Visto che diverse serie tv sono terminate anche nella programmazione italiana, almeno per il momento, e visto che ogni volta il mio commento sulle stesse finisce per raggiungere dimensioni sterminate, ho pensato di non indugiare e lanciarvi subito le mie impressioni su quattro telefilm che ho visto negli ultimi mesi così da mettere un punto a questi capitoli più o meno conclusi.
Non vi posso garantire che non ci siano approfondimenti su certi aspetti delle diverse storie, ma ho cercato di non darvi spoiler pesanti.
Non vi posso garantire che non ci siano approfondimenti su certi aspetti delle diverse storie, ma ho cercato di non darvi spoiler pesanti.
Tra le serie TV terminate da più tempo c'è American Crime Story - L'assassinio di Gianni Versace (⭐⭐🌠) e vi avevo anticipato nella scorsa classifica, quando ancora eravamo giunti a metà stagione, che questo secondo ciclo di episodi per me merita tre stelle, ma credo di voler abbassare di un pelo il mio voto.
Andiamo per gradi. Cos'è American Crime Story? È una serie antologica autoconclusiva che, per questa seconda stagione, ha voluto raccontare la morte di una delle icone della moda più famose al mondo: Gianni Versace.
Dietro a questa morte c'è la mano armata di Andrew Cunanan, un giovane ragazzo che nel giro di tre mesi nel 1997 creò una scia di sangue che culminò appunto con la morte dello stilista.
Ora, se una serie si chiama "L'assassinio di Gianni Versace" tu cosa ti aspetti? Che la serie parli di Versace. E invece ad American Crime Story la prendono molto alla larga, troppo alla larga.
Come sempre vi dico, a me va benissimo che ci siano dei sottotesti in una serie o in un film, così come mi va bene che una storia riesca ad attualizzarsi e a mandare un messaggio. Mi va benissimo anche ad esempio l'interpretazione inquietante e perfetta di Darren Criss, che forse però proprio per questa sua interpretazione quasi ingombrante finisce per adombrare la storia e gli altri personaggi; così come ho apprezzato il voler ristabilire la posizione di David Madson a lungo considerato complice negli omicidi, ma in realtà solo vittima di un folle e dell'intera società.
In questo senso ho trovato molto interessante il voler comporre pezzo dopo pezzo quella che era la mentalità nei confronti degli omosessuali negli anni '90 con la sottintesa polemica che all'epoca le indagini della polizia non furono capillari ed attente come per altre circostanze proprio perché erano coinvolti ragazzi gay.
Ma con questo titolo non posso sinceramente accettare né mi interessa il fatto che la storia sia del tutto concentrata sull'angosciante sociopatico Cunanan, e non posso ritrovarmi con Versace specchietto per le allodole che fatica ad apparire sullo schermo, e viene spinto ai margini di sogni e allucinazioni.
Ho sperato che superata la metà stagione, le cose andassero meglio e riprendessero le fila del discorso tornando appunto all'assassinio di Versace, e invece no. Credo che anche il modo in cui è stata impostata la narrazione in una sorta di flashback abbia reso questo divagare molto più difficile da digerire e molto più marcato.
Inoltre, oltre a questo problema più grande, ci sono stati altri aspetti minori che mi hanno creato non poche perplessità. Come ad esempio il fatto che Gianni e Donatella Versace parlino fra loro costantemente in inglese, e persino la loro madre, calabrese se non lo sapeste, parla in inglese seppur è solo una piccola parte di pochi minuti. Non era meglio fare una scena in italiano sottotitolata?
Si vede il budget speso, si vede il talento degli attori (io sono fra quelli che hanno apprezzato sia la Cruz che Édgar Ramírez, anche se qualche attore italiano in più non avrebbe fatto male), ma questa seconda stagione di American Crime Story, partita con un livello di attrattiva per me altissimo, si è sgonfiato come un pandoro ormai in procinto di scadere.
Qui vi parlo della terza stagione intitolata Impeachment.
Qui vi parlo della terza stagione intitolata Impeachment.
Altra débâcle, altra delusione con un pizzico di rabbia è stata anche la seconda stagione di This is us (⭐⭐🌠), serie tv terminata nella programmazione americana ma ancora in dirittura di arrivo su Fox Life.
Ero pronto al fatto che emulare il successo e la qualità di una prima stagione così ben fatta, così emotivamente sfaccettata, ed anche così coralmente coinvolgente, sarebbe stato difficile, però mi è parso che per questa seconda stagione si siano impegnati per fare una fregnaccia.
This is us ha avuto, almeno nel primo ciclo di episodi, il valore speciale di saper raccontare dei sentimenti intimi senza però cadere nel pietismo, nel melenso, nel ridondante, ma magari smorzando la tensione con una battuta più pungente o un sorriso, e mantenendo un perfetto bilanciamento fra passato e presente di tutti i personaggi.
Tutto ciò è letteralmente crollato nella seconda stagione, che a me è risultata pesante, noiosa, ripetitiva, lenta, poco accattivante e poco coinvolgente, oltre che poco emozionante. Si sono sclerotizzati sulle stesse quattro vicende, rivoltandocele di puntata in puntata, condendole di insofferenza e frustrazione. Come vi avevo accennato qui, ci sono, in particolare, diverse puntate nella parte centrale della stagione, che per me sono state un muro difficile da scavalcare, dove più volte ho preferito spostare lo sguardo sul cellulare o cercare in dispensa qualcosa da sgranocchiare per impiegare il tempo in maniera più produttiva.
Già il fatto di dover introdurre dei nuovi personaggi, come tutto il filone di Deja, secondo me significa due cose: o hanno finito le idee; o hanno avuto bisogno di un riempitivo che potesse prendere tempo in vista della terza stagione.
Ed è proprio per queste puntate che non riesco a promuovere questa volta This is us, nonostante il fatto che, arrivati agli ultimi episodi, si ritorna un po' più verso lo stile della prima stagione, ma io a questi ultimi episodi ci sono arrivato a fatica, e probabilmente se non avessi avuto serie tv meno noiose da guardare, mi sarei staccato le unghie con i denti, giusto per provare una qualche sensazione.
Per dirla in parole povere, la seconda stagione di This is us per me è stata una menata inutile, con vari annacquamenti dei filoni narrativi principali, che si sarebbe potuta riassumere in molti meno episodi e che ha perso buona parte del lustro del primo ciclo di puntate. Questo passaggio dalla prima alla seconda stagione è stato come passare da un singolo a caso di Dua Lipa a Valeria Marini che canta La Isla Bonita, e l'unica triste speranza è che nella terza stagione sappiano riprendere le redini del discorso in modo più serio, coerente e fresco.
Per riprendermi dalle brutture delle serie precedenti mi sono dedicato a due telefilm che proprio ad inizio anno sono sbarcate in Italia. La prima ve l'avevo già accennata e si intitola Versailles (⭐⭐⭐🌠), disponibile su Netflix dal 5 gennaio 2018.
Già dal nome potete capire che narra le vicende di uno dei re più famosi nella storia francese, Luigi XIV, e della corte più glamour del 1600. Si parte dalla nascita della costruzione della reggia di Versailles, o meglio delle modifiche e dell'ingrandimento dell'edificio che il Re Sole ordinò, fino all'insediamento dei nobili all'interno del palazzo, passando ovviamente per i tanti intrighi e complotti che si tengono dentro e fuori le mura di questa magnifica reggia.
Ovviamente la narrazione è in parte romanzata come capita spesso nelle serie tv storiografiche, non solo con spostamenti temporali rispetto ai fatti realmente accaduti ma anche introducendo personaggi del tutto inventati per movimentare un po' il ritmo, soprattutto per quanto riguarda i cortigiani e i ruoli secondari.
Ma Versailles è anche accattivante perché sfrutta alcuni degli scandali e dei pettegolezzi dell'epoca mai confermati aprendo altri intrecci narrativi più o meno duraturi.
La prima stagione di Versailles mi è piaciuta molto, sin dall'inizio, perché l'ho trovata ben amalgamata e mi è parso che i collegamenti fra i personaggi fossero più forti; ma la seconda stagione, nonostante credo abbia bisogno di un po' più tempo per ingranare, è stata un po' più coinvolgente per quanto mi riguarda, soprattutto perché racconta una parte storiografica molto interessante.
Versailles presenta un Luigi XIV assolutista, dispotico, visionario in tutti i significati possibili del termine, impegnato dentro e fuori le mura della reggia per tenere in piedi il suo sogno e costruire il suo impero, fanatico, molto conscio del suo ruolo ma pieno di paure e vittima di una corte spietata e viziata, che credeva di aver messo al guinzaglio, ma che invece aveva reso più rabbiosa.
Se vi piacciono le serie tv in costume non troppo impegnative (sono 10 episodi a stagione, con puntate da 45 minuti circa), con una ricostruzione certosina delle ambientazioni e dei costumi dell'epoca (preparatevi ad abiti bellissimi), con dei bravi attori, con qualche scena zozzerella e con un po' di storia (ché ripassare non guasta) Versailles può fare sicuramente per voi.
Una nota alla scelta delle musiche, che si staccano quasi sempre dallo stile dell'epoca, pur restando centrate per le diverse scene.
La terza stagione è in corso di produzione e spero che sappiano dare un degno proseguo alla serie, e, eventualmente, creare un finale convincente.
E sempre fra le serie tv di compagnia che mi son piaciute, non posso non elencare The Marvelous Mrs. Maisel (⭐⭐⭐⭐), sbarcata su Amazon Prime Video sempre all'inizio di quest'anno.
La terza stagione è in corso di produzione e spero che sappiano dare un degno proseguo alla serie, e, eventualmente, creare un finale convincente.
E sempre fra le serie tv di compagnia che mi son piaciute, non posso non elencare The Marvelous Mrs. Maisel (⭐⭐⭐⭐), sbarcata su Amazon Prime Video sempre all'inizio di quest'anno.
The Marvelous Mrs. Maisel me l'ha presentata la mia amica Simona (MissPenny09), e, nonostante i due Golden Globes vinti, non credo abbia avuto l'attenzione che questa serie merita e, che per me è stata una boccata di aria fresca.
Per darvi una sinossi, questa Signora Maisel si chiama Miriam, per gli amici "Midge", è una elegantissima abitante dell'Upper East Side newyorkese ed è la perfetta casalinga degli anni '50, col perfetto rossetto rosso, e la perfetta vita, con due figli e un marito che la ama. Midge è energica, intelligente e spiritosa, ma è perfettamente conscia del suo ruolo, e da perfetta moglie qual è, sostiene il marito Joel in tutto, anche nel suo sogno, ovvero diventare un comico.
Joel non è però bravissimo con la comicità e, a seguito di una performance floscia, rivela alla moglie che in realtà sta frequentando un'altra donna e va via di casa. Da qui prendono corpo le vicende che permetteranno alla fantastica signora Maisel di staccarsi dalla figura di moglie perfetta e spiccare il volo verso il suo sogno.
Non voglio rivelarvi altro, se non l'avete vista, ma vi posso dare altri indizi. The Marvelous Mrs. Maisel è una serie tv scritta da Amy Sherman-Palladino, ma non ha nulla a che vedere con Una mamma per amica. Certo, Midge è brillante, ed ha una parlantina sciolta, c'è una certa coralità dei personaggi, e alcune scene hanno un po' il sapore un po' sopra le righe quasi di una favola, ma finiscono qui le similarità. La storia è del tutto diversa, così come lo sono i protagonisti.
Quello che ho apprezzato di questa serie è che, nella leggerezza, nelle battute, nel glamour degli anni '50 sono stati inseriti quegli aspetti che rendono la storia più realistica, vera e le danno un sapore un po' più amaro. Midge ad esempio non è staccata dalla realtà, ma è ben conscia delle limitazioni della sua posizione sociale, in un'epoca in cui le donne si stanno facendo avanti nel mondo, ma erano comunque un passo indietro rispetto agli uomini. "Maisel" non è il suo cognome da nubile, ma è il cognome da sposata, e mai, nonostante il marito sia andato via di casa, fa un passo indietro su questo aspetto. Ma anche il fatto che la protagonista incontra persone realmente vissute secondo me è il segno di come non hanno voluto rendere la storia inserita in un contesto storico preciso.
The Marvelous Mrs. Maisel è una serie tv che vi consiglio se state cercando qualcosa di svelto (la prima stagione è composta da 8 puntate da 50 minuti circa), leggero ma non stupido, frizzante, ma coinvolgente e se state cercando una serie tv che fa sorridere (anche se non sono rotolato via dalla sedia per le risate) ma fa anche riflettere (anche se non mi ha mai portato ad un picco di emozione così intenso). Ovviamente, come per Versailles, dovete amare i telefilm in costume, perché ogni singolo dettaglio degli anni '50 è stato curato al millimetro.
Amazon ha ordinato altre due stagioni di The Marvelous Mrs. Maisel e spero che non impieghino troppo tempo a farcela vedere.
"Ora, se una serie si chiama L'assassinio di Gianni Versace tu cosa ti aspetti? Che la serie parli di Versace."
RispondiEliminaNo, non è così. Ti aspetti che si parli del suo assassinio.
Quindi è giusto che la storia si sia concentrata su Andrew Cunanan.
Altrimenti la serie si sarebbe chiamata diversamente.
Non ne convieni?
No, perché dall'assassinio di Versace si passa troppo a tutti gli altri assassinii. Il titolo del libro da cui è tratta la serie infatti si chiama "Vulgar favors: Andrew Cunanan, Gianni Versace, and the largest failed manhunt in U.S. history" che è un titolo più corretto secondo me.
Elimina"(...) Ci sono stati altri aspetti minori che mi hanno creato non poche perplessità (...) Non era meglio fare una scena in italiano sottotitolata?"
RispondiEliminaBe', la serie è stata trasmessa anche su Sky, e su Sky i dialoghi erano in italiano...
Certo che in Italia era tutto in italiano, ma se ricordi la volta scorsa consigliavo di guardare la serie in lingua originale per apprezzare il lavoro fatto sull'accento ad esempio da Penelope Cruz, cosa che si può fare anche su Sky. Ecco, questo lavoro poi si è perso in situazioni del genere dove la madre calabrese parla inglese. Qual è a questo punto il senso del lavoro di Penelope Cruz?
Eliminal'ultima mi sa la inserisco in lista..
RispondiEliminamallory
Recuperala che è carinissima :D
Eliminapenelope Cruz andrebbe arrestata (insieme a Ricky Martin)!!!perchè diciamolo...spesso ci lamentiamo del doppiaggio italiano, ma altrettanto spesso i nostri doppiatori salvano un'iterpretazione indecente. Però Darren Criss mi è piaciuto molto. Le altre serie non le conoscevo, shame on me, devo rimediare!!
RispondiEliminahttps://stefaniainwondeland.blogspot.it/
A me le interpretazioni sono piaciute tutte in verità, certo, la Cruz non è sempre stata perfetta, ma imitare una voce così senza però risultare troppo caricaturale non è facile.
EliminaLe altre sono da recuperare secondo me :D
The Assassination of Gianni Versace già mi aveva annoiato nella prima parte, se poi nella seconda che mi sono risparmiato peggiora pure, non oso immaginare...
RispondiEliminaThis Is Us invece a me ha continuato a piacere decisamente. Sì, c'è stata una tendenza a esagerare con il melodramma e alcune situazioni sono state rese in modo ripetitivo, però ad avercene di serie scritte e recitate così bene. E che sanno pure sempre come commuovere. Anche se l'impressione che stiano già finendo le idee a tratti è venuta pure a me...
Versailles mi manca, potrebbe essere un recupero piuttosto intrigante.
Mrs. Maisel è una meraviglia. La cura ai dettagli è favolosa, però credo possa essere apprezzata tranquillamente anche dai meno patiti delle serie in costume, come me.
Ora non ci resta che aspettare la stagione 2!
La seconda parte è anche peggio secondo me, Versace sparisce e c'è solo Darren Criss e la sua follia!
EliminaParliamo di recitazione: perché Mandy Moore non ha vinto nessun premio???
The Marvelous Mrs. Maisel è vero può piacere anche a chi non è fan delle serie in costume, ma penso che sia un aspetto importante.
Concordo con Marco per Versace(anche da noi abbandonato a metà) e TIU,che a me continua a piacere un botto.Dài in questa serie ci sono le puntate sull'incendio,la morte di Jack...solo quello basterebbe!E poi sì,la storyline di Deja è noiosella,ma in compenso Toby e Kate ed anche Kevin secondo me hanno delle storie belle,insomma non perfetta ma a me ha emozionato molto cmq.Mi manca ancora l'ultima puntata,la guardo da sola e vado lentissima!
EliminaLe altre due non sono molto nelle mie corde ;)
Io ho trovato la storia di Kevin una chiavica proprio ad essere onesto. Gigiona, inutilmente piagnona, anche un po' telefonata. E dico tutto ciò con dispiacere perché mi piace molto il personaggio di Kevin ma l'hanno fatto proseguire nel modo più scemo.
EliminaConcordo con te su American Crime Story. Io l'ho abbandonata tipo alla 6^ puntata, credo. Mi ha stancata per gli stessi motivi che hai elencato tu. La famiglia Versace usata come specchietto per le allodole, oltretutto ho trovato la scelta dei salti temporali piuttosto confusionaria.
RispondiEliminaVersailles non l'ho mai vista ma mi è stata consigliata diverse volte e mi intriga!
Sì i salti temporali creano un caos inutile e vanno a peggiorare il fatto che sembra tutto rivolto a Cunanan.
EliminaVersailles è fatta molto bene, soprattutto per essere una produzione franco-canadese :D
Di queste, te lo avevo già detto, volevo vedere This is us però ero fermata dal fatto che ci fosse una sola stagione ed ora che mi dici che la seconda è stato un flop...per ora, quindi, mi sto dedicando all'attesa paziente di The Big Bang Theory, che pubblicano una puntata a settimana ed è una tortura per le persone impazienti come me xD
RispondiEliminaPotresti iniziare a guardare The Marvelous Mrs. Maisel :D
EliminaFelice di essermi risparmiata gli episodi finali di Versace, ho resistito a un inizio che già non sapeva che strada prendere, e la voglia di continuare me l'avete fatta passare :)
RispondiEliminaSu This is us potevo concordare fino alla prima parte, poi tra il trittico di Number One-Two-Three e la parte pre e post Super Bowl, sono tornati a conquistarmi, a farmi versare lacrime copiose. Sì, di Deja avrei fatto volentieri a meno, ma quel finale con sguardo al futuro, fa sperare in una terza stagione con nuove idee.
Versailles mi attira poco, lo credevo più trash e mal fatto, ma magari una chance più avanti... Davvero meravigliosa Maisel, una delle serie migliori dello scorso anno, e ancora troppo poco conosciuta.
Ecco io quel One Two Three l'ho trovato un po' così. Eravamo già stati ammorbati sia dai problemi di Randall che di Kevin che dedicargli una puntata proprio non mi sembrava il caso. Lo sguardo al futuro mi è piaciuto tantissimo, è una bella apertura!
EliminaVersailles a volte, in alcuni punti, l'ho trovato un po' kitsch, ma per essere una serie franco-canadese è fatta molto bene!
Ammazza, ricordo quanto ti piacque This is Us... e mi dispiace che sia calato così tanto! :o
RispondiEliminaVersace vorrei vederlo, mi attirerebbe... anche se in molti oltre te hanno parlato di difetti vari. Sì, assurdo che due italiani parlino inglese (ma non credo che era possibile far imparare l'italiano a quegli attori... stranieri XD).
Versailles potrebbe interessarmi, peccato non ci sia Lady Oscar di mezzo!
Moz-
Esatto, è stato un crollo per me molto forte, e mi spiace anche!
EliminaPosso chiudere un occhio ai dialoghi fra Donatella e Gianni, ma la madre calabrese (e proprio in basso ti appare pure "Calabria 19qualcosa") resta sullo schermo forse 3 minuti, potevano farle dire quelle due battute in italiano.
Lady Oscar temporalmente non ci sta :D
Concordo con la delusione ACS, ma non troppo per fortuna con il calo di This is us. Meno folgarante della prima stagione, vero, ma per me sempre di cuore e un po' magico. Come, esattamente, non lo so.
RispondiEliminaSe lascio perdere Versaille, non mando né la storia né il genere storico, non posso invece che concordare su Mrs. Maisel: una bellissima sorpresa con cui chiudere il 2017.
Non so, io in genere piangevo e restavo incollato ad ogni puntata di This is us, ma questa volta boh, mi ha preso poco e a scatti!
EliminaLe ultime due serie che hai citato sono nella mia lista delle cose da vedere, soprattutto Versailles. This is us la sto guardando, sono ai primissimi episodi della seconda stagione e da più parti ho letto delusioni e malumori. Che peccato, è una serie bellissima!
RispondiEliminaSpero che This is us comunque ti prenda, anche qui da me stanno dicendo che è piaciuta, seppur meno della prima. Io son rimasto poco coinvolto!
EliminaVersailles l'ho iniziata quasi per caso e ha finito per rapirmi, mi è piaciuta davvero molto. Concordo ocn te sulla seconda stagione, la trama era più coinvolgente ;)
RispondiEliminaAnche per me è stato lo stesso. Attratto dall'epoca, dagli abiti ma poi mi ha preso :D
EliminaMiriam detta Midge per gli amici e Mirella per simona e Pier XD
RispondiEliminaACS Versaciiiiiii l'ho abbandonato, ma tu sai tutto e sai perchè e dai tuoi racconti mentre continuavi a vedere la serie, mai un minuto me ne sono pentita. Ci tengo a precisare che la serie TV si chiama "l'assassinio" Gianni Versace e non "l'assassino" di Gianni Versace, quindi io non mi aspetto una biografia fino all'infanzia di Cunanan. Mi hai ricordato che ho This is us da recuperare e questo fa capire quanto mi abbia appassionata questa seconda stagione, talmente tanto che mi dimentico le puntate. Versailles appena avrò più tempo lo recupererò sicuro. Ti saluto ti abbraccio e ti bacio :**
La sciura Mirella potrebbe essere il sequel milanese XD
EliminaHo corretto un mio commento poco più su proprio perché avevo scritto "assassini" e non "assassinii". Poi ok, la storia su Cunanan poteva essere interessante, ma non è la storia che mi aspettavo.
Saluti, abbracci e baci :D
Per il momento vedrò il primo disponibile, ovvero American Crime Story, ma sono spaventato da giudizi non proprio lusinghieri, spero davvero non sia così brutto, anche se un sospetto avevo già prima..
RispondiEliminaDefinirlo brutto secondo me non è correttissimo, perché è fatto molto bene! Ma se parti con l'aspettativa giusta magari finisce anche che ti piace. :)
EliminaSeguendo i tuoi commenti viene voglia di vederli. Su Versace avendo abitato da bambino a pochi metri dalla famiglia potrei fare una puccola sceneggiatura😊
RispondiEliminaAnche se ne parlo male :D?!
EliminaMrs Maisel mi ispira tantissimo!!
RispondiEliminaDa vedere secondo me 😊
EliminaMa quanto sono fighi i costumi di Versailles?
RispondiEliminaTantissimo! E anche le acconciature, ci sono molti primi piani in cui si vedono bene!
EliminaIo ho perso il conto delle serie tv che dovrei vedere, casomai quando mi decido ti richiederò i titoli :D Comunque mi ispirano sia Versailles che The Marvelous Mrs. Maisel, potrei cominciare da quelle :)
RispondiEliminaEntrambe sono comunque piccole (se confrontate ai 18 episodi di This is us ad esempio) quindi facili da gestire 😊
Eliminaio proprio non riesco a terminare quasi nessuna serie tv!!
RispondiEliminami scocciano!!
tu come fai?
di 'versace'ho visto i primi 18 minuti e l'inizio è bellissimo..con quel sottofondo di 'adagio'..però l'assassino mi sta proprio antipatico!
che faccio,continuo?
this is us non ricordo quante puntate ho visto..un 5-6..lasciato.
ah..poi ti piace 9-1-1?anche questo l'ho lasciato.
ne ho concluse davvero poche..come per esempio tredici..che poi manco mi ha entusiasmato!!
le altre 2 serie che citi non le ho viste..
Guarda non c'è un modo, se non ti prendono è inutile continuare a vederle. Certo io ad esempio cerco di non fermarmi se ad esempio una puntata non mi è piaciuta o un personaggio mi sta antipatico. Giustamente la storia deve ingranare.
EliminaSe di Versace non sopporti Cunanan allora lascia stare proprio 😁
Sono curiosa comunque di vedere la serie su VersaCI (n'altro litro) perché come sai sono fan di Ryan, però ti dico che anche io pensavo ci fossero maggiori dettagli su di lui in generale o_o
RispondiEliminaAbbandonato a se stesso il povero Versaci!
EliminaVersailles l'ho guardato su Netflix, ma se devo esser sincera non son andata oltre la 3° puntata perchè proprio non m'ha intrigata. Amo i telefilm a carattere storico, ma questo m'è sembrato solo una grande forzatura... per The Marvelous Mrs. Maisel son però molto curiosa, e spero di aveere il tempo di vederlo! Sembra molto carino!
RispondiEliminaIn che senso una forzatura? Nelle prime tre puntate tra l'altro accade proprio una cosa che ho detto.
EliminaIn merito al periodo storico e alla storia (romanzata) che ci gira intorno...cioè, l'ho trovato poco storico ecco :D
EliminaNon posso approfondire questo aspetto, sarebbe spoiler :D
EliminaNon sei il primo che si lamenta della serie sull' assassinio di Versace troppo incentrata su Cunanan, se dovessi vederla so già cosa mi aspetta. Ho letto che parte a bomba e poi si perde.
RispondiEliminaSicuramente ad influenzare il mio parere ci sono state le mie aspettative, alte e diverse da ciò che ho visto. Magari partendo con una visione diversa, può piacere molto di più!
EliminaThe Marvelous Mrs.Maisel si vede che ti è piaciuto, la tua recensione è molto efficace in questo :P, l'idea è curiosa, il marito che vuole fare il comico e non fa ridere, la leggerezza ma non la stupidità. Dovessi puntare un penny su una di queste serie, lo punterei su questa.
RispondiEliminaIn genere film e serie in costume hanno sui di me l'effetto dell'aglio sui vampiri :D e su l'assassinio di Versace rinuncio volentieri a farmi un parere, schivando la visione, e accontentandomi del tuo ottimo giudizio :D
ahahah quando le cose mi piacciono mi appassiono :D
EliminaAdoro i costumi di Versailles *__*
RispondiEliminaThe marvelous Mrs Maisel è in lista da tempo ma tra una cosa e l'altra ancora non sono riuscita ad iniziarla mannaggia!!
Spero tu riesca a recuperarla perché è davvero carina :D
EliminaWooow, The Marvelous Mrs. Maisel deve essere carinissimo! E poi adoro quel periodo storico!
RispondiEliminaMi dispiace per le prime due delusioni, io giusto ieri sono stata delusa da The 100... non so se la continuerò...
Dalle una chance allora :D
EliminaA me Gianni Versace non è piaciuto per niente, tanto che ad un certo punto ho proprio smesso di vederlo...
RispondiEliminaEd hai fatto bene ;D
EliminaACS|Versace non è mai stato nei miei piani e mi par di capire di aver pianificato bene xD
RispondiEliminasu Versailles sono un po' scettico, per genere, storia, etc, ma lo ero anche con Downton|Abbey, che poi invece ho amato... vedremo :)
Sulla 2 di This is us non posso esprimermi perché ancora mi manca, ma non sei il primo che ne parla con delusione, aiuto! La prima mi era piaciuta molto ma non al punto da gridare al capolavoro, a parte qualche episodio che in effetti mi aveva spezzettato il cuore.
Mrs Maisel invece sì che lo considero un piccolo capolavoro, di una bellezza che mi fa sospirare. Sarà che adoro la scrittura dei Palladino, New York e quell'atmosfera, lo stile anni '50 e i personaggi femminili forti, sarà che l'ho vista nel momento giusto, ma ho amato ogni singolo dettaglio|millimetro di questa serie, ne vorrei molte di più di cose così :)
Downton Abbey però è royal class, Versailles non è allo stesso livello, ma anche perché da un lato hai una storia del tutto inventata, dall'altro lato hai una storia che dovrebbe essere realistica o che comunque è influenzata da fatti reali.
EliminaQuando recuperi mi dirai di This is us :)
La mia amata signora Mirella è ormai una chicca da non perdere!