Chiudere i ponti




Mi sono goduto questa sorta di pausa dall'estate, questo ritorno ad un autunno senza foglie rosse e croccanti, senza sciarpe, ma dove almeno una coperta sulle gambe la devi tenere ché la notte fa fresco.
Mi spiace pure per chi sperava in una fine di Giugno più soleggiata ma ci sarà tempo affinché l'estate possa esplodere. Intanto ho gioito dei temporali di sera, la pioggia sul tetto mentre dormo, il sole rincorso e adombrato dalle nuvole grigie.
Mi sono goduto il mio mare senza ragazzetti che cercano di farsi le canne in un angolo fra gli scogli o senza le coppie di fidanzati che si urlano contro cosa fare e cosa no.
Mi godo questo vento, che non agita anche me proprio per nulla, sebbene non lasci in pace un singolo capello.
Ho bisogno dei miei spazi, dei miei silenzi, per ora.

È strano come essere sempre in contatto con chiunque nel mondo, alla fine porti alla chiusura. O per lo meno ho chiuso i ponti a tutta una parentesi di vita che non riesco più a trasmettere nonostante non sia fatta di segretezza, né sia di dominio esclusivamente privato. E non ci sarebbe nulla di cui riflettere se non fosse che persino quando dal pubblico si passa al privato, sento che l'interazione si blocca. Non dipende tutto da me, a volte i tempi e i casini mi ingombrano. Ma in altre circostanze non capisco se sia fiducia o individualismo. 
Lo so che non serve conoscersi, ma serve vivere, ma esaminarsi a volte è più semplice che lasciarsi andare ai ricordi dei profumi lontani. Sembro sempre lo stesso eppure sono sempre in discussione con me stesso.
Ho un campionato di calcio in testa, mentre invece dovrei restare immobile

C'è stato un momento della mia vita, crescendo, in cui ho capito che non aveva senso essere timidi. Mi è bastato guardarmi da fuori per capire che la timidezza non porta nulla, quasi come non fosse una qualità come pensavo. Alla fine non c'è nulla da nascondere agli altri, nulla di alieno,  per cui essere giudicati. E anche se una cernita fra ciò che gli altri potevano sapere e ciò che invece doveva restare mio, poteva non bastare, si può sempre contare due cose: agli altri non interessa e dimenticano. Tutti dimentichiamo, e tutti ci disinteressiamo. Se riusciamo a dimenticare i momenti belli, figuriamoci quelli sbagliati. Dimentichiamo le storie, i passi falsi, e se non li dimentichiamo, non interessa comunque.

Ho chiuso i ponti, li ho sollevati è meglio dire, e forse per andare dall'altro lato bisogna fare un salto un po' più lungo. Il mio mondo è mio e lo gestisco io. Anche se non c'è nulla da gestire ché tanto non sai quando arriverà una carezza.

Allora vorrei stare sotto quella pioggia come se non potessi bagnarmi, ma senza pensare di dovermi asciugare, buttarmi in quel mare freddo senza la paura di gelare, partire senza conoscere la strada per tornare ma facendo rinascere la voglia di restare uniti.





49 commenti:

E tu cosa ne pensi?

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  1. Ogni tanto i ponti bisogna chiuderli, per ragionare un attimo con se stessi e pensare a se stessi. E in quei momenti in cui c'è qualcuno che ci chiede troppo. Ovviamente i ponti vanno poi riaperti :)

    (ps, dai, visto, ti avevo pronostico estate fresca in Sicilia :D)

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    1. Il problema forse è proprio un involuzione verso la chiusura, che bisogna capire :)

      Speriamo regga!

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  2. Ho aperto questo post pensando trattasse di immigrazione, ma vi ho trovato una riflessione bellissima che mi arricchisce.
    Sulla timidezza la penso esattamente come te. Infatti, io sono molto espansiva, tanto che i più mi definiscono un libro aperto.
    Sii sempre te stesso. Chiudi i ponti, aprili, comprati un sottomarino.
    Fai tutto quel che credi possa fare bene a te. A Pier e basta.
    E regalami più spesso pezzi di te. Almeno a me che di creme proprio non ci capisco nulla.. 😓
    Ti abbraccio.

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    1. Bellissima quella del sottomarino! Grazie :D Ho pensato anche all'immigrazione, assorbo un po' tutto quello che mi circonda. Scrivere post di questo tipo in periodi come questo è un po' un peso e una liberazione allo stesso tempo.
      Un abbraccio a te :)

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    2. Allora mi accontenterò delle creme, perché ormai sono una fedelissima. Tu, però, perdona la mia totale ignoranza in materia.. 😉
      Dai, sdrammatizzo.
      Stay strong!

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    3. Cerco di intrattenervi in tutti i modi e con tutti gli argomenti :D Ho in serbo qualche post che potrebbe piacerti :)
      Baci!

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  3. Sempre meglio un ponte chiuso, che uno mai attraversato.
    Come te, anch'io mi sono beato del maltempo, ma d'altronde io il mare più che viverlo mi piace guardarlo.

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    1. Mi sa che anche io posso definirmi più un osservatore che un vivente del mare :D

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  4. I ponti son solo una delle tante strade e vie da percorrere, ed è giusto prendersi la libertà di scegliere dove andare :) Che poi una chiusura può sempre portare ad una nuova apertura! (oddio, mi sento tanto Marzullo...)

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    1. Grazie Doppio Marzu...ehm Geffer :D È vero che una chiusura può portare ad una nuova apertura, ma è forse comunque un passo indietro.

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  5. Questo post fa riflettere, e io di riflessioni su me stessa ne devo fare tante. A volte alzare i ponti è la cosa più difficile che si possa fare perchè non ti lascia vie di uscita. Dovrei farlo anche io, ma mi faccio paura da sola.

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    1. A volte nasce semplicemente spontaneo, magari sarà così anche nel tuo caso.

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  6. Purtroppo l'esperienza mi ha insegnato che bisogna imparare a dividere bene ciò che è pubblico da ciò che è privato perché non è vero che la gente dimentica o si disinteressa, a me è capitato spesso che la gente ricordasse e che il bagaglio che avevo condiviso mi si ritorcesse contro :(
    O forse semplicemente imparare a fregarsene di tutti. Comunque chiudere i ponti spesso serve per riflettere e trovare un nuovo modo per ricominciare :)

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    1. Certamente se qualcuno ha cattive intenzioni registra ogni cosa per ritirartela contro alla prima occasione.

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  7. io sono un carattere molto particolare, sono espansiva eppure se devo scendere nel personale e non ti conosco bene mi blocco, non lo faccio.. è un finto espansivo il mio xD io da un po' ho chiuso i ponti con persone che sentivo mi portavano solo negatività nella vita e ogni tot io lo faccio ,elimino dalla mia vita ciò che mi fa male.. quindi sono per la chiusura dei ponti per poi riaprirli con le persone giuste perchè non tutti meritano di vedere il nostro vero io.

    mallory

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    1. Non sempre è facile riaprirli però, né riconoscere i meritevoli

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    2. eh lo so.. ne sono purtroppo perfettamente consapevole..

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    3. Magari come si sono chiusi, in automatico nel mio caso, si riapriranno

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  8. La timidezza non serve a nulla, hai ragione.
    Anzi, è deleteria. Se serve a qualcosa, quello è bloccarci.
    Io sono stata timida per buona parte della mia vita ma ho imparato a vivere davvero quando me ne sono liberata. Non totalmente, ma principalmente.
    Mi piacciono tanto questi tuoi scritti. E mi è piaciuto questo giugno non particolarmente caldo. Un abbraccio.

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    1. Grazie mille Sara! Chissà perché ci crescono un po' con l'idea che la timidezza sia una cosa bella e positiva a prescindere.
      Un abbaccio

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    2. Ecco, a me no.
      A scuola hanno cercato di osteggiarla in tanti modi. Non sai quante volte mi hanno fatto sentire sbagliata per questa mia caratteristica.
      Una volta persino al catechismo.

      Alla fine mi hanno convinto. Hanno vinto loro.
      Ma ho vinto anche io, perché liberarmene ha aiutato me per prima. Solo che dalla scuola, ormai, ero uscita da tempo.

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    3. Purtroppo a volte i bambini sono crudeli, ma anche le maestre eh. Però ecco, col senno di poi capisci che se magari ti dicevano di essere più socievole, non avevano tutti i torti :)

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  9. Umh, quindi un mese freddo, riflessivo, che ti ha fatto da checkpoint.
    I ponti, sì, bisogna alzarli... a volte è necessario.
    Nelle tue parole sul rapporto con gli altri ci ho visto delle cose che ultimamente sono capitate anche a me...

    Moz-

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    1. Mi fa piacere che in qualche modo ti sei ritrovato, anche se non sono pensieri del tutto positivi (ma nemmeno negativi) pensavo di essermi capito da solo.

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    2. Sono pensieri e basta, su come siamo e su come siamo con gli altri e per gli altri.
      Mentre ti sto scrivendo questo, non so perché è improvvisamente luce, estate, calore e positività. Davanti a me. Te lo auguro anche per te :)

      Moz-

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    3. Mi è piaciuta questa illuminazione improvvisa :D Buona estate Moz :*

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  10. Il tuo blog non smetterò mai di visitarlo, perché è un fiume in piena come lo sei tu, perché dietro vedo una personalità che non è mai scesa a compromessi se non quelli con se stesso, e mi piace, ecco come vedo io Pier, non un timido, ma una persona con una personalità molto forte che non ha bisogno di piacere per piacersi. Quindi ti dico, le scelte si prendono quando arrivano spontanee, quando sono più forte di tutto quello che ne consegue, è il tuo momento intimo, goditelo, come ogni cosa che davvero crea un prima e un dopo, e sono poche ❤️

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    1. Grazie mille Francesca per tutte le cose che cogli fra le righe con la sensibilità. Mi godo il momento che è arrivato così com'è e vedremo dove mi porta. Ti abbraccio :)

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  11. Sai, io invece negli ultimi anni credo di essermi aperta troppo. Ogni volta che esco fuori dal mio guscio e tolgo le barriere, quasi sempre dopo ho una sensazione di amaro in bocca e quasi me ne pento. Non mi piace sentirmi esposta, soprattutto se ad esporsi è la parte più nascosta di me: quella mi piace tenerla dov'è, perché temo che chi ho intorno possa solo sciuparla, prenderla e farne carta straccia. Io invece la custodisco come un tesoro prezioso, forse in attesa di qualcuno che sappia apprezzarla almeno quanto me. Ultimamente è questo il meccanismo: ci provo, ma poi arriva la domanda sbagliata o la domanda mancata, il commento inopportuno o il silenzio assordante che tradisce le aspettative e, come una tartaruga, lentamente mi ritraggo al sicuro nella mia casetta, ripromettendomi di non essere così incauta la prossima volta.

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    1. Penso che vada un po' a tutti ad ondate, a volte più aperti, altre più chiusi, anche in base alle persona con cui ci rapportiamo. Nel mio caso gli altri non centrano nulla al momento.

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  12. Mi è bastato guardarmi da fuori per capire che la timidezza non porta nulla, quasi come non fosse una qualità come pensavo. Alla fine non c'è nulla da nascondere agli altri, nulla di alieno, per cui essere giudicati.

    Quando avrò una casa tutta mia, stamperò questa frase, la farò incorniciare e la leggerò ogni giorno.

    Grazie semplicemente

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  13. Concordo sì e no sulla timidezza. Nel senso che capisco e comprendo il tuo ragionamento, ma poi di pancia non riesco a fare il salto e diventare estroversa ed espansiva. E' come se fosse diventata parte della mia personalità, qualcosa che dopo una certa età diventa difficile estirpare.

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    1. Diciamo che non si passa dall'essere timidi all'essere estroversi con un nulla. Non mi definirei estroverso, ma più un finto non timido :)

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  14. Anche io sono sempre stata una timida, ma poi col passare degli anni, crescendo, sono migliorata tantissimo. Certo, quel pizzico di timidezza resta sempre in un angolo di noi stessi, però la maggior parte è sparita! Bellissime parole come sempre, ogni volta esprimi in parole ciò che anche io provo e condivido, ma che non riesco a spiegare come le spieghi tu! Grazie! <3

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    1. Purtroppo o per fortuna non un interruttore che si spegne, come dicevo a Mechanical Rose, anche per me è un po' fingere (anche se può sembrare brutto da dire).
      Grazie mille a te per aver colto le mie parole!

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  15. Adoro questo tuo tipo di post! Conosco bene queste sensazioni e sono d'accordo in particolare con due delle tue affermazioni: "È strano come essere sempre in contatto con chiunque nel mondo, alla fine porti alla chiusura" e "Agli altri non interessa e dimenticano. Tutti dimentichiamo, e tutti ci disinteressiamo".

    Un bacione e buon luglio! :***********

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  16. Timida io non lo sono mai stata, eppure... Arriva secondo me quasi sempre un momento in cui al di là del proprio carattere e della propria natura di fondo c'è qualcosa che fa scattare il meccanismo e fa chiudere un ponte. A volte senza neppure troppo ponderare la cosa.
    L'importante è che poi si capisca se è quando è il caso di riaprirlo, il ponte. E lì è più difficile, ci vuole o una grande riflessione o un evento così fulminante che proprio non si può resistere. Vie di mezzo difficilmente ce ne sono.
    Ora goditi questo momento tuo, Pier. E poi vedrai che ne verrà fuori...
    Un abbraccio... caloroso, visto che le temperature sono aumentate in questi ultimissimi giorni (almeno da me).

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    1. Ciao Maris, e grazie :) Sono in attesa diciamo, e quel che viene viene :)
      Ti abbraccio e confermo il caldo!

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  17. Non vedo nulla di male a chiudere i ponti di tanto in tanto se è quello che sentiamo di dover fare. Sulla timidezza ti capisco, sono stata una persona timida, riservata, introversa (e con poco interesse verso gli affari degli altri) fin da bambina e questo non ha giovato sulle mie conoscenze. O forse sì, sono poche ma ben selezionate.
    Da quando ho iniziato a lavorare la mia timidezza è andata calando, ma rimane comunque il mio essere riservata (e sempre molto poco interessata alle faccende altrui) e per questo spesso ancora adesso mi si dice che sono timida e chiusa.
    E comunque la fine di giugno è stata terribilmente calda e assolata. Ti invidio per i giorni di frescura! Baci ;)

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    1. Il lavoro è effettivamente lo sblocco di molti, io ad esempio mi son trovato al tirocinio a dovermi sbloccare :)
      Ho usato il passato perché la frescura per il momento ci ha lasciati D:

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  18. Anch'io mi sono goduta questo giugno "fresco", come ben sai odio il caldo e tutto ciò che ne consegue.
    Anche io ho iniziato a fregarmene della timidezza da qualche anno, ovvio in certe situazioni la paura di fare brutte figure permane, ma ormai sono abbastanza menefreghista in molti ambiti della mia vita.
    Io più che ponti, ho costruito muri. Concedo la mia fiducia (quasi) incondizionata a pochissime persone e mi sta bene così. In passato ho preso così tante batoste da persone che ritenevo amiche, che preferisco direttamente tenere io le distanze con chi mi trovo davanti. O meglio scherzo e parlo con tutti indistintamente, ma sento di potermi fidarmi di pochissime persone.
    Buon inizio di settimana!

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    1. È giusto mantenere sempre un po' di distanza, penso che certi aspetti del proprio carattere non si cambiano affatto :)
      Buona settimana a te e grazie!

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  19. Un po tanto ti capisco, e in altre cose siamo distanti! Mi hai emozionato, davvero! Io non so cosa dire di appropriato davanti a così tanta apertura e a quelle ferite aperte che ci si porta dietro e a quelle chiuse che non vorremmo riaprire! Un abbraccio grande grande anche se la pioggia ci bagna (a volte)!

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  20. Bellissima e molto profonda riflessione. Vai diritto al cuore.
    Che dire? Io, negli ultimi anni, ho alzato i ponti e lasciato che l'acqua del fossato scavato attorno scorresse impetuosa, in modo che nessuno riuscisse a superarla. Mai pentita della scelta. E' servito a me in primis e a far capire a chi stava attorno, che io di compromessi non ne facevo più. Ma è servito anche per curare le ferite e le delusioni e per ricominciare. Chiudere i ponti, se serve, va benissimo.

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    1. Ti ringrazio davvero! Anche io non la vedo come una cosa negativa a prescindere :)

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  21. bel post, breve ma intenso. Anch'io ero una ragazza timida, e alla soglia dei 43 anni mi reputo ancora tale, e devo dire che in un mondo così sboccato e sfacciato come quello attuale è bello vedere che esistono ragazzi così; io non vedo la timidezza come un fattore negativo, almeno non più, perché crescendo ho capito che può giocare a nostro favore, soprattutto nel mondo in cui viviamo, l'importante è non barricarcisi dentro, si può essere timidi e spavaldi nello stesso tempo, ma sempre fedeli a noi stessi.

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