho apprezzato il fatto che non svanisce subito: alcune creme e gel per la rasatura infatti, tempo un passaggio del rasoio, non le senti più sulla pelle, e questo significa che il rasoio scivola meno bene, che la pelle è più esposta alle eventuali irritazioni e che devi sprecare più prodotto. Con questa crema da barba Ginseng invece la scivolosità che crea, che è molto buona, perdura e consente di fare più passaggi senza troppo sprechi e senza perdere troppo tempo. Aggiungo che gli ingredienti nutrienti non rendono questa Shaving Cream Dr. Organic difficile da rimuovere dal rasoio o pesante sulla pelle, ma fanno sì che la cute non si secchi e non si irriti, e soprattutto che resti morbida. 
Mi ha sorpreso e credo abbia una buona resa e dia una buona performance di rasatura, specie se avete la pelle tendente al secco e vi sembra che le altre schiume inaridiscono la pelle.

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💸 €12.60
🏋 125ml
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Dr. Organic MEN Organic Ginseng Shave & Beard Oil
Olio da barba e rasatura


Il secondo prodotto per la barba della linea Ginseng farà felice chi preferisce far crescere i peli facciali, ma anche chi invece fa fatica a raderli. Per me è stato il prodotto che ho usato meno ma può magari essere più adatto a voi. 
Lo Shave & Beard Oil è infatti una miscela di oli vegetali quali semi di girasole, jojoba, nocciolo di albicocca, e quelli pregiati di argan e di semi d'uva, oltre agli ingredienti di cui ho già parlato, tutti racchiusi in una consistenza ovviamente oleosa mediamente fluida. Anche qui la profumazione vagamente legnosa e speziata ritorna, ma in maniera ben calibrata per un prodotto che deve restare 
Dr. Organic ha pensato questo prodotto con due funzioni: la prima è quella di condizionare la barba, nutrirla e disciplinarla così che possa avere un aspetto più ordinato e sano.



Io non ho una barba lunga, anzi, quindi questo metodo di uso non ho potuto provarlo, ma ho potuto usarlo come olio da rasatura.
Non tutti sanno infatti che un metodo naturale per radersi senza irritazioni è usare un olio vegetale in sostituzione alla classica schiuma da barba. Lo so che può sembrare strano, ma se ci pensate l'olio ha una scorrevolezza unica, e, sulla pelle umida crea una momentanea emulsione. Inoltre questa miscela di oli vegetali sono sicuramente nutrienti, emollienti e lenitivi sulla pelle per cui la trattano mentre ci si rade.
Lo Shave & Beard Oil si presta benissimo per questo utilizzo perché ha la giusta consistenza, non troppo spessa, che quindi non si incastra fastidiosamente e di continuo nel rasoio, non troppo leggera, così da scorrere delicatamente sulla pelle.



La rasatura con olio è un metodo che consiglio a pelli secche e reattive, ed anche a chi predilige i rasoi manuali. Essendo un olio trasparente inoltre è adatto a chi magari ha zone sensibili, irritate, magari con nei o brufoli che non vogliamo rischiare di tagliare. Lo sconsiglio se avete la barba molto lunga e molto folta perché può diventare dispendioso di tempo. 
Un altro uso che ho dato a questo prodotto Dr. Organic è in accoppiata alla Ginseng Shaving Cream come step pre-rasatura per una azione ancora più ammorbidente. 
Dopo la rasatura in genere non sento bisogno di un detergente perché appunto l'olio viene portato via dalla lama del rasoio. Un prodotto interessante che secondo me può diventare per alcuni l'alternativa che stavano cercando per radersi.

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💸 €12.00
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Sono contento che Dr. Organic abbia pensato anche ad un siero viso uomo per questa linea la Ginseng, non solo perché è il mio pane quotidiano, ma perché quando un ragazzo mi chiede un prodotto per idratare la pelle, pur non avendo mai avuto una skin care routine particolarmente strutturata, suggerisco sempre un siero, perché sono facili da utilizzare, si adattano a chiunque, sono veloci e pratici, ovviamente in base alla formulazione. Nel caso specifico, nell'INCI del Ginseng Face Serum, oltre agli elementi di cui abbiamo già parlato, appaiono anche glicerina e proteine idrolizzate del grano, entrambi due ingredienti reidratanti per la pelle



La texture di questo siero è acquosa, per cui vi suggerisco di prestare attenzione all'erogatore che tende a spruzzare troppo direttamente il prodotto. Questa consistenza però sulla pelle è freschissima, piacevole da stendere, e da lasciare assorbire, cosa che avviene in pochissimi minuti. Durante questo tempo, la pelle mi risulta leggermente appiccicosa, ma una volta che si assorbe la cute resta liscia, soda ed elastica. Quello che apprezzo del Ginseng Face Serum è proprio il fatto che non si tratta di un prodotto blando, che dopo qualche istante senti il bisogno di doverlo riapplicare, ma che invece riesce ad idratare a fondo per tutto il giorno.



Mi sembra il siero viso più adatto ad una pelle come la mia, normale o leggermente secca, o a chi magari ha una routine per la cura della pelle già collaudata e cerca uno step extra da aggiungere. Il siero Ginseng infatti non mi ha dato problemi ogniqualvolta sono andato a stratificarci sopra altri prodotti, sia una semplice crema viso che una protezione solare.
È un altro di quei prodotti di questa gamma Men Dr Organic, che secondo me in realtà non ha un genere di riferimento, se non la vostra pelle. La profumazione, per quanto riprenda le stesse note olfattive della collezione, è leggera ed evanescente per cui, non credo possa influire troppo sulla scelta.
Aggiungo, qualora fosse un vostro dubbio, che il Ginseng Face Serum ha una texture perfetta per essere applicato anche su una barba un po' più folta.

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Sono contento che Dr. Organic mi abbia dato l'opportunità di presentarvi questa novità e di raccontarvi tutte le mie opinioni. Credo sia una linea solida e ben strutturata e in cui non ho trovato particolari difetti. Posso immaginare che ad alcuni la presenza di oli essenziali possa non piacere, ma a me non hanno mai dato problemi (né in questa linea né in generale).
So che l'azienda ha già tante referenze ma secondo me questa gamma al Ginseng si presta anche ad essere espansa magari con una lozione per il corpo, un detergente per il viso o magari un deodorante. Che ve ne pare?




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