Quattro documentari interessanti (da vedere anche gratis!)

Film, telefilm, ma anche alcuni documentari mi hanno tenuto compagnia e fatto conoscere nuove storie. Secondo me vale la pena recuperarli, perché raccontano periodi storici differenti. E poi ne ho anche uno da vedere in streaming gratuitamente.


White Hot: L'ascesa e la caduta di Abercrombie & Fitch (2022)

Negli anni '90 è stato uno dei simboli americani della moda, soprattutto fra i giovani e gli universitari, ma c'è stato un momento in cui Abercrombie & Fitch ha fatto fatica a restare a galla, sommerso da una trasversale pioggia di critiche, accuse e problematiche che ha fatto crollare il brand dall'olimpo in cui era arrivato.
Ma il documentario Netflix White Hot, uscito il 19 Aprile dello scorso anno, racconta ogni aspetto della nascita e della caduta di A&F, partendo dalla fine dell'800, quando il marchio venne creato, lanciando una linea di abbigliamento outdoor ed escursionistico, ma raccontando ovviamente cosa accade alla fine degli anni '80, quando Michael Stanton Jeffries divenne l'amministratore delegato e rilevò il brand.
Sotto la sua guida, Abercrombie & Fitch seguirà regole di marketing decisamente particolari, imponendo una impostazione dei negozi precisa, la presenza di commessi che erano più ragazzi immagine dai fisici perfetti (e quasi tutti bianchi), e la visione di un brand particolarmente elitario.

White Hot però racconta anche il declino del marchio, intorno al 2002, quando molti inizieranno a denunciare non solo questa concezione del marchio o le regole restrittive attraverso cui venivano scelti i commessi dei negozi e i modelli delle campagne Abercrombie & Fitch, ma soprattutto un razzismo dilagante e trasversale, che discriminava chiunque non fosse bianco nel reclutamento dei lavoratori dell'azienda, o che si palesava attraverso capi di abbigliamento con stampe denigratorie per alcune etnie, religioni e minoranze. Ma con l'avvento dei social e la crescita di una maggiore sensibilità generale su questi temi, il castello fatto di esclusività di A&F è iniziato a crollare.

Anche attraverso le testimonianze di alcuni ex dipendenti, che hanno avuto sorti differenti e trattamenti discriminatori su vari profili, White Hot mi è sembrato un documentario chiaro e completo, e anche con un buon ritmo, che si segue molto piacevolmente. Non è forse fra gli approfondimenti più rivoluzionari in termini di impostazione, anzi, non ho notato dei guizzi creativi particolari, ma mi è piaciuto lo stile generale, che sembra quasi quello di un collage e che rispecchia poi la moda di quel periodo. 
White Hot: The Rise & Fall of Abercrombie & Fitch penso che sia un documentario adatto non solo a chi magari conosceva e in qualche modo apprezzava il marchio, e quindi vuole conoscerne meglio la storia e le sventure, ma anche coloro che sono curiosi di vedere come uno spaccato della nostra società sia evoluta e cambiata, e forse quanto ancora c'è da fare affinché migliori sul serio. 




I segreti di Marilyn Monroe: i nastri inediti (2022)


Il 27 aprile sempre dello scorso anno è arrivato su Netflix un altro documentario che va, ancora una volta, a sondare il mistero della morte di una delle icone di tutti i tempi come Marilyn Monroe.
Il punto di partenza questa volta sono 650 nastri di interviste che lo scrittore Anthony Summers raccolse per la stesura del suo libro intitolato "Goddess: The Secret Lives of Marilyn Monroe" che nel 1985 cercava risposte definitive sulle cause della morte della diva americana.
In poco più di un'ora e mezza, il documentario non solo ci presenta la vita di Marilyn e molti dei personaggi che hanno pubblicamente fatto parte della sua vita, o che comunque sono stati associati con lei, ma anche delle figure più private che hanno avuto modo di confrontarsi intimamente con l'attrice.

Al contrario del precedente documentario, credo che I segreti di Marilyn Monroe sia un po' più adatto a chi è addentrato nelle vicende, che è incuriosito dal mistero che ruota intorno alla sua prematura scomparsa e chi in generale è affascinato dalla figura di Norma Jean.
Infatti, e non credo di far spoiler, non ho notato particolari aspetti nuovi rispetto a quello che già sappiamo sulla faccenda, incluse le diverse teorie su un possibile omicidio, ma in questo caso sentiamo le voci di personaggi meno noti che raccontano il loro rapporto con Marilyn, della quale forse emergono ulteriori fragilità.
Non manca poi la parentesi rispetto ai personaggi politici come i Kennedy, che hanno fatto parte inevitabilmente della vicenda.
I segreti di Marilyn Monroe: i nastri inediti è insomma a tutti gli effetti un approfondimento ben fatto su una storia che continua ad affascinare ma che forse può risultare un po' caotico per via delle tante voci che vengono messe in mezzo durante la narrazione dei fatti.



Pamela, A Love Story (2023)

A proposito di dive, lo scorso anno era apparsa su Disney+ una miniserie tv interessante ma che fece molto chiacchierare, soprattutto per la sua protagonista, cioè Pamela Anderson. Pam & Tommy infatti andava a ripercorrere cosa era accaduto negli anni '90, quando alcuni filmati personali di Pamela e dell'allora suo marito Tommy Lee erano stati rubati ed erano diventati il primo sex tape virale, visto che internet era appena nato. Pam & Tommy a me era piaciuta perché credo raccontasse bene le vicende, su più prospettive, ma soprattutto credo che la stessa Anderson ne uscisse abbastanza bene, come una donna che aveva qualcosa da dire oltre la fisicità che sembrava l'unico aspetto che i media sembravano considerare.

Eppure la vera Pamela, non quella interpretata da Lily James, qualcosa da dire ce l'ha davvero, e lo fa attraverso il documentario Netflix Pamela, A Love Story. In un approccio in teoria senza filtri e senza trucco, la Anderson esplora parte del suo vissuto, della sua infanzia fatta purtroppo anche di abusi, e della sua carriera, incluso quel contraccolpo che le ha fatto perdere per un momento il suo percorso. 
Scopriamo così una donna forte, una mamma attenta, ma anche un personaggio che vive di istinti, muovendosi secondo le sue percezioni. 
Pamela, A Love Story si fa seguire sicuramente con piacere, e penso che il regista del documentario, Ryan White, abbia saputo rispondere bene alle esigenze della Anderson e mettersi nei suoi panni.
Sono convinto che l'attrice meritasse la sua replica, soprattutto se ha sentito che la sua storia fosse stata ancora una volta strumentalizzata, e che potesse ricostruire una realtà in qualche modo più fedele alla realtà che lei ha vissuto. 

Ad esempio Pam & Tommy non poneva abbastanza l'attenzione sul fatto che il musicista fosse stato anche violento nei confronti dell'attrice, e da quel gesto ne è conseguito l'allontanamento da parte di Pamela. Si parla quindi di traumi infantili, ma anche di amori interrotti e del rapporto dell'attrice con i figli, ormai adulti.
Dall'altra parte, Pamela, A love story può risultare per alcuni troppo fazioso e volto a ribaltare la visione che un utente medio del web potrebbe avere della ex bagnina di Baywatch, visto che include ovviamente anche i successi più recenti dell'attrice, e mette poco in discussione forse la sua protagonista. 



Quei due – Edda e Galeazzo Ciano (2023)

Non solo disponibile gratuitamente su RaiPlay, ma forse anche il più particolare fra questi documentari, Quei due Edda e Galeazzo Ciano è infatti una sorta di film che potrebbe anche tramutarsi in pièce teatrale per lo stile ed il taglio che gli è stato dato. 
Con la regia di Wilma Labate, ed interpretato da Silvia D’Amico nei panni di Edda Mussolini, e da Simone Liberati in quelli di Galeazzo Ciano, Quei Due racconta una delle coppie più potenti del ventennio fascista in Italia e si muove fra finzione e ricostruzione storica sfruttando i diari lasciati da genero del duce e le dichiarazioni della figlia.
Il risultato è un docufilm interessante, che mescola la vita privata, fatta di amore e tradimenti, ma anche la prospettiva delle figure pubbliche che all'epoca erano protagonisti in primo piano.

Ciano infatti verrà fatto fucilare per tradimento dallo stesso Mussolini, visto che non condividevano la cooperazione con la Germania e l'entrata in guerra. Dall'altro lato conosciamo però anche la sua ossessione nei confronti dello stesso duce, visto che ne imitava i gesti e l'atteggiamento. O ancora, abbiamo modo di ribaltare una visione che per alcuni forse non è chiara: nei Mussolini era infatti insito un certo razzismo, precedente all'unione con la filosofia nazista.
Quei Due ci porta a conoscere questo spaccato di storia attraverso una prospettiva differente da quella più comune è secondo me un quid non trascurabile, inoltre sono inseriti dei filmati reali che credo sia inediti o comunque meno noti. 


Dall'altro lato c'è anche una parte di intrattenimento, visto che Edda e Galeazzo vengono fatti rivivere anche attraverso degli strumenti e scenografie moderni non appartenenti all'epoca, che a volte danno un aspetto interessante alla messa in scena. Tutto sommato mi è piaciuta anche la colonna sonora scelta, anche in questo caso con brani e sonorità più contemporanei.
Quei Due Edda e Galeazzo Ciano forse non accontenta chi si aspetta un documentario tradizionale, completo, dettagliato, che riesca a raccontare il ventennio con una prospettiva ampia, perché dura poco più di un'ora e venti ma soprattutto perché non è questo lo scopo del docufilm. 




4 commenti:

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  1. I documentari delle due dive non stuzzicano troppo la mia curiosità, quello ibrido su parte dei Mussolini molto di più.
    Grazie per la dritta, non lo avevo mai sentito nominare :)

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    1. Credo che essendo andato in onda su Rai 3 sia un po' passato in sordina ma l'ho trovato diverso

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  2. Effettivamente sono alquanto interessanti, chi più chi meno, ma preferisco glissare, ho già tantissimo da vedere :D

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