La teoria del tutto (2015)
Titolo originale: The Theory of Everything
Paese di produzione: Regno Unito
Durata: 123 min
Genere: biografico, drammatico
Regia: James Marsh
Io in fisica al liceo avevo tre, figuratevi se conosco i dettagli della teoria del tutto o della vita di Stephen Hawking, ma una brillante pagella non serve per apprezzare questo film.
In grado di andare oltre la semplice biografia, La teoria del tutto riesce a cogliere l'umanità dei suoi personaggi. Da un lato Stephen che a soli 21 anni vede precipitare la sua vita e la sua carriera a causa di una malattia, l'atrofia muscolare progressiva, che finirà lentamente per immobilizzare le sue capacità di movimento e di parola, ma non le sue funzioni celebrali.
I medici gli diedero due anni, siamo nel 1963. Ma Stephen sarà in grado non solo di superare la sua disabilità, continuando a scrivere e a studiare alle sue teorie e ad accrescere la sua fama, ma anche la malattia stessa vivendo molto tempo oltre la diagnosi dei dottori, e manterrà fino ai nostri giorni, non solo una mente eccezionale, ma anche uno spirito, ironico, fanciullesco e positivo.
Al suo fianco per buona parte della sua vita ci sarà Jane, la moglie devota fino alla santità o giù di lì.
Una donna che saprà gestire, supportare e sopportare il marito, la sua malattia, l'arrivo dei figli, una vita che probabilmente non era come l'aveva immaginata.
Jane prende buona parte della narrazione, sicuramente perché il film è tratto dalla sua biografia, ma non si scade nell'autocelebrazione: ognuno ne uscirà fuori con i propri pregi e i propri difetti, senza pietismo o compassione di sorta.
Grandissimi attori, da Eddy Redmayne, che trasforma letteralmente il suo viso per somigliare a Hawking, a Felicity Jones, che coglie a 360° il carattere di Jane, per un film romantico, drammatico, e molto molto emotivo ( forse troppo?).
Chi non s'è fatto il pianterello?
***
The Imitation Game (2014)
Paese di produzione: Stati Uniti d'America, Regno Unito
Durata: 113 min
Genere: biografico, drammatico
Regia: Morten Tyldum
Una storia affascinante, intricata e intensa. In pratica se vi sto scrivendo è grazie anche ad Alan Turing e al suo genio. che creò il primo embrionale cervello meccanico da cui sarebbe nato il moderno computer e The Imitation Game ne è, in parte, la biografia. Una storia vera che a quanto pare restò nascosta per molti anni. Fra continui flashback fra il 1928 e il 1939, Alan stesso racconterà la sua vita, dalla gioventù, periodo in cui veniva deriso e ghettizzato da compagni di scuola e professori, all'ingaggio da parte del governo inglese per partecipare ad un progetto segreto con lo scopo di decifrare i messaggi in codice dei tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale.
Un Alan di certo non amabile e socievole, proprio a causa del suo passato, ma che col tempo evolverà come il suo progetto, aprendosi al prossimo e alla possibilità che collaborare con gli altri non sia un modo per svalutarsi, ma anzi spesso è indispensabile.
Tuttavia, finita la guerra, Alan si troverà abbandonato e solo, a dover lottare contro un mondo che non l'ha mai capito fino in fondo, non solo nella sua abilità ma anche nella sua umanità.
Bellissimo film, cast ben scelto. Peccato per Keira Knightley, secondo me un po' messa da parte rispetto al ruolo che riveste.
Voto 8
***
Big Eyes (2015)
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Durata: 105 min
Genere: biografico, drammatico
Regia: Tim Burton
Altra biografia che tanto ormai ce le propinano a rullo. Questa è la storia della pittrice Margaret Keane e di come, per anni, visse all'ombra del marito Walter, un agente immobiliare assetato di denaro e col pallino dell'arte, che si finse creatore dei celebri quadri raffiguranti bambini dagli occhi grandi.
Può suonare strano che una donna taccia così a lungo sulle menzogne dell'uomo che ha sposato, ma si tratta di una storia vera e trovandoci nel ventennio fra gli anni '50 e gli anni '70, risulta decisamente più credibile. Il film comunque non ci mostra dettagli sull'infanzia della protagonista, che magari possano darci un quadro più completo sul suo carattere.
Non so se invece Walter fosse davvero così caricaturale nel suo essere.
Che difetti ha questo film? Nessuno in particolare, ma risulta didascalico. Che la regia sia firmata da Tim Burton non si nota poi molto. Molto belli alcuni scenari, ricchi di luce e colori, una bella fotografia, ma ci sono scene che a mio avviso potevano essere caricate di significato. Invece il tutto si svolge in maniera lineare, come se un liceale venisse interrogato dalla prof. di storia dell'arte e iniziasse a ripetere.
Voto 6
***
Come ammazzare il capo 2 (2015)
Titolo originale: Horrible Bosses 2
Durata: 108 min
Genere: commedia (ma della più becera)
Regia: Sean Anders
Chi mi segue da più tempo starà pensando che io sia recidivo, ed ha ragione. Effettivamente avevo visto l'anno scorso, bocciandola miseramente, la prima parte di questo film e non so cosa mi abbia spinto a vedere anche il sequel ma si sa che ho problemi seri.
Mi è piaciuto? Ma neanche un po'!
Devo però dire una cosa: se nella prima versione si cercava in qualche modo di innestare un contesto reale con faccende al limite dell'assurdo, questa volta sin dall'inizio il film punta all'inverosimile. Il risultato quindi è qualcosa di assolutamente irreale, ma coerente nella sua logica.
Il problema è che a me non fa ridere, è solo imbarazzante. E dopo i film sopraelencati è davvero la deriva del cinema.
Resta la domanda
Ma qual è il senso della carriera di Jennifer Aniston?Voto 4
Evvai, ho trovato un altro che di fisica aveva 3. Pensavo di essere il solo.
RispondiEliminaAnche per me stupendo La teoria del tutto, mentre Big Eyes è stato il primo grande diludendo dell'anno.
Come ammazzare il capo 2 devo ancora vederlo e, avendo detestato pure io già il primo, devo resistere alla tentazione di guardarlo giusto per ammazzarlo con una mia recensione. :)
In realtà avevo 5 :D
EliminaAmmazzalo pure! Goi, ma tu che ne sai, non è più visionario La Teoria del tutto di Big Eyes?
La teoria del tutto ed imitation game li devo ancora vedere, delusa (in parte) anche io da big eyes.
RispondiEliminasu come accoppare il capo mi fido eh...non ho visto manco il primo.
Non ti sei persa niente di niente con Come accoppare il capo :D fammi sapere se vedi gli altri due :)
EliminaVabè e che te dico... quelli che ho visto sai già che li ho visti e sai anche quello che penso e quelli che non ho visto, non li ho visti quindi "de che stamo a parlà?!?" :D
RispondiEliminaVoglio il premio commento del mese XD
Miglior "commento vedo, non vedo" dell'anno. Gerto che te lo do il premio XD
EliminaIl senso della sua carriera è rizzarminil c... ervello.
RispondiEliminaNon ho ancora visto nessuno di questi film comunque, e li vedrò tutti al più presto nell'ordine in cuinli hai messi ;)
In ordine di preferenza! Fai bene e fammi sapere (tranne che per ammazzare il capo, non voglio sapere NULLA di ciò che ti pare XD)
EliminaConcordo più o meno su tutto. Quanto alla Aniston, sarò un cattivone iperselettivo, ma se vedo il suo nome fra gli attori di un film di solito lo evito... :)
RispondiEliminaMa che cattivone! Fai benissimo! Che poi non sarebbe nemmeno tanto male, magari in una commedia brillante sarebbe caruccia, ma sceglie parti da cani...
EliminaLa teoria del tutto e the imitation game li andrò a vedere... e mi fido del tuo giudizio, poiché credo che viaggiamo lungo la stessa frequenza emotiva. ^^
RispondiEliminaIspy 2.0
Fidati che ti piacciono e poi mi dici che te ne pare :D
EliminaStrano che Burton abbia meramente svolto il compitino.
RispondiEliminaNon sei l'unico che ha descritto Big Eyes così... mi fa sempre strano quando un grande artista scende di tono...
Moz-
Eh sì, secondo me ha toppato. O meglio, il film non è brutto, non è troppo lungo e quindi non annoia, ma davvero se leggi una qualunque biografia ti pare lo stesso...
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaSì, dicevo.
EliminaVolevo andare a vedere The Imitation Game ma a questo punto avevo capito fischi per fiaschi, una storia che non c'entra niente con quello che hai raccontato tu. Non c'ho capito 'na mazza manco stavolta insomma. Perdo colpi che è un piacere.
Ma andava bene anche quello di prima XD
EliminaOra sono curioso: che storia ti sembrava?
Non mi convinceva la frase in italiano XD
EliminaAvevo capito che si trattava di decifrare i codici segreti dei nazisti ma pensavo si trattasse di una spia o qualcosa del genere.
ok xD
EliminaMmmmh in parte ci hai preso... vedrai
Spezzo una lancia a favore di come ammazzare il capo 2.
RispondiEliminaLo consiglio solo a quelli che come me si divertivano a guardare "c'è sempre il sole a philadelphia" dove ci sono 3 idioti che fanno gli idioti, un po' come nel film! :D
Detto questo, non ho visto Big Eyes, ma ho visto sia The imitation game che La teoria del tutto e per entrambi è un grande sì! Entrambi incentrati su vicende biografiche di uomini geniali fanno parte di quel genere di film che ti lascia ispirato, pieno di energia e di voglia di fare, almeno a me capita così.
Un plauso grande agli attori protagonisti di entrambi i film e confermo il pianterello, anche più di uno, durante la visione della teoria del tutto. ;)
Ciao Martina! Benvenuta :)
Eliminaahahah dai, gli ho dato un voto in più rispetto al precedente :P
Anche a me hanno dato grande energia e certo, non credo diventerò un genio come loro, ma danno tanta forza!
Attori grandissimi in entrambi i casi! So che Cumberbatch aveva già interpretato il ruolo di Hawking.
Concordo su molte cose ma non su la teoria del tutto, che ho trovato troppo scarno e privo di sguardo "autoriale". un pò semplicistico insomma..
RispondiEliminaTim Burton è riuscito nell'impresa di non candidare amy adams agli oscar, non era facile XD
Se volete dare un occhio ai miei voti ;)
https://alessandrosalati.wordpress.com/2015/01/21/la-teoria-del-tutto-e-la-fiacca-corsa-agli-oscar/#more-160
Ho letto un po' da te ma non mi trovo d'accordo, non tanto per il voto ma perché crei un Hawking vs Turing quando secondo me sono entrambi biografie, ma da punti di vista diversi. Appunto in The Imitation Game si parla della vita di Turing (ma ad esempio viene messa da parte Joan Clarke), in La teoria del tutto si parte dalla biografia di Hawking per arrivare e intrecciarsi con quella della moglie (anche perché il film è tratto dal suo libro). Penso che voler fare un'opera completa su Hawking avrebbe creato il lavoro didascalico che definisci!
EliminaHo visto solo "La teoria del tutto" fra questi, ma non mi è piaciuto per niente. Se la pigrizia non prende il sopravvento ancora ci scrivo un post così spiego perchè!
RispondiEliminaSono curioso di sapere come mai e quindi ti leggerò :D
EliminaIo prima di vedere il film "La teoria del tutto", mi sono scaricata il libro.
RispondiEliminaMA l'ho abbandonato perché era di una pallosità ALLUCINANTE.
Ed è un avvenimento raro che la sottoscritta abbandoni un libro prima di finirlo!
Spero che il film sia meglio!
A me è piaciuto parecchio :) Fammi sapere!
EliminaLa teoria del tutto mi ispira un sacco D:
RispondiEliminaFammi sapere se lo vedi! A me è piaciuto, poi magari qualcuno può trovarlo noioso o melenso!
EliminaNon ne ho visto neanche mezzo di questi film! In genere decido cosa vedere sulla base degli attori e dei registi (mossa sbagliata lo so).. ho scelto American sniper e mi ha traumatizzata per i 10 giorni successivi! Big eyes lo volevo vedere ma nessuno si è prestato ad accompagnarmi.. quindi pazienza!
RispondiEliminaCiao, benvenuta :) Io non sono così bravo da conoscere attori e registi e quindi scegliere di conseguenza!
EliminaAmerican Sniper l'ho saltato per adesso, vorrei prima qualcosa di più leggero prima di film drammatici!
Da fun accanita di Tim Burton, anche io ho avuto le stesse impressioni su Big Eyes. La teoria del tutto mi è piaciuto davvero molto, anche se avrei preferito una maggior caratterizzazione psicologica dei personaggi.
RispondiEliminaIn che senso una maggiore caratterizzazione?
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