Buon sabato a tutti!
Oggi si va di film, anche perché fra pioggia e neve, il cinema è il miglior rifugio. Oppure a casa, con un dvd, una copertina e i pop-corn. E vai di partyhard.
Tre film, come sempre, 2 recentissimi e nominati agli scorsi Golden Globes, e uno un po' meno recente.
Il caso volle che tutte queste pellicole sono ambientate in epoche quasi tutte lontane fra loro, quindi in pratica tutti in costume.
Macbeth (2016)
Paese di produzione: Regno Unito, Francia, Stati Uniti d'America
Durata: 113 min
Genere: drammatico
Regia: Justin Kurzel
Il destino di Macbeth è già stato scritto. Egli non è solo un valoroso guerriero, ma è destinato a diventare re di Scozia. Dopo la vittoriosa battaglia contro l'Irlanda alleatasi con la Norvegia, infatti saranno le sorelle Fatali a rivelare all'uomo i suoi prossimi successi.
Ma Macbeth non può attendere che il suo futuro si compia per caso, e così forzerà la mano al fato affinché tutto vada come predetto dalle streghe.
Spinto anche dalla consorte Lady Macbeth, assettata di potere e sangue molto più del marito, Macbeth ucciderà il re e proseguirà la sua ascesa al trono in una crescente follia che distruggerà tutto ciò che aveva ottenuto.
Questo Macbeth è certamente un film adatto a coloro a cui piace il genere. Dall'alto della mia ignoranza mi pare di capire si tratti di una trasposizione abbastanza fedele dell'opera Shakespeariana e, come tale, ha un taglio parecchio teatrale. Non è quindi l'originalità della storia ad avere la meglio, ma proprio la creazione del film. Punti positivi certamente la regia, la fotografia, l'intensità degli attori, che nei monologhi danno il meglio di loro. Tanti primi piani che rendono bene la profondità delle emozioni, il dramma e la scena, e tanta bravura. Tuttavia per quanto mi riguarda ho avuto un po' un lack emotivo che ha reso una bellissima visione, leggermente più lenta e meno coinvolgente. Come abbassare e alzare la fiamma sotto una pentola colma d'acqua: può arrivare al bollore, ma può diventare tiepida. In questo caso i momenti di bollore sono stati pochi.
Belle anche le scene di azione.
Non posso dire che non mi sia piaciuto, posso dirvi però che se vi va di vederlo è meglio farlo al cinema, dove potrete cogliere il meglio dalle immagini, dai colori e dalle scene.
Memorabile la scena dell'incendio, molto evocativa e costruita davvero alla perfezione.
Voto 7
Operazione U.N.C.L.E. (2015)
Titolo originale: The Man from U.N.C.L.E.
Paese di produzione: Regno Unito, Stati Uniti d'America
Durata: 116 min
Genere: azione, avventura, commedia, spionaggio
Regia: Guy Ritchie
Napoleon Solo, un agente della CIA, si ritroverà a collaborare, inconsuetamente, con un agente del KGB. Entrambi hanno alle spalle un passato burrascoso, ma dovranno mettere da parte i personali risentimenti per unire le forze contro un male maggiore. Siamo infatti negli anni '60, nel pieno della Guerra Fredda, e dei simpatizzanti nazisti stanno creando un proprio ordigno nucleare. Per sventare il peggio, pedina importante in questa operazione, sarà Gaby Teller, la figlia dello scienziato che sta lavorando alla bomba.
Giuro che non ho una passione smodata per i film di spionaggio ma, fra Spy e Il ponte delle spie, c'è finito di mezzo pure lui.
Su questo Operazione U.N.C.L.E. posso dirvi che la mia reazione è stata tiepida.
Bella la fotografia, belli i dettagli anni '60, tutto molto glam. Scorre anche bene, nelle sue due ore. Ha un taglio da serie tv, che da fan del genere non guasta; infatti è tratto da un telefilm che andava in onda in quel periodo.
Ma, andando ad esaminare la trama, non è che ci sia tutta questa azione o intrigo così complicato. La trama è molto lineare, e non spicca per qualcosa in particolare.
Non ha una forte componente ironica, non è così movimentato, non è così ansiolitico. E' insipidino.
Manca proprio qualche ingrediente per rendere il piatto gustoso. I personaggi non portano nulla di nuovo allo spettatore, sono abbastanza stereotipati. C'è qualche momento simpatico, e qualche colpo di scena, ma secondo me sono molto diluiti nelle vicende.
Non so, considerando che dura due ore, potete spendere quel tempo con qualcosa che vi lasci anche solo un sorriso.
Voto 5 e mezzo.
Carol (2016)
Paese di produzione: Regno Unito, USA
Durata: 118 min
Genere: drammatico (ma mica tanto)
Regia: Todd Haynes
Due sguardi si incrociano per caso e restano irrimediabilmente legati l'uno all'altro. Therese fa la commessa in un negozio di giocattoli, è giovane e ancora non sa bene cosa fare della sua vita. Carol è una madre di famiglia, una donna adulta e benestante.
Due animi diversi fra loro, ma che da quel primo momento non potranno più fare a meno l'una dell'altra.
Tuttavia Carol è sposata, ed ha una bambina e deve affrontare il marito, innamorato di lei ma conscio della sua omosessualità.
Spinta dal desiderio di stare con la giovane donna, Carol organizzerà un viaggio in macchina, che presto però subirà uno stop e un dietro front, col conseguente distacco da Therese.
Mi aspettavo un po' di più da questo Carol, invece devo dire che mi ha un po' annoiato.
Due ore di film che si condensano narrativamente quasi esclusivamente nell'ultima parte del film. I punti di forza sono una regia e una messa in scena molto curata nelle luci, nei costumi, nei dettagli. C'è eleganza, c'è garbo e compostezza nel modo in cui sono presentate le vicende. Gli anni '50 e lo stile che li contraddistingue sono ricreati alla perfezione. E certamente agli attori (o meglio alle attrici) non si può dir nulla in fatto di bravura. Cate Blanchett è bellissima, austera e elegantissima.
Tutto bello, ma io non sono un tecnico e ci saranno altre centinaia di cose che non conosco; posso parlarvi però delle sensazioni che il film mi ha lasciato.
Ho avuto la sensazione che i personaggi fossero incompleti, mal costruiti. Non sappiamo granché di loro: Therese è giovane e inesperta e sogna di fare la fotografa, Carol più adulta e risoluta con una figlia e un matrimonio quasi alle spalle, ma finisce lì.
Non si capisce cosa Carol ci veda in Therese, però ne è persa. Therese ad esempio durante il viaggio in auto sta quasi tutto il tempo messa lì in un angolo, che un plaid ha più carattere.
La storia in sé è molto lineare, e, sebbene vi siano tutti gli elementi perfetti dell'epoca, manca qualcosa. Mi è mancata, ad esempio, la vera sensazione di oppressione, di esclusione, di riluttanza e anche di odio nei confronti dell'omosessualità, che poteva esserci in quel periodo storico. Carol la vive praticamente liberamente, e il marito più che preoccupato per lei o per quello che l'opinione pubblica possa dire, è soltanto innamorato. Therese è circondata da uomini che la vorrebbero sposare o comunque averla per sé, ma non ha pudore nel chiedere a Richard se si è mai innamorato di un uomo, né, poi, di rinnegare ad ogni costo il suo amore per la donna.
Mi è mancato anche il dramma, mi è mancata la passione bruciante o il dolore dell'allontanamento fra Therese e Carol: questa ha timore di perdere la figlia, ma riesce a trovare una soluzione senza troppi problemi. È come se tutto passi tramite la mente dei personaggi, ma non tramite la pellicola e quello che vede lo spettatore.
Salvo, come vi dicevo, la seconda parte, in cui quella mancanza di sentimenti viene un po' colmata e il finale aperto ti smuove un po' il battito del cuore.
E questo è tutto, non mi resta che augurarvi buon week-end, e ci sentiamo presto con tanti altri film. Vorrei recuperare man mano che escono in Italia, buona parte dei film nominati ai Golden Globes. Joy e Brooklyn sono in pole position.
Macbeth sicuramente lo andrò a vedere. Anzi, speravo di beccarlo il 5 dato che era la data di uscita ma il multisala in cui vado era quasi tutto per Checco :/
RispondiEliminaCarol credo andrò solo perché c'è la mia bella: Rooney Mara. La si vede ignuda? Dimmi di sì ti prego :D
Hai ragione, Zalone te lo tirano dietro ad ogni cinema!
EliminaEh sì, è ignuda, anche tanto XD
L'unico che vorrei vedere è Carol, ma la tua recensione - che non so come mai mi sa di veritiera - me lo smonta parecchio; sarà chè sto leggendo "Norvegian Wood" di Murakami, in cui ad un certo punto viene raccontata una storia simile, facendomi capire quanto sia difficile rendere l'idea dell'omosessualità in un'epoca diversa dall'attuale - Murakami, per quanto sia un libro e non un film, c'è riuscito alla perfezione.
RispondiEliminaComunque anche Joy è nella mia lista; speriamo non sia deludente!
Beh è veritiera... secondo i miei canoni :D Ho sentito persone a cui Carol, ma emotivamente e personalmente non mi ha lasciato granché.
EliminaE grazie del tip sul libro, ché fa sempre piacere scoprire nuove cose :)
Speriamo per Joy :)
Macbeth mi ha letteralmente esaltata!
RispondiEliminaHo letto la tua recensione :)
EliminaSe vuoi aggiungo io il dramma a Carol! "Ha una figlia scassacazzi e un compagno rompiballe..." :p scherzi a parte, voglio vedere Macbeth! Se riesco (!) ti faccio sapere!
RispondiEliminaAhahah xD poi mi dici che ti pare di Macbeth :)
EliminaNon penso che andrò al cinema per vederli. Aspetterò che passino su Sky.
RispondiEliminaMacbeth non è il mio genere, mi annoierei nonostante Fassbender.
Carol non mi cattura più di tanto, magari porterà a casa qualche Oscar ma penso che resterò della mia idea.
Sul terzo sorvolo...
Un bacio.
E alla fine non ti perdi nulla di così epico cara, fai bene ad aspettare il passaggio su sky!
EliminaBacio :)
Macbeth voglio troppo vederlo! AMO Cate Blanchett, è di sicuro la mia attrice preferita, ma questo Carol così osannato ha finito per venirmi a noia ancora prima che io possa vederlo... non so, infatti, se lo farò!
RispondiEliminaGrazie per le opinioni dettagliate, kiss!
Grazie a te di essere passata e se vedi Macbeth fammi sapere che te ne pare :)
Eliminavoglio assolutamente vederli tutti e tre!
RispondiEliminami spiace tanto che "Macbeh" è stato nelle sale [bresciane] solo una settimana, ne sancisce ua certa sventura di pubblico
Solo una settimana?! Azzo, avevano fretta?!
EliminaMacbeth è davvero molto bello, molto fedele e arricchito dalla recitazione della Cotillard, soprattutto.
RispondiEliminaIl doppiaggio italiano, però, fa veramente pena, e secondo me il film ne soffre. Avendolo visto a Londra a Ottobre, ho avuto l'occasione di guardarlo in inglese e le emozioni sono state davvero triplicate. Alcune scelte di traduzione sono davvero banali, ma vabbè :-)
Quello che non mi è proprio piaciuto, invece, sono le scene di azione. E il sangue? Il sangue è l'elemento portante di tutta la tragedia, ricorre in tutto il testo e ci sono moltissime immagini che richiamano il sangue...ma se ne vede pochissimo (esclusa, forse, la morte di Duncan)...Insomma, da quel punto di vista mi aspettavo di più :-(
Forse sono severa per deformazione professionale, però il Macbeth è una perla!
Un abbraccio Pier!
Ci ho pensato un po' alla tua affermazione sul sangue, ma è possibile che sia dovuta ad una scelta di comodo per far in modo che il film non risulti troppo splatter e/o avesse limiti di età. Ma è una mia ipotesi.
EliminaMagari lo cerco in inglese e ne vedo qualche pezzo! baci :)
Cate Blanchett = Lady Galadriel nelle trilogie "Il signore degli anelli" e "Lo hobbit" :-)
RispondiEliminaNon sono un fan ma la ricordo :D
Eliminaquando fa freddo le giornate da cinema servono come il pane ;)
RispondiEliminaMacbeth mi intriga ma non sono riuscita a vederlo. Carol voglio vederlo prossimamente perchè mi incuriosisce un po'
Buona domenica a presto
Buona settimana cara :D
EliminaMacbeth a me è piaciuto moltissimo, fotografia splendida, attori magnifici (ma da loro non mi aspettavo niente di meno)... a tratti ti do ragione, forse perde un po' di mordente. Non è un film che può piacere a tutti, ma lo trovo molto bello ed evocativo.
RispondiEliminaAvrei voluto vedere Carol, ma poi mi hanno un po' scoraggiata tutte le critiche che ho letto, ne ho sentito parlare molto nei tuoi stessi termini, e alla fine ho rinunciato... lo recupererò a casa ;)
Sì, Macbeth non è per tutti e infatti credo abbia deluso doppiamente perché al cinema la gente si aspetta un film "per tutti".
EliminaCarol ormai ti tocca vederlo a casa, ma si può fare :)