09 luglio 2016

Yankee Candle e non solo: rispondo alla vostre "domande"

Ciao a tutti!

Visto che il caldo ci attanaglia, non è il momento ideale per inebriarci con candele profumate, anzi anche solo l'idea di avere una seppur minuscola fonte di calore aggiuntiva, può far salire il panico.
Non per questo, però, non se ne può non parlare in altri modi.

Sebbene Yankee Candle sia un marchio uber chiacchierato pensavo che la gente si fosse non solo rotta le scatole di sentirne parlare, ma che avesse saziato la propria curiosità.
Invece ho notato che ogni post sull'argomento ha suscitato molto interesse anche dopo parecchio tempo e che molte delle chiavi di ricerca riguardano appunto le candele.
Ho pensato quindi di arrogarmi il diritto di rispondere alle vostre curiosità, quantomeno in nome di tutta la cera che ho sciolto e tramite appunto le chiavi di ricerca, cercare di dissipare qualche dubbio che vi ha spinti fino al mio blog. 
Inizio proprio dalle Yankee Candle, ma le domande riguardano anche altri marchi. 



Cosa sono le Yankee Candle?



A riguardo in verità, avevo accennato in modo generico in un primissimo post, ma cerchiamo di andare a fondo.
Yankee Candle sono appunto candele nate dal genio di Michael Kittredge. La storia racconta che alla fine degli anni '60, in un paese del  Massachusetts, Michael creò per la prima volta una candela come regalo di Natale per la madre, ma una vicina (pettegola), vedendo e apprezzando il regalo, convinse il ragazzo a crearne delle altre e a venderle e così nacque una piccola azienda che sarebbe diventata uno dei marchi di profumatori per ambiente più famosi al mondo.

Il logo storico del marchio

Pare che all'inizio Michael venisse aiutato dal padre, ma poi coinvolse anche un paio di amici delle scuole superiori. 
Ovviamente l'azienda man mano si è espansa, e col tempo lo stesso Kittredge ha lasciato il posto per dirigere un'altra azienda di candele col figlio, la Kringle Candle
E, com'è noto, oggi Yankee Candle consta di un casino di referenze: oltre alla linea più nota, ovvero le tart, le giare di tre dimensioni e i sampler, ci sono i diffusori a bastoncino, gli spray, i profumatori per auto e i bruciatori elettrici. Il tutto corredato da diversi accessori.


E, com'è noto, esistono tantissime profumazioni, alcune fisse, altre in edizione limitata.
Insomma tutte cose del tutto inutili che rendono contente personcine superficiali come me.

Dove si trovano le Yankee Candle? Quanto costano?

Yankee Candle ha negozi monomarca anche in Italia, soprattutto in grandi città (Bologna, Torino, Verona per fare qualche esempio). Ma sono vendute anche da Coin, e altri negozi di articoli per la casa. Il mio consiglio è di cercare in rete la propria città, perché magari trovate qualche negozio che, pur non facendo parte di una catena, ha comunque gli espositori Yankee Candle. A volte si trovano anche nei negozi per giardinaggio. Non ci sono invece da Brico Center, o per lo meno qui da me non le ho mai viste.
Il costo, ahimè, è aumentato. Un tempo le tart costavano 1.80€, adesso siamo a 2.25€, fino ad arrivare ai 29.90€ per la giara grande. E io dico, signor Yankee, se mi leggi: what the fuck?!


Bisogna dire che, nella mia esperienza, non ho mai trovato sovrapprezzi anche nei negozi non ufficialmente affiliati. E non dimentichiamoci che si possono trovare offerte, come quelle sulle fragranze del mese o sulle fragranze natalizie.

Quali sono gli ingredienti delle Yankee Candle?

Non ho letto niente di ufficiale, o comunque più specifico di questo, per quanto riguarda gli ingredienti delle Yankee Candle.
Non ci sono scritti sulle giare, come fosse l'INCI di un cosmetico, perché legalmente non è necessario.
Pare che le candele siano composte di paraffina alimentare raffinata, quindi atossica, e sono aromatizzate con oli essenziali e aromi naturali; gli stoppini invece composti di fibre naturali.

Sulla mia jar piccola di Season of Peace.
Lyral, Hexyl Cinnamal e Pentadecalactone sono i componenti potenzialmente allergizzanti 
Tuttavia sulle giare appaiono i componenti potenzialmente allergizzanti che possono appunto creare allergie e problemi respiratori di sorta.

Le Yankee Candle sono sicure?

Direttamente legato agli ingredienti c'è il discorso sicurezza. Il sito ufficiale, oltre alle classiche indicazioni su come utilizzare le Yankee e quali precauzioni prendere, non dice granché. 
Il marchio è famoso, e penso che non ci siano stati problemi di sicurezza o sarebbero venuti a galla. Bisogna dire che eventuali casi di allergia possono però succedere. Come vi dicevo, sulle confezioni sono indicati gli agenti allergizzanti, per cui, in caso di sensibilità estrema è sempre meglio controllare. Per il resto, mi par di capire che le Yankee Candle siano sicure o avremmo avuto una moria di blogger, compreso me. Personalmente non ho grandi allergie, ma vivendo in casa con altre persone ho visto che le Yankee Candle che ho provato non hanno arrecato alcun fastidio, se non una mera questione di gradimento o meno della fragranza. 
Secondo me, la sicurezza di una candela (a meno che non sia davvero fatta con i residui dei tubi di scappamento) è data dall'uso che ne fate, qualsiasi marca sia. Quindi, con un po' di buon senso ce la si può fare: ad esempio non mi pare consono tenere la candela accesa per ore in una stanza chiusa e troppo piccola, perché anche se non vi fa male, un pochino rintronati ne uscite. 
Oppure tenersela sotto al naso tutto il tempo sniffando, è ovvio che vi arreca mal di testa; basta respirare normalmente e non ci sono problemi. Insomma, un po' di logica e di buon senso

Come si usano le tart Yankee Candle?

Una delle chiavi di ricerca più frequente riguarda il come si accendano, come si usino le tart, e come funzioni il brucia tart (o brucia essenza). 

tart yankee candle

E un po' vi capisco perché, se per gli altri formati si trova già inserito lo stoppino, nella tart ci si deve armare di altri strumenti.
Facciamo chiarezza: la tart, o tartina, cialda, cialdina, è la versione di pura cera che necessita di un fornelletto per essere sciolta ed emanare profumo. A questo scopo si usano i bruciatori, i classici brucia essenze usati per gli oli essenziali.
Il brucia essenze è composto da un ripiano inferiore in cui inserire ed accendere la tea light (il lumino inodore che fa sciogliere la cera) e un piattino superiore su cui mettere la tart (dopo aver rimosso ovviamente l'involucro esterno di plastica).


Yankee Candle ha dei brucia tart, ma sono costosi e non serve spenderci molto: ne trovate delle versioni economiche nel negozi di articoli per la casa. L'unica accortezza che posso suggerirvi è di scegliere un bruciatore che vi consenta di inserire la tea light senza doverla distruggere, per cui con un imbocco abbastanza largo. Ed è meglio scegliere brucia tart in ceramica o terracotta e non in vetro che sono belli ma fragili.
Quanto ai lumini (tea light) da mettere sotto, secondo me c'è una certa differenza: di base alcuni fanno fumo e vanno a sporcare il profumo che abbiamo appena diffuso. Le migliori che ho provato finora sono di Bolsius, proprio perché non creano cattivi odori, ma esistono di tante marche.
Non serve sciogliere tutta la tart ma basta usarne una parte: un quarto se parliamo di spazi medio piccoli, mezza per spazi più grandi, semplicemente tagliandola con un cutter o un coltello
Molti lamentano il fatto che le tart si sbriciolano nel dividerle. In questo caso posso dirvi che usando appunto un coltello e non spezzandola a mano, il problema si riduce; eventualmente potrete mettere la tart un po' in frigo per indurirla. Tuttavia ho visto che ci sono tart che si sbriciolano più di altre indifferentemente da come le dividete.
Per "spegnere" il bruciatore basta spegnere la tea light e aspettare che la cera di raffreddi.

Dopo quanto tempo le tart emanano profumo?

Praticamente subito, ma il profumo pieno arriva quando la tart è completamente sciolta e il bruciatore si scalda sempre più. Dipende ovviamente dalla fragranza scelta, se è più o meno intesa e da quanta cera avete messo nel bruciatore.

Quanto dura una tart?  Quando bisogna buttarla?

Una tart intera profuma per circa otto ore. Spezzettandola, e sciogliendo un quarto di cialda, la profumazione dura circa 4 - 5 ore.
Per capire che la tart è finita non c'è un metodo matematico. Indicativamente capite che la tart è da togliere dal bruciatore, quando o non profuma più, o il profumo vira verso qualcosa di ceroso. Lo capite, ma ripeto, indicativamente dopo 4 o 5 ore un quarto di tart non ha più profumo.
La cera della tart non si consuma come accade con le classiche candele con lo stoppino, ma vi resterà questo simpatico cerchietto di cera.

Quanto posso tenerla accesa?

Alcune persone si sono chieste quanto si può tenera accesa una Yankee Candle, che può sembrare una domanda scema ma non lo è. Ovviamente le tart puoi tenerle accese quanto vuoi: dopo circa 8 ore non profumeranno comunque più, per cui...
Per quanto invece riguarda le giare o comunque tutti quei formati che durano molto, il mio consiglio è di tenerle accese non più di 3 ore perché pare si conservi meglio la fragranza. Direi anche non meno di un'ora perché la superficie deve essere tutta ben sciolta, al fine di evitare che si consumi male, e vi resi storta o comunque bruci in maniera disomogenea. Questo vale per tutte le candele. 
Arrivati però alla fine, quando vedete che lo stoppino è molto corto, lasciatela bruciare il più possibile o resterete con avanzi di cera inutilizzata e inutilizzabile.

Come si toglie la cera dai bruciatori? Come si pulisce il bruciatore?

Una volta che la nostra tart è terminata o semplicemente vogliamo cambiarla basta mettere il bruciatore per pochi minuti (non c'è un tempo preciso, bastano 5 minuti, ma se lo lasciate di più non esplode) in freezer. Una volta tirato fuori, basta far pressione sulla cialda e questa si stacca.
A volte però non viene via facilmente: un po' dipende dalla tart, un po' dipende dal bruciatore. In questo caso basta accendere il lumino sotto la nostra tart: non vogliamo che la cera si sciolga del tutto, basta solo che il fondo si scolli, e di nuovo, facendo pressione, viene via tutto.
Una volta rimossa la tart precedentemente staccata col metodo del freezer in teoria nel bruciatore resta giusto un residuo sui bordi. In questo caso il modo più rapido per rimuoverlo è farlo sciogliere, mandando il bruciatore a vuoto, semplicemente accendendo il lumino di sotto. Poi, facendo attenzione a non ustionarci, con dello Scottex rimuoviamo la poca cera sciolta. In questo modo viene ben pulito e non resta alcun odore.
Di tanto in tanto si può lavare con acqua come qualsiasi oggetto. 

Yankee Candle: meglio giara o tart?

Per quanto io prediliga le tart, bisogna fare un distinguo. Nel range di fragranze Yankee, le tart e le giare soprattutto media e grande, sono i formati che profumano di più. Diciamo che se volete la quasi assoluta certezza di avere molto aroma nell'aria, le tart sono la soluzione che state cercando. 
Questo il linea generale ma può variare in base alla fragranza scelta
Allora come scegliere? In base al gusto e alla praticità.
Io amo cambiare e le tart in questo sono un ottimo modo per farlo. Ma sono anche perfette per provare la fragranza, senza spendere troppo e senza ritrovarvi con un boccione inutilizzato dopo un acquisto avventato. Il problema, a mio avviso, delle giare, oltre al rischio che possano non profumare quanto desideriamo, è che poi ci si ritrova con questi barattoli di vetro che io francamente finirei per buttare perché non ho fisicamente dove metterli, e un po' mi spiacerebbe. Dall'altro lato, se amate una fragranza, in lunga distanza può essere più conveniente prendere una giara grande che vi dura di più. 
Insomma, è una mera questione personale.

Come sono i sampler Yankee Candle? Come si usano?

I sampler sono detti anche votivi, ovvero quei candelotti o moccoli, che hanno già lo stoppino ma non hanno una jar esterna. 

sampler yankee candle

Il concetto dei votivi è principalmente quello di creare ambiente e, in secondo luogo di profumare. Per cui sono stati studiati per avere una fragranza media ed essere accesi anche più di uno in una volta
Mi son lanciato da poco alla scoperta dei votivi, che per un po' avevo snobbato, ma penso abbiano i loro vantaggi. Intanto non necessitano di lumini, fornelletti, bruciatori e cose simili per essere essere sciolti e questo rende tutto più facile. Inoltre la fragranza dei votivi, almeno di quelli che ho provato finora, pur non avendo la saturazione di una tart, è comunque presente e questo li rende perfetti se non amate fragranze troppo intense o se avete piccoli spazi da profumare e le tart tendono ad essere too much.
Come si usano?
Basta eliminare l'involucro esterno e inserire il sampler in un contenitore adatto. Non si possono accendere senza contenitore perché la cera si scioglie del tutto, ma va bene davvero un bicchiere o, è anche molto carino a mio avviso, metterle in una tazzina abbastanza alta e abbastanza stretta.
Sul fondo di questo bicchiere o tazzina o di quel che vi pare, è bene mettere un cucchiaino di sale o di sabbia; questo per far sì che, una volta che la vostra candela sta per terminare, non vi resti incollata sul fondo, ma si tolga in modo molto semplice, anche questa volta mettendo un attimo in frigo il bicchiere. In pratica vi resterà un fondino di sabbia e cera. 

Come mai la candela Yankee non emana profumo?

La domanda da cento milioni di dollari: come mai la Yankee non profuma e che faccio in tal caso?


La "percentuale" di profumazione della candela dipende puramente dalla fragranza che scegliete
Ci sono Yankee Candle che emanano più profumo ed altre che ne emanano meno. E non c'è una prova scientifica che ve lo faccia sapere prima dell'utilizzo, perché magari da spenta profuma anche molto. Usando le tart Yankee Candle finora non mi è mai successo che la candela non profumasse; magari mi è capitato di avvertire una fragranza meno rispetto che un'altra, ma si risolve semplicemente aggiungendo più cera al solito quarto di tart che faccio sciogliere. 
Mi è capitato però molto, molto tempo fa di avere a che fare con una giara grande di Sicilian Lemon il cui profumo era davvero impercettibile. Questo la rendeva perfetta per fare atmosfera anche a cena, quando non vuoi essere disturbato da troppi aromi, ma le Yankee Candle vengono scelte soprattutto per il profumo, e se spendo 30 euro per nulla, mi parte la briscola. Se dopo aver fatto sciogliere per bene la vostra candela (tutta la superficie deve essere sciolta) e non si avverte nulla, allora è possibile che la fragranza scelta non sia molto performante. 
La soluzione in caso di una candela in giara o di votivo che non profuma, è quella di tartizzarlo: senza spaccare tutto, rompete con un coltello, un pezzo della cera della candela e fatela sciogliere nel brucia essenze come fosse una tart. Questo ne può migliorare la resa, ma non sarà come avere una tart vera e propria o comunque una Yankee più intensa. Se ancora non funziona, potete sempre mixarla ad un'altra candela con cui possa in qualche modo star bene creandovi una fragranza personalizzata. 
Un'altra opzione è quella di mettere la tart o il votivo in un cassetto, qualora appunto da spento abbia un profumo abbastanza evidente. 

Yankee Candle, Millefiori Milano e Bolsius Aromatics: quale scegliere?



Spesso ho visto curiosità sulle differenze fra Yankee Candle, Bolsius e Millefiori Milano, che effettivamente sono marchi abbastanza famosi e altrettanto reperibili. 
Su Yankee Candle ho speso davvero fin troppe parole, per cui per farla breve posso dire che sì, le trovo valide e sì continuerò ad acquistarle.
La differenza riguardo alle altre due marche secondo me riguarda l'impronta che hanno le aziende e che stile di prodotti immettono sul mercato. 
I pro di Yankee Candle sono proprio la vasta scelta di fragranze, l'intensità, e il costo tutto sommato abbordabile. Dall'altro lato però il marchio ha uno stile particolare, un po' shabby chic, che ad alcuni può risultare pacchiano. Inoltre le fragranze Yankee possono risultare troppo prepotenti, troppo forti o stucchevoli. 
In questo senso Millefiori Milano è decisamente meglio: delle linee più moderne, sobrie e attuali per quanto riguarda i packaging, decisamente più adattabili a tutti gli stili di arredamento, perché alla fine sono discrete. Io stesso ho tenuti i loro prodotti in bella vista in casa e appattavano bene


Anche qui abbiamo una ampia selezione di profumi fra cui scegliere; se ricordate ho avuto una collaborazione con loro ed ho provato tre prodotti di tipologie diverse. Ho trovato che fossero sì, leggermente meno intense di una Yankee, ma le profumazione mi è sembrata più raffinata, più elegante se vogliamo. Inoltre sono made in Italy. 
Quindi, di nuovo, è questione di gusti secondo me. Sinceramente, dovessi far un regalo, opterei per una Millefiori, a meno che non sappiate che al destinatario piacciano proprio le Yankee.
Bolsius invece è stata abbastanza deludente, per lo meno per i due votivi che ho comprato. So che il loro range di prodotti è ampio, ma non riesco a reperire molti pezzi. Ho preso un'altra candela recentissimamente ma aspetto a sbilanciarmi. 
La qualità della cera sembra buona, tant'è che non emana cattivi odori quando la si spegne, però il livello di profumazione è davvero basso. Ok il costo è basso, ma nulla di più.


Qual è la miglior Yankee Candle?

Altra domanda da cento milioni di dollari; qual è la miglior Yankee, quale profuma di più, qual è la più buona, quale Yankee Candle persiste di più?
Rispondere a queste domande è praticamente impossibile, perché i profumi sono incredibilmente ed estremamente soggettivi, motivo per cui nessuno può dirvi quale candela sia meglio, e quale peggio,  per voi, perché ciò che piace a me può non piacere ad un altro. 
La stessa percezione degli odori varia, per cui è possibile che nei momenti della nostra vita un profumo ci piaccia, e poco dopo ci disgusti o finiamo addirittura per non avvertirlo. 
L'unica cosa è andare in negozio e annusarle, perché tendenzialmente il profumo da spente corrisponde al profumo che avvertirete da accese almeno per quanto riguarda il 90% delle tart che ho usato. 
Qui, qui, qui e qui trovate le mie recensioni, ma più che mai in questo caso sono impressioni personali che lascio soprattutto quando fiuto qualche sòla, e voi stessi me lo avete confermato concordando con me, ma soprattutto discordando. 

Spero che questo lungo post sia comprensibile e possa essere utile a chi vuol lanciarsi nel mondo delle fragranze per ambiente.
Se dovessi riassumere tutte queste parole vi direi di provarci e magari, come è stato per me, scoprirete una nuova passione.

A presto! 



20 commenti:

E tu cosa ne pensi?

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  1. la prossima volta che sotto qualche video mi faranno domande in proposito, linkerò direttamente questo tuo post :D eddajeeeee ogni tanto me servi a qualcosa gnegnegneeeeeeeeee :P

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  2. Da quando mi hanno chiuso la Coin non riesco più a sbirciare le nuove fragranze, da Kasanova c'è sempre la commessa che rompe, uff!

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    1. Le commesse impertinenti le odio! Specie quelle che ti dicono "conosce già i prodotti?".... ehmmmm un pochino

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  3. Sai che io uso le yankee anche d'estate? :D Ovviamente meno rispetto all'inverno, però ogni tanto mi mancano e devo accenderne una!
    Comunque pure io ho trovato praticamente le tue stesse identiche informazioni cercando gli ingredienti, devo dire che mi lascia un po' perplessa il fatto che così tante profumazioni possano essere create solo con o.e. o aromi naturali... Però non so, non faccio la chimica di mestiere XD
    Concordo anche sui votivi! Ne avevo regalato qualcuno a mia madre per natale e lasciavano comunque un bel profumo per la stanza... Meno intensi ripetto alle tarte, però comunque si percepiscono!
    Gran bell'articolo, super super completo *_*
    Ah, delle volte sono capitata anch'io sul tuo blog cercando le tarte, eheh. Buona domenica!

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    1. Ogni tanto capita anche a me :D Specie le profumazioni fresche, ma tengo il tutto ben lontano da me xD
      Quanto agli ingredienti, effettivamente, anche se non è necessario, potrebbero parlarne più chiaramente se non hanno nulla da nascondere, però non sono obbligati.
      Grazie mille :D

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  4. Post molto interessante e molto chiaro. Bravo!!
    Le candele mi piacciono molto, ma di solito evito di usarle perchè son troppo smemorata/distratta e vorrei evitare di dimenticarla eccesa!!

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    1. Grazie mille!
      Eh allora meglio non rischiare, anche se in generale, io cerco di metterla in un posto in cui non può far danni.

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  5. Ottimo questo post, soprattutto per i novellini.
    Io uso le yankee candle praticamente ogni giorno da più di 3 anni, estate compresa. Da quando poi, un amico, mi ha regalato un bruciaessenze elettrico me le godo ancora di più perché posso evitare di comprare pure le tea lights neutre da mettere sotto.

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    1. Sì esatto, le domande che ho scovato erano molto per beginners ma va bene così :)
      Son curioso di testarlo un brucia essenze elettrico, ma la fiammella, specie d'inverno, per me crea tutta un'altra atmosfera :)

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  6. Buttare la jar?? Non ho capito bene.. BUTTARE LA JAR?? NO! FERMO!! mi si sta spegnendo il telefono, non sono arrivata a fine post ma non ho potuto non commentare! tesoro c'è qui Erika che adotta le tue jar. .. manco io ho posto ma per le jar vuote di trova 😏

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    1. Ahahah se un giorno dovessi comprarne troppo, adesso so a chi mandarle :D

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  7. Ottimo post, forse l'unico in materia, soprattutto per la parte riguardante gli ingredienti. Occorrerebbe interrogarsi, se al di là delle tendenze, non sia il caso di guardare anche alle candele profumate naturali presenti sul mercato. Comunque, complimenti.

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    1. Grazie mille! Effettivamente trovare informazioni sugli ingredienti non è facile non essendo previsto dalla legge e posso capire la preoccupazione di chi vorrebbe accendere abitualmente candele ma ha paura di eventuali sostanze nocive.
      Grazie ancora

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  8. Toglimi una curiosità, le cere di qualità dovrebbero essere morbide, burrose, non dure e grumose (vedi cera di soia, cera d'api etc) Moltissimi marchi non si bruciano correttamente, si crea il buco interno e per risolvere questo problema si sono inventati il doppio stoppino.....
    come faccio a capire quale marca sia meglio?
    hai mai provato Woodwick? me la stnno consigliando diverse amiche.

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    1. Ciao! Per esperienza ho capito che la qualità della cera non influenza poi molto la qualità del profumo. O, meglio, certo una cera particolarmente scarsa farà sicuramente un brutto odore che prima o poi spunterà durante la profumazione. Il tipo di cera dicono faccia la differenza (quindi cera di soia o paraffina), e mi fido del fatto che la cera di soia sia più naturale, ma lì dipende un po' dalle scelte personali. A me non crea problemi utilizzare la paraffina. Il fatto che la cera sia più burrosa o più sbriciolosa secondo me non influisce sulla qualità della combustione e quindi del profumo. Ci sono Yankee candle ad esempio più burrose e altre più friabili ma profumano allo stesso modo, per cui immagino dipenda solo da come le fragranze e gli oli si leghino con la cera. Oppure vedi le Heart and home (ne ho parlato qui)
      Tutto questo per dirti che non c'è una risposta alla domanda "quale marca è meglio". Dipende dai tuoi gusti sulla profumazione e sulla scelta degli ingredienti che compongono la cera, se questa è dura o burrosa secondo me poco importa.
      Per i problemi di combustione ho fatto un post apposito sulle jar e su come utilizzarle al meglio (qui). Le Woodwick le sto testando, ma le ho utilizzate ancora poco per poterle recensire.
      Spero di aver risposto alle tue domande, ma in ogni caso son qui :)

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    2. Ciao, Grazie del tuo suggerimento, diciamo che ancora non sono pienamente convinta, nel senso che se alcune marche si sciolgono perfettamente senza bisogno di calze, senza bisogno di tagliare lo stoppino etc etc un motivo ci sarà per di più un amica che ha un negozio di candele dove rivende molti marchi famosi in più lei stessa produce candele mi disse che il fatto che la cera sia dura non è sinonimo di qualità. Ora mi sono impuntata e vorrei capire quale è la verità, diciamo che se devo spendere 30 euro per una candela preferirei avere un prodotto di qualità piuttosto che uno che pago più per il marchio che per la qualità dei materiali.
      scusa il papiro, ma preferisco sentire più pareri... :-) tra poco se vado avanti cosi le faccio analizzare hahahahahah
      grazie
      chiara

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    3. Ciao Chiara! Di nulla! Io mi trovo d'accordo con la tua amica riguardo al fatto che la consistenza o la durezza non siano automaticamente sinonimo di qualità o di non qualità dei materiali. Proprio stamattina ho acceso una tart Yankee Candle che era dura e poco sbriciolosa rispetto ad un'altra accesa giorni fa che si è completamente sbriciolata, pur facendo parte della stessa collezione e pur immagino essendo composta dalla medesima qualità della cera. Purtroppo l'unica sarebbe davvero esaminarle perché per legge non è necessario dichiarare gli ingredienti.
      Secondo me la variazione di bruciatura dipende anche dalle jar, per esempio le Woodwick sono in dei barattoli che aiutano la combustione, al contrario di Yankee. Insomma è un discorso complicato e non preoccuparti dei papiri :)

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  9. È vero che con il tempo gli oli essenziali evaporano? Quindi non sono da collezione?

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    1. Ciao, ti riferisci agli oli essenziali delle candele o agli oli essenziali tal quali? Non sono un collezionista e non so dirti se dopo 10 o più anni le candele subiscano dei cambiamenti ma immagino di sì. Vedo ad esempio che anche dopo magari un annetto (mi capita che qualche tart mi resti per più tempo) la cera inizia a cambiare un po' colore e a impregnare l'etichetta. Credo che da una jar in vetro è più difficile che gli oli essenziali vengano dispersi, al massimo appunto si depositano sul fondo, ma non mi stupirei se comunque dopo parecchi anni non abbiano più la stessa capacità di profumare

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