Agosto è strano. È quel mese insulso fra l'estate e l'autunno.
Un ponte insipidino fra una fine ed un inizio anche se non ci si fa caso.
Non ci ho mai trovato granché gusto, ma almeno per metà è passato e siam tutti forse un po' più contenti.
Quest'anno per di più, il mese, è iniziato in maniera piovosa, nuvolosa e ventosa.
Nulla di strano in verità, alla fine: la pioggia che gli altri anni è caduta a Luglio, quest'anno è stata posticipata.
Un po' più strano è che la sera, uscendo, mi sia dovuto portare una giacca più spesso adesso che a Giugno, per dire. Fa davvero fresco, e non è che abiti in alta montagna.
Ma la mia teoria resta la stessa da anni ormai: un giorno di pioggia in più, è un giorno di caldo in meno.
Sono folle? Possibile, folle ma contento.
Certo, sarò meno contento quando mi ammalerò per i continui sbalzi termici.
Infatti sto tentennando a scrivere di questioni climatiche sul mio diario della felicità.
Sì, ho un diario della felicità. Lo so che suona strano, ma non è una mattata, lo giuro.
In realtà volevo pubblicarlo, eliminando le parti più personali, ma poi ho pensato non ce ne fosse la necessità.
Non so se esistesse già una cosa simile, immagino di sì. Il concetto è molto semplice.
Un diario della felicità non ha nulla a che vedere col pensiero positivo. Non si deve stare lì ad auto convincersi che tutto vada bene, a cercare sostegno nelle forze dell'universo affinché mettano in riga le rotelle del Karma.
Semplicemente a fine giornata, ogni giorno o almeno quanto più spesso possibile, annoto tutto quello che mi ha reso felice, anche piccole cose materiali.
Diciamo che è una sorta di reazione all'ormai consunto #maiunagioia, quando in realtà di gioie nella nostra giornata ce ne sono diverse. Io per primo tendo a non guardarle, specie la notte, quando sei stanco e hai voglia di sprofondare in un letto di *aggiungi il tuo piatto preferito* consolatorio e invece, anche solo per un istante, hai sorriso.
Basta riflettere un attimo e man mano vengono a galla piccole cose che ci hanno fatto star bene.
Non è sempre facile, un po' per stanchezza, un po' per tempo a disposizione, un po' per voglia. Però sera dopo sera, ho trovato sempre qualcosa in più da appuntarmi.
Non so se abbia uno scopo terapeutico ma alla fine ti fa rendere conto quanto sei fortunato, e apprezzi un po' di più ciò che ti circonda.
Non chiamate la neuro, per favore.
Grazie Mara.
Avrete notato che né io né il mio blog siamo andati in ferie. In parte perché il mio viaggio a Milano, a Maggio, poteva essere considerata una piccola vacanza, in parte perché sono uno studente e le mie finanze sono limitate.Anzi, non che mi piaccia fare i conti in tasca alla gente, ma come fate, miei cari colleghi studenti a fare più di una vacanza fuori porta?
La bustarella di Natale in realtà è una busta paga di un amministratore delegato?
Molto strano, non me lo sono mai riuscito a spiegare.
Non sono però nemmeno andato al mare, e questo per molti sarà strano, ma per me no.
Volevo davvero andarci quest'anno, anche solo qualche ora nel pomeriggio come faccio in genere e invece mi hanno confermato che l'inquinamento di una parte delle coste siciliane continua ad essere un problema e non da poco. E io lo sbattone di farmi 20km per andare ad una spiaggia decente non ce l'ho proprio.
Non riesco però a stare a casa, attaccato alla tv a guardare le Olimpiadi di Rio, ad esempio. Non che io sia un grande appassionato di sport, e quindi anche qui, niente di strano.
Ma da quando ho visto per caso il video dell'atleta che si è rotto la gamba (che non intendo linkare per nessuna ragione al mondo), adesso ho paura che chiunque si rompa un arto. Appena vedo una gara in televisione, o un video che parte in automatico su qualche social - perché adesso partono in automatico ovunque - mi sale il panico.
Mettiamola così: prima mi rompevo le palle a seguirli, ora loro si rompono le articolazioni a far qualunque cosa.
Tutti ovviamente, tranne i cinesi che anche con una frattura scomposta della colonna vertebrale, arriverebbero primi.
Mi ha anche agitato sentire della conta degli atleti omosessuali, come la conta delle vacche durante la transumanza praticamente.
Se da un lato è un messaggio positivo che ci siano sempre più persone dichiarate, dall'altro, chi se ne importa della sessualità di atleti che sono lì per dimostrare le proprie capacità agonistiche?
Mi sembra tutto fatto per le pruriginose curiosità della gente che per ragioni socio-politiche.
Insomma ai proclami di Tom Daley, che ci ha marciato un bel po', sono più favorevole alla spontaneità di Rachele Bruni.
Insomma, alle Olimpiadi ho preferito Stranger Things, la serie tv di Netflix che è stato una bella scoperta, stranamente.
Non sono esattamente un fan degli anni '80.
Sì, ok, è un'epoca che ci ha lasciato delle perle cult non da poco, e rappresenta probabilmente l'ultimo baluardo di una modernità che stava facendosi strada ma non era ancora esplosa in forme pacchiane o estreme.
È triste ma dobbiamo ammetterlo: gli anni '80 son finiti.
La cosa che mi ha divertito è stata proprio questa: un po' tutti si sono riversati in rete a dire quanto fosse stato bello quel decennio, dopo aver visto la serie in streaming. Come dire quanto son belli gli anni '80 tramite strumenti che sono l'esaltazione del terzo millennio.
Un amarcord un po' strano.
Comunque la serie merita davvero. Non credo che dietro ci sia una grandissima produzione ma il risultato è di alto livello. Le prima puntate non mi hanno convinto, ero rimasto abbastanza scettico perché i richiami ad altri film del periodo appunto, sono troppi. Anche un "non appassionato" come me li nota e ne viene in un certo senso travolto. Ma, man mano che la storia prosegue, riesce a coinvolgere ed emozionare. Gli attori, che avranno sì e no 10/12 anni, meritano già un Oscar, un Tony, un Emmy e pure un Grammy, e la messa in scena è curatissima.
Insomma, alla fine ero così:
Inoltre ho speso il mio tempo (e i soldi che non ho investito in una vacanza) a seguire alcune offerte online parecchio convenienti per quanto riguarda il reparto beauty, cosa che invece non ho fatto durante i saldi effettivi.
Effettivamente è più strano di Adele che si ritrova con la carta di credito rifiutata da H&M, ma durante gli sconti, lo avrete visto (anzi spero di pubblicare presto la seconda parte), non ho fatto granché scorte di cosmetici, semplicemente perché non ho trovato nulla che attirasse la mia attenzione. Adesso invece non so dove spartirmi, ché pare un complotto contro le mie tasche.
Non mi sono potuto esimere dal piazzare un paio di ordini. In particolare ho fatto un ordine da Lillapois.com.
A chi questo nome non dicesse nulla, probabilmente è perché è del centro/sud Italia, infatti Lillapois è una catena di negozi che vende articoli per la casa e per la persona che si trova perlopiù al nord; io infatti l'ho scoperto grazie a SaimonLovesMakeup. Non so come, qualche giorno fa, navigando in rete, mi sono imbattuto nello shop online del negozio, ho dato un'occhiata e con mia sorpresa, oltre a marchi da grande distribuzione a prezzi competitivi, ci ho trovato anche Essence e Catrice.
Non vi sto qui a raccontare che cosa ho preso, ma vi dico che il sito è molto chiaro, spediscono in tempi brevi con corriere SDA, e se vi fate la loro tessera punti, LaTua!Card, le spese di spedizione costano 3€ anziché 5€.
Al momento del mio acquisto, oltre a merce già in offerta, c'era uno sconto del 20% da aggiungere, per cui mi pare che Lillapois sia da tenere d'occhio. Spero amplino un po' la scelta di brand.
Proprio oggi invece ho fatto un ordine dal sito di BioAlchemilla.it approfittando di uno sconto del 30% su tutta la merce. Il sito è stato praticamente svuotato dagli unni dell'ecobio, ma son riuscito ad accaparrarmi alcune cose che volevo.
Questo ordine però arriverà nelle mie mani dopo il 23 agosto.
Insomma, mi sembra di aver fatto degli acquisti intelligenti ed ho messo da parte un bel po' di prodotti che userò nei prossimi mesi. Son soddisfatto.
E son pure soddisfatto che la legge sulle unioni civili sta trovando le prime attuazioni in tutta Italia.
O quasi, perché ci sono sindaci che oppongono resistenza; ma la legge non contempla obiettori di coscienza (ma poi, di che coscienza parliamo?).
E questo sì che lo segnerei sul mio diario della felicità. Stanno già girando alcune foto delle coppie che si sono unite civilmente e fanno davvero tanta tenerezza considerando che alcune di queste sono formate da persone che stanno insieme da molto molto tempo.
Questo sì che fa strano, soprattutto che succeda da noi; quasi da non crederci fin quando non ti incazzi perché non sai cosa regalare ai futuri coniugi o non ti ricordi che vestito ti sei messo l'ultima volta e non vuoi fare brutta figura.
Quanti matrimoni (sì, matrimoni, mi hanno già rotto di giri di parole, anche se non sono ancora nozze egualitarie) avrà adesso Monica Cirinnà?
Lì sì che son problemi di outfit.
Cosa del tutto non strana è che invece il Papa, avulso dalla realtà probabilmente, da che stava parlando dei migranti, a che ha ritirato fuori il "gender", che insegna ai bambini a scuola a scegliere il proprio sesso, col sussidio di alcune istituzioni che tentano delle "colonizzazioni ideologiche", diffondendo dei libri sull'argomento.
Nemmeno io, Mara.
Dichiarazioni del tutto random, ma ognuno d'altronde fa il proprio mestiere e cerca di portare acqua al proprio mulino, e lui, con le sue dichiarazioni di qualche anno fa, non aveva di certo cambiato le carte in tavola.
Così come ha fatto il suo lavoro il caro Mark Zuckerberg tirando fuori Instagram Stories.
Voleva comprare Snapchat, non gliel'hanno venduto, e se n'e fatto uno uguale uguale.
Che c'è di strano?
Come quando ti fai la piega in casa perché la parrucchiera ha troppi appuntamenti.
Avesse avuto una ONLUS si sarebbe potuto preoccupare delle eventuali perdite di Snapchat ma non mi pare che gli affari vadano avanti dispiacendosi per gli altri.
Secondo me ha fatto bene, ha ridato una "istantaneità" che l'applicazione di foto più famosa al mondo aveva perso, rendendola allo stesso tempo più completa.
Dal canto mio, che sia Instagram o Snapchat, questa storia dei video che durano pochi secondi e dopo 24 ore vengono rimossi, non mi dice nulla, anzi mi annoia proprio.
Per me i social servono per due cose: comunicare e ricordare, e questo non è possibile tramite un'applicazione che dopo un po' cancella tutto. Tante volte sento dire "l'ho detto/l'ho mostrato su Snapchat", ma magari mi son perso un video che adesso non troverò più.
Qualsiasi cosa sia poi penso la si possa anche esprimere su un social che lascia una "traccia", non che tiri il sasso e nascondi la mano.
E appunto, si perde l'utilità della comunicazione.
Poi, non si offenda nessuno, ma della vita degli altri, poco mi importa. Personalmente guardo davvero poche Stories, e ne guarderei ancora meno se non partissero una dietro l'altra. E io stesso non ne faccio, perché basta già un blog per annoiare la gente.
Anzi, a proposito, direi che per oggi basta. Spero siate su una bellissima (e pulitissima) spiaggia a godervi il sole, l'acqua fresca e un aitante giovanotto che vi sventola, vi bacio e spero di tornare presto!
Riflettevo su questa tua frase "un giorno di pioggia in più, è un giorno di caldo in meno".
RispondiEliminaQui spesso non è così. Magari fa due gocce, sporca tutto, e poi vien giù un'afa che ti accora.
Se fa due gocce, è ovunque come descrivi :)
EliminaQui ci sono stati veri è propri temporali, mi riferisco a quelli!
Guarda io spero solo che le temperature calino quando tornano i miei dalle vacanze se no ricominciano a barricare la casa col risultato che nella mia stanza sembra di stare in una palude e fuori si gela. E proprio in questi giorni mi è venuto il raffreddore :P
RispondiEliminaQuanto a Snapchat e Instagram stories non mi pongo il problema, tanto non li posso scaricare :D
Comunque la storia del diario della felicità non male, il difficile però per me sarebbe riuscire a trovare qualcosa da scrivere tutte le sere, purtroppo tendo sempre a vedere il bicchiere mezzo vuoto :(
Non ho capito bene cosa accade in casa tua XD O meglio perché la tua stanza è così calda. Mi spiace per il raffreddore :/ Qui sto lottando con gli sbalzi termici!
EliminaCome mai non puoi?
Per quanto riguarda il diario, è molto semplice: a fine serata (ma se proprio non riesci, anche man mano nella giornata) cerca di pensare a piccole, dalla carezza ad un cane, al fatto che hai trovato il gusto di gelato che preferisci. Insomma tutto quello, che anche solo un secondo ti ha fatto piacere, per quanto effimero possa essere.
E' che i miei chiudono tutto quindi non c'è corrente; io quando sono in camera mia tengo la porta chiusa, di conseguenza col condizionatore acceso fuori si gela mentre da me fa caldissimo anche se tengo aperta la finestra :P sono anni che provo a far capire loro che il segreto per avere meno caldo sta nell'aprire le finestre e far circolare aria ma non c'è verso :P
EliminaNon li posso scaricare perché ho Windows Phone, e la maggior parte delle app le fanno solo per IPhone e Android :P cioè, non mi fa scaricare manco la app di Kiko! :D
Ah capito! Capita anche da me :D
EliminaDipende da casa a casa, da me ad esempio aprire le finestre molte volte vuol dire far entrare ancora più aria calda.
Ho sempre detestato Windows Phone XD Sorry!
Anche per me, come per Sara, sarebbe difficile scrivere qualcosa di positivo a fine giornata.. forse perchè mi sveglio sempre positiva e la sera quando vado a nanna vedo tutto nero! Forse potrei scrivere qualcosa del genere durante la colazione, quando non voglio che mi si dica nemmeno "che farai oggi"!
RispondiEliminaBenvenuta :)
EliminaDevi trovare il momento della giornata più adatto, ma comunque lo sforzo di farlo la sera penso sia più utile :)
C'è un libriccino carinissimo che si chiama proprio "Momenti di trascurabile felicità",di Francesco Piccolo,che parla di quei piccoli momenti di gioia che passano spesso inosservati nella vita di tutti noi.
RispondiEliminaFai benissimo a tenere il tuo diario della felicità,è un'idea davvero bella :)
Sul caldo,qua oggi si cuoce,malgrado qualche giornata di pioggia-pioggia(non quelle 4 gocce che appunto evaporano all'istante e fanno un'afa pure peggiore).
Su instagram stories,mah io ne guardo,ma mi dà ai nervi che non ho ancora capito un tubo di come si uniscano le foto o i pezzetti di video :( certo che questa cosa che si cancellano subito sembra una caccata pure a me :(
Grazie mille della segnalazione! L'ho preso subito (anche la versione dell'Infelicità :D)
EliminaIn che senso come si uniscano le foto? Come appaiano le tue foto di fila dici?
Il fatto che si cancellino dopo poco è bruttino. Che storia è se non ha un continuo?!
Ma cos'è Instagram Stories? o.o Non ne sapevo nulla!
RispondiEliminaComunque consolati, anche io ho un diario solo che non è "il diario della felicità" ma il classico ed infantile diario segreto :D Che a leggerlo anche Freud resusciterebbe per analizzare i miei pensieri più contorti lì riportati :D
Non conosci Instagram Storie? Sicura? I nuovi video che si possono pubblicare su Instagram! Aggiorna l'app!
EliminaIl diario segreto non è mai stato il mio forte, però potresti fare una succursale dove appunti i momenti di felicità :D
Il problema è trovare i momenti di felicità xD
Eliminaahahah le trovi le trovi :D!
EliminaTe lo auguro almeno
Un post ricchissimo di spunti.
RispondiEliminaIn primo luogo, oddiooo il diario della felicitaaaà. Ci avevo pensato anche io qualche tempo fa, perché ho una agendina che mi hanno regalato e che non so come usare e mi era venuto in mente di fare una cos del genere!Sono contenta di non essere l'unica matta xD
In secondo luogo, mi ha fatto ridere tantissimo la parte dell'atleta. Non perché io sia cattiva, ma ho immaginato la tua faccia spaventata guardando le varie gare.
Anche io ho visto pochissimo il mare (e pensare che ho girato ovunque per trovare il costume giusto senza mai usarlo poi xD) e sono stata sommersa dallo studio. Io più che altro, dei miei colleghi, invidio il tempo che hanno per fare tutto piuttosto che i soldi xD Se ti consola comunque siamo in due a stare a casa (del mio fidanzato nella seconda metà del mese xD).
Infine, anche da me (ma non siamo lontani) il meteo è stato strano. Serate quasi fredde che ad Agosto non si era mai visto!
Ma tanto ormai settembre è alle porte (che bello, esami in vista :-D), sopportiamo un altro po'. Un abbraccio ^.^
Ciao Paola!
EliminaGrazie per aver colto tutti gli spunti che ho lanciato :D Questi post sono sempre un po' troppo, ma alla fine mi rispecchiano, visto che penso tanto XD
Ti consiglio di provare con il diario delle felicità. Magari non funziona, ma non fa male :D
Esatto io sono terrorizzato da queste olimpiadi XD
Yeee viva la sessione autunnale XD
Baci :D
Da quando lavoro con continuità e anche con grandi giramenti di zebedei, un paio d'anni ormai, agosto si è invece trasformato in uno dei miei mesi preferiti. Quando riesco ad appropriarmi delle mie cose personali, del mio tempo. Che detta così significa che lavoro troppo e soprattutto che mi carico di troppo stress malsano ma non sono qui per lagnarmene... comunque capisco il tuo sentimento, l'ho provato per tanti di quegli anni... io però alla fine le Olimpiadi, dopo 31 anni ad averle snobbate, quest'anno me le sono proprio godute... sarà stata la presenza di tanti bei manzi, che dirti ;-) Per quanto riguarda Stories, è una di quelle robe che mi fanno pensare che lavoro nel campo sbagliato, credendolo innovativo e invece è tutto un copia e incolla... mi sa che da settembre il diario della felicità me lo faccio anche io, grazie per il suggerimento! E niente, passavo di qui per un saluto, è bello tornare d queste parti... :-)
RispondiEliminaBentornata Sabina, in tutti i sensi :D Mi fa piacere leggerti qui!
EliminaI manzi sono un bell'incentivo per seguire le Olimpiadi, ma se a fine gara ci si può fare una scatoletta di Manzotin, non riesco a seguire :D
Spero che il tuo diario si riempia tantissimo :)
Baci!!
Sai che questa cosa del diario della felicità è davvero bella? Io non so se avrei la costanza di tenerlo però è un qualcosa a cui penso spesso. Voglio dire, mi rendo conto che ci concentriamo spesso sull'insieme degli eventi che caratterizzano la nostra giornata o comunque sulle cose negative senza renderci conto di tutte quelle piccolezze che ci fanno star bene. Ed è proprio per questo che io, anche nei momenti peggiori, non sono mai riuscita a dire che le cose non andassero "bene". Voglio dire, ho tutto ciò che mi serve, sono triste come tanti altri, ho problemi come tanti altri ma ho anche un sacco di cose belle che do per scontate e non dovrei.
RispondiEliminaStories di Ig non mi dispiace. Io ho anche Snapchat ma non lo uso. Il concetto mi è affine ma penso funzioni per chi ha tanti seguaci. Chi mi guarda a me?! E poi io mi vergogno, non so che dire e mi sembra banale mostrare l'ennesimo paesaggio di mare in un video. O io che cammino. Boh!
Ogni volta riesci a spiegare i miei pensieri in maniera chiara e diretta. Sapessi esprimermi bene come te *-*
EliminaSiamo tutti un po' così, guardiamo sempre il bicchiere mezzo vuoto, che da un lato va bene perché cerchi di fare sempre di più, dall'altro però ti affossa.
Secondo me più che costanza nel riempire un diario simile ci vuole la forza per superare l'abitudinaria resistenza.
Io ti guarderei su Instagram! <3
Letto il tuo commento su ST, come promesso. Tra tutte le Mare Venier XD
RispondiEliminaMoz-