Da quando il 2018 ha iniziato il suo percorso, io ho subito lanciato alcune recensioni dei film che ho via via visto. Sfortunatamente non moltissime, ma spendendo il mio tempo anche per altro, ha una sua logica che mi sia concentrato sulle pellicole che più mi attiravano. Ha un po' meno senso il fatto che mi sia dimenticato completamente di parlarvi di Assassinio sull'Orient Express (2017) nonostante l'abbia visto poco dopo la sua uscita nelle sale italiane.
In realtà una sua logica ce l'ha, perché Assassinio Sull'Orient Express nella mia mente è stato facilmente soppiantato da tante altre pellicole che sono uscite in seguito. Diciamo che questo film parte svantaggiato, perché non solo la storia è tratta da un romanzo famosissimo, e quindi già sai come va a finire, ma doveva anche confrontarsi col fatto che di assassini su questo benedetto treno ne abbiamo visti diversi, fra serie tv e versioni cinematografiche antecedenti, per cui il compito non poteva essere quello di raccontare una storia nuova, ma farlo in modo diverso.
Secondo me non sono riusciti nell'intento, o per lo meno, lasciatemi spiegare meglio.
Io non ho visto ad esempio la versione del 1974, e conoscevo la storia a grandi linee perché non ho letto il romanzo, ma indifferentemente da eventuali paragoni, questo "nuovo" Assassinio Sull'Orient Express non mi è rimasto impresso finendo nel dimenticatoio perché è semplicemente moscio.
Tra l'altro, che sia un lavoro che tenta per quanto può di distaccarsi da quanto abbiamo già visto, lo si capisce dal fatto che proprio il protagonista Hercule Poirot (Kenneth Branagh) non ha quell'aria pacata, misurata, quasi distante, quasi da costante spettatore di ciò che lo circonda, come siamo abituati a vederlo, ma diventa un personaggio forte e consapevole (anche troppo forse) della sua figura.
Ma andiamo in ordine: l'inizio è buono, mi è piaciuto che ci fosse subito un po' di azione che da un tocco più moderno, più ritmato, più fresco al film. Tuttavia superato questo passaggio si entra in una bolla di lentezza inaspettata e incomprensibile. Più che l'avventura della scoperta di un mistero sembra una partita di un torneo di dama dove i giocatori si arrovellano per tre quarti d'ora le meningi per poi semplicemente ritirarsi. Ecco, un po' il concetto di flop.
Secondo me è stato un tentativo fallito di creare una sorta di movimento scostato dalla realtà; d'altronde l'Orient Express prosegue (quasi) indisturbato il suo percorso ed ha una sua velocità, mentre nelle sue carrozze la vita ha un altro ritmo. Se capite cosa intendo.
Ed è proprio in questa parte, quando il film dovrebbe evolvere, dovrebbe sbocciare, o per meglio dire, dovrebbe via via comporre i pezzi di questo giallo che solo Poirot può risolvere, le cose sembrano buttate a caso. L'indagine appunto non ha corpo, non coinvolge, non ti fa sentire partecipe del misfatto. I personaggi, dietro cui sono nascosti attoroni famosi, non hanno volume, ma si limitano alla loro parte. Non ci sono picchi di drammaticità, se non un po' alla fine e grazie al lavoro di Michelle Pfeiffer (Caroline Hubbard), e manca purtroppo sia l'ironia e la verve che mi aspettavo, sia il glamour degli anni '30.
Assassinio sull'Orient Express secondo me è un film-compitino: si segue fino alla fine, è grazioso, tutto sommato non appalla al limite dell'esasperazione ma non coinvolge emotivamente fino all'esultanza. Lo si guarda, e alla fine si pensa che poteva andare peggio. Tipo che poteva essere una puntata di Don Matteo.
Qui vi parlo del "sequel" Assassinio sul Nilo.
Mentre qui trovate la recensione di Assassinio a Venezia
Titolo originale: Murder on the Orient Express
Genere: giallo Durata: 114 minuti
Regia: Kenneth Branagh
Uscita in Italia: 30 Novembre 2017
Paese di produzione: Stati Uniti
Voto 5
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Una storia invece del tutto inedita è quella intercorsa fra una delle sovrane più note di tutti i tempi e un semplice servitore indiano, raccontata nel film Victoria e Abdul (2017).
Solo nel 2010 infatti è riemersa dalle pagine dei diari di Abdul Karim la relazione che intercorreva fra lui, all'epoca semplice cameriere trasferitosi in Inghilterra per la celebrazione dei 50 anni di reggenza di Vittoria, e appunto la regina, che per tutto l'Ottocento è stata a capo di una delle più potenti nazioni al mondo.
Quella fra Victoria e Abdul era una amicizia speciale, basata su un sentimento sincero, materno per certi versi, ma anche fraterno, quasi fra pari, basata sul rispetto, sul reciproco apprezzamento, sul reciproco scambio di cultura ed esperienza. Victoria passò alla storia come colei che abolì (anche grazie alla spinta del marito Alberto) la schiavitù e avere vicino un uomo come Abdul, in grado di accompagnarla con la fantasia a quel luogo esotico che in teoria le apparteneva ma che in pratica non visitò mai, la risvegliò dal torpore in cui viveva una regina ormai sola e stanca, sopravvissuta al marito e persino ad alcuni dei suoi figli.
Ovviamente questa relazione era mal vista da tutta la corte non solo per il ruolo inferiore anche rispetto alla servitù, ma anche perché Abdul era musulmano, quindi poteva creare dei problemi dal punto di vista politico.
Ma com'era tipico del carattere di Victoria, lei continuerà imperterrita a voler quell'uomo al suo fianco, tanto da farlo diventare il suo Munshi, una sorta di maestro e segretario, ma all'atto pratico più un confidente e un consigliere.
La corte e in particolare il figlio di Victoria, Edoardo VII/ Bertie, osteggiarono fino alla fine il rapporto fra i due, tanto da tentare di nasconderlo fino praticamente ai giorni d'oggi.
Victoria e Abdul favoleggia un po' su questa particolarissima storia vera unendo insieme più generi: da un lato è un film basato su fatti storici realmente accaduti, ma non diventa mai pesante un po' perché non va ad approfondire certi aspetti, un po' perché i personaggi, e in particolar modo Abdul vengono intrisi di una simpatia quasi caricaturale, un po' da cliché ma mai fino a diventare una macchietta. Pare che Abdul non avesse in realtà proprio questo carattere così solare e giocoso, anzi pare fosse anche irritato per un certo tempo per essere stato trattenuto in Inghilterra, e questo rese la corte più ostile nei suoi confronti. La Victoria di Judy Dench (fantastica anche in Assassinio sull'Orient Express) è invece sfaccettata, una perfetta armonia fra una donna umanamente distrutta da una vita al limite dello straordinario, ma al tempo stesso non paga di novità e conscia del ruolo che riveste.
Dall'altro lato c'è però il dramma e il realismo, ci sono tematiche attuali come il razzismo, la paura del diverso e la differenza di classe.
Probabilmente manca un approfondimento su quelli che erano i reali rapporti fra Inghilterra e India, se non in una frettolosa parentesi e forse poteva essere interessante una caratterizzazione più realistica di Abdul, così da capire meglio quale era l'intreccio emotivo fra i protagonisti, ma Victoria e Abdul è un film che ho recuperato e guardato con piacere, che scorre bene, che fa sognare con abiti e ambientazione curatissimi e che magari vi farà conoscere una storia nuova.
Titolo originale: Victoria & Abdul
Genere: storico, drammatico
Durata: 112 minuti
Regia: Stephen Frears
Uscita in Italia: 26 Ottobre 2017
Voto 7
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Vi auguro buon fine settimana, e ci leggiamo presto con altre recensioni.
Concordiamo in tutto.
RispondiEliminaMoscio e pure un po' irritante per me L'Orient Express, che tenta in continuazione di stupire il pubblico con effetti speciali, nuovi punti di vista, attoroni del cast.
Leggero, ironico ma pure profondo l'ultimo Frears, che farà sempre lo stesso film ormai, ma è un piacere da vedere, soprattutto quando la storia merita di essere raccontata.
Poirot in effetti è un po' irritante e supponente.
EliminaCredo che Victoria e Abdul avrebbe potuto avere un po' più risonanza, mi è parso sia andato via in sordina quasi, non so.
Io ho una venerazione per i libri di Agatha Christie, li ho letti quasi tutti (me ne mancano pochissimi) e alcuni anche riletti, anche più volte. E tra le trasposizioni cinematografiche ho una venerazione per Assassinio sull'Orient Express del 1974. Quindi sono restia, lo confesso, a vedere la nuova versione, perchè temo fortemente che mi deluderebbe e anche la tua recensione me lo lascia immaginare.
RispondiEliminaPerò non si sa mai, magari vorrò farmi un'idea di retta un giorno e lo vedrò. Comunque, dalle scene che ho avuto modo di vedere qua e là non mi è piaciuto gran che il Poirot di Kenneth Branagh. Albert Finney nel '74 fu strepitoso, con tutti ma proprio tutti i tratti (anche quelli più fastidiosi) descritti dalla Christie.
Il film Victoria e Abdul mi tenta molto, credo potrebbe piacermi :) e poi Judy Dench è un'attrice bravissima, mi piace molto.
Alla prossima recensione, Pier. Un abbraccio!
Ciao Maris :) Capisco la sensazione, visto che sei affezionata alla precedente versione per potrebbe essere un esperimento del tipo che potresti fare davvero un confronto (ho letto che ci sono delle differenze) e magari apprezzarlo comunque :)
EliminaJudy Dench è davvero fantastica in questo ruolo, secondo me potrebbe piacerti :)
Un abbraccio :)
Victoria e Abdul in effetti è proprio il tuo genere (e il mio quando sono proprio in vena vena vena, una volta ogni anno bisestile). Orient Express mi è sempre sembrato la version fighetta di un classico. Manca il glam anni '30... manca tutto.
RispondiEliminaMoz-
Mikimoz non ho capito quale sia il tuo genere a parte Walker Texas Ranger XD
EliminaEsplosioni, gente squartata, battute tipo "ok figlio di puttana, sei morto!" e cose così *___*
EliminaMoz-
Ah beh robe da sottocanale Mediaset 😅 o come una puntata di Uomini e Donne
EliminaI vostri botta e risposta sono impagabili :-D
EliminaCi faremo pagare e ne faremo un grande BUSINESS :D
EliminaOrient Express a me è piaciuto, sarà che amo il libro e l'autrice quindi salvo ogni film/telefilm o qualunque cosa basato sul libro xD ovviamente conoscevo già la fine ma vabbè.. l'altro film avevo visto il trailer e mi sono dimenticata di metterlo in lista, recupererò..
RispondiEliminamallory
Mi dirai quando recuperi :)
EliminaMi fanno sorridere le diverse visioni di quando ci piace qualcosa: c'è chi apprezza ogni forma in cui questo qualcosa viene trasmesso, e chi invece ne ha timore :D
è vero, sono più spietata su altri remake della Christie xD xD
EliminaNe hanno fatti altri ultimamente?
EliminaTu e Maris poco più su mi avete fatto sorridere per questo, ma lo capisco anche io sono così per certi versi. Ma poi mi lancio comunque. :D
Di questi due film, ho visto solo il primo. A me è piaciuto abbastanza, ma probabilmente anche perché non sapevo nulla della storia, non avendo mai letto il romanzo o visto altri film.
RispondiEliminaNemmeno la serie tv trasmessa su rete 4? Lo so è una domanda strana ma io ci incappavo sempre :D
EliminaCi incappavo, ma bypassavo alla grande..Non sono mai stata una grande amante del genere, ma ultimamente mi sto riavvicinando.
EliminaAh ok! Io invece restavo allampato :D
EliminaMi mancano entrambi, ma l'esigenza di un recupero poco si fa sentire...
RispondiEliminaLo capisco, non sono due filmoni pazzeschi alla fine
EliminaVictoria e Abdul spero di poterlo recuperare, prima o poi. Lo pubblicizzavano molto in radio, in quei giorni, e mi aveva già incuriosito. Dopo la tua recensione, sono ancor più sicura di volerlo vedere. Buon week end.
RispondiEliminaSai che non ne ho sentito parlare io invece? Ho visto tanti articoli in rete, questo sì, ma sui "grandi" media non ho sentito molto. O me lo sono perso XD
EliminaComunque sì secondo me ti può piacere! Buon week end :)
Io pubblicità ne ho ascoltata solo su Radio Italia :D che poi è l'unica radio che prende nella stanzetta dove stiro e mi trucco.
EliminaAh ecco, non la seguo, quindi me lo sarò perso. C'è da dire che è passato un po' dall'uscita quindi magari ho pure dimenticato!
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaVictoria e Abdul è adorabile. Il nuovo Orient Express è bello visivamente, ma il film del '74 è più aderente al romanzo e quindi meno noiso e piatto. Si sono anche presi delle libertà nello scrivere la sceneggiatura , forse per renderlo più moderno e attuale, con qualche scena di azione che dama Agatha non si è proprio sognata di scrivere. Per il pathos rivolgersi alla prima versione del film
RispondiEliminaMi toccherà recuperare pure quello allora 🤔 in effetti mi è salita la curiosità.
EliminaVorrei tanto vedere Victoria e Abdul perché ultimamente mi sto molto appassionando alla figura della Regina Victoria grazie ad alcune cose che sto leggendo in giro su di lei e ad alcuni video della youtuber Vivy Everyday che ti consiglio perché realizza video molto bellini su varie epoche storiche, tra cui l'età vittoriana. E poi io adoro l'India e le vegliarde allegre come Vic! :D
RispondiEliminaLa cara Vic sta affascinando anche me e come hai detto, tutta l'epoca è affascinante e interessante :) Ho visto più di qualche video di Vivy Everyday sono davvero interessanti!
EliminaIl film sulla regina Victoria e l'amico Abdul volevo tanto vederlo, ma come al solito quando sono riuscita a trovare un minuto di tempo, era già fuori cartellone... ma appena riesco vorrei recuperarlo (ennesima aggiunta a una lista infinita)
RispondiEliminaCiao Sabina! Ti capisco, anche io ne ho una lista infinita, ma pian piano si arriva dai :D
EliminaBentornata!
Assassinio sull'orient express la penso come te, si fa guardare, non mi ha annoiata ma nulla di più. Mentre devo assolutamente recuperare il film sulla sora Victoria :D
RispondiEliminaDevi sì, anche se ti fai spoiler sulla serie tv XD
EliminaHai ragione a definire Assassinio sull'Orient Express un film moscio, è la stessa impressione che ho avuto anche io. E pensare che ero partita con tremila aspettative, invece si è rivelato un Branagh Show dei peggiori.
RispondiEliminaMeglio Victoria e Abdul, anche se io lui l'ho trovato un po' parachiulo anche nel film, non proprio una figura adamantina, anche se la storia dell'amicizia tra i due mi ha commossa. E la Dench è una meraviglia!
Secondo me un Abdul meno compagnone poteva dare un risultato meno appunto parachiulo, ma più realistico e forse anche emotivamente appassionante!
EliminaHo letto vari romanzi della Christie, ma Assassinio sull'Orient Express mi manca e per questo ero (e sono) molto tentata di vedere il film. Mi spiace che tu l'abbia trovato moscio. Sono curiosa comunque di vederlo :)
RispondiEliminaSe sei una affezionata devi vederlo proprio :D
EliminaL'altro ieri Sky ha trasmesso Vittoria e Abdul.
RispondiEliminaE io - memore del tuo post - l'ho visto.
Film divertente nel primo tempo, diventa terribilmente serio nel secondo.
Mi sembra che la morale del film sia questa: quando un re/una regina verrà a mancare, tutti i suoi favoriti/tutte le sue favorite cadranno sistematicamente in disgrazia.
Morale a parte, ricorderò questo film soprattutto per una frase messa in bocca alla regina Vittoria: siamo tutti prigionieri.
La morale è più legata all'epoca a mio avviso, ovvero che c'erano (e ci sono) molti pregiudizi nei confronti del "diverso"
EliminaSì, certo. Ma il "diverso" non ha nulla da temere finché c'è un "potente" che lo protegge. È quando il "potente" non c'è più che iniziano i problemi per il "diverso". È questo quel che volevo dire.
EliminaIl film mi suggerisce un'altra morale: ogni tentativo da parte del "colonizzato" di instaurare un rapporto in qualche modo differente col "colonizzatore" è destinato all'insuccesso (e a questo proposito mi torna in mente il film "Passaggio in India" del 1984).