Tutto quello che ho visto nell'ultimo periodo 👑🔫🎤🏩

L'attesa di nuove serie da seguire e tutto il filone natalizio, mi ha fatto un po' rallentare nel guardare più materiale contemporaneamente, ma questo non vuol dire che abbia trascorso le mie sere a rigirarmi i pollici. Ci sono stati infatti diverse tipologie di programmi che ho visto e seguito con più o meno piacere, e mi sembrava avesse senso radunarli e spalmarli tutti in un'unica recensione. 


Ferro. Il Documentario (2020)

Il 6 Novembre su Prime Video è arrivato il documentario sulla vita di Tiziano Ferro, e qualcosa mi ha attirato a vederlo subito, pur non essendo il primo dei suoi fan. Lo stesso Tiziano ci racconta quelli che sono i punti salienti e anche più dolorosi della sua vita, dalla scoperta del suo amore per la musica, fino al coming out e alla fuga all'estero, ma anche il matrimonio con Victor e la nuova vita in America. Scopriamo un ragazzo fragile, semplice, che ancora si appassiona ed emoziona per il suo lavoro, e che ha dovuto superare diversi alti e bassi.


Ferro è un documentario molto piacevole, che ci porta a scoprire lati della vita del cantante non estremamente esclusivi e inediti, ma ci dà un punto di vista privato, intimo e anche onesto, soprattutto sul suo problema con l'alcolismo. È anche un racconto di coraggio di chi sicuramente ha avuto fortuna, ma ha lottato ed è riuscito ad uscirne, e sta cercando di dare agli altri il sostegno e l'affetto che ha ricevuto. D'altronde 40 anni sono spesso un giro di boa, e sembra che Tiziano ci sia arrivato sicuramente attraverso un percorso accidentato e sotto i riflettori, ma trovando finalmente il suo equilibrio.

Quello di Tiziano Ferro, celebrità a parte, è alla fine un percorso che può toccare chiunque di noi, con messaggi molto più ampi e profondi che una semplice biografia di un artista. 
Io l'ho trovato un documentario commovente, sincero, umano ed anche ben fatto, abbastanza dinamico e snello da una parte, quindi riesce a raccontare senza annoiare anche chi come me non ha una passione sfrenata per Tiziano, dall'altro però lo spettatore secondo me ha il tempo di assorbire, riflettere e comprendere i messaggi che vogliono trasmetterci.

Genere: documentario
Durata: 77 minuti
Regia: Beppe Tufarulo
Uscita in Italia: 6 Novembre 2020 (Prime Video)
Paese di produzione: Italia
Voto 8



Operazione Amore - Il piano del lockdown
Seconda stagione (2x07)
⭐⭐⭐

Vi ricordate la serie tv francese Operazione Amore, conosciuta come Tutte per una o Plan cœur? Ne ho parlato qui a maggio, e dopo due stagioni sembrava non ci fossero notizie su un proseguo, cosa che a mio avviso andava benissimo così, perché la serie secondo me aveva trovato una degna fine dopo 14 episodi. Il 6 Novembre è però apparsa in streaming su Netflix una puntata speciale di Operazione Amore, dedicata al lockdown. Elsa, Jules, Charlotte, Maxime e tutta la combriccola si ritroveranno ad affrontare, ognuno a modo suo, l'ondata di Covid e tutte le misure per contenerla, non senza pasticci, problemi e discussioni.


Ho recuperato molto volentieri questa puntata speciale,  non solo perché mi erano già piaciute le prime due stagioni di Operazione Amore, ma anche perché è il genere di serie tv che si presta a queste evoluzioni, e a parlare di un argomento così quotidiano. Sforare i 25 minuti a cui ci avevano abituati, per allungare a 45 in questo "Piano del lockdown" sembrava una buona idea, ma non lo è stato del tutto secondo me nella pratica.

Tentare di conciliare infatti quello stile sopra le righe, a volte buffo o grottesco, ad un argomento più serio o momenti più drammatici, secondo me è una prova difficile e loro non ci sono riusciti a pieno. Credo sia stata una mera questione di tempi: se lungo la serie tv, nel corso di più episodi, questi due aspetti potevano essere bilanciati, in questo speciale di Operazione Amore mi è sembrato che buttassero un po' tutto in mezzo e in fretta. Inoltre, proprio il punto di forza della serie, ovvero l'ironia, mi è sembrata un po' forzata ed esagerata, in contrasto con altre tematiche.


Ho comunque apprezzato che abbiano messo in scena in modo allegro quelle che sono state le difficoltà che tutti abbiamo affrontato, dalla paura del contagio agli spostamenti difficili, dalle videochiamate  fra amici ai rapporti di coppia messi in difficoltà dal lockdown, e trovando il giusto aggancio per elogiare l'estremo lavoro che i medici hanno fatto in questo periodo. Secondo me Operazione Amore resta una serie leggera da recuperare.


The Crown 
Quarta Stagione 
⭐⭐⭐⭐⭐


Più attesa di una sosta all'autogrill durante un viaggio di 1000km, la quarta stagione di The Crown ha risposto largamente alle mie aspettative, tanto da meritarsi per me cinque stelle, semplicemente perché la qualità che portano è di un'altra categoria. 
Muovendosi dalla fine degli anni '70 fino agli inizi degli anni '90, questa stagione si concentra soprattutto sulla politica della Iron Lady, Margaret Thatcher e il suo rapporto con la regina Elisabetta, ma soprattutto scava nelle vicende che riguardano l'indimenticabile Diana e il suo impossibile rapporto con il principe Carlo. Leggevo il titolo di un articolo che definisce questa come la miglior stagione di The Crown, e, nonostante non mi senta di essere così categorico, è sicuramente una delle meglio riuscite.
Nel quadro più ampio resta una impeccabile ricostruzione dello sfarzo regale che, a fatica, riesce a stare al passo con i tempi e che si sta lentamente deteriorando dall'interno. E se in genere trovo sempre un episodio un po' più fiacco degli altri, il materiale di The Crown 4 era da istigazione al binge watching da inizio a fine. Tra l'altro non conoscevo alcuni degli eventi che raccontano, quindi ho avuto più che mai la voglia di scavare nel web per trovare i riferimenti reali.


Credo che a rendere questa stagione potente siano stati soprattutto i suoi protagonisti che in un modo o nell'altro sentiamo più vicini a noi, riusciamo ad attualizzare meglio, e più che mai sono le figure femminili a primeggiare. La Margaret Thatcher di Gillian Anderson è una donna complessa e forte, che si divide fra una vita pubblica condotta a muso duro, ed una privata in cui non può dismettere i panni di madre e moglie. A volte Gillian calca un po' la mano con le facce, ma bisogna anche dire che la Thatcher non era proprio una gran burlona. 
È impeccabile il lavoro Emma Corrin nei panni di Lady Diana, mi ha fatto quasi impressione vedere come ne abbia assimilato i modi, la postura e gli sguardi. Una outsider dal carattere fragile e al tempo stesso forte e coraggioso, affamata di amore, e capace di parlare al mondo come nessun regale sapeva fare.


Inutile dire che gli episodi su Diana sono estremamente toccanti e forti, ma non solo per come ne abbiano ricreato parte del vissuto nella serie, ma proprio con l'idea del dramma umano che si è consumato nelle vite delle persone coinvolte, che, per quanto siano assolutamente lontane da noi, alla fine sono appunto esseri umani. Se ci pensate, era palese che il rapporto fra Carlo e Diana non era destinato ad essere felice sin dall'inizio, eppure sembra che nessuno abbia saputo trovare una via di fuga.
In questa quarta stagione di The Crown, come vi dicevo, sono le figure femminili a spiccare, ma la regina ha quasi un ruolo più laterale, pur restando il centro gravitazionale di tutto, e pur passando da lei tutti i fili dell'intreccio. Olivia Colman continua con un'ottima interpretazione, mai esagerata o noiosa. 

Sono state tante inoltre le polemiche sul fatto che The Crown non sia un documentario ma una fiction, e come tale deve palesarsi. Lo stesso governo inglese ha richiesto che Netflix inserisca un avviso ad ogni episodio. Mi sembra però tutto molto sterile: è chiaro infatti che nessuno può conoscere tutti i dialoghi privati che coinvolgono le parti. Non ci vuole un esperto a capire che la ricostruzione storica, i cui fatti sono per la maggiore correttamente rappresentati nella serie, sono solo l'incipit per raccontare un'epoca e una parte dei suoi protagonisti più in vista. Un mood, ma non la realtà assoluta e incontrovertibile, e gli stessi produttori non fanno altro che ripetere che la loro non è ricostruzione fine a se stessa.
Ma questi sono solo i miei due centesimi su una polemica di cui poco mi importa. A novembre 2022 è arrivata la quinta stagione di The Crown, ne parlo qui.


Qualcuno deve morire
Alguien tiene que morir
Miniserie 
⭐⭐🌠


Le serie tv spagnole ai miei occhi corrono sempre il rischio di diventare soap opera di scarsa qualità, però ci sono titoli che in un modo o nell'altro mi incuriosiscono come Qualcuno deve morire. Voglio spendere giusto due parole, perché questa serie ha una parte molto affascinante e anche non semplice da affrontare, dall'altro dei problemi che la azzoppano durante il suo percorso.
Siamo infatti negli anni '50, nella conservatrice Spagna governata dalla dittatura militare di Francisco Franco, epoca in cui gli omosessuali venivano confinati in campi di concentramento chiamati colonie agricole. In questo ambiente, il giovane Gavino rappresenta tutto ciò che la società ripudiava, specie in quanto parte di una famiglia di spicco, e quando dopo10 anni in Messico, tornerà in Spagna, si aprirà una frattura inconciliabile fra lui, suo padre, e la durissima nonna. 

Qualcuno deve morire avrebbe tutte le carte in regola per funzionare bene, come ad esempio una cura per la messa in scena e della fotografia abbastanza ricercata, e appunto una storia dolorosa, cruda, in cui i problemi di una società difficile si intrecciano con un dramma più privato. Potrebbe addirittura sembrare una storia vera, perché risulta abbastanza convincente anche per il modo in cui viene recitata, ed il tema omofobia in tutti i suoi stadi, è assolutamente attualizzabile. Tuttavia, nonostante si tratti di soli tre episodi, la storia non è stata ben congeniata nella sua struttura generale. Mi spiego meglio: non l'ho trovata una miniserie noiosa o faticosa da affrontare, anzi Alguien tiene que morir si divora con curiosità fino alla fine. 


Credo che però tutto il succo delle vicende sia raccolto nell'ultimo episodio, che, inevitabilmente può risultare un po' frettoloso nel risolvere tutte le questioni. Probabilmente una migliore gestione delle tempistiche e anche una visione più cupa, in cui il dramma cresce e si stratifica fino ad esplodere, secondo me avrebbero reso Qualcuno deve morire una chicca da recuperare. Così invece resta una buona compagnia serale, che ci apre un varco su un periodo storico difficile, ma che meriterebbe qualche contestualizzazione in più. 




 




24 commenti:

E tu cosa ne pensi?

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  1. Il documentario di Tiziano da buona fan voglio recuperarlo al più presto, però in un momento in cui mi ci posso mettere con calma (con una scatola di fazzoletti che già lo so) e guardarlo al meglio, non la sera che la palpebra mi cala dopo le 22.00 inesorabilmente.
    Per The Crown aspettavo di sapere che cosa ne pensassi tu e siamo praticamente sulla stessa linea di pensiero. Emma Corrin calata nella parte al mille per mille alcune espressioni, il modo di muovere la testa, lo sguardo sembrava di rivedere Diana.
    Olivia sempre superba nella sua interpretazione della regina ovviamente.

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    1. Dei recuperarlo, è molto carino, e poi non dura molto.
      The Crown una stagione davvero eccellente, trovare dei difetti è proprio voler far le pulci! 👑

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  2. Finalmente ho scoperto una persona che si commuove più di me
    GRAZIE TIZIANO 😭😂
    Mi sono sciolta in lacrime più volte durante la visione perché se poi vedo qualcuno piangere io seguo a ruota e quindi puoi capire il disastro 😅
    The crown che dire... 👑 niente non ho nulla da aggiungere stagione strepitosa

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  3. Madonna, veramente assomiglia a Lady D!! :O
    Comunque, la foto della tizia che beve l'amuchina è pericolosa, visto che pochi giorni fa sono morti in 8 per questo motivo... ahaha!
    Invece, mi sa che vedrò il documentario su Ferro: un artista che ho riscoperto e rivalutato.
    Mi stupisce la storia dell'alcolismo, non ne sapevo niente...

    Moz-

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    1. Hanno scelto proprio bene, ma soprattutto stata l'attrice brava a incanalare quella energia e quel modo di fare.
      Se la gente è pazza non è colpa delle serie tv 😅🤷🏻‍♂️
      Aspetto di sapere che te ne pare di Ferro. Anche io non sapevo dell'alcolismo, ma pare fosse una notizia che già circolava.

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  4. Ferro e, soprattutto, The Crown sono in lista.. di certo dare i resti e vagliare tutte le proposte è tosta.. spero che con le festività riesca a districarmi meglio..

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    1. Allora hai già abbastanza da recuperare per queste feste!

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    2. Idem come Franco. Devo trovare il tempo per dedicarmi al documentario di Tiziano Ferro sia a The Crown, che dovrò scaricare... buona domenica Pier!

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    3. Meritano entrambi quindi mi auguro tu riesca :D Buona settimana!

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  5. Appena possibile guarderò il documentario su Tiziano Ferro. Onestamente non sono una persona che ascolta molta musica o è una sua fan sfegatata, ma lui mi piace come persona in generale e ha cose importanti da raccontare che possono insegnare molto quindi lo vedrò volentieri.

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    1. Mi dirai che te ne pare allora 😊 Credo che possa piacere un po' a tutti, anche se ovviamente serve un minimo di interesse nei confronti di Tiziano. Come mai non ascolti molta musica?

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    2. Veramente non so perché non ascolto molta musica... non è una cosa che faccio di solito o di cui mi viene voglia. L'ascolto se mi capita ma non la cerco. ^^
      Sono anomala! xD

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    3. Si vede che non è una passione 😄 Ci sta! Io ad esempio in auto a volte la metto, altre non la sopporto 🤣

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  6. Come direbbe Johnny Stecchino, non m'assomiglia pe niente! :D
    Comunque non c'è niente che mi interessi davvero.

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  7. Attendevo al varco la tua recensione su The Crown, e concordo in toto con il tuo pensiero. Per ragioni anagrafiche ho vissuto gli eventi narrati e penso che Gillian Anderson abbia calcato un po' troppo la mano, quasi al limite della caricatura, comunque bravissima. Anche io ho apprezzato molto gli episodi su Diana, credo che gli sceneggiatori abbiano davvero colto il senso di solitudine e di enorme mancanza di affetto che la circontadava. Ha meritato davvero tanta attesa! Delle altre ho visto solo Qualcuno deve morire, tutto in una volta. Non saprei, anche per me l'inizio è stato promettente e ben ricostruito, ma quel finale....forse troppo al limite?

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    1. Sarei curioso di vedere la versione in lingua originale della Thatcher fatta dalla Anderson perché credo influisca anche il modo in cui parla la doppiatrice. Se noti Diana è stranamente sempre sola, cosa che nella realtà non credo fosse possibile, però ha reso il senso.
      Il finale di Qualcuno deve morire, sì è un po' troppo esagerato, probabilmente perché dovevano trovare la risoluzione drammatica, però così è un po' troppo 😅😅

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  8. Qualcuno che finalmente apprezza The Crown!! La regina fa miracoli! Penso sia la mia serie tv preferita in assoluto, l'ho iniziata su consiglio di mia zia appena era uscita la seconda stagione, è riuscita a coinvolgermi in pieno. Magistrale Emma Corrin nel ruolo di Lady Di. Non vedremo autogrill per un bel po', ho letto che per la quinta ci toccherà aspettare fino al 2022... c'è tempo per un rewatch

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    1. Ciao! Credo siamo in tanti ad amare The Crown! 😊 È fatta così bene che anche se non si è appassionati di reali e co. si finisce per apprezzarla! E ti dirò di più: ho detto ad una amica che rivedrei molto volentieri questa stagione, anche se in genere non faccio rewatch ché non ho tempo 😅

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  9. Ho guardato FERRO il giorno stesso in cui è uscito e devo dire che la commozione e le lacrime non sono mancate... seguo Tiziano dai suoi esordi, ero solo in quinta elementare... non sapevo del suo problema con l'alcolismo, ma di certo so che per una persona così sensibile la vita non dev'essere stata semplice... mi auguro per lui che questo documentario rappresenti la fine definitiva di un periodo negativo e sia uno splendido punto di inizio per un periodo felice e roseo.

    Per quanto riguarda The Crown, lo adoro anch'io! E' realizzato benissimo, in modo impeccabile! E trovo inutile la polemica... non saranno fatti veri al 100%, ma sono sicuramente verosimili, perché tutti sanno che quello tra Carlo e Diana era un rapporto conflittuale e negativo. Meravigliose Emma Corrin e Gillian Anderson, che adoro qualsiasi ruolo interpreti!

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    1. Infatti, sarebbe assurdo dover specificare ad ogni film e serie tv ispirato ad una storia vera, che si tratta di una rivisitazione, perché trasmettere ogni singola parola di una conversazione privata sarebbe impossibile.

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  10. Condivido la tua impressione sulle serie tv spagnole, sembrano quasi buttate lì in fretta e furia giusto per fare qualcosa e spesso nei finali si concentra troppo e in troppo poco tempo. Mi è accaduto con Alta mar, partita bene in prima stagione e poi pian piano declinata nella terza.

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    1. Alta mar è stata una grossissima delusione per me, anzi non ho neppure visto la terza! Fammi un po' di spoiler: c'erano fantasmi?

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