La nuova protezione solare di Dear, Klairs e qualche info su come funzionano i con filtri minerali

Continua la caccia alle migliori protezioni solari per questo 2024, e dopo il nuovo solare di Nivea (qui la review) ho avuto l'occasione di dare una chance ad una altra uscita recente, ovvero la All-day Airy Mineral Sunscreen SPF 50+ di Dear, Klairs, un solare viso a base di filtri minerali.

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Per mia abitudine ho trovato la mia quadra nei solari con filtri chimici che a me non danno in generale problemi, ma il mondo cosmetico è bello perché è vario ed ognuno ha le sue peculiari necessità e preferenze, e quindi avendone l'opportunità mi sono detto che può essere sempre utile ed interessante mettere alla prova un SPF che magari non sceglierei ma che può avere delle qualità che convincono qualcuno.

Personalmente non amo i filtri fisici perché secondo me è inevitabile che questi facciano una sorta di patina o alone biancastro, ma è innegabile che la cosmesi in questo senso ha fatto dei passi avanti e che i coreani in particolare abbiano saputo sviluppare dei prodotti con texture più eleganti ed esteticamente gradevoli. Credo però che chi sceglie un filtro minerale lo faccia principalmente per una preferenza personale, dopo un po' di test. Pare infatti sia stata scardinata la convinzione che questi siano in grado di proteggere la pelle dal sole attraverso un meccanismo di rifrazione dei raggi: studi recenti hanno dimostrato che i filtri inorganici assorbano e disperdano i raggi UV come gli SPF a base di filtri chimici, ad eccezione di circa un 5/10% di raggi che invece vengono riflessi, quindi una minima parte.
Purtroppo le aziende e una fetta di esperti continuano a ripetere questa pappardella ma la verità è che filtri organici e inorganici funzionano e proteggono alla stessa maniera e che, in breve, i solari con filtri fisici farebbero da barriera per il sole solo se ci si spennellasse letteralmente di bianco. 

Credo che quindi la scelta per un prodotto con filtri come Ossido di zinco e Biossido di Titanio sia dovuta ad una generica minore propensione di questi fattori di protezione a creare reazioni e irritazioni cutanee, e in generale la percezione psicologica che vedere più concretamente dove e quanto solare stiamo applicando, ci convinca che stiamo davvero proteggendo la pelle. Mi raccomando però di non cadere nella trappola opposta: la paura di sembrare dei fantasmi può spingere ad usare meno SPF di quanto invece è necessario. Inoltre i filtri fisici tendono ad essere un po' più adatti a pelli grasse. 
E qui entra in gioco il mio lavoro alla ricerca di solari validi in base a quanto sia gestibile questo white cast.

Tornando alla All-day Airy Mineral Sunscreen SPF 50+ Dear, Klairs è appunto una crema solare viso a base ossido di zinco e che garantisce un livello di protezione ad ampio spettro dei raggi UVA e UVB, infatti troviamo il simbolino PA++++.

A prendersi cura della pelle invece sono stati inseriti attivi come la niacinamide, la glicerina, alcuni emollienti fra cui l'olio di moringa che ha anche proprietà antiossidanti, l'ectoina, ovvero una sostanza che non solo ha un effetto protettivo contro i radicali liberi, ma pare aiuti la barriera cutanea anche nel mantenere l'idratazione e ridurre le irritazioni, le ceramidi che rinforzano l'epidermide e l'estratto di thè verde, noto antiossidante e lenitivo.

La formulazione è pensata per pelli sensibili e non contiene fragranze aggiunte, infatti è completamente inodore o quasi. Dear, Klairs non dà invece indicazioni su una sua resistenza particolare all'acqua, ma d'altronde parliamo di un solare viso che, nomen omen, nasce per un uso quotidiano in cui non sono richieste prestazioni di questo tipo.

L'Airy Mineral Sunscreen SPF 50+ ha una consistenza fluida, ferma ma non troppo spessa, che però richiede comunque un minimo di impegno affinché venga stesa e sfumata al meglio. Questo non perché la consistenza sia difficile da distribuire, ma per la natura stessa dei solari con filtri fisici che richiedono più lavoro per un effetto più naturale. Anche in questo caso c'è un alone bianco, è inutile dire il contrario, ma come anticipavo secondo me le aziende si sono impegnate a fare in modo che questa tipologia di protezioni solari siano più facili da stendere, e che il white cast sia ridotto ai minimi storici.



Nel caso specifico di questo solare Dear, Klairs, ho notato che il pallore si attenua una dopo un po' che il prodotto è sul viso, e quel che resta si camuffa bene col trucco. Inutile specificare che carnagioni scure o molto scure secondo me farebbero fatica a non far notare alcuno stacco di colore.
Tra l'altro ho notato che ad esempio sulle sopracciglia, all'attaccatura dei capelli o nella zona della barba non crea quell'innaturale alone bluastro che peggiora il risultato finale.

Il paragone che posso farvi, restando nel mondo della cosmesi coreana è con il Complete No Stress Sunscreen di Axis-Y, che è sempre un solare a base di filtri minerali che ricorda molto questo di Dear, Klairs, ma con alcune differenze. Nonostante la scia bianca che lasciano sia la medesima, il primo tende secondo me a settarsi più rapidamente sul viso, con la conseguenza che richiede più attenzione nell'applicazione per evitare che si accumuli fra i peli facciali. L'All-day Airy Mineral Sunscreen invece lascia maggiore tempo per sfumarlo, restando un po' più confortevole sulla pelle nel corso della giornata.

È infatti una protezione molto leggera, che non avverto sul viso, che si assorbe senza risultare appiccicosa, e che nell'immediato ha un finish naturale con un leggero glow. Nel corso delle ore ho notato che questi solari minerali tendono un po' a diventare più mattificanti, infatti io li consiglio a pelli miste e grasse perché penso possano piacere, così come io ad esempio li preferisco in piena estate quando la mia pelle è più sebacea.

Al momento la mia pelle ancora non ha completamente fatto il cambio stagione e quindi devo idratare molto bene prima di utilizzare questo SPF Klairs, se non voglio ritrovarmi a fine giornata con la pelle un po' tirante. Tuttavia, ripeto, lo trovo un po' più idratante e confortevole rispetto al solare Axis-y.
In questo senso questo prodotto si è comportato bene sia con la cosmesi che applico prima, quindi creme e sieri, sia con il make-up che uso abitualmente (pochi step, bisogna dirlo). 

Mi è piaciuto anche il fatto che non mi dia fastidio agli occhi e che in generale non mi ha creato irritazioni o problematiche cutanee anche nell'uso continuato. 


Al netto delle sue caratteristiche specifiche e di tutto quello che comporta un solare con filtri minerali, questo di Klairs ha secondo me un neo in particolare ovvero il pack. La confezione è carina e compatta e l'azienda ne ha fatto due diversi formati (da 35 e 60 grammi), così da avere un formato viaggio che abbia senso e non sia micragnoso, e consenta anche di testare il prodotto e poi magari fare un investimento maggiore. Tuttavia ho notato che la crema fa un po' fatica ad uscire dal beccuccio, e credo che man mano che terminerò il prodotto dovrò tenere il flacone al contrario per far prima nel prelevare il solare. 

Il Mineral Sunscreen è inoltre abbastanza resistente all'acqua, anche se non è dichiarato come tale e secondo me il miglior modo per rimuoverlo è usare un detergente oleoso come primo step e uno in gel come secondo passaggio per rimuovere bene questo solare, specie se poi sopra ci avete applicato del make-up.

Voi che team siete, filtri chimici o fisici?



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