C'è stato tanto chiacchiericcio sulla serie tv My Lady Jane, disponibile in streaming su Prime Video dal 27 giugno, e che solo nelle ultime settimane ho avuto modo di recuperare, non capendo la direzione delle critiche che ha ricevuto.
Traendo ispirazione dalla base letteraria del romanzo omonimo di Cynthia Hand, Brodi Ashton e Jodi Meadows, My Lady Jane tenta una riscrittura, in chiave ironica e contemporanea, della storia che tutti conosciamo, o almeno dovremmo.
Siamo in Inghilterra intorno alla metà del 1500, ed alla morte di Enrico VIII (quello famoso per cambiare moglie ogni minuto), gli succedette suo figlio Edoardo VI, il quale però essendo cagionevole, morì all'età di 15 anni. Qui si aprì un po' il caos sulla successione: Edoardo infatti aveva lasciato un testamento in cui voleva come suo erede la cugina lady Jane Grey, scavalcando lo stesso testamento del padre che invece affermava che in assenza di figli da parte di Edward, il trono sarebbe spettato a sua sorella Maria (la sanguinaria) e Elisabetta (I). C'erano però diversi intoppi burocratici, senza contare poi tutte le altre persone che nella linea di successione avevano la precedenza rispetto a Jane.
Eppure Jane riesce a diventare regina, ma solo per 9 giorni, perché poi Maria la fa accoppare e si prende il posto che comunque le spettava.
Ma, nella serie tv Prime Video, sin da subito il nostro narratore ci racconta che l'intento è di scoprire cosa sarebbe accaduto se Lady Jane fosse riuscita a regnare più di 9 giorni, grazie al suo temperamento forte e coraggioso in grado di convincere il suo popolo della sua autorevolezza e legittimità.
Le difficoltà per Jane non riguarderanno però solo la sua ascesa al trono, e gli intrighi di palazzo, ma prima dovrà gestire il rapporto con la madre, che la obbligherà a sposare Guilford Dudley per cercare di salvare la sua famiglia, poi dovrà convivere con un questo uomo che sembra diametralmente opposto a lei. Ma sarà governare il vero problema: in questa Inghilterra di My Lady Jane infatti non è la divisione fra cattolici e anglicani a creare tumulti interni, ma quella fra Etiani e Veritiani.
I primi infatti hanno le sembianze di esseri umani che però sanno trasformarsi in animali quando serve, ma i veritiani non accettano quelle che reputano delle creature malvagie e cercano di emarginarli o, peggio, ucciderli in ogni occasione possibile.
Una riscrittura della storia che consente quindi di raccontare un'altra vicenda: Lady Jane infatti diventa una giovane eroina sveglia e intelligente, che crede nell'indipendenza e nell'inclusione, oltre che nell'amore vero, e che sfida il sistema e la visione arcaica della società.
Il tono settato da My Lady Jane è ironico, con degli spruzzi di nozioni storiche reali qui e lì, ma con una impostazione da commedia poco politicamente corretta (e spesso sboccata) che alla fine vuole intrattenere, ben lontana da qual si voglia intento documentaristico, ed è qui che sono scattati i paragoni con Bridgerton, che però reputo poco corretti.
È vero che entrambe le serie tv sono anacronistiche, sia per le scelte di musica, costumi e dialoghi, sia per gli attori (anche in My Lady Jane molte persone nere o di colore assumono ruoli che nell'Inghilterra del '500 non avrebbero mai avuto), ma qui secondo me finiscono le similarità.
Soprattutto tocca fare una premessa: è vero che Bridgerton ha avuto un enorme successo, ma già prima della serie di Shonda Rhimes c'erano altri titoli con uno stile simile.
Mi vengono in mente Vanity Fair, Gentleman Jack e Dickinson, tutte pubblicate prima e con pennellate più contemporanee, ed anche La fantastica signora Maisel (era il 2017) aveva una protagonista poco aderente ai canoni degli anni '50.
Ma My Lady Jane aggiunge altri due aspetti che non troviamo in Bridgerton. È infatti una serie ucronica, un what if vero e proprio, al contrario della serie Netflix dove i personaggi sono per la maggior parte inventati, e soprattutto c'è la componente fantasy che smonta qualunque forma di realismo, e i momenti di azione per dare un tocco epico al tutto.
Bridgerton inoltre punta molto sull'intreccio sentimentale e sessuale, mentre qui è un aspetto quasi secondario.
Insomma io non so se quelli di Prime Video si siano messi ad un tavolo per trovare una risposta a Bridgerton, ma a me My Lady Jane ha ricordato più il film Disney Roseline, soprattutto per il tipo di comicità che porta.
Questo significa che la serie tv Prime mi abbia convinto del tutto? Assolutamente no.
Se è vero che riesce ad intrattenere e che il cast, capeggiato soprattutto da Emily Bader e Edward Bluemel (che avevo visto di recente in Belgravia: The Next Chapter), se la cava molto bene, non posso dire che My Lady Jane mi abbia tenuto incollato allo schermo tutto il tempo.
Il problema per me è stato soprattutto il ritmo e la lunghezza delle otto puntate che non mi è sembrata sempre in linea con le vicende che raccontano. L'unico stimolo ad una sorta di binge watching è il cliffhanger finale di ogni episodio, ma non sempre in me è scattata la voglia di proseguire con la puntata successiva.
Più nello specifico mi è sembrato che abbiano tentato di tenere insieme una serie di idee già viste, spesso riproponendole come se fossero particolarmente valide quando invece mi sono sembrate fiacche, come ad esempio la liaison fra la madre di Jane, lady Frances Grey (Anna Chancellor) ed il più giovane fratello di Guilford. Parentesi leggere, che poco influiscono sulla storia in generale, ma che non sono poi così divertenti.
Ho sofferto anche la caratterizzazione stereotipata dei protagonisti, specie per quanto riguarda Guilford, ma anche Jane non ha una costruzione e uno sviluppo così solido. Poi non si capisce come mai nei primi episodi puntino tanto alle sue capacità di conoscere ed usare le erbe quasi fosse una sorta di maga, per poi abbandonare l'argomento e riprenderlo vagamente nell'ultimo episodio.
O ancora Maria, la futura sanguinaria, ci viene presentata come una pazza furiosa, che nelle camere private diventa una maîtresse dedita al sadomaso, come se una parafilia debba essere per forza una caratteristica di una persona non propriamente equilibrata.
Se non siete fra quelli che urlano all'oltraggio appena vedono personaggi reali inseriti in contesti non storiograficamente accurati, o che magari si annoiano con i period drama tradizionali che non allargano gli orizzonti verso generi differenti magari più leggeri, allora My Lady Jane potrebbe essere la vostra serie. Per me si deve ancora lavorare un po' su originalità, creatività e ironia.
A proposito, l'episodio finale, e lungi dal fare spoiler, lascia aperto uno spiraglio ad una seconda stagione, ma pare ormai confermato che la serie è stata cancellata da Prime Video dopo questa prima stagione.
Uhm, un po' mi ispira nella sua leggerezza e nella sua rilettura, un po' mi sento già stanca di questi prodotti in costume che arrivano sull'onda lunga di altri successi.
RispondiEliminaVisti anche i tuoi dubbi, mi sa che aspetto un po'.
Non è nulla di così imperdibile alla fine, come dici di prodotti simili/paragonabili o uscite più interessanti al momento
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