Due seconde stagioni che non mi hanno entusiasmato 👎🏻

Lo dico da sempre (o quasi) che le seconde stagioni sono sempre le più difficili da realizzare, perché le aspettative e la curiosità sono alte, specie se la prima stagione ha funzionato. 
Voglio parlarvi di due serie tv che avevano già qualche difetto con i primi episodi, ma che sono forse peggiorate o comunque non ci hanno saputo mettere una pezza con le nuove puntate. Vediamo che è successo.


Ginny & Georgia
Seconda stagione

Abbiamo conosciuto Georgia e sua figlia Virginia (detta Ginny) quasi due anni fa, e la loro storia ci aveva lasciati molti punti interrogativi, sia per quanto riguarda il passato della madre, sia per quanto concerne la vita della ragazza, alle prese con i primi amori, le amicizie e purtroppo anche alcuni grandi traumi. Nei nuovi episodi, arrivati su Netflix il 5 gennaio, Ginny infatti ha scoperto da poco i misfatti che la madre ha messo in atto, causandole una grande sofferenza, ma non saranno solo questi i problemi che dovrà affrontare.
Georgia è invece focalizzata sul suo rapporto con Paul, ma il suo passato continua a perseguitarla, nonostante la sua caparbietà non la ferma mai. 
Anche in questa seconda stagione quindi si racchiudono diversi generi di serialità, unendo tanti prodotti che già conosciamo, ma con una storia che si lascia seguire e che cerca la contemporaneizzazione attraverso temi delicati e attuali.

Ginny & Georgia 2 però non ha risolto i problemi che avevo notato in passato, infatti più volte ha un po' annaspato, secondo me, a trovare dinamiche interessanti per poter proseguire.
Per buona parte dei primo episodi mi è sembrato si rimestasse troppo sul rapporto fra Ginny e Georgia ma non visto da più punti di vista, per ragioni differenti o per una incrinatura particolare, ma solo per alcune "incomprensioni" fra le due protagoniste. Questi scontri che ne derivano vengono giustamente sgonfiati molto rapidamente perché alla fine basta poco quando fra una madre e una figlia c'è un tale livello di confidenza e comunicabilità come quella che la serie stessa ci racconta.
È soprattutto il percorso di Ginny secondo me ad essere trattato in modo ripetitivo e poco approfondito, vedi la vicenda con il professore razzista o lo stesso discorso che fa alla madre sull'essere nera, che mi è sembrato abbozzato.

Credo che si senta troppo il tentativo di far confluire in un'unica storia tanti argomenti, molti dei quali non riescono a trovare spazio e vengono inevitabilmente trattati male (penso ad esempio dei malati terminali e di chi sta lasciando lentamente la vita) o finiscono per creare una drammatizzazione eccessiva. Ad esempio è stato interessante scoprire altri tasselli del passato di Georgia (e della figlia), ma alla lunga diventa un po' un "maiunagioia", con una quota thriller che risulta scarsamente credibile, visto che la donna avrebbe la fedina penale più sporca di un boss mafioso.
C'è poi stato un avvenimento che non vi dico per non fare spoiler, che mi è sembrato grave e completamente fuori luogo, inserito per aprire le porte alla terza stagione.

Anche in questa seconda stagione, forse anche più che nella prima, mi è sembrato che le cose avvenissero un po' affrettate attraverso forzature e cambi repentini anche per quanto riguarda i personaggi secondari, che arrivano spesso come una brusca sterzata, sebbene si portino dietro nuove dinamiche e tematiche, come la salute mentale sotto altri punti di vista.

Ho voluto fare le pulci a questa seconda stagione di Ginny & Georgia, più che altro perché dopo la prima mi aspettavo un passo avanti e non qualche difetto in più. Se forse perde un po' di impatto e credibilità, resta comunque sempre una serie tv che si fa seguire volentieri, con un cast azzeccato, e che tiene compagnia. Brianne Howey e Antonia Gentry continuano a fare un buon lavoro nei rispettivi ruoli e quindi non ci resta che aspettare la terza e la quarta stagione ormai confermate da Netflix.



Sexify 
Seconda stagione


Devo premettere anche per quanto riguarda Sexify che voler esaminare in dettaglio questa tipologia di serialità non è del tutto giusto. Infatti questa serie polacca nasce con intenti assolutamente leggeri ed ironici, inserendo qui e lì contemporaneità e qualche spunto di riflessione, ma sempre con toni spiritosi ed un taglio snello. Lo stesso vale per la seconda stagione, arrivata su Netflix l'11 Gennaio di quest'anno, che prosegue narrativamente sui binari della prima ma c'è ovviamente un passo avanti. 
Natalia, Monika e Paulina infatti non sono più studentesse, ma si sono lanciate con la start-up della loro app sul sesso. Il mondo degli affari non è però semplice, specie per tre ragazze inesperte, e soprattutto indaffarate anche sul fronte sentimentale. Perché crescere non è mai semplice, ma ci si riesce con un po' di fatica.


Anche Sexify 2, per quanto gradevole nel suo insieme, secondo me non ha saputo del tutto superare i problemi che avevo notato nella prima stagione. 
Le ragazze, la loro amicizia e la voglia di raccontare la sessualità femminile sotto altri punti di vista restano centrali, e questa serie ha secondo me il pregio di saper raccogliere tutte queste tematiche in modo ironico e al tempo stesso interessante, con un ritmo che difficilmente annoia. Questa seconda stagione sposta l'attenzione più sul mondo della sessualità maschile, con tutti quei cliché, ma anche quelle difficoltà e quei dubbi che anche le donne in parte abbiamo visto condividono. Due universi differenti ma che devono imparare a capirsi, parlarsi e conoscersi.


L'intoppo di Sexify 2 sta però proprio nel non saper raccontare questa nuova parentesi in modo coeso, e volendo mettere di mezzo forse un po' troppe cose rispetto a quello che gli 8 episodi che speso durano poco più di 30 minuti ciascuno si possano permettere. Ed è così che magari lo sviluppo dei personaggi secondari resta indietro, e quello dei principali non è sempre così variegato e ricco. L'unica fra le protagoniste che ha una vera evoluzione è Paulina che pian piano sta abbandonando al sua visione cattolicamente restrittiva della vita e della sessualità. Le altre sono sicuramente messe alla prova dalla faccenda imprenditoriale, ma incidono meno da un punto di vista personale.
Inoltre certe evoluzioni narrative mi sono sembrate troppo prevedibili.


Una opinione forse un po' meno entusiasta, per una serie che comunque, alla fine della fiera, può considerarsi anche meglio di altre produzioni, e che comunque mantiene una sua coerenza. Sexify inoltre, nonostante il titolo, non diventa mai gretta e volgare, ma riesce a parlare di questi argomenti sempre con un certo garbo. Non ci sono ancora notizie della terza stagione, ma spero che Netflix chiuda il cerchio su queste ragazze. 





2 commenti:

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  1. Ciao Pier! A me invece è piaciuta un sacco la seconda stagione di Ginny e Georgia!! Non vedo l'ora di vedere la terza stagione. L'altra serie non la conosco! Un bacione

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