Le Fate Ignoranti La Serie: hanno sbagliato tutto

Quando nel 2001 uscì al cinema, Le fate ignoranti divenne subito un successo destinato a diventare un cult sia nel cinema italiano, che nella comunità LGBTQ+ . Un film che dalla sua aveva una trama interessante, specie per l'epoca, ma anche un cast in grado di dare alla storia il giusto spessore e intensità.
Tuttavia le idee del passato a volte è meglio che restino nel passato, o per lo meno, sarebbe stato meglio se Ferzan Ozpetek non avesse preso un film valido (per alcuni un capolavoro) per trasformarlo in una miniserie che non ha niente a offrire.



Le Fate Ignoranti - La Serie, che trovate su Disney+ dal 13 Aprile, infatti non aggiunge nulla alla storia già nota di Michele, Antonia, Massimo e tutta la combriccola, anzi la segue passo passo cambiando il 99% degli attori, ma non proponendo alcuna novità effettiva sia alla vicenda, sia al percorso dei suoi personaggi. Per questo, qualunque cosa dirò, non credo possa essere considerato spoiler.
Si tenta di ricreare quelle atmosfere fatte di feste, di amicizia, amore e calore, quei dialoghi, quel mood tipico dei lavori di Ozpetek, con nuovi volti e con il vago tentativo di contestualizzare la storia ai giorni nostri, fra chat e smartphone. 
In pratica, come diciamo noi gente semplice, allungano il brodo tirando il freno a mano, perché d'altronde da un'ora e mezza di film hanno deciso di tirarci fuori ben 8 episodi.

Questo è uno dei tanti problemi de Le Fate Ignoranti La Serie, direi anzi il più grosso. Più volte infatti mi sembrava che gli attori stessero recitando lentamente, e se questa flemma può essere interessante per assaporare i momenti più intensi e drammatici, è necessario che ci sia qualcosa di fondo da voler condividere, e questa serie secondo me non ce l'ha. 
Il racconto che fa Ozpetek di questo mondo LGBTQ+ risulta infatti anacronistico, punta troppo a stereotipi non eccessivi ma già noti e poco freschi per il mondo seriale (e sociale in genere) attuale. 
Penso ad esempio al far intendere che nel mondo gay sia normale e ben accetto che ci sia una diffusa promiscuità: la relazione fedifraga fra Michele e Massimo viene palesata come nulla fosse, e i suoi amici non la vivono con qualche remora o perplessità. 



Il rapporto fra Massimo, Antonia e Michele poteva essere l'occasione di una riflessione matura sulle coppie aperte e poliamorose, e invece, per come Ozpetek lo racconta, sembra "sia inevitabile" per un omosessuale mettersi in discussione e domandarsi se una donna gli possa piacere, chiave di lettura che risulta forse più facile da mostrare ad un pubblico generalista.
Non voglio dire che tutto questo sia problematico, perché ne capisco il buon intento, ma mi è risultato abbastanza datato e poco entusiasmante. 
Inoltre il tema del tradimento non è sviscerato o approfondito da angolazioni diverse, ma sembra solo l'escamotage su cui puntare ripetutamente per creare dinamiche facilmente, come accade fra Annamaria e Roberta, fra i genitori di Antonia, e più velatamente fra Luciano e Riccardo.



Mancano insomma idee, spunti nuovi, ma si preferisce giocare su situazioni consolidate, non inserendo qualche approfondimento ad esempio sui protagonisti.
È vero che in questa "nuova" versione de Le Fate Ignoranti ci sono episodi dedicati ai personaggi secondari, ma non aspettatevi chissà che visione dettagliata o originale del loro vissuto, e purtroppo anche per i principali non ci viene offerto un quadro completo. Michele tutto sommato si salva, ma la Antonia di Cristiana Capotondi è decisamente lagnosa. Il Massimo di Luca Argentero è invece un fantasma a tutti gli effetti e nulla o quasi si sa di lui, se non la fredda battuta che recita ad ogni inizio episodio. 


Se avessero pensato ad un sequel o ad un reale cambio di prospettiva, Le fate ignoranti La serie poteva avere un senso, ma così risulta una visione distaccata, dove nemmeno tutte le interpretazioni risultano all'altezza e che non offre particolari momenti di riflessione, specie rispetto alla sensibilità attuale. 


6 commenti:

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  1. Il difetto base di quasi ogni serie. In tante potrebbero essere bellissimi film di un paio d'ore, e si trascinano per otto e più ore massacrandoci inutilmente..

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    1. È vero, capita, ma in questo caso è proprio palesato. Sembra quasi una presa in giro

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  2. Muoio dalla voglia di vederlo perché Le fate Ignoranti, il film, è uno dei miei preferiti in assoluto. Tuttavia non ho Disney+ e allora rimando. Magari lo vedrò per vie traverse, non so, ma nonostante questa stroncatura mi piacerebbe immergermi nuovamente in quelle atmosfere.
    Baci.

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    1. Spero riuscirai a recuperarlo se ci tieni tanto Sara!
      Baci

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  3. Eh sì, trasformare un film in una serie è sempre un po' rischioso... la serie non l'ho vista perché è stata trasmessa su Disney+ ma non su Sky; su Sky è stata solo pubblicizzata... gli attori sono tutti nuovi tranne - se non erro - la signora turca... che per l'occasione sfoggia un'improbabile capigliatura color gelato puffo.

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    1. Ciao! Sì esatto nessuno è stato confermato nel vecchio cast, se non l'amica di Ozpetek

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