Lo ammetto subito: a spingermi a vedere Mala Influencia su Netflix è stata meramente la massa, visto che si trova nella top 10 dei titoli più visti sulla piattaforma di streaming, seguito da Nonnas e Barbie.
Genere: thriller, romantico, drammatico Durata: 106 minuti Regia: Chloé Wallace Uscita in Italia: 9 Maggio 2025 (Netflix) Paese di produzione: Spagna |
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Mala Influencia, o Bad Influence col titolo internazionale, è l'adattamento di un romanzo pubblicato su Wattpad, un sito di self publishing molto famoso fra i lettori più accaniti e che già in passato è stato fonte per diverse sceneggiature di film young adult. Già questo avrebbe dovuto suggerirmi che non ero il pubblico più azzeccato per questo titolo, ma comunque mi sono lanciato.
La storia in questo caso è quella di Reese Russell (Eléa Rochera), una ragazza di buona famiglia e con un talento nel ballo, che però ha vissuto e sta vivendo dei momenti difficili: è orfana di madre e da qualche tempo riceve dei messaggi intimidatori da parte di un probabile stalker. Così suo padre Bruce decide di assumere come sua guardia del corpo un giovane ex detenuto che conosce, di nome Eros Douglas (Alberto Olmo), che a sua volta ha un passato complicato.
Sarà difficile per Reese accettare di avere sempre accanto questo ragazzo, in fondo solo quattro anni più grande, ma troverà in Eros una persona affascinante e travolgente, che scatenerà in lei un forte coinvolgimento. Ma le cose per la ragazza si fanno sempre più difficili e vuole scoprire chi la sta tormentando.
Credo che sin dagli anni '90 il cinema abbia munto lo stereotipo della brava ragazza, magari molto studiosa o ballerina di danza classica, che si innamora del bello e dannato, possibilmente ballerino di hip hop, rapper o come in questo caso detenuto. Speravo quindi che le sceneggiatrici di Mala Influencia, Chloé Wallace e Diana Muro, che tra l'altro sono più o meno mie coetanee, fossero consapevoli di quanto il filone "enemies to lovers" - e in particolare il cliché bad boy/brava ragazza - fosse ormai consunto. E invece, mi sbagliavo.
Il problema di Mala Influencia non è però tanto la quintalata di stereotipi da inizio a fine, e la generale mancanza di originalità, ma proprio l'incapacità di essere coerente e consapevole di quello che il film può offrire, che lo rende completamente inutile e privo di senso, e anche imbarazzante.
Partiamo dal principio: per quale motivo un uomo facoltoso dovrebbe assumere un ragazzo, comunque giovane e inesperto, per difendere la figlia in un problematico caso di stalking? Poteva rivolgersi potenzialmente a qualunque esperto del settore che avrebbe svolto un lavoro con dei crismi e non solo seguendo Reese e facendo a botte con i suoi amici, inclusa soprattutto la polizia visto che le intimidazioni sono anche forti. Non basta sostenere che Bruce conosca Eros per ritenerlo capace di un lavoro così complesso.
Purtroppo anche il proseguo della storia è chiazzato di aspetti poco credibili più o meno secondari. Posso citare le scene in cui Reese tiene una grande festa per il suo diciottesimo compleanno, in casa, e nessuno chiude a chiave stanze con armi o con oggetti di valore.
Mi ha fatto sorridere anche notare che tutti bevano succhi di frutta Lidl: nulla contro, ma magari ti aspetti che una figlia di papà possa permettersi una centrifuga e farsi fare i succhi dalla domestica.
La mancanza di consapevolezza si vede anche negli atteggiamenti dei personaggi: la protagonista ad esempio quasi sfotte Eros dicendogli "cosa siamo, in tre metri sopra il cielo?", senza rendersi forse conto che è proprio quello che stanno facendo. Ma anche altre piccole storture, come lo stesso Eros che rimprovera i suoi amici dicendo che non vuol perdere il lavoro, dimenticandosi che qualche scena prima era andato a distruggere una moto, cosa che potenzialmente poteva creargli problemi legali.
Anche volendo chiudere un occhio su tutto questo, e anche considerando Mala Influencia come un young adult in senso stretto, penso che questo film Netflix sia debole anche per il suo pubblico a cui fa riferimento. Il fatto è che non c'è sostanza, i personaggi sono piatti e poco sfaccettati, la recitazione del cast è nella media, e la parte romantica di Mala Influencia è terribile, e si basa su una forzatura, non creando un crescendo nel rapporto fra i protagonisti. La chimica fra Eléa Rochera e Alberto Olmo è davvero ai minimi storici e anche i rapporti fisici sono meccanici.
Considerate poi che già da metà film si capisce chi è il colpevole e anche i momenti di tensione vengono costruiti male e diventano prevedibili, mostrando quanto sia tentativo goffo di dare un'aurea thriller ad un teen drama per adolescenti nemmeno tanto scafati.
Il finale di Mala Influencia scioglie i nodi della trama e quindi possiamo tirare un respiro di sollievo sul fatto che non dovrebbe esserci un seguito. Quello che resta è un film noioso, banale, patinato, che da una parte cerca di romanticizzare un caso di stalking, tramutandolo in una sorta di avventura sexy fra due giovani, sembrando completamente sconnesso dalla realtà.
Non vedrò certamente, e quindi grazie del tuo sacrificio :D
RispondiEliminasono qui anche per questo 😁
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