State tranquilli, non parlerò (per questa volta) di tecniche di depilazione e massaggio dei glutei.
Nel post in cui vi parlavo del mio
beauty da viaggio, avete sollevato delle giuste curiosità riguardo la città nel suo vero e proprio essere. Tuttavia non ho avuto abbastanza tempo per poter conoscere tutte le insidie di
Parigi, una città davvero davvero grande, e che come tale può risultare complessa anche per un breve giro turistico.
Ma, visto che avete insistito
siete proprio degli stalker non erano necessarie centinaia di e mail cercherò di rispondere e magari essere utile a chi vorrebbe visitare Parigi per la prima volta.
Noi non avevamo un itinerario specifico, il nostro albergo era abbastanza centrale, tanto che dopo qualche chilometro a piedi si arriva facilmente a Notre Dame, la quale si trova letteralmente su un'isola, la Île de la Cité, raggiungibile tramite i vari ponti.
L'albergo si chiama appunto Hotel Gare du Nord Suede su Boulevard de Magenta, pulito, piccolo ma carino e mediamente economico.
On-line ci sono diversi itinerari già prestabiliti, con tanto di spiegazione dei mezzi da prendere, tuttavia con una mappa davanti, capire come muoversi è abbastanza fattibile, quantomeno per le visite ai monumenti e alle attrazioni più famose.
La cosa più importante per chi resta poco tempo è prenotare in anticipo su internet. Parigi è una città turistica, tutti vogliono vedere la Torre Eiffel o entrare al Louvre, quindi ci saranno code chilometriche. Sui vari siti ufficiali troverete come prenotare e con diverse soluzioni.
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Outfit of the (Paris) Gay: sciarpa pesante,
cappotto, ma t-shirt e cardigan sotto. |
Ad esempio la Tour Eiffel è possibile visitarla scegliendo fino a che piano si vuole arrivare, oppure si può prenotare un posto al ristorante, assicurandosi così anche l'entrata in corsia preferenziale.
Giunti a Parigi non posso dire ci fosse esattamente un clima glaciale, ma era abbastanza freddo, specie perché io venivo dal profondo sud in cui erano stati giorni abbastanza caldi. Ci hanno però detto che il clima, per essere fine di Novembre, sarebbe dovuto essere più rigido e anche nevoso.
Ovviamente c'erano molti sbalzi di temperatura: al mattino l'aria era abbastanza fredda seppur soleggiato, non troppo ventosa, alla sera però la temperatura saliva un po', diventava più umida e scendeva qualche goccia di pioggia.
Siamo stati fortunati, ma controllate sempre prima di partire.
Collegamenti
Parigi è collegata ottimamente, fra taxi, treno, tram e metro, a cui si aggiunge la RER che fa sempre
parte della metropolitana ma collega le periferie.
Noi abbiamo utilizzato proprio la metro più frequentemente, perché è davvero comoda, puntuale e funzionale. Tra l'altro i francesi hanno avuto la geniale idea di fare biglietti un quarto dei nostri, con un risparmio di carta mica da ridere. Sebbene siano 15 linee contrassegnate da diversi colori, si comprende facilmente il percorso da fare. Il problema sta nel fatto che nelle stazioni delle metro non è possibile uscire una volta raggiunti i binari. Mi spiego: qualora ti dovessi rendere conto di aver sbagliato, ti tocca comunque prendere quella linea, e eventualmente cambiare alla prima fermata utile. Nulla di complicato, specie se siete abituati a prendere la metro (io no, nel terzo mondo in cui vivo non esiste).
Bisogna dire che a volte è più comodo ed economico prendere un
taxi. Tuttavia il sabato sera è del tutto inutile che stiate lì a chiamare al telefono per far arrivare una macchina. Non arriverà. Scendete in strada, sbracciatevi ed urlate "TAXI!".
Citizens
I francesi sono stronzi?
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Omelette per non sbagliare. |
No, non tutti, non tantissimo. Ero con
Simon, e nemmeno il tempo di aprire la cartina, una giovane e rampante 40enne ci ha chiesto se avessimo bisogno di qualche indicazione e dove volessimo andare.
Ovviamente i francesi parlano francese (ma và?!) e la loro pronuncia inglese, per quei pochi che vi risponderanno in inglese, è meno chiara della mia.
Io non parlo francese se non per quanto riguarda due fesserie inventate al momento, ma ci si può comprendere senza troppe difficoltà.
Se non volete fare un corso intensivo di francese, vi basterà quantomeno conoscere come salutare e ringraziare. Altra cosa forse ancora più importante, sono i numeri, perché spiegare ad esempio ad un tassista che devi andare in Via dei Ciclamini al 123, lui non capirà lo spelling.
E il cibo. Non tutti i luoghi hanno il menù in inglese quindi meglio assicurarsi prima di scegliere. Anche qui, il modo migliore è usare un traduttore, anche se la pronuncia sarà letale, almeno (forse) sarete compresi.
Varie ed eventuali
Qui sta a voi dirmi se avete qualche altra domanda, curiosità varie, ma anche e soprattutto se avete altri suggerimenti a chi si avventura per Parigi e non sa come muoversi.