27 novembre 2017

|#backtoseries chapter 20|
American Horror Story: Cult | La mia recensione su un'occasione persa



La settima stagione di American Horror Story sta per concludersi anche in Italia e nonostante le grandi aspettative si è rivelata per me una delusione, e, in parte, una occasione persa. Vi racconto perché.


american horror story recensione

L'ho già detto: parlare male di American Horror Story sembra quasi un hobby, anzi se non lo fai c'è il rischio di apparire come quello che scende dalla montagna e non capisce nulla di serie tv. Ma fra dire "fa schifo" e argomentare ci sono di mezzo un mare di parole che possono spiegare, secondo una logica, come mai questa stagione a me non sia piaciuta.
Le fondamenta di questa storia mi aveva attirato moltissimo, e poteva essere la carta vincente di questa settima stagione. Ryan Murphy infatti ha deciso di togliere di mezzo tutta la parte soprannaturale, fatta di streghette, fantasmi, vampiri decaduti, alieni e mostri di ogni genere, per dar spazio alla cosa che dovrebbe far più spavento, ovvero la realtà, l'orrore umano. E lo fa con la quotidianità di oggi.
Questa stagione di American Horror Story infatti non va molto lontano nel tempo ma inizia dallo scorso anno quando Donald Trump è stato eletto presidente.
Già questo ci ha messo un po' a tutti ansia e panico, specie a leggere i suoi tweet, ma quelli di AHS fanno di più, ipotizzando una possibile realtà contemporanea dove un giovinotto, Kai Anderson, senza scrupoli e un po' fuori di capoccia, tenta di salire al potere e lo fa in un modo molto particolare.

opinioni american horror story cult

A fare da contraltare, per buona parte del tempo, c'è Ally Mayfair-Richards che rappresenta un po' l'utente medio di internet, quello che crede ai link su Facebook, e che ha paura di tutto pur credendosi informato.
Avevo già accennato che ero incuriosito dal fatto che l'ascesa di Kai sembrava seguire un po' i passi della diffusione dei grandi totalitarismi: una figura carismatica che tramite la propaganda, la politica del terrore, la violenza e l'eliminazione di eventuali concorrenti ed oppositori, riesce ad ottenere potere.
Il problema è che la storia di questa ascesa si perde in esagerazioni, isterismi, momenti prevedibili, senza senso o semplicemente inutili che non aggiungono nulla alle vicende anzi la rendono ridicola e poco credibile. 
In particolare tutto quello che riguarda la parte horror/splatter mi è parso spesso inserita a caso, giusto per rispettare in un modo un po' posticcio quel "Horror" all'interno del titolo. Inutile anche la solita sessualizzazione di alcune scene, forse un tentativo pruriginoso di scandalizzarci, non sapendo che noi abbiamo già Canale 5 e Italia 1  per certe cose.

opinioni american horror story cult

Anche in Cult, come nelle passate stagioni, ci troviamo filoni narrativi che iniziano ma non portano a nulla se non fare da riempitivi per i quaranta minuti di puntata.
L'aggiunta poi di ben due puntate in cui si divaga dalla storia principale e ci ricostruiscono due fatti realmente accaduti mi sanno ancora di più di una trama povera di spunti. Ho capito che vuoi giocare la carta del realismo, ma creare una storia credibile è diverso che raccontare una storia già accaduta. E tu dovresti fare la prima, non la seconda, anche perché hai a disposizione dieci puntate. Non so se mi spiego.
Comunque a tutti questi filoni ovviamente corrispondono altrettante tematiche, molte delle quali ovviamente attuali ed importanti, che restano appesi come capi bianchi stesi al sole: si asciugano e ingialliscono. Non hanno il tempo di svilupparsi, ma vengono tutte mischiate e tritate insieme, per poi essere lasciate senza un proseguo.

recensione american horror story cult

Un altro punto debole dalla trama è che, nonostante ci provino diverse volte, l'effetto sorpresa in American Horror Story manca quasi del tutto sia a lungo che a breve termine. A breve termine, sul momento non ti sorprendi, non resti col fiato sorpreso perché gli autori sono in grado di rendere i personaggi del tutto antipatici per cui non ti interessa minimamente delle loro sorti; e dall'altro lato sono in grado di bruciarsi parte dell'intreccio narrativo. Due esempi che mi vengono in mente, uno di minore e uno di maggiore importanza sono la questione dei clown, che tempo dieci minuti ed hai capito come funziona. Un secondo aspetto bruciato è il ruolo di Ally, che capisci più o meno dove vuole andare a parare, soprattutto appena scatta quel twist tanto criticato a cui ora arrivo.
Se la storia comunque scricchiola e non ha la giusta (per me) coerenza, è colpa anche della costruzione e sviluppo dei personaggi

recensione american horror story cult

In American Horror Story Cult ne gravitano parecchi, e ne escono altrettanti, ma il focus è principalmente su due in particolare: Kai e Ally.
Kai è un personaggio che a quanto ho letto in giro è piaciuto molto soprattutto nell'interpretazione di Evan Peters, a me invece non ha dato nulla. Di fondo Kai ha un grosso problema: nonostante il personaggio sia stato costruito abbastanza bene ed approfonditamente, manca una cosa importante, ovvero l'essere convincente. Kai riesce a sedurre con modi diversi tante persone, riesce a far fare loro cose anche molto particolari e forti, anche al limite dell'umanamente accettabile, ma se all'interno della storia il carisma di Kai ha la sua efficacia, a me non è arrivato. E, più in generale, secondo me funziona solo all'interno della storia seguendo una regola non ben chiara. 

american horror story

Non darei la colpa ad Evan Peters per la sua recitazione, ma forse al suo posto avrei visto un attore più adulto, perché lo sappiamo che i ragazzetti bellocci non hanno bisogno di chissà quali mezzi per essere convincenti, gli sarebbe bastato aprire un profilo Instagram e iniziare a fare markette
Dall'altro lato c'è Ally, interpretata da Sarah Paulson o, per meglio dire, la Margherita Buy americana, visto che ormai è un'affiliata di American Horror Story e non fa altro che urlare, piangere, dar di matto, e mettere dolcevita col collo alto perché fanno di classe ma disimpegnato. Ally ha tantissime fobie, è insicura, è debole, e le sue paure possono essere invalidanti anche nei rapporti col figlio. Paure che la portano a fare scelte sbagliate. Paure che a me mettono voglia di darle due sberle e di urlarle di svegliarsi un attimo, di avere più polso. Ma la violenza nel caso di Ally non serve perché lei, così quasi per magia, quasi come una guerriera Sailor, si trasforma in risoluta, calcolatrice, spavalda e spietata. Così di punto in bianco, da una puntata all'altra

gif american horror story

Se la fine di Kai viene semplicemente abbandonata a se stessa, il percorso di Ally è prevedibile già a metà stagione e allo stesso tempo risulta forzata, poco credibile. Mi è piaciuto il messaggio che passa ovvero che nessuno fra quelli che sono arrivati al potere, o vorrebbero arrivarci, hanno le mani pulite, ma plasmare la storia a proprio piacimento giusto per farla funzionare secondo le logiche dello sceneggiatore o del regista non è secondo me il modo di condurre i fili narrativi.

Quindi sì, American Horror Story Cult aveva componenti per poter creare una stagione solida, con una storia consistente, attuale, che poteva essere una critica forte alla società, che poteva essere più irriverente, giocando magari molto di più sulle elezioni, ma pur mantenendo una sua logica, una sua coerenza, un suo ambiente e una sua originalità. 
Questa settima stagione dello show americano secondo me invece ha punzecchiato su alcuni aspetti, con frecciatine che vanno effettivamente a sottolineare i problemi attuali (ad esempio la gestione dei social media, di internet e della televisione), ma buttate in un contesto annacquato, in una storia in cui solo grazie a giri pindarici si riesce a venirne fuori. 
Apprezzo il passo avanti, ma restiamo comunque indietro. 


Voi avete visto Cult? Che ve ne è sembrato?



26 novembre 2017

Mavala Double Cils: un altro siero ECONOMICO per le ciglia


Un altro siero rinforzante per le ciglia, questa volta di Mavala. Vi racconto la mia esperienza con il Double Cils. Avrà rispettato le aspettative di ciglia più lunghe e folte?



Mavala Double Cils opinioni


Appena terminato il Lash Boost Lash Growth Overnight Serum di Catrice non ho esitato un attimo a prendere subito un altro siero rinforzante per le ciglia.
Proprio nella recensione di quel prodotto Catrice vi avevo raccontato un po' la mia filosofia per quel che riguarda le ciglia, come mai ci tengo a curarle, almeno per quelle che sono le mie necessità di sembrare meno depresso, e come mai ho scelto di usare dei sieri specifici per nutrire le ciglia al posto del famoso, classico ed economico olio di ricino, di cui, per quanto riguarda la mia esperienza, non ho comunque nulla di male da dire.

Come vi raccontavo in quel post, trovare dei prodotti rinforzati per le ciglia che non costino cifre a due zeri non è semplicissimo, soprattutto se vogliamo qualcosa che sia efficace e non acqua fresca.
Prima del Lash Growth di Catrice avevo già puntato il Double Cils di Mavala ma, nonostante non abbia un costo proibitivo, mi ero un po' fatto frenare dal prezzo, che da Coin si aggira intorno ai 18/20 euro.
Tuttavia dopo un po' di stalking su Amazon, l'ho beccato ad un costo più abbordabile, perché è vero che non mi avrebbe reso povero di colpo, ma è anche vero che la certezza di non incappare in una ciofeca non si ha mai, fin quando non si prova.

Mavala Double Cils Recensione

Anzi colgo la palla al balzo per fare un discorso che esula dal Double Cils o qualunque altro siero nutriente per le ciglia: è importante tenere presente che questa tipologia di prodotti dovrebbero andare a rinforzare le ciglia stimolandone una crescita più piena e forte, ma questo non vuol dire che siano in grado di bloccare la naturale caduta delle ciglia, facendole crescere ad aeternum.
Il ciclo vitale dei peli viene comunque rispettato, così come purtroppo non si può controvertere la natura delle proprie ciglia che, se sono molto sfigate, potrebbero non trovare chissà che giovamento e miglioramento in un prodotto da una decina di euro. La base di partenza è importante, io ad esempio ho delle ciglia già di mio scure e mediamente folte, non particolarmente lunghe, ma comunque nemmeno particolarmente sottili o problematiche. Inoltre non subiscono nel mio caso, sfregamenti particolari come quelli dati dallo struccaggio, che ahimé non aiuta a rinforzare le ciglia, mie care signorine all'ascolto. Personalmente presto attenzione anche a non stressarle strofinando gli occhi, pratica che, tra l'altro, causa a lungo andare anche rughe sul contorno occhi, quindi non ci piace.

Ma cos'è il Double Cils Mavala? Come si legge nel bugiardino all'interno della confezione, Double Cils è nato nel 1967 nei Laboratori Mavala ma è stato migliorato e la nuova formulazione
"contiene un estratto naturale, ricco di vitamine e proteine, che rivitalizza il processo di crescita naturale per una maggiore densità di ciglia e sopracciglia ed aiuta a prevenire la caduta."
Questo estratto a cui credo facciano riferimento è l'estratto di bava di lumaca che capeggia all'interno dell'INCI.

Mavala Double Cils INCI
Scusate la foto pessima, ma oltre ad essere vittima del trasporto, sulla confezione c'era anche un adesivo. 

Purtroppo non è un INCI ecobiologico o naturale come potete vedere voi stessi, ma personalmente non mi son creato problemi, anche perché credo pretenderei un po' troppo se, oltre che efficace ed economico, lo volessi anche con ingredienti verdi. 
Questo siero rinforzante per le ciglia di Mavala è contenuti in un flaconicino con scovolino simil mascara, ma le setole di questo applicatore mi sembrano più morbide rispetto agli scovolini dei mascara. 
Il siero nonostante sembri bianco, ha una consistenza molto leggera, lattiginosa, quando lo si applica non va a creare un effetto mascara bianco per capirci, ma dà solo una leggera sensazione di bagnato. Non va ad asciugarsi ed a irrigidire le ciglia. Non ha inoltre odore, cosa buona e giusta per un prodotto che va applicato così vicino agli occhi.

Siero rinforzante ciglia Mavala Double Cils

Ovviamente va applicato per essere lasciato agire tutta la notte, sulle ciglia pulite.

Il Double Cils di Mavala promette che, con un uso costante,
"per almeno 30 giorni, le vostre ciglia saranno più folte più lunghe, più resistenti". 
Io sono stato ovviamente costante, ed ho persino terminato il prodotto attualmente.
Non ho avuto alcun problema come vi dicevo, nell'applicare il prodotto grazie allo scovolino. Concentro l'applicazione alla radice delle ciglia dove immagino che il prodotto sia più efficace e possa essere assorbito. Lo scovolino devo dire che riesce ad aggrappare bene le ciglia, non è troppo grande immagino anche per chi ha pochi peli o gli occhi più piccoli dei miei. Sicuramente riciclerò la confezione perché è molto comoda.
Non ho mai avuto fastidi dall'uso del Double Cils, non mi ha mai fatto bruciare gli occhi, né me li ha mai irritati o fatti lacrimare. Come vi dicevo si avverte solo una leggera sensazione di ciglia bagnate.

Review double cils

I risultati su di me sono stati apprezzabili e voi stessi me lo avete fatto notare. Ho notato un  aumento a livello di densità delle ciglia, mi son sembrate più folte ma ho riscontrato anche una maggiore lunghezza delle ciglia, e sicuramente, anche nel caso del Double Cils, una maggiore resistenza e minore caduta.
È vero che venivo da un altro siero per le ciglia che su di me ha avuto la sua efficacia, ma come vi dicevo sono stati dei risultati che hanno seguito comunque la natura della ciglia, infatti nel corso di questi mesi ci sono stati periodi in cui le ciglia erano più lunghe e folte, ed altri in cui ovviamente dovevano crescere a seguito del fisiologico ricambio. Lo stesso percorso l'ho avuto col Double Cils di Mavala, sempre tenendo presente che comunque noto una differenza rispetto a quando non utilizzo alcun tipo di siero rinforzante. 

Probabilmente a questo punto mi starete considerando un po' fuori di capoccia, ma sono soddisfatto dall'uso di questo prodotto. Ho notato anche un aumento della curvatura delle ciglia, non so se attribuirla all'allungarsi delle ciglia o come potere effettivo del prodotto, ma in particolare le ciglia dell'occhio destro, che tendono a essere più dritte, ho notato che sono più curve.
Non è stato un miracolo ovviamente, ma è stato efficace effettivamente nel nutrire le ciglia e nel renderle più forti
Come sempre ho fatto delle foto del prima e del dopo 30 giorni di applicazione. Mi spiace non averne più di una, ma spero si capisca il risultato. Capite che fare più foto nella stessa identica posizione con la stessa luce dopo un mese, non è facilissimo.

Prima 

Risultati mavala Double cils

Dopo (30 giorni)

Risultati mavala Double cils

Non l'ho provato, ma Mavala dice che funziona anche come rinforzante per le sopracciglia, qualora vi possa interessare. 
L'unico aspetto negativo che posso sollevare riguardo il Double Cils è che alla fine è rimasto un po' di siero che lo scovolino non riusciva a prelevare, e che in parte si era addensato. Parlo realmente di residui, non chissà che spreco. Tra l'altro avevo paura che potesse restare nello scovolino qualche ciglia che sarebbe finita dentro al prodotto, cosa che in realtà non è accaduta. 
Sono già passato ad un altro siero rinforzante per le ciglia ma il Double Cils di Mavala mi è piaciuto, è delicato sulla zona oculare, e allo stesso tempo efficace nel rendere le ciglia effettivamente più lunghe quindi sì, lo ricomprerei. Lo consiglio effettivamente anche a chi ha occhi sensibili. 


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Voi l'avete provato? O state usando qualche prodotto specifico per le ciglia?



20 novembre 2017

Alias Pier.

Novembre non entra in punta di piedi, non si posa leggero come le foglie croccanti che imbrunisce e fa cadere dagli alberi.
Arriva pesante come i suoi temporali, che fanno baccano sui tetti. Si accascia massiccio perché è un mese complicato e pieno, pur sembrando breve e di passaggio.
Ma Novembre ha l'odore della fine, del punto e a capo, del calendario finito, del rimboccarsi le maniche che iniziamo a sentire il fiato sul collo. Nono o undicesimo, è sempre stato il penultimo mese dell'anno, e l'ultimo dell'autunno.
Novembre ha anche il peso di un inizio, che obbligatoriamente segue la fine di qualunque cosa.
E per quanto molti desistano ad ammetterlo, c'è una punta di Natale negli ingredienti di Novembre. Anche una bella manciata di ansia a pensare a tutto questo.

Novembre è anche il mese del mio compleanno, ma se non sapete quand'è non ve lo dirò perché gli auguri radiocomandati non mi piacciono. Anzi non apprezzo in genere tantissimo gli auguri, ché mi sanno sempre un po' di posticcio.


I compleanni ormai mi sembrano tutti gli stessi, e per quanto ci scherzi non mi mettono più ansia, ché dopo i 25, i 30 sono dietro l'angolo e te ne fai presto una ragione. Non amo però festeggiarli, anche perché ti trovi al centro della scena senza una ragione se non il fatto che sei nato. 



Bello, importante, unico, una tacca in più, una crescita esteriore e, nella migliore delle ipotesi, interiore, ma l'abbiamo capito, basta. Non potete chiedermi sorrisi forzati e gioia solo per il fatto che ho visto la luce.
Pensavo che con questo mio compleanno saranno esattamente 10 anni che ho compiuto 18 anni, e pur sforzandomi non riesco a ricordare se ho mai pensato a me stesso 10 anni dopo.


Forse, parlandone con gli amici abbiamo fantasticato di quel che sarebbe stato, ma non ricordo se già all'epoca avevo un'immagine di me oggi
È vero che sono sempre stato più rivolto ad un presente già abbastanza incerto che ad un futuro ancora più ignoto, e questo forse mi ha sempre spinto a non crearmi molte immagini del futuro, però un po' mi spiace.


E probabile che il Pier di otto anni probabilmente non aveva nemmeno la minima idea del diciottenne che sarebbe stato. Anzi ne sono quasi certo, ché il mio hobby preferito era mangiare, altro che fantasticare sul dì che sarà.
Il fatto però è che dai 18 ai 28 le cose cambiano esponenzialmente. A diciotto anni pensi che stai diventando grande, che il tuo albero dell'indipendenza abbia finalmente la sua prima fogliolina.
Ma gli anni passano, e di quelle foglie ne spuntano tante. Alcune appassiscono e cadono, altre crescono. E cambia tutto.
Cambi tu, che hai la conferma che sei un adulto e devi pensare ed agire come tale, cambia il tuo corpo, la tua mente, il tuo sguardo. Ma cambia anche tutto quello che hai intorno, un po' come per riflesso, un po' per sua autonomia.
28 anni sono un'età strana, senti l'alito dei trenta ma sono appunto ancora "solo" 20 abbondanti.

Son sicuro che passato Novembre avrò metabolizzato al 100% tutti questi pensieri, ma ho il bisogno di dire una cosa ancora.
Dieci anni fa voi non c'eravate, tutto questo non c'era, e di quel che ero non ho lasciato nemmeno un'impronta se non in qualche foto. Certo ci sono i ricordi, ma fanno spesso cilecca, che si mischiano o si disfano e quel che resta è più una ricostruzione.
Ma adesso che ho finalmente un mio diario, permettetemi di lasciare qualche riga al me che fra 10 anni magari si ritroverà ancora una volta qui. 


Ciao Pier,
sono Pier, l'altro Pier. Spero tu mi legga e stia bene che già di 'sti tempi non si sa mai. So che stai già odiando leggere queste righe, che stai pensando come potevi scriverle meglio o non scriverle affatto per chissà quale ragione. Vado subito al sodo.
Io sono arrivato ai 28 senza rughe e con più capelli di quanto un qualsiasi mio coetaneo possa desiderare, spero tu sia stato in grado di mantenermi quasi intatto. E spero tu abbia smesso col fast food perché io già facevo fatica a dimagrire, immagino alla soglia dei 40 quando col metabolismo che va a manovella.
Ok, ti concedo una fetta di torta per il nostro compleanno. Ma da domani torna a far finta di essere a dieta come sempre.
Ti volevo solo dire di non preoccuparti, che dovunque tu sia o sia arrivato a me va bene. Lo sappiamo che noi non siamo fatti per correre o scalare, ma che ci piace passeggiare, gustarci il percorso per poi star lì a ripassare tutto quello che abbiamo imparato. Come diceva nonno, "chi va piano va sano e va lontano". E forse io sono stato fin troppo lento, ma spero che tu possa prenderti una pausa ogni tanto, che abbia trovato il tuo spazio di silenzio in cui fare rumore a modo tuo.
Quel che hai fatto, hai fatto. Lo sai che non ho mai pensato di vivere come fosse l'ultimo giorno, che tanto chi lo sa quand'è l'ultimo veramente.
Non importa se hai preso la strada giusta, l'importante è che non hai scelto quella sbagliata.
Mi auguro che ancora avverti quella vampata di calore incontrollabile che ti parte dall'anima e arriva alla testa quando scopri le parole che sai ma ti nascondi, perché ti riporta alla realtà.
Spero tu non abbia allungato la breve lista delle cose di cui ci pentiamo.
Che tu abbia imparato che non tutti gli abbracci abbiano lo stesso calore ma che devi avvicinarti per poterlo sentire. E spero tu stia brindando a tutti i ricordi che hai perso, a quelli che hai nascosto, alle braccia che hai rifiutato e alle mani tese che non sono mai arrivate. A quella piccola parte che si allontana dai posti in cui sei stato bene, ma che con uno strano orgoglio resta dove non ha più nulla da coltivare.
Ti allego una foto perché ci sia di monito: anche se eravamo col corpo e col cuore in un determinato posto, stavamo già guardando altrove.

Non so cosa sia rimasto di me in te. Ma io comunque ti ho creato. Io sono quello che tu sei stato. E sarò quello che tu sei. Ed entrambi siamo il passato del futuro
Quindi io perdono te se tu perdoni me.
Auguri Pier







17 novembre 2017

|Beauty Cues|
La mia REVIEW della nuova Linea Costituzionale La Saponaria



La Saponaria ha studiato una linea di prodotti chiamata Costituzionale, per la cura del viso e rivolta a tutte le necessità ed esigenze. Ho provato alcuni dei prodotti che mi hanno lasciato un'ottima opinione.


Linea costituzionale la saponaria opinioni

Quando viene lanciata una novità difficilmente mi lancio a scatola chiusa.
In parte perché un nuovo cosmetico può non essere perfetto. Un'azienda crea un prodotto, e quando questo viene testato da una massa si può rivelare non valido, o magari con un odore poco gradevole. Oppure generalmente ho già dei prodotti sotto mano, e una nutrita schiera di sostituti già a casa in attesa di essere utilizzati, per cui un mio acquisto viene sempre rimandato. 
Però quando ho visto che La Saponaria aveva lanciato la Linea Costituzionale, vuoi quelle confezioni color carta da zucchero, vuoi che la gamma di prodotti mi sembrava ben studiata ed articolata, vuoi che avevo terminato alcuno dei prodotti della mia skin care, ho colto l'occasione ed ho acquistato alcuni pezzi.


Vi avevo già anticipato per quanto riguarda la linea, e per quanto concerne cosa sono queste acque costituzionali e come vengono estratte, nel post specifico che avevo fatto sulla Maschera Peel-off, che se non avete ancora letto, non siete brutte persone, solo perché potete recuperarlo cliccando qui
Ma oltre a quella maschera ci sono anche tre acque attive, cinque sieri bioattivi, tre creme viso, un idrogel, e due detergenti viso, una mousse e un latte struccante. Ce ne è per tutti insomma.


Fra queste referenze La Saponaria io ho scelto tre prodotti, ma Alessandra è stata cortese da aggiungermi due campioni della stessa linea così ho potuto quantomeno snasare e tocchicciare altri prodotti. 
Iniziamo!

Mousse detergente Mirtilla

Mousse detergente Mirtilla La saponaria Recensione

Negli ultimi tempi son passato dal non saper nulla né ad aver mai provato una mousse detergente, ad esserne diventato un abituale utilizzatore. Questa de La Saponaria mi ha piacevolmente sorpreso e credo sia una delle più efficaci che ho provato negli ultimi tempi.
La mousse detergente Mirtilla contiene acqua costituzionale di mirtillo (ma va!?) che dovrebbe essere
"ricchissimo di vitamine, acidi organici ed antiossidanti naturali, tutte sostanze ritenute protettori per eccellenza del microcircolo capillare e un vero toccasana per la couperose. Contiene anche acido ialuronico per donare idratazione e splendore alla pelle, estratto attivo di riso venere, ricco di minerali ed antiossidanti naturali e calendula, un dolcissimo ingrediente a KM0 capace di coccolare e lenire anche gli animi più infiammati"
Come tutte le mousse ha la consistenza di una schiuma, ma questa è una schiuma con veramente poca aria, abbastanza compatta, sembra quasi panna. L'erogatore funziona bene, non fa scherzi, forse è un po' duretto da premere ma non mi ha dato problemi al momento.
Il profumo è ovviamente fruttato, dolce, ricorda i mirtilli, quindi è anche fresco allo stesso momento. 
Loro la descrivono come una coccola ed hanno ragione, perché quando andate a massaggiare il prodotto sul viso al tatto assume una consistenza quasi cremosa. Al tempo stesso però, al contrario di altre mousse, Mirtilla non si smonta a contatto con l'acqua, ma produce ancora più schiuma. 
Sempre da La Saponaria dicono 
"deterge con dolcezza anche le pelli più esigenti e ti farà sentire leggera, pulita e radiosa."
Ho utilizzato questa mousse in un periodo un po' particolare perché la mia pelle ha affrontato il cambio di stagione, e le temperature hanno fatto un valzer di sbalzi per cui la mia pelle è passata da mista, fino a diventare più secca nell'ultimo periodo di freddo stabile.

mousse detergente la saponaria opinioni
Mi spiace non sia chiara come foto ma vi garantisco che è la stampa poco leggibile 

La mousse detergente Mirtilla se l'è cavata egregiamente in ogni circostanza detergendomi il viso in modo ottimale, senza però lasciarmi la pelle arida o secca, che tira o irritata. Efficacia e delicatezza in un solo colpo. Mi lascia la pelle morbida e il momento della crema idratante può anche attendere.
Nonostante la schiumosità del prodotto, si sciacqua via facilmente; inoltre non mi brucia affatto gli occhi, ed è ottima anche con i dispositivi elettrici come la spazzolina in silicone di Silvercrest, che in genere smonta le mousse, o anche quelle in setole di nylon tipo Bellissima di Imetec.
Forse ve lo state chiedendo, forse no, ma ve lo dico lo stesso: riesce a struccare una base viso magari con prodotti ecobio, ma secondo me è più adatta a perfezionare la pulizia dopo un altro prodotto struccante.
Comunque la mousse Mirtilla si merita la Piertificazione per piacevolezza di utilizzo e efficacia, e mi sento di consigliarla ad un range abbastanza ampio di pelli, dalle secche alle miste. Come sempre però se avete una pelle molto molto arida o molto grassa, o avete problematiche specifiche, passerei ad altro.
Se devo dire una cosa negativa, ho notato che le scritte sulla confezione tendono a sbiadire, non che mi strappi i capelli per questo, ma miei amici blogger che dovete far le foto, sbrigatevi!

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A proposito di struccaggio, Alessandra di Ecobiobella mia ha dato un campione del Latte Struccante Melissa.

opinioni la saponaria Latte Struccante Melissa

Da un campione non posso tirare le somme ma posso dire di non farvi trarre in inganno dalla parola "latte" perché come dicono nella descrizione, si tratta di
"Una crema  detergente meravigliosamente semplice e molto efficace per rimuovere anche il trucco più resistente senza danneggiare le difese naturali della pelle e lasciarla morbida, setosa e contenta."
infatti ha una consistenza di una crema abbastanza morbida e fluida, sottile eh, ma non liquida come potrebbe suggerire la parola latte. Molto carino il profumo, floreale, effettivamente di melissa, ma nulla di invadente. 
Io l'ho utilizzato come sono solito fare con tutte le creme detergenti: a viso asciutto spalmo una noce di prodotto e la massaggio; inumidisco le dita e continuo a massaggiare, e poi sciacquo via tutto. 
Loro però dicono che si 
"Massaggia il viso con questa crema che raccoglierà al suo passaggio il trucco e tutte le impurità, quindi rimuovila con un dischetto di cotone asciutto o, se preferisci, imbevuto di acqua tiepida o tonico."
A me sinceramente l'idea di usarlo a secco fa un po' raccapriccio, e credo che questo latte struccante comunque necessiti di essere emulsionato con acqua. Tra l'altro si rimuove abbastanza facilmente, per cui non vedo perché non farlo.
Se strucca un make up resistente non saprei dirvelo, o meglio, se me lo chiedeste inizierei a fare dei versi strani un po' da ventriloquo. Probabilmente usando un dischetto o un panno in microfibra.

opinioni la saponaria Latte Struccante Melissa

Comunque con il campione ho fatto tre utilizzi, e ogni volta mi ha deterso bene il viso, lasciando la pelle morbida, luminosa e fresca.
Insomma le mie impressioni sul latte struccante Melissa, per quanto ridotte, sono assolutamente positive; ho utilizzato il campione con piacere e ne avessi altri li utilizzerei con altrettanta soddisfazione. Ma forse non comprerei la full size perché la mia passione per il marketing mi porta
a dire che magari si dovrebbe una connotazione più precisa al prodotto (secondo me crema detergente va più che bene).

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Siero Bioattivo No-age

recensione siero no age la saponaria

Vi confesso che i sieri bioattivi sono la prima cosa che ho notato di questa Linea Costituzionale, tanto che li avrei presi tutti, anche quelli che non mi servono. L'idea di un booster specifico per combattere determinate problematiche della pelle mi attira molto, ma alla fine ho scelto il siero No-age, a base di acqua costituzionale di melagrana, oligosaccaridi di Ibisco, acido ialuronico e tanto altro, e descritto da quelli de La Saponaria come 
"È il prodotto ideale se vuoi iniziare a prevenire la comparsa delle rughe, o attenuare quelle già esistenti, e vuoi una pelle distesa e rimpolpata. Adatto per il contorno occhi e bocca."
Ma partiamo dalla consistenza e ora ritorno su questi punti.
È contenuto in un flacone di vetro con pipetta contagocce. La texture del prodotto è molto particolare perché sembra un mix fra una crema molto fluida e un gel. È un siero comunque liquido, lattiginoso e bianco. Spicca al mio naso un profumo floreale che ricorda la zagara, abbastanza evidente ma non credo possa dare fastidio a qualcuno non essendo persistente, salvo preferenze personali.


In principio lo utilizzavo solo sul contorno occhi, labbra, fronte e ai lati della bocca, insomma solo sulle zone critiche come un concentrato ad azione mirata. Tuttavia poi ho pensato che usarlo su tutto il viso non mi avrebbe fatto male, anzi, sarebbe stato piacevole. E così è stato perché la mia pelle lo assorbe velocemente senza risultare unto o appiccicoso, ma anzi lo avverto delicatamente fresco.
Per ricollegarmi ai risultati e quanto dice la descrizione sopra, il Siero Bioattivo No-age mi è piaciuto perché mi dà idratazione e un bell'effetto di pelle distesa e riposata. Non avverto il da me non gradito effetto tensore, ma lo definirei più un effetto rimpolpante sui piccoli segni. Ho notato questa efficacia più sulla zona del contorno occhi. Ma più in generale rende la pelle effettivamente elastica. Anche al tatto la sento liscia.

siero no age la saponaria opinioni

Il livello di idratazione per la mia pelle è stato sufficiente in alcune giornate, ma in linea generale preferisco questo siero affiancato ad una crema più o meno leggera in base alle temperature perché da solo non riesce a soddisfare tutte le diverse aree del mio viso; un esempio blando è il contorno occhi, dove comunque sento di dover aggiungere un pizzico di idratazione in più.
Comunque il siero No Age La Saponaria mi è piaciuto, non mi ha stravolto l'esistenza ma l'ho trovato gradevole. Ho apprezzato il suo potere distensivo e ci tengo a sottolineare che non mi irrita né mi fa bruciare gli occhi (porto le lenti a contatto, ricordate?).
Mi sento di consigliarlo a pelli da normali a miste a secche, ma comunque a pelli giovani perché non credo abbia la forza di agire su delle rughe ormai marcate.
Più che riacquistare questo siero, sarei curioso di provare la versione uniformate o antipollution.

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🔎 Bioprofumeria, online, Eccoverde
💸  €14.80
🏋 15ml
⏳  6 Mesi
🔬 Cosmetici Biologici CCPB, Vegan, Filiera Etica
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Crema viso nutriente Mirtilla

Crema viso nutriente Mirtilla recensione la saponaria

Sono stato parecchio titubante nello scegliere una crema viso dalla Linea Costituzionale, perché da un lato pensavo di affiancare al siero la crema chiamata anch'essa No - age, però volevo farmi un'idea anche degli altri prodotti quindi ero fra due fuochi. Alla fine ho scelto la crema viso Mirtilla indicata per 
"rendere morbide e soddisfatte anche le pelli più secche e difficili.
E’ fatta con ben 5 oli vegetali dallo straordinario potere rigenerante e nutriente (argan, baobab, jojoba, extravergine di oliva, macadamia), Vitamina E e tanto burro di karitè per coccolare la pelle.
Contiene anche acido ialuronico per donare idratazione e splendore, estratto attivo di riso venere, ricco di minerali ed antiossidanti naturali e acqua costituzionale di mirtillo nero"
Ero un po' spaventato da questo prodotto pensando fosse troppo pesante per me, ma con la consapevolezza che l'avrei potuta relegare a trattamento per la notte come suggeriscono da La Saponaria
La crema è contenuta in un flacone sempre di vetro ma airless, molto comodo perl dosare il prodotto. È una crema dalla corposità media: appena prelevata sembra abbastanza ferma, ma all'applicazione rivela una texture sottile ma allo stesso tempo ricca, fra le dita si avverte che è un prodotto con determinati ingredienti. Si massaggia piacevolmente sulla pelle e non ho notato scia bianca. Il profumo anche in questo caso ricorda delicatamente i mirtilli, in modo un po' meno deciso rispetto alla mousse detergente.

Io l'ho provata in tutti i modi: come crema giorno, come crema notte, dopo aver applicato il siero No age e senza, con un altro trattamento che ha una texture oleosa, e in tutti i casi la crema viso nutriente Mirtilla si è rivelata una crema sicuramente di gradevole utilizzo. Mai l'ho sentita unta, soffocante, mai la mia pelle l'ha ributtata fuori. È sempre confortevole sulla mia pelle.

crema viso nutriente mirtilla opinioni

Come crema giorno però la sento un pelo troppo idratante per la mia pelle, anche nei giorni di freddo. Non che la cosa mi dispiaccia, specie se devo uscire, perché mi dà l'idea di proteggere la pelle, senza però farla apparire lucida, ma al tatto sento che un po' resta sul viso. Più in generale però la preferisco come crema notte, perché il giorno seguente mi sveglio con la pelle morbida, luminosa, e appunto nutrita. Non ho però anche in questo problemi di untuosità.
In più confesso che l'ho utilizzata anche sul contorno occhi e non mi ha dato fastidio, anzi mi lascia la zona ben idratata.
La crema nutriente Mirtilla mi sembra ideale per le pelli secche che però non amano però sentirsi soffocare, anche per le pelli mature. Se invece avete una pelle normale o leggermente mista vi consiglio di calibrare bene gli altri prodotti (eventuali sieri o trattamenti affini) se volete utilizzare questa crema, o appunto usarla la notte.

INFO BOX
🔎 Bioprofumeria, online, Eccoverde
💸  €20 
🏋 50ml
⏳  6 Mesi
🔬 Cosmetici Biologici CCPB, Vegan, Filiera Etica
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Sempre fra i campioncini mi son trovato la Crema viso idratante Melissa e sono stato contento di provarla.


Quando ho scelto fra le referenze La Saponaria, questa crema mi aveva incuriosito, ma allo stesso non ero convinto che facesse al caso mio perché l'azienda sottolinea il potere seboassorbente e ne parla come
"il prodotto ideale se vuoi eliminare le impurità, e vuoi una pelle idratata, luminosa ma non lucida!"
quindi più una crema indicata ad una pelle mista/grassa, invece si è rivelata una piacevole scoperta. 
Melissa ha una texture leggera, più fluida rispetto a Mirtilla, e ovviamente ha un profumo diverso, che ricorda delicatamente la melissa appunto. 
Mi è piaciuta perché idrata senza appesantire, ma allo stesso tempo non è matificante. Lo sapete, a volte le creme che promettono di trattenere la lucidità della pelle, o di garantire un effetto opaco, tendono ad essere poco idratanti, a volte, se non avete una pelle particolarmente grassa, vanno addirittura a seccarla. La crema Melissa secondo me ha il giusto bilanciamento fra potere idratante e "pesantezza" del prodotto.

opinioni Crema viso idratante Melissa

Lo so, troppe chiacchiere per un campioncino, ovviamente sono impressioni superficiali. Ma se come me avete una routine strutturata, fatta di sieri, trattamenti, oli, varie ed eventuali riuscirete a trovare un posto a questa crema. In generale mi sento di consigliarla a pelli normali e miste/secche, e io stesso potrei acquistare la full size perché riuscirei ad inserirla bene fra tutti i prodotti che già utilizzo.

INFO BOX
🔎 Bioprofumeria, online
💸  Full Size €18
🏋 Sample 3ml/ Full size50ml
⏳  6 Mesi
🔬 Cosmetici Biologici CCPB, Vegan, Filiera Etica
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Per concludere una piccola nota a margine. Vi avevo detto che avrei provato la maschera peel off La Saponaria, che ho recensito quiaggiungendo dentro altri ingredienti, oltre al siero No Age.

opinioni maschera peel off la saponaria

Al momento non ho un siero viso che possa essere inserito nell'impasto per arricchire la maschera, però ho provato con del miele. E vi posso dire che l'impasto si è formato ugualmente, così come l'effetto peel off della maschera. Sui risultati non sono rimasto entusiasta, perché l'ho trovata meno fresca, sicuramente più idratante ma mi ha lasciato la pelle meno compatta e levigata rispetto ad averla utilizzata tal quale.
Farò altri esperimenti appena mi troverò con un siero adatto, ma apprezzarla così com'è non è alla fine un punto a sfavore, anzi! 


Voi avete provato qualcosa dalla Linea Costituzionale de La Saponaria?




13 novembre 2017

{Recensione album}
Cristina D'Avena - Duets - Tutti Cantano Cristina (2017)



Duets - Tutti cantano Cristina è il nuovo album di duetti di Cristina D'Avena, che ha rimasterizzato alcune delle sigle dei cartoni animati più famose, insieme ad altri artisti italiani. Ve lo racconto nella mia recensione.



Cristina D'Avena - Duets Tutti Cantano Cristina recensione


Della mia infanzia non ricordo tantissime cose in dettaglio, non so per quale ragione, però ho in mente alcune immagini di me. Ricordo ad esempio abbastanza nitidamente un piccolo Pier disposto ad alzarsi anche all'alba per guardare i cartoni animati. Visione che proseguiva poi nel pomeriggio e prima di cena. 
Li guardavo praticamente tutti, molti dei quali adesso non credo vengano nemmeno più trasmessi, ma ero felice della mia "alzataccia" (che se mi chiedi ora di alzarmi alle sei come minimo ringhio, abbaio e mordo), era naturale. La cosa buffa è che se adesso salto sempre le sigle dei telefilm, un tempo ascoltavo (e cantavo) tutte le sigle dei cartoni animati, da inizio a fine. 

Quando ho letto del nuovo progetto di Cristina D'Avena di trasformare in duetti alcuni dei suoi brani più famosi, sinceramente mi sono incuriosito e molto.
L'idea dell'album nasce nel dietro le quinte di Sanremo 2016, quando Cristina salì sul palco proprio per cantare le sue sigle e siamo rimasti tutti incollati ad ascoltarla. Lì, trovandosi a fianco ad altri artisti che le dimostravano ammirazione per il suo lavoro, ha deciso di coinvolgerli per questo album.


Cristina D'Avena incanta, è inossidabile, il suo successo ha superato le generazioni, ed è trasversale, i suoi concerti sono strapieni e lei prosegue una carriera in un genere unico. La sua forza è aver rivolto la sua musica a tutti.

L'idea di ridar vita a canzoni del passato che, per loro natura, tendono ad essere un po' cristallizzate in uno stile, mi ha attratto e il fatto che fossero duetti con altri artisti che cantano tutt'altro genere di musica, mi sembrava un modo di svecchiare questi brani e anche renderli più appetibili ad un pubblico adulto.
Il 10 Novembre è uscito quindi Duets - Tutti Cantano Cristina, un disco con sedici brani, tutti duetti appunto, e io mi sono divertito ed emozionato a riascoltare quelle sigle che hanno fatto parte della mia infanzia e che, in alcuni casi, non sentivo davvero da quasi 20 anni. 

Duets Tutti Cantano Cristina opinioni

Ascolto dopo ascolto in questi giorni mi sono fatto un'idea ben precisa, non tutto mi è piaciuto, alcune cose mi hanno entusiasmato, altre le avrei evitate del tutto. Purtroppo, come spesso capita, quando si è legati a qualcosa da un ricordo passato, è difficile che un rifacimento possa superare quel ricordo, anzi, molte volte lo infastidisce. 
Personalmente ho cercato di accostarmi a Duets non con l'idea di ritrovarmi nel passato, e di rivivere quel periodo (per quanto inevitabile), ma di ascoltare dei brani che conosco, ma rivisitati, e magari anche con la possibilità che potessero essere stati stravolti. Non alla ricerca delle emozioni passate, ma alla ricerca di qualcosa di nuovo. 

Pollon, Pollon combinaguai (feat.J-Ax)


Pare che J-Ax si sia subito prenotato per cantare la sigla di Pollon combinaguai, e non si faccia della facile ironia sul "sembra talco ma non è". Effettivamente è un personaggio e un brano azzeccato per lui, e l'idea del rappato a me non dispiace; come non mi dispiace il taglio più rap/reggae che ha la base. Forse il brano più rivisitato di tutto l'album, pur non tralasciando il sapore che ha il pezzo originale.
Anche in questa versione, per me la sigla di Pollon resta divertente, scanzonata e convincente.

⭐⭐⭐🌠

Nanà Supergirl (feat. Giusy Ferreri)


Non so perché ma la sigla di Nanà mi ha sempre messo un senso di nostalgia che non so spiegare, e credo che la voce di Giusy Ferreri riesca ancora di più a darmi questa sensazione. In generale la sua presenza però non aggiunge nulla di innovativo alla canzone, che non cambia molto rispetto alla versione originale, quindi non posso dirne nulla di particolare. Le voci delle due cantanti però si sposano bene insieme e il risultato è soddisfacente. 

⭐⭐⭐

L’incantevole Creamy (feat. Francesca Michielin)


Anche la versione de L'incantevole Creamy ricantata con Francesca Michielin non si discosta molto dall'originale. Ma questo featuring mi colpisce un po' meno perché la Michielin mi sembra un po' sottotono, quasi in stile bambina svogliata dello Zecchino d'Oro, ed è un peccato perché la sigla di Creamy in realtà è allegra, pop, movimentata.

duets tutti cantano cristina

Ma sembra che Francesca non riesca a star dietro all'energia di Cristina e del pezzo stesso e finisce, secondo me, per sembrare un po' fuori contesto. Credo inoltre che la tonalità del brano non sia azzeccata per lei.

⭐⭐

Occhi di gatto (feat. Loredana Bertè)

Loredana Bertè Duets Tutti Cantano Cristina opinioni

Occhi di gatto con Loredana Bertè è stato il singolo che ha anticipato Duets e devo dire che in un primo momento mi ha fatto storcere il naso. Certo, la sigla del cartone delle tre ladre è effettivamente adatta alla Bertè, essendo fra le canzoni più grintose e rockeggianti. Inoltre le due cantanti riescono a spartirsi il brano in modo equo, visto che è un po' più lungo rispetto ad un L’incantevole Creamy ad esempio.


Il problema è che Loredana strafà un pochino e risulta un po' sopra le righe (come ci si aspetta da lei, sia chiaro). Il risultato è che questa versione di Occhi di gatto a tratti mi piace, perché risulta appunto energica e spensierata, e a tratti mi mette a disagio. Bòn, l'ho detto. 

⭐⭐⭐

Kiss me Licia (feat. Baby K)


So che molti hanno odiato questa riedizione di Kiss me Licia, ma a me invece piace. La trovo "kawaii" per dirla alla giapponese, adorabile, e simpatica. Sembra un po' la sigla di un videogame, con quel sapore k-pop che rende un classico, un po' più moderno e fresco. Non si sente molto Baby K, e forse questo è un bene per molti; io avrei preferito una presenza maggiore, visto che ormai c'erano, tanto vale darle spazio.
Gli amanti delle fettine panate se ne faranno una ragione, ma comunque mi piace.

⭐⭐⭐🌠

Magica, magica Emi (feat. Arisa)


Più equilibrato è il duetto con Arisa sulle note di Magica, magica Emi, e secondo me hanno azzeccato tutto di questa sigla riedita. L'alternarsi con Cristina in alcuni punti mi sembra perfetto in un brano come questo che nei ritornelli è un po' ripetitivo, e penso che la voce elegante di Arisa si adatti benissimo al pezzo. La seconda strofa ha davvero qualcosa di magico e il risultato è una Magica Emi dolce  e delicata, esattamente come dovrebbe essere. Non fa rimpiangere l'originale, ma anzi il duetto arricchisce il brano e gli dà nuova vita. 

⭐⭐⭐⭐⭐

Mila e Shiro due cuori nella pallavolo (feat.Annalisa)


Fra i Duets quello con Annalisa secondo me è quello che funziona peggio. A me lei piace in genere, ma trovo che se esce dai pezzi che le vengono cuciti addosso, risulta un po' piatta. E qui purtroppo secondo me questa piattezza salta fuori e la sua parte passa un po' in sordina. Sembra quasi debba spingere molto, per poi non arrivare comunque ad impattare.

cristina d'avena annalisa duets

Inoltre devo ammettere che avrei preferito un duetto maschile per questo pezzo, a discapito delle quote rosa dell'album. Comunque Cristina porta a casa il brano come sempre da 30 anni a questa parte. 

⭐⭐

Jem (feat. Emma)


Molto più azzeccato il duetto con Emma Marrone sulle note di Jem, brano più energico e d'impatto. Il risultato sembra quasi una canzone che potrebbe stare in un album della stessa Emma. 
C'è grinta, c'è una buona distribuzione del brano fra le due cantanti, c'è una generale rivisitazione dell'arrangiamento che diventa più rockeggiante e meno sintetizzato rispetto all'originale.
Che si può volere di più? A me è piaciuto. 

⭐⭐⭐🌠

I Puffi sanno (feat. Michele Bravi)


Michele Bravi sarebbe un Puffo perfetto, anzi se ci sarà un altro film dei Puffi suggerisco di fargli doppiare qualche personaggio.

duets tutti cantano cristina recensione

Il duetto funziona per me, l'arrangiamento è rivisto in una chiave più attuale, più completa e matura e le parti fra Cristina e Michele sono ben equilibrate e fuse dai controcanti di lui. L'insieme per me è promosso, nonostante mi manchi il ritmo scandito dalla batteria della parte finale, che nella versione originale ho sempre adorato. 

⭐⭐⭐

Siamo fatti così (feat. Elio)


Pare che questo sia uno degli ultimi lavori di Elio, che sembra intenzionato a non proseguire nella carriera strettamente musicale, e che voleva togliersi lo sfizio di cantare con Cristina D'Avena. Il risultato di questa collaborazione a me è piaciuto. Elio resta Elio, dando alla canzone quello stile pomposo ed epico che gli appartiene, Cristina resta Cristina, con la sua dolcezza, come a dire che loro "sono fatti così". La base è una bella rivisitazione senza stravolgere troppo quel sapore anni '80 dell'originale. Promosso.

⭐⭐⭐🌠

È quasi magia, Johnny! (feat. La Rua

Confesso che questa versione di È quasi magia, Johnny è stata un po' un colpo al cuore. L'anime era uno dei miei preferiti in assoluto all'epoca e tante volte ho desiderato essere come Johnny. E infatti sono cresciuto imbranato, ma non sono telecinetico.
Ma andiamo per gradi. Confesso (di nuovo) che non ricordavo chi fossero i La Rua e ho dovuto googlare per vederli in faccia. Una band uscita da Amici nell'edizione 2015/2016, e fin qui nulla di male.


Il male sta in due cose. La prima è l'arrangiamento, che ok, anche nella sigla originale è energico e ritmato, ma tramutarlo in un coro da stadio, più che folk pop, non mi sembrava il caso.
La seconda cosa è che provo fastidio a sentire l'effetto che è stato dato in postproduzione alla voce del cantante dei La Rua, effetto che credo non appartenga nemmeno allo stile della band. In questo contesto Cristina sembra quasi fuori dal pezzo
Insomma, se la Michielin o Annalisa non avevano apportato alcuna novità alle rispettive sigle, i La Rua secondo me hanno fatto danno. 

Una spada per Lady Oscar (feat. Noemi)


Fortuna che subito dopo arriva Noemi e Lady Oscar. Ringrazio di cuore chi ha deciso di metterla a seguire al pezzo de i La Rua. Secondo me non c'è nulla e dico nulla di sbagliato in questo duetto. 

Una spada per Lady Oscar Noemi

La voce di Noemi è perfetta per il brano, per il personaggio, per affiancarsi a quella di Cristina, risultando distinguibile ma in armonia. L'arrangiamento è bellissimo, azzeccato, elegante, senza stravolgere l'intento del brano originale.
Il risultato è potente ed emozionante.

⭐⭐⭐⭐⭐

Che campioni Holly e Benji (feat. Benji & Fede)


Mi aspettavo di leggere qualche critica per la presenza di Benji & Fede, ma non mi è parso di trovare nulla a riguardo. In realtà credo che il loro duetto, o forse dovrei dire terzetto, funziona abbastanza bene, senza punte in positivo o in negativo. La base rimodernizzata, quasi dance, non è malvagia. 
Ma, detto fra noi, a me Holly e Benji non è mai piaciuto come cartone animato. Ho sempre odiato il calcio, figuratevi se mi sorbivo quelle partite infinite, in quei campi infiniti, con quei primi piani infiniti. Due palle, e non da calcio.

 ⭐⭐🌠

Sailor Moon (feat. Chiara)

Un altro "non me lo dovevi fare" di Baudiana memoria è arrivato sentendo questo duetto per la sigla di Sailor Moon. Ora, lasciando da parte il mio amore per le guerriere Sailor, lasciando da parte tutta una serie di ricordi che solo le prime note del brano fanno riaffiorare alla mente.


Per me questo duetto non funziona, e mi spiace infrangere il sogno di Chiara Galiazzo di essere Sailor Moon, ma no tesoro, non ci siamo. E non ci siamo perché manca la magia e quel pizzico di mistero della base originale; hanno lasciato i sintetizzatori ma manca l'assolo di chitarra che dava energia al pezzo. E poi Chiara appunto, che ogni volta che la sento ho voglia di dirle di urlare, di far uscire la voce, di sbattersi un po', ho voglia di spettinarla, farle uno smooky eyes sbavato. 
Lei invece no, resta monotona, piatta, moscia, sempre la stessa. Non dà corpo al pezzo, non dà un po' di cazzimma.
Non me lo dovevi fare sulla sigla di Sailor Moon. No. 


Piccoli problemi di cuore (feat. Ermal Meta)


Il lavoro fatto su Piccoli problemi di cuore secondo me è bellissimo. Certo la sigla è sempre stata fra le più dolci, essendo già nell'originale una ballata, ma hanno reso questo brano davvero una canzone che non sembra nemmeno scritta per un anime. Qui riesce bene il probabile tentativo di rivolgersi all'adulto e non solo al bambino che è in noi. 

opinioni duets cristina d'avena

La voce di Ermal Meta si sposa alla perfezione con il contesto e secondo me si armonizza bene a quella di Cristina D'Avena.
Cosa manca? Forse il fatto che non ho mai amato sia il brano originale, che il cartone animato, ma credo che comunque all'interno di Duets sia uno dei pezzi migliori.

⭐⭐⭐⭐🌠

All'arrembaggio! (feat. Alessio Bernabei)

Non pensavo potessi apprezzare un pezzo cantato da Alessio Bernabei, ma secondo me questa riedizione di All'arrembaggio! funziona e anche bene. Alessio tra l'altro è il primo ad essere salito a bordo, per restare in tema, in questo progetto di duetti, proprio a Sanremo.


Certo, ci spostiamo verso un'epoca più recente rispetto alle altre sigle, e il pezzo nella sua versione originale era già moderno e ritmato; c'era già il controcanto di Giorgio Vanni, quindi una voce maschile si sarebbe adattata bene. Ma comunque è un rifacimento se vogliamo ancora più moderno, in stile con i pezzi di Alessio Bernabei. 
Gli "oh" che fanno effetto stadio, come nel pezzo con i La Rua, in questo caso secondo me sono azzeccati, per il personaggio e per il ritmo. Il risultato finale mi ha convinto ed è una bella chiusa per l'album stesso.

⭐⭐⭐🌠


Duets - Tutti Cantano Cristina mi è piaciuto, mi ha emozionato, mi ha convinto ed è stato un piccolo tuffo nel passato, restando ben saldo nel presente. 
Come ogni primo esperimento può migliorare nelle prove successive, ma secondo me si può dire riuscito. E sarei curioso di un seguito.

Recensione album Duets Tutti cantano Cristina

L'album mi sembra anche un bel regalo di Natale, e credo che possa coinvolgere ed essere apprezzato dai fan e non. Ma se siete puristi del genere, se siete soliti ritenere "intoccabili" i classici, se avete una particolare antipatia per qualcuno dei featuring, o avete una generale predisposizione d'animo a rompere le palle anche per le sigle dei cartoni animati, direi di passare al resto della discografia di Cristina D'Avena, che saprà comunque accontentarvi.
Duets - Tutti cantano Cristina è acquistabile da giorno 10 Novembre appunto, in formato fisico nei negozi di dischi,  su Amazone in formato digitale iTunes e appunto su Spotify.

E voi avete sentito l'album? Che rapporto avete con le sigle dei cartoni animati?




11 novembre 2017

|Beauty Cues|
Promossi e Bocciati Ottobre '17 |
Quel che resta dell'estate e solo una ciofeca!


Novembre è arrivato ed è arrivato pure il momento di fare un po' il resoconto dei prodotti promossi, bocciati e pure terminati di Ottobre. Fortunatamente ho beccato solo un bocciato e fortunatamente era anche in offerta, ma ve la faccio breve o facciamo notte.

Promossi 

Fra i promossi metto certamente il Dentamentin Dentifricio Eco-Bio Total Repair



Ne avevo sentito parlare perché trovare un dentifricio completamente ecobio senza floruro al supermercato non è un'impresa facilissima, ma questo lo è, e mi è pure piaciuto. 
È un dentifricio in pasta ma non con una consistenza super densa, e direi meglio così perché altrimenti potrebbe lasciare residui in bocca. Questo invece non lo fa. Produce la giusta quantità di schiuma, cosa che apprezzo molto. 
Mi aspettavo che il gusto ricordasse un po' la liquirizia, in realtà ha un sapore (e un odore) mentolato dolce. Mi ricorda un po' le Brooklyn, le gomme da masticare rettangolari. 
Sapete che ho i denti sensibili e ho scelto il dentifricio Dentamentin proprio perché promette di 
sostenere il fisiologico processo di remineralizzazione dello smalto 
quindi mi sembrava ideale. E vi dirò, non solo deterge in modo efficace e delicato, ma effettivamente aiuta la situazione di sensibilità dentale. Non posso paragonarlo ai miei top in termini di arginamento dei fastidi causati dai denti sensibili, ma nel suo piccolo mi ha dato un buon riscontro in questo senso. Lo promuovo inoltre perché mi lascia l'alito abbastanza fresco anche se non particolarmente a lungo, senza però risultare fastidiosamente glaciale.

Dentamentin Dentifricio Eco-Bio Total Repair INCI

Per me il dentifricio Dentamentin Eco-Bio Total Repair si candida anche ad un prossimo riacquisto e sarei curioso di provare gli altri prodotti della linea.

INFO BOX
🔎 IperCoop, Grande distribuzione
💸 € 2.80
🏋 75ml
⏳ 12 Mesi
🔬 ICEA Ecobio Cosmesi
💓⇒ 🌸🌸🌸🌸🌸

Sempre fra i promossi ci metto anche il Balsamo Labbra di Naturaline.


Balsamo Labbra di Naturaline recensione

Ve ne avevo accennato quando ho parlato di tutta la skin care routine estiva, e ammetto che poco dopo quel post ho messo questo balsamo in borsa per terminarlo usandolo in caso di evenienza. Non che sia un brutto prodotto o non lo avrei messo fra i promossi, ma è strano. 
È contenuto in questo tubetto col taglio trasversale tipo gloss, ed ha una consistenza particolare, direi una cremina burrosa abbastanza densa. L'applicatore aiuta a dosare e "rompere" questa consistenza, e si riesce a stendere il prodotto abbastanza bene, ma vi consiglio di non esagerare con le dosi perché altrimenti scivola via a grumi. 
Profumo e gusto sono abbastanza decisi, mi sembrano fruttati, dolci e un pelo sintetici ma mi piacciono.

Balsamo Labbra di Naturaline recensione

Vi dicevo è strano perché sì, idrata, lascia le labbra morbide e non risulta pesante o appiccicoso, ma secondo me, a causa della consistenza scivolosa, non riesce ad avere un'efficacia prolungata. Tendendo ad andar via in fretta, questo balsamo labbra Naturaline non ha nemmeno il tempo di agire. Per questo l'ho preferito in estate quando non mi serve tanto nutrire, proteggere o riparare le labbra ma più mantenere l'idratazione
La stessa descrizione però non fa riferimento a mirabolanti poteri guaritori di questo balsamo labbra ma parla solo di 
"Un balsamo delicato che si prende cura delle labbra grazie a preziosi oli, come quello di mandorle e di macadamia e il burro di karité. Con estratto di melograno e vitamina E."
quindi non posso dargli alcuna colpa.

Balsamo Labbra di Naturaline Inci

Per ricapitolare: il balsamo labbra Naturaline mi è piaciuto, fa il suo, ma non lo ricomprerei perché preferisco prodotti più performanti. Lo consiglio se magari non avete grosse problematiche di labbra secche o se ad esempio cercate un prodotto che possa piacere magari ai bambini, che, piuttosto che mettersi schifezze, utilizzano comunque un burrocacao con ingredienti naturali e un profumo particolare. Un avviso ai miei boys all'ascolto: ha un finish lucido quindi potrebbe non fare a caso vostro.

INFO BOX
🔎 Conad
💸 € 3.80
🏋 10ml
⏳  6 Mesi
🔬 ECOCert                         
💓⇒ 🌸🌸🌸

Un superpromosso senza ombra di dubbio è lo shampoo che mi ha accompagnato quasi tutta l'estate, ovvero il Bio Phytorelax shampoo delicato uso frequente.

Bio Phytorelax shampoo delicato uso frequente recensione

Lo annovero sicuramente fra i migliori shampoo usati negli ultimi tempi. È un gel di media densità che si dosa bene grazie al tappo a scatto, e con un profumo delicato e fresco, che per me è un misto fra il floreale e l'erboso, non mi pare riesca a persistere sulla capigliatura una volta sciacquato via e dopo il balsamo.
L'ho sempre usato diluito, perché l'unica volta in cui ho provato ad usarlo tal quale mi è parso di usare più prodotto, in quanto non riuscivo a distribuirlo bene, ma potrei essere io l'imbranato.

opinioni Bio Phytorelax shampoo delicato uso frequente

Comunque in ogni caso produce una buona quantità di schiuma, morbida e voluminosa che aiuta a detergere i capelli. L'ho trovato effettivamente uno shampoo delicato, ma efficace nel rimuovere sebo e tracce di prodotti per lo styling, ma senza aggredire in alcun modo la cute
L'azienda lo descrive così:
"contiene esclusivamente tensioattivi di origine vegetale, adatti anche alla cute più sensibile. Arricchito di acqua addolcente di Camomilla Biologica, la sua formula rende la capigliatura soffice e naturalmente luminosa. Particolarmente indicato per un uso frequente, poiché non aggredisce i capelli e non li appesantisce."
Io ho una cute irascibile, "mobile qual piuma al vento" che si irrita e si secca molto facilmente ma che, dall'altro lato, vuole comunque essere detersa per bene. Lo zozzume non piace a nessuno, credo. Nel Bio Shampoo di Phytorelax ho trovato l'equilibrio che cercavo fra potere pulente e delicatezza. 
Inoltre questo prodotto ha un discreto potere idratante, e più in generale condizionante, tenendo a bada il crespo, tanto da poterlo utilizzare anche senza applicare un balsamo dopo.

INCI Bio Phytorelax shampoo delicato uso frequente

Io comunque più spesso l'ho usato in combo con la Maschera Capelli Protettiva di Vitalcare Natural Bio, giusto per eliminare qualche nodo, ma questo shampoo è in grado di lasciarmi i capelli morbidi, leggeri e luminosi anche da solo.
Trovo sia un prodotto per uso frequente, magari per chi va in palestra può essere interessante, ma io riesco comunque a lavarmi i capelli due volte a settimana come con qualsiasi prodotto.
Che posso dirvi di più se non che lo ricomprerei?
Ah sì, posso dirvi che lo consiglio ovviamente a capelli secchi come i miei, a capelli normali, a capelli corti, ma se avete la cute grassa o in generale capelli che si sporcano facilmente, orientatevi su altro.

INFO BOX
🔎 LaMalizia.com, Grande Distribuzione
💸 € 6/7 circa
🏋 250ml
⏳ 12 Mesi
🔬ICEA Cosmos Organic, Vegan Ok, Certificato Nickel
💓⇒ 🏆

Nell'elenco promossi c'è anche l'Eau De Toilette nella variante Urban Verve di H&M.

Recensione Eau De Toilette Urban Verve H&M

Fra le fragranze H&M che ho provato, quindi Cashmere Haze e l'edizione limitata Winter Fig, la Urban Verve è stata la prima che ho preso ed è la mia preferita da sempre. Questa Eau de toilette in realtà doveva far parte dei prodotti promossi di questa estate, perché è una profumazione secondo me adatta alla bella stagione ma non l'ho messa in quel post per due ragioni. La prima è che ormai la utilizzo da due estati e non era una recente scoperta, la seconda è che non è terminata né è detto che la metterò da parte fino all'anno prossimo. Di tanto in tanto la ripesco ancora, ma più raramente in inverno. 
Urban Verve ha una profumazione secondo me frizzantina, agrumata, rinvigorente. Ci avverto anche qualche accento legnoso, che rende questa fragranza più unisex fra quelle che ho provato di H&M.
Sul sito lo descrivono come un
"Profumo fresco e stimolante per giornate piene di impegni. Le note tonificanti di bergamotto e lime creano un contrappunto vivace a quelle di rosa alba, bilanciate da muschio bianco e vetiver"
ma ammetto di non notare tutte le sfumature della fragranza. Quanto alla durata non è eccelsa, come capita per questo tipo di profumazione, ma devo dire che rispetto appunto alle altre eau de toilette di H&M persiste un po' di più, siamo a circa tre ore, e poi via via va sfumando. 
Insomma promossa, perfetta per le mie esigenze e per i miei gusti.

INFO BOX
🔎 H&M online, negozi monomarca
💸 € 7.99
🏋 55ml
⏳ 36 Mesi
🔬 //
💓⇒ 🌸🌸🌸🌸🌸

Fra i promossi del mese di Ottobre ci sono le maschere in Hydrogel di Kiko, che ho recensito appunto lo scorso mese. Ci siamo fatti quattro risate con la Bubble Maker e la You are Golden per me si è rivelata molto piacevole. 


E, durante il mese ho promosso, pur con tutte le difficoltà che vi avevo raccontato nella recensione specifica del prodotto, l'Elisir Rinforzante Anticaduta de Le Erbe di Janas. 


Vi ho raccontato appunto come l'ho utilizzato e che benefici ho riscontrato, ma anche le problematiche che ho avuto.
E vi ho anche raccontato la mia esperienza con due prodotti, entrambi ottimi, a base di alfaidrossiacidi, che adesso con l'autunno possiamo riprendere ad usare. Mi riferisco alla Brightening AHA Peel Mask di Mádara Cosmetics e la Glycol Lactic Radiance Renewal Mask di REN SkinCare.



Due prodotti che ho apprezzato parecchio, con molte similarità e che ho voluto far "sfidare" per vedere quale potesse essere migliore per le mie esigenze. Se vi va, QUI potete recuperare la recensione completa. 
E ancora sempre ad Ottobre ho assaporato alcune delle referenze di PHB Ethical Beauty che mi son piaciute parecchio.


Vorrei provare qualcosa per il corpo e per i capelli, ma presto ritorno a parlare del marchio per altri prodotti che ho testato.

Bocciati 

Come vi accennavo la ciofeca del mese è soltanto una, ma la ritengo abbastanza pesante perché mi ha lasciato parecchio perplesso. Mi riferisco alla Aloe Crema Corpo Fluida di Equilibra

opinioni Aloe Crema Corpo Fluida di Equilibra

Non mi è piaciuta sotto tanti aspetti. Intanto perché è contenuta in una confezione che non ne agevola la fuoriuscita: la crema ha una consistenza abbastanza ferma, nonostante abbia una texture sottile e quindi per prelevarla da un tubo così, devo tenerla capovolta. 
Non ho apprezzato l'odore, che ha qualcosa che non mi quadra, con delle note pungenti strane. 
La consistenza vi dicevo è ferma, ma si stende molto bene senza alcuna scia bianca, ma più che venire assorbita dalla pelle, sembra quasi che evapori.

Recensione Aloe Crema Corpo Fluida di Equilibra

Come ciliegina di questa torta c'è il fatto che non la trovo minimamente idratante: metterla o non metterla, è uguale. Nella descrizione sul sito di Equilibra si legge
"Utilizzata dopo il bagno o la doccia, idrata, tonifica e restituisce morbidezza ed elasticità alla pelle del corpo. Ideale anche in caso di pelle secca e spenta."
e magari starete pensando che i primi freddi mi abbiano incartapecorito, ma vi giuro che la secchezza della mia pelle non è così grave, anzi. Ma con questa crema, dopo un paio di ore, sento che la pelle non è idratata e liscia
Penso che Equilibra abbia creme corpo decisamente migliori, come la Crema corpo fluida Mandorle e quella all'Argan, che pur non essendo creme estremamente nutrienti, sono sicuramente più piacevoli da usare e più idratanti. Fortuna che era in offerta.

INFO BOX
🔎 Acqua e Sapone, Grande Distribuzione
💸 € 3.15 / 5.40
🏋 250ml
⏳ 12 Mesi
🔬 //
💓⇒ 🌸

Fra i bocciati del mese scorso includo anche lo skin gritting, che lo so che non è un prodotto ma più una tecnica, ma riguarda comunque il beauty ed è stato un flop
E finiscono così i promossi e bocciati di Ottobre. Voi quali prodotti nuovi avete scoperto? Quali vi hanno deluso? 





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