| Spy |
Le regole del caos
| Jenny's Wedding |

Buon lunedì!
Oggi si va di film, e ammetto che ho tanti titoli da recuperare. Ho avuto più sonno che voglia di vedere qualcosa la sera, per cui va così. 
Ma mi conosco: se non mi impongo di ritagliarmi degli spazi, "va tutto in móna", come dite finemente voi al nord. 

Spy (2015)


Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Durata: 120 min
Genere: azione, commedia
Regia: Paul Feig

Susan Cooper, da semplice ed anonima analista dietro una scrivania della CIA si ritroverà direttamente sul campo come agente segreto dopo la morte del (fighissimo) collega Bradley Fine. Sarà proprio il suo anonimato a renderla perfetta in questa missione, ma sarà poi la sua cazzimma e un inaspettato talento, a fermare dei terroristi che vogliono impossessarsi di una potente bomba.

Uno 007 al femminile, fra inseguimenti, combattimenti, azione e ironia. 
Un film simpatico ma senza grande originalità. Siamo su una scia già battuta più volte e la novità al femminile sposta di poco la lancetta. Melissa McCarthy penso debba staccarsi un po' da questi personaggi. L'avevamo già vista in Io sono tu a fare praticamente la stessa solfa. Brava, simpatica, autoironica, ma basta.
Tornando al film, la trama non ha chissà che linea narrativa particolare; la prima parte risulta noiosetta, mentre è più piacevole nella seconda parte quando il film prende movimento e tutto diventa più frizzante. Il classico action movie per passare quell'oretta senza sbattimento, e che ti fa anche un po' ridere. 

Voto 6 


Le regole del caos (2015)

Le regole del Caos locandina
Titolo originale: A Little Chaos
Paese di produzione: Regno Unito
Durata: 117 min
Genere: drammatico, commedia
Regia: Alan Rickman


Versailles 1682.
André le Notre, architetto paesaggista alla corte del Re Sole, deve trovare un nuovo giardiniere in grado di stupire Luigi XIV. Fra tutti i concorrenti, sarà una donna vedova e non nobile, Sabine De Barra, a colpirlo per la sua "mancanza di ordine".
Con qualche reticenza, da un bozzetto della donna, l'estro di le Notre riuscirà a creare il Boschetto di Rocailles, non senza difficoltà del caso. Le invidie, le gelosie, ma anche la malinconia accoglieranno Sabine alla corte di Versailles, dove però saprà farsi valere e apprezzare per il suo reale valore.

Storia e finzione si incontrano in un film che ho trovato delizioso.
Il quadro di Versailles con i suoi nobili annoiati e sotto la lente di controllo del re, fa da scena a due filoni narrativi. Da un lato la costruzione appunto del boschetto (realmente esistente), dall'altra la vicenda personale di Sabine, tormentata dalla morte del marito.
Narrativamente la trama non ha chissà quali colpi di scena sconvolgenti; risulta lineare ma scorrevole. Forse la durata di quasi due ore penalizza un po' il tutto.
Fra i personaggi un pollice su a Stanley Tucci che interpreta il Duca D'Orleans, mentre pollice in giù per Alan Rickman nel ruolo di un Luigi 14° troppo umano per chi all'epoca era considerato una divinità, e per Matthias Schoenaerts, in un André le Notre così asettico che non smuoverebbe nemmeno gli ormoni di Cicciolina.
Personalmente l'ho trovato un film toccante, piacevole e Kate Winslet è fresca senza essere artefatta.
Ho letto che il film ha diverse contraddizioni storico - biografiche, ma secondo me nulla che non possa essere superato pensando di guardare appunto finzione.
La cosa che non ho capito è perché mettere in campo il "caos" quando invece tutto torna ad un ordine di (quasi) perfezione. Anche il Boschetto di  Rocailles, alla fine risulterà in perfetto equilibrio.
Se volete del vero caos, venite nella mia stanza.


 


Voto 6 e mezzo

Jenny's Wedding (2015)

Jenny's Wedding Locandina
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Durata: 94 min
Genere: commedia, drammatico
Regia: Mary Agnes Donoghue

Non si può sempre scappare da se stessi, soprattutto con la propria famiglia che "da una vita" ci conosce, e ci supporta. E questo è il caso di Jenny. Una brava ragazza, assistente sociale, e fidanzata con una ragazza. Tutti conoscono l'omosessualità di Jenny, e lei stessa non se ne fa un problema in pubblico, tranne che la sua famiglia. Sarà la voglia di fare il grande passo, a spingerla ad aprirsi verso i genitori e i fratelli.

Un film tenero, attuale, spontaneo e semplice, così ho inteso questo Jenny's Wedding. Si parla di coming out al femminile, di come la famiglia e gli estranei assimilano e recepiscono l'omosessualità. Piacevole da vedere, ma alcune cose mi hanno lasciato un po' perplesso. 
Di base l'atteggiamento di Jenny che pretende di essere accettata, quasi con arroganza, da un giorno all'altro e dopo anni di bugie e parole non dette, come se avesse detto alla famiglia di volersi tingere i capelli. Sappiamo che nella realtà non è sempre così istantaneo, e passare da niente a tutto è poco credibile. Oltre al fatto che mettere i genitori di fronte al fatto compiuto quasi per costringerli ad entrare in un "mondo nuovo", non è molto carino. 
Per questo i personaggi della vicenda sono più che altro i familiari di Jenny piuttosto che la ragazza. Poco spazio viene riservato a questo "matrimonio di Jenny", ma anche alla sua storia con Kitty, e questo un po' mi spiace.
Per il resto lo promuovo, in quanto delicato, e non sguaiato. 

Voto 6

Direi che produttori e sceneggiatori devono decidersi di dare nomi meno random ai loro film.
Per il resto aspetto ancora un film davvero bello. Avete idee?




15 commenti:

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  1. perchè non vedo i tuoi aggiornamenti?
    uff...ti ho visto da Patalice.
    ri fo, vediamo...

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    1. Non so che problema avessi ma se hai risolto meglio così :) problemi con il blog roll?

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    2. non lo so! ho riprovato inserendo direttamente il tuo URL per un paio di volte e finalmente sei comparso.Misteri di blogspot.
      ma adesso sei nella mia bacheca :)
      ciao e scusa l' Ot

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    3. Tranquilla :) bene se hai risolto!
      Ciao!

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  2. Di Spy avevo visto il trailer e volevo vederlo, anche se mi confermi che è un pò banale come me l'aspettavo. Jenny's Wedding l'avrei detto un solito e noiosissimo film su una storia d'amore incasinata e invece si parla di omosessualità, sembra carino. Mi stavo giusto chiedendo per quante volte Katherine Heigl abbia interpretato una sposa. Parecchie direi!

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    1. Sì, Spy è banalotto ma simpatico e sulla Heigl il fatto della sposa mi ha fatto sorridere perché mentre cercavo questo Jenny's wedding, ne ho trovati almeno 3 con lei che fa la sposa XD
      Comunque sì tematica interessante!

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  3. Credo che vedrò Jenny's Wedding, anche perché l'attrice (ora ricordo, si chiama Katherine Heigl) mi piace abbastanza e poi la tua recensione mi ha convinto! Sono alla ricerca di roba da vedere mentre allatto... tristess

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  4. "... se non mi impongo di ritagliarmi degli spazi, va tutto in móna..." Mi permetto di suggerirti "va tutto a carte quarantotto".

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  5. come ti avevo scritto su Instagram mi ispira Jenny's Wedding, sarà per la presenza dell'ex attrice di Grey's Anatomy... :)
    Vediamo se in queste feste riuscirò a gustarmelo

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    1. E' sicuramente piacevole. Chi si immedesima magari noterà un po' di discrepanza con la realtà, ma per il resto si è meritato comunque un sei :D

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  6. Visti i primi due (entrambi gratis! Evviva le anteprime gratuite e gli amici che gestiscono le arene estive... e che elargiscono biglietti omaggio!), sono morta da ridere col primo, seppur con trama scontata (infatti con la mia amica riflettevamo sul fatto che "Fortuna che è gratis, 5 o 7 euro questo film non li valeva!"), mi ha incuriosito e piacevolmente risollevato un sabato sera solitario il secondo!
    Del terzo non ho mai sentito parlare... sarà il caso di recuperare!!!

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    1. Hai praticamente riassunto il mio post e la mia opinione! Il primo non meritava i soldi del biglietto. Il secondo è curioso. Il terzo mi dirai :)

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