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Le novità che mi hanno lasciato perplesso, e due serie da recuperare

Mi spiace essere ripetitivo, ma così va in questo periodo: l'ondata di serie tv che mi hanno, per ragioni diverse, intrigato, non si è fermata (per fortuna) e quindi eccoci di nuovo qui con quelle che ho recuperato. Con buona pace dei film che stanno lì a prender polvere in attesa di poter essere visionati, ma si prospettano tante serate casalinghe da qui in avanti, per cui ci sarà tempo.


Un volto, due destini - I Know This Much Is True
Miniserie 
⭐⭐🌠

Dominick e Thomas Birdsey sono due gemelli identici ma estremamente diversi. La loro famiglia non è fra le più agiate e felici, e fin dall'infanzia i due hanno un vissuto difficile. Dominick è benvoluto e apprezzato da tutti, mentre Thomas, a causa di un disturbo mentale, deve subire continui attacchi, sia dal patrigno che dai compagni di scuola. Quando la loro madre morirà, sarà Dominick a dover supportare il fratello e la sua malattia sempre più aggravata, ma sarà un percorso arduo che lo porterà a ritornare su alcuni dei più dolorosi momenti del passato.

Le storie sui gemelli mi affascinano parecchio, e il drammatico è uno dei miei generi preferiti, per questo ho iniziato a seguire Un volto, due destini, nonostante la mia atavica antipatia per Mark Ruffalo (che va avanti almeno dal 2014), e devo ammettere che non è stata male, ma non mi sento di aggregarmi all'onda che quasi inneggia al capolavoro.
I Know This Much Is True è tratta dal romanzo di Wally Lamb, che non ho letto, ed è andata in onda dal 22 settembre al 6 ottobre su Sky Atlantic. Sei episodi che mi son sembrati un po' troppi per una storia che, con qualche sua curva e mistero da risolvere, alla fine è molto semplice.


Avrei optato insomma per una asciugatura rispetto a quello che chiamo "effetto panino": strati e strati di ingredienti che condiscono in modo eccessivo, dando un brutto aspetto al panino, e rendendolo difficile da mangiare. In Un volto, due destini questi strati altro non sono che un turbinio di situazioni drammatiche, una peggio dell'altra, passate e presenti.
Il lutto per la perdita di un genitore e non solo, la malattia mentale, i rapporti genitoriali difficili, gli abusi, il bullismo, il male di vivere generico, ed altre fratture (fisiche e morali) che inseguono i protagonisti da sempre.

 

Sappiamo che la vita non è facile per nessuno, anche nelle serie tv, però questa costante ricerca di qualcosa di tragico non mi ha reso Un volto, due destini pesante, ma più inverosimile, artificiosa.
Ho pure apprezzato, per una volta, il lavoro svolto da Mark Ruffalo e da Philip Ettinger che devono sdoppiarsi (eccetto forse qualche momento in cui uno dei gemelli finisce per essere una strana voce fuoricampo) in due storie diverse che si attuano in contemporanea, e in generale si vede la qualità di HBO, ma ho davvero fatto fatica a trovare un momento di reale commozione ed emozione in I Know This Much Is True che, più che un capolavoro, mi sembra un'occasione sprecata. 


The Haunting of Bly Manor
Seconda stagione
⭐⭐

Dopo una prima stagione piena di se (almeno per me), speravo che il ritorno di The Haunting avesse uno sviluppo più solido e convincente, ma anche in questo caso non ha funzionato su di me. 
Bly Manor segue le orme dell'opera di Henry James, Il giro di vite, che ci porta in una splendente tenuta nell'Essex. Dani è una giovane che verrà assunta come istitutrice di Miles e Flora Wingrave, due bambini rimasti orfani di entrambi i genitori. Le vicende personali della ragazza finiranno però per seguirla anche a Bly Manor, dove ogni angolo brulica delle vite che hanno vissuto fra quelle mura.

Questa seconda stagione di The Haunting ha solo lo scheletro di un horror, perché il focus principale, in realtà, sarà la storia di un amore, o meglio le storie di tanti amori, tanta sofferenza, tristezza, solitudine e ricordi. Questo non significa che manchi del tutto la tensione, tuttavia non ci sono le scene più orrifiche che avevamo visto nella prima stagione, e come avevo già notato con Hill House, sono comunque momenti di agitazione molto friabile: una volta capito il gioco, gli jumpscare smettono di funzionare.
Ancora una volta inoltre, Bly Manor parte da situazioni già al limite del credibile, per poi spaziare verso l'assurdo, e questo secondo me toglie quell'assetto più logico e coerente che qualunque storia, anche fantasy, deve avere alla base per far sì che ti rapisca completamente.

Invece con questa seconda stagione mi son trovato a dover sorvolare su diversi momenti di noia, spesso dati da inutili approfondimenti, a sopportare la petulanza di Flora, e dover accettare una coralità non sempre abbastanza accurata, e dei dialoghi che oscillano dal filosofeggiante al banale e ridondante; dall'altro lato non mi è pesata la riposizione di parte del cast che faceva parte di Hill House, ed ho apprezzato molto il quinto episodio, che secondo me avrebbe dovuto essere, nel concetto, la base dell'intera stagione.
Non riesco a promuovere del tutto The Haunting of Bly Manor, che, anche con dei buoni propositi, ha fatto fatica a tirar fuori il meglio da una storia che ormai è logora e non può più dare spunti originali. 


Emily in Paris
Prima stagione 
⭐⭐⭐🌠

Attimi di pura spensieratezza, dolcezza, ironia e romanticismo con Emily in Paris, che ci fa volare nella sfavillante città dell'amore.
Emily è una ragazza di Chicago che per puro caso finirà per prendere il posto di una collega per una lunga trasferta lavorativa a Parigi. Qui prenderà subito posto in una agenzia di marketing, ma non sarà semplice far convivere il suo stile americano con le abitudini dei parigini, in uno studio dalle dinamiche già consolidate.

Fatemelo dire senza troppi giri di parole: sarei uno stupido se facessi le pulci a Emily in Paris con analisi dettagliate e studi di ogni scena, perché sin dal primo trailer è stato chiaro che non ci fossero affatto le premesse per avere degli approfondimenti particolari o delle tematiche sensibili. Lo scopo di questa serie è intrattenerci, farci sognare un po', portarci quasi in una fiaba, farci sorridere, e se nessuno si chiede come faccia Cenerentola a stare comoda in scarpe di cristallo, non vedo perché preoccuparsi troppo degli stereotipi di Emily.


Anche la struttura stessa della serie, di 10 episodi da nemmeno mezz'ora l'uno, suggerisce qualcosa di estremamente leggero e piacevole da vedere, e dove glamour, amori fugaci, qualche risata, outfit alla moda, gocce di pop e attualità si miscelano, sfruttando alcuni dei luoghi più suggestivi di Parigi.
Molti ci hanno visto un po' di Ugly Betty o Sex & the City, ma per me Emily in Paris è una versione più edulcorata e addolcita di Younger, altro prodotto di Darren Star. Younger secondo me ha più mordente e personaggi più strutturati, ma ci sono tanti elementi in comune fra queste due serie tv, così come la regia è davvero simile. 

In ogni caso ho trovato adorabile Emily in Paris, mi ha tenuto compagnia, ogni episodio si gusta come un macaron dopo l'altro; Lily Collins è perfetta nei panni di Emily, e spero che il suo personaggio abbia modo di crescere, visto che sembra ci sarà una seconda stagione.
E poi i francesi hanno odiato il modo in cui vengono descritti, per cui non servono altre ragioni per recuperare Emily in Paris.


Love Life
Prima stagione 
⭐⭐⭐⭐


Puntavo da molto tempo Love Life, serie tv in esclusiva su Tim Vision Plus dal 15 settembre, che racconta la vita sentimentale e non solo di Darby Carter, una giovane donna che spera di trovare l'amore della sua vita.
In giro la vedrete definita come una serie antologica, e credo che questo abbia spinto molti a fare un paragone con Modern Love, ma io credo che non sia la descrizione più corretta.
Love Life infatti mischia una narrazione orizzontale ad una verticale, fino ad arrivare ad un punto in cui queste linee si mischiano, diventando più sfumate. 


Inoltre non pensate che Love Life sia la serie smielata, romantichella, spensierata o, eventualmente, superficiale, perché c'è molto altro: oltre alla vita sentimentale di Darby, ci si muove anche nel rapporto con la sua famiglia, gli amici ed il lavoro. Mi è sembrato che la chiave di lettura scelta sia quella del realismo, visto che non si scade mai in eccessi solo per far sorridere, o in situazioni stucchevoli. Si va a fondo verso una credibilità che, come tale, a volte può essere anche più seria, ma senza mai crogiolarsi nel dramma, senza mai indugiarci troppo, senza farcelo pesare. D'altronde già nel titolo non c'è solo l'amore, ma c'è anche la vita, che a volte può essere meno piacevole. 


Anna Kendrick mi è sembrata a suo agio in questo ruolo di ragazza "normale", carina, intelligente, spigliata, ma che non vuole essere perfetta, non vuole essere la prima della classe o la regina del ballo.
Quindi, se una narrazione verticale ci porta a scoprire le diverse relazioni di Darby, dall'altro lato una linea orizzontale ci fa scoprire la sua crescita, personale, umana, lavorativa, ci fa conoscere le sue debolezze, le sue paure, ma anche il suo coraggio e la sua voglia di trovare un angolo nel mondo tutto per lei. Quello che ho apprezzato di questa serie tv sono proprio le sfaccettature, il fatto che più o meno in ogni puntata ci sia qualcosa della vita di Darby in cui ritrovarsi ed empatizzare.


Ed è bello secondo me il messaggio che Love Life manda: a volte, quell'amore che vorremmo regalare a qualcuno, forse faremmo meglio a rivolgerlo a noi per primi. 
Piccola nota tecnica: Tim Vision Plus al momento offre un mese di prova gratuita, per cui potrebbe essere la serie tv ideale per sfruttare questo periodo di prova. 
Qui vi dico la mia sulla seconda stagione di Love Life. 





26 commenti:

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  1. Oh, ma che ne avessi vista una (anche di quelle che avevi recensito l'ultima volta)! Bè, credo che sia la dimostrazione che in giro c'è davvero tantissima roba; meno male, visto che, come noti, passeremo di nuovo molte sere in casa...

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    1. Proprio ieri sentivo in radio che comunque ormai i prodotti sono moltiplicati, ma le idee alla fine non hanno seguito di paripasso questa esplosione. Ci sta alla fine perdere qualcosa insomma :D

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  2. Mi segno subito Love Life che non conoscevo! Emily in Paris è stata carina come intrattenimento però ha delle pecche e dei pressapochismi un po' irritanti. Anche io spero si ravveda nelle prossime stagioni! Se hai voglia di qualche nuova serie tv allettante ti consiglio La regina degli scacchi su Netflix, la trama è originale e mai noiosa, in più è davvero girata e scritta molto bene!

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    1. Devo iniziare La regina degli scacchi, che mi incuriosisce ma voglio vedere se lo sviluppo mi convince perché non sono un fan degli scacchi. Mi piace cambiare tema, ma devo capire quello che raccontano 😄

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  3. Emily non nelle mie corde, al contrario quella horror sì (devo vedere ancora la prima però), non c'ho visto niente di che invece nella serie di Ruffalo, ed ho evitato, infine non conosco Love Life, devo capire bene se mi interesserebbe vedere ;)

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    1. Puoi anche vedere la seconda stagione di The Haunting e recuperare dopo la prima, non ci sono collegamenti!

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    2. ahahaha anche io preferisco andare per ordine!

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  4. Prima NO
    Seconda MI HAI FATTO PASSARE LA VOGLIA DI VEDERLA 😂
    Terza LA PENSO COME TE 💑
    Quarta LA VEDRò

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    1. Ahahaha Bly Manor secondo me finisce che ti piace, come per la prima stagione alla fine.

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    2. Sono io gnegnegnoso nei confronti di The Haunting 😂😂

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  5. Credo che Emily in Paris possa intrigarmi, l'horror neanche lo considero mentre Love life è solo su Tim vision?! Peccato perché sai quanto mi è piaciuta Modern Life, anche se sottolinei che non sia proprio una copia.. ;)

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    1. Non pensavo che Emily ti potesse piacere!
      Love Life sì, solo su Tim Vision, ma puoi fare il mese gratis, lo dicevo nel post.

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  6. E' la prima recensione positiva che mi capita tra le mani di Emily in Paris, direi che non ha dato fastidio solo ai francesi, ho il feed pieno di video e post americani che la distruggono sia dal punto di vista modaiolo che cinematografico :D Mark Ruffalo ha fatto un gran lavoro attoriale sia dal punto di vista emotivo che fisico (perdere tanto peso, girare tutta una parte poi ingrassare e tornare a girare l'altra mantenendo la stessa tensione a tanti mesi di distanza...), ho apprezzato l'episodio in italiano per la maggiore cura e attenzione rispetto a tante altre serie Usa più superficiali sul tema anche se continuano a confondere il dialetto siciliano con l'italiano "ufficiale". Ho dovuto guardare la serie a piccole dosi, troppo dramma tutto assieme non è facile da sopportare di questi tempi.

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    1. Dal punto di vista cinematografico intendi più tecnico?
      A me è sembrata una serie tv giusta nei suoi intenti. Non mi pare che in qualche modo volessero raccontare, come può ad esempio essere in Love Life, qualcosa di più profondo e realistico.
      La puntata in dialetto di Un volto, due destini mi sarebbe molto piaciuto se fosse stato più breve, secondo me in quella serie si perdono in cose davvero inutili che se non ce le avessero mostrate, sarebbe stato lo stesso. 🤷🏻‍♂️

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  7. Allora non sono l'unica ad avere un problema con Mark Ruffalo!
    Di per sé non mi fa antipatia, ma quando recita mi infastidisce sempre, e qui in un doppio ruolo così sofferto ha fatto soffrire anche me. Serie decisamente pesante, che aggiunge drammi su drammi. La sto già dimenticando, per fortuna.

    Molto, molto meglio Love, Life che ho divorato e che ricorda tanto una Modern Love versione allungata. Episodi splendidi e ora fremo per vedere cosa ci regalerà la seconda stagione!

    Bly Manor mi ha deluso più per le troppe storie raccontate, e non tutte con lo sesso peso/interesse, mentre con Emily sono in forse: al momento potrei odiare tutta la sua leggerezza e i suoi cliché, ma nel momento giusto, potrei proprio aver bisogno di quella leggerezza.
    Non resta che aspettare.

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    1. Anche io la sto già dimenticando. Quanto all'antipatia, credo dipenda dal suo modo di fare: a volte esagerato, a volte menefreghista, mai una via di mezzo.

      Devo dire che ho preferito quasi di più Love Life a Modern Love, sarà per la continuità...
      Sicuramente Emily va presa in un momento di svago, quando si cerca quel tipo di storie. Io l'ho guardata in contemporanea a Un volto, due destini e forse per questo l'ho apprezzata di più!

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  8. Il solo fatto che "Emily in Paris" ha fatto incaz... i francesi è un motivo più che valido per darle un'opportunità. L'unico problema è Netflix e non avendolo mi sa che dovrò aspettare. Ho visto "Due volti e un destino" perché Ruffalo mi piace (credo che in passato ne abbiamo già parlato perché mi ricordo la tua antipatia). Ma l'ho trovato un po' lento e noioso. Per le altre, forse l'unica che mi prende è quella horror. Ci penserò!

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    1. Mi sa che Emily in Paris resterà esclusiva di Netflix quindi è l'unica per recuperarla ufficialmente.
      Capisco la noia per Un volto due destini. Mi dirai per il resto :)

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  9. Ho appena finito di vedere sia The Haunting che Emily in Paris ( l'ho vista in un giorno...) Mi trovo in accordo con te sulla seconda, mi ha divertita, uno scacciapensieri carino e elegante. Mi ha teletrasportata a Parigi, anche con tutti gli stereotipi che ci hanno inserito, ma a me non importa. Invece a me The Haunting è piaciuta molto ( non ho visto la prima), ero partita scettica, ma ammetto che mi ha rapito, certo è un horror un po' poco spaventoso, lo so, ma non recrimino su questa scelta. Le trame e sotto trame a me sono piaciuto, magari avrei un po'più condensato. Cio' che mi è piaciuto davvero tanto sono le varie storie d'amore che si sono intrecciate, ma anche come sono stati sviluppati i sentimenti di odio, la cattiveria che ha permeato la casa e i suoi ospiti, sia vivi che morti. L'ultima puntata mi è piaciuta davvero tantissimo, amore puro.

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    1. Emily in Paris secondo me è perfetta nel suo genere e nelle sue intenzioni, pretendere di più mi sembra fuori luogo 🤷🏻‍♂️
      Mi fa piacere ti sia piaciuta The Haunting, e ammetto che io con questa serie trovo sempre poca affinità, anche se poi non mi spiace troppo seguirla, perché mi piacciono le ambientazioni e mi piace variare fra i generi delle serie che seguo.

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  10. Ciao! Non li ho ancora visti ma gli ultimi due mi hanno incuriosita e li guarderò sicuramente! Grazie e un bacione

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  11. Devo vedere The Haunting of Bly Manor, ma non ho ancora avuto il tempo di iniziarla. La prima stagione mi era piaciuta molto, nonostante non sia un'amante del genere.

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    1. Se ti è piaciuta la prima secondo me ti piacerà anche questa, forse anche di più se non è proprio il tuo genere 😄
      Buona domenica!

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