La classifica delle (troppe) serie tv degli ultimi mesi

La situazione serie tv negli ultimi mesi mi è un po' sfuggita di mano, al punto che non sono riuscito a parlarvi di telefilm che magari sono terminati a Giugno. Il motivo è presto detto: guardo troppe cose e non so organizzarmi bene. Ma, per riprendere le redini, è arrivato il momento di una mega classifica che possa ricapitolare tutte le mie opinioni, come sempre affidandomi alle sacre stelle.

⭐⭐⭐⭐

Ad aggiudicarsi il voto più alto di tutta la classifica è la seconda stagione di Anne with an E, o per noi italofoni Chiamatemi Anna.



Titolo originale: Anne / Anne with an "E"
Genere: drammatico
Stagione: 2 stagione / 10 episodi / 45 minuti ad episodio
Uscita in Italia: 6 Luglio 2018
Canale: Netflix
Anna si perde mezza stellina rispetto alla prima stagione, ma non è colpa sua, mischina, ma direi più colpa delle mie aspettative. Il primo ciclo di episodi è stato di una qualità molto alta, per la storia con un impatto emotivo molto forte, e anche per la capacità recitativa di Amybeth McNulty (Anna appunto), che di colpo mi ha spinto con la mente all'anime che guardavo da bambino.
In questa seconda stagione invece ho trovato alcuni aspetti che non mi hanno convinto al 100%, ma non fraintendetemi perché Anne with an E per me resta una visione ottima. 
Ho trovato che certi punti della storia potessero essere condensati in meno tempo, in particolare i primi tre episodi e tutta la vicenda che riguarda i due furfanti che si insediano a Green Gables. In generale credo che aggiungere tre puntate in più rispetto alla prima stagione, sia stato un po' controproducente. 


E poi ho qualcosa da dire sul personaggio di Anna: se nella prima stagione il suo carattere di ragazzina "spezzata" e segnata, costretta a crescere per certi aspetti più in fretta, era ben evidente, qui secondo me si perde un po' questa maturità. È come se sia tornata un po' più ragazzina e a volte, vi dico la verità, non la tollero del tutto. So anche che la colpa di questo twist è da imputare all'intenzione (corretta) di dare spazio a nuovi personaggi e a nuove linee narrative, ma so pure che se un personaggio dà il titolo all'intera serie, deve restare al centro della storia. Tra l'altro penso che se crei una struttura dettagliata com'è quella del carattere di Anna, quando si perdono anche solo pochi dettagli, si nota subito lo stacco.
Mi sarò capito da solo, lo so.


E vi dicevo, è una scelta corretta quella di dare più spazio ad altri componenti, perché così si introducono altre tematiche: dall'accettazione di sé che poi è un po' fra le colonne di Anne with an E, al bullismo, passando anche per l'omosessualità, tutti argomenti che su di me hanno un certo appeal e mi incuriosisce sempre vedere come vengono sviluppati. La cosa che più apprezzo è che queste tematiche non vengono caricate di pietismo, non sono meccaniche, ma si sviluppano in modo naturale e non pruriginoso. Ci stiamo dirigendo ovviamente verso probabili situazioni più romantiche che immagino coinvolgeranno anche Anna, visto che ormai sta crescendo, ma questo lo scopriremo nella terza stagione, anche se la data sarà sempre da scoprire nel 2019.

Quattro stelle mi sento di darle ad una serie tv di cui ho già parlato in dettaglio per cui non mi soffermo troppo e si intitola L'Alienista, che mi ha intrigato con i suoi personaggi (e non si facciano puerili riferimenti a Luke Evans) e per la sua storia, che riesce ad attualizzarsi, nonostante gli eventi si svolgano alla fine dell'800.


Titolo originale: The Alienist
Genere: drammatico
Stagione: 1 stagione / 10 episodi / 45 minuti ad episodio
Uscita in Italia: 19 Aprile 2018
Canale: Netflix
Ero soddisfatto di questa prima stagione, l'avevo divorata in poco tempo, ma già mesi fa speravo che ci fosse un seguito, perché i protagonisti sono stati ben approfonditi e radicati per cui ti ci affezioni da subito, e possono dar tanto sia a livello "umano" che narrativo. E così è stato: giorno 17 Agosto è stata confermata la seconda stagione intitolata " L’angelo delle tenebre". Se posso darvi un consiglio, state attenti agli spoiler perché anche questa stagione è tratta da un romanzo del 1997 di Caleb Carr, e potete immaginare che in rete si trovino facilmente tutti dettagli della storia. Io non voglio sapere nulla fino al 2019, quando immagino la serie andrà in onda. 

⭐⭐⭐🌠

Tre stelle e mezza vanno invece ad una serie tv che oltreoceano ha avuto un ottimo successo e da noi è disponibile su Netflix: mi riferisco a Good Girls.

Genere: commedia drammatico
Stagione: 1 stagione / 10 episodi / 45 minuti ad episodio
Uscita in Italia: 3 Luglio 2018 
Canale: Netflix
Devo dire la verità: sono tonto. Leggevo da più parti di questa serie tv, ma pensavo che fosse una delle già esistenti serie con un titolo simile (tipo New Girl2 Broke GirlsGood Girls Revolt, o semplicemente Girls e potrei continuare per giustificarmi), e non ci ho prestato attenzione. Poi ho capito che, non era roba vecchia, ma era una novità carina che mi sarebbe potuta piacere e così è stato. 
Della storia si può capire molto dal titolo stesso: Beth, Rubie e Annie sono tre "brave ragazze", sono lavoratrici, casalinghe, madri e mogli fedeli, che nonostante le apparenze, non vivono esattamente nella famiglia perfetta da Mulino Bianco, e proprio per i problemi che gravano su di loro, decidono di rompere i loro status, e abbracciare l'illegalità, ovviamente senza mettere da parte le loro vite e la loro immagine di facciata.


Good Girls è una serie che può sembrare apparentemente comica, sopra le righe, irreale, o anche demenziale a tratti, ma ho apprezzato che questa vena sia solo il motore che ti porta a seguire la storia. A questi elementi poi si affiancano le vite delle tre "brave ragazze" che son vite comuni, con tutte le difficoltà che la realtà ti può porre davanti, ed è questa parte che mi ha spinto a riflettere, a soffermarmi un attimo, a coinvolgermi più personalmente. È come se il genere di questa serie sia fluido: si passa appunto dalla commedia, all'humour nero, al thriller, al drammatico.
Leggevo in giro delle critiche perché in Good Girls le donne tenterebbero di emulare gli uomini, o comunque provano ad entrare nel campo maschile, ma in verità secondo me le protagoniste si ritrovano a superare gli uomini stessi, senza entrarci in competizione. Fanno tutto giustamente a modo loro.
Per me è stata una serie che avrei divorato in poche serate, se non mi fossi trattenuto. Ma a questo punto vi starete chiedendo come mai non abbia dato quattro stelle, e vi rispondo subito. 




Credo ci sia ancora molto da costruire e da scoprire, sia per quanto riguarda la storia, che fino ad ora, per questi primi dieci episodi, è stata ciclica e senza colpi di scena che hanno ribaltato la storyline; ma anche per quanto riguarda i personaggi, che conosciamo solo per un quadro ristretto. 
Immagino che anche per Good Girls la seconda stagione andrà in onda nel 2019, ma sono curioso di sapere come evolverà.

⭐⭐⭐

Do tre stelle a The Handmaid's Tale e prima che i fan più accaniti mi saltino alla giugulare, lasciatemi spiegare.

Genere: drammatico
Stagione: 2 stagione / 13 episodi / 45-60 minuti ad episodio
Uscita in Italia: 26 Aprile 2018 - 12 Luglio 2018
Canale: Tim Vision 
Con aspettative più alte persino dell'occhio di Dio che tutto scruta e tutto giudica, ho seguito la seconda stagione di The Handmaid's Tale, ma devo dire che le mie aspettative non sono state ripagate del tutto. 
Per questa seconda stagione de Il racconto dell'ancella non avevamo il supporto del romanzo di Margaret Atwood ma è stato un capitolo semovente, e si è visto. Partiamo da ciò che mi è piaciuto, ovvero la struttura portante, il mondo creato intorno a Gilead e ai suoi abitanti, che continua ad essere solida ma inizia a mostrare le prime crepe, le prime incongruenze, si sta lentamente sgretolando dall'interno, e questo accade proprio grazie ai personaggi che stanno evolvendo.


Il problema è che queste piccole evoluzioni non hanno portato nulla di concreto alla narrazione, anzi mi è parso di essere un criceto che su una ruota si trova punto e a capo, da inizio a fine stagione. Quasi un seguire i passi della prima stagione, per non sbagliare.
Questo potrebbe essere letto in perfetta coerenza con The Handmaid's Tale, che punta a creare una sensazione di chiusura e claustrofobia, ma noi spettatori penso che tutti abbiamo bisogno di un po' di aria nuova in cucina. E se persino una esplosione che avrebbe dovuto resettare parte del direttivo di Gilead non riesce nell'intento, allora mi sembra che si sia arrivato un po' all'assurdo.


Quella dell'esplosione è solo un esempio, perché non posso di certo scordare come tutto quello che riguarda le Colonie (che temevo diventassero invece la scusa per prendere tempo ad ogni puntata) venga messo da parte come nulla fosse, per poter far proseguire la storia come meglio piace agli sceneggiatori, ma a fare il gioco delle marionette siamo bravi tutti. Non aggiungo altro su questa parte, qualora siate rimasti indietro e vogliate recuperare.
E così l'unica strada è perdersi in lunghe inquadrature, perdersi nei pensieri di June e introdurre personaggi senza arte né parte che poi vengono tolti di mezzo con mosse spettacolari che dovrebbero creare pathos. 
No, mi spiace, non è questo ciò che mi aspetto da The Handmaid's Tale, e capisco che può far cassa perché ci tiri fuori altre stagioni, girando sulla ruota del criceto di cui sopra, ma piuttosto che 10 stagioni buttate a caso, preferisco un prodotto che inizi e finisca. 
La terza stagione si sa quasi per certo, debutterà ad aprile 2019. Aspetteremo. 

 Do tre stelle anche alla miniserie Piccole Donne.



Genere: drammatico
Stagione: 1 stagione / 3 episodi / 60 minuti ad episodio
Uscita in Italia: 11- 25 Maggio 2018
Canale: SkyUno
Si tratta appunto di un adattamento in tre puntate del romanzo di Louisa May Alcott, che penso che tutti conosciamo. Immagino che tre stelline possano sembrare un voto basso che fa pensare ad una serie tv così così, ma invece mi è piaciuta, non solo per l'ottima ricostruzione dell'epoca, ma anche per la caratterizzazione delle protagoniste. Senza contare la (piccola) parte di Angela Lansbury che fa sempre piacere vedere sullo schermo. E poi non posso dimenticare quanto mi piacesse il cartone animato da bambino, per cui un legame affettivo con la storia mi ha anche spinto alla visione. 


Però le vicende sono quelle tratte dal romanzo appunto, e non ci sono particolari differenze con le varie trasposizioni di Piccole Donne che si sono susseguiti negli anni. Anche le scelte registiche non sono rivoluzionarie.
Insomma se anche voi siete legati in qualche modo a questa storia e alle sue protagoniste, vi piacerà rivederla sullo schermo, vi farà sicuramente compagnia per tre sere (o una se siete proprio addicted), altrimenti potrete dormire sonni tranquilli. 

Tre stelle un po' meno lusinghiere vanno alla serie tv Netflix, Safe.


Genere: drammatico, thriller
Stagione: 1 stagione / 8 episodi / 45 minuti ad episodio
Uscita in Italia: 13 aprile 2018 - 22 giugno 2018
Canale: Netflix 
Sicuramente gli amanti di Dexter (che non ho mai seguito) si saranno fatti attirare dal faccione di Michael C. Hall in locandina, ma nonostante le buone intenzioni, questa miniserie di Netflix non è del tutto esente da difetti importanti.
Anche in questo caso nomen omen, Safe è la storia della scomparsa dopo una festa fra amici di Jenny Delaney, la figlia adolescente del medico Tom Delaney (Michael C. Hall appunto), il quale, spinto dalla voglia di riabbracciare la figlia, ma anche dai sensi di colpa, inizierà ad investigare sulla sua sparizione. Tom scoprirà passo dopo passo che anche dietro ai più alti muri di cinta fra famiglie "per bene", si nascondo segreti, bugie e non si è mai al sicuro.




Safe si muove su uno stile di narrazione tradizionale, dove minuscoli pezzi del puzzle si aggiungono volta per volta, per poi culminare con il grande colpo di scena. Secondo me questa è una struttura un po' datata e che ormai mi coinvolge poco, perché lasciare lo spettatore quasi a bocca asciutta, o con false piste da seguire per alcune puntate, in attesa della rivelazione finale, per me dimostra che la storia non è solida ed ha paura di svelarsi troppo in fretta. Certo, Safe mi ha intrattenuto, non posso dire di aver trovato tutto prevedibile, ma anzi è stata una visione piacevole, complice anche la brevità della stagione, e se vi piacciono i thriller non troppo complicati, ve la suggerisco a mani basse; ma non posso dire di aver assistito ad una serie tv epica, né di essermi appassionato così tanto alle vicende o aver empatizzato con uno dei personaggi.


A questo aggiungete scelte più tecniche non propriamente brillanti, come dialoghi banali e prevedibili, o la regia un po' posticcia, con inquadrature di primi piani spaventati con musica inquietante di fondo.
Diciamo che presa in quanto tale Safe è una serie tv che si lascia guardare con piacere, che tiene compagnia, ma come per Piccole Donne, se non l'avete ancora vista, non vi state perdendo nulla di così travolgente.


⭐⭐🌠

Concludo la classifica con due serie tv che mi son piaciute per motivi diversi, ma che per me hanno avuto lungo tutta la stagione dei problemi più evidenti nel corso delle puntate. La prima di queste serie è Billions, che in verità questa volta ci guadagna pure mezza stella in più rispetto lo scorso anno


Genere: drammatico
Stagione: 3 stagione / 12 episodi / 60 minuti ad episodio
Uscita in Italia: 13 aprile 2018 - 22 giugno 2018
Canale: Sky Atlantic 
Ci sono voluti un bel po' di episodi secondo me prima che questa terza stagione ingranasse, perché all'inizio ho temuto che tutto fosse rimasto come la scorsa volta. I personaggi mi sembravano fossilizzati per tutto il tempo nel range di emozioni che va dal saccente all'arrabbiato; la storia mi è sembrata fossilizzata sulle stesse circostanze che abbiamo visto e rivisto ormai da ogni angolazione,  che si potrebbe riassumere con il solito braccio di ferro fra Axe e Chuck.


Billions non è il mio show preferito e magari la colpa è mia ché non mi basta vedere quanto sono bravi gli attori, non sono sufficienti i dialoghi serrati (a volte anche troppo), non mi basta l'introduzione di nuovi personaggi se poi li releghi a parti stereotipate, né trovo particolarmente divertenti certe parentesi più tragicomiche.
Però con il proseguire della stagione hanno saputo rimescolare le carte, e lo hanno fatto il modo fluido, non impastato o confusionario, hanno dato corpo a personaggi che sembravano abbandonati, mentre hanno ammorbidito altri ruoli che fino al momento sembravano inossidabili. Si è aperta così una parentesi che immagino si svilupperà nella quarta stagione, e di cui sinceramente sono curioso. 

Due stelle e mezzo vanno anche alla settima stagione di Suits, a cui saprete ormai sono legato da un rapporto di affetto che mi spinge a volerlo seguire nonostante anche qui ci sia un po' l'effetto criceto sulla ruota. 

Genere: legal drama
Stagione: 7 stagione / 16 episodi / 45 minuti ad episodio
Uscita in Italia: 5 Febbraio 2018 - 25 Giugno 2018
Canale: Mediaset Premium Stories
Per me è la serie tv di compagnia, che richiede un minimo di attenzione, ma non mi tiene particolarmente impegnato mentalmente, e si innesta bene nel panorama dei telefilm che seguo, a volte anche un po' pesanti, ci sta benissimo. Questa volta però devo dare un merito a Suits perché è stata una stagione di transizione, per quello che doveva essere l'inevitabile futuro, abbastanza ben studiata. Non è uno spoiler ormai che Meghan Markle ha abbandonato la serie per fare qualcosa di decisamente particolare, ovvero diventare Duchessa di Sussex sposando il principe Harry, e non ci credo che qualcuno che mi sta leggendo non abbia visto o commentato il matrimonio. Meghan si è portata via Rachel Zane per sempre e Patrick J Adams ha tolto di mezzo Mike Ross, e non è del tutto un male perché entrambi non avevano più molto da dare e da dire; ma già nel corso della settima stagione hanno via via introdotto e dato più spazio a nuovi personaggi. 


Ammetto che non ho amato troppo la storyline di Donna (Sarah Rafferty), mi è parsa un po' pasticciata e presa per le pinze, e anche questo nuovo Alex Williams (Dulé Hill) non è che si sia introdotto con molta simpatia, ma ho capito gli intenti e sono curioso di come si sta svolgendo l'ottava stagione, già in onda in America. Katherine Heigl è entrata a far parte del cast fisso e già questa è una buona notizia perché dopo 7 anni abbiamo un po' tutti bisogno di novità. A giudicare dai primi ascolti che la nuova stagione sta avendo, credo che Suits sarà una serie ancora molto lunga. 

Se avete letto fino a qui non posso che farvi i miei complimenti per la tenacia, e se vi va fatemi sapere cosa state seguendo al momento. 





32 commenti:

E tu cosa ne pensi?

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  1. Piccole donne è sempre una garanzia, quindi la guarderei volentieri, anche e soprattutto perché dura solo tre episodi e non avrei problemi a seguirli tutti.
    Quanto alla Markle, qualche sera fa l'ho beccata in un film, e non mi è dispiaciuta. Ma sono pronta a scommettere che la vita da duchessa sia più comoda di quella da attrice... ;)

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    1. Piccole donne è davvero gestibilissima come serie tv!
      Non so se essere duchessa sia più facile sai, alla fine è un impegno a vita e quotidiano, mentre l'attrice puoi scegliere se e quando lavorare.

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  2. Di queste, vista solo Handmaid's Tale, come sai: nonostante il calo, piaciuto lo stesso. Darò una nuova possibilità ad Anna, che lo scorso anno mi aveva fatto infinita antipatia, e dopo Insatiable (di cui ho scritto proprio oggi, sulla scia di chiacchiere e polemiche inutili), potrei dare un'occhiata a Good Girls in nome della leggerezza. ;)

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    1. In nome della leggerezza ma anche di un minimo di realismo.
      Ho visto il tuo post ma siccome sto seguendo anche io Insatiable non vorrei farmi influenzare!

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  3. Io ho letto fino a lì giù giù 😅 e la mia risposta è... Non sto vedendo niente perché ho finito tutto e non so cosa iniziare 😂

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  4. Solo adesso sto vedendo la seconda di The Handmaid's Tale, e al momento le quattro stelle resistono, mentre su Billions rimango dell'idea che sia una serie di tutto rispetto che meriterebbe più attenzione e giudizi migliori...infine conosco solo di nome tutte le altre serie, di cui pochissime mi interesserebbe vedere ;)

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    1. Arriva alla fine di The Handmaid's Tale e mi dirai :D
      Su Billions posso essere d'accordo per quanto riguarda l'incipit, e comunque la struttura generale, la qualità degli attori e comunque il metodo di scrittura molto preciso, ma poi boh non mi arriva nulla :/

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  5. Per quanto riguarda The handmade tales sono ferma alla prima stagione, dovrò riprendere prima o poi. Con Suits idem sono ferma e devo riprendere la settima stagione, comunque sono contenta della felice dipartita di Rachel Zane dalla serie, l'ho sempre detestata.
    Di Anne sono vergognosa invece, alla seconda puntata della prima stagione ho lasciato perdere, non riesco a farmi andare giù la protagonista purtroppo.
    Le altre non le conoscevo o mai viste, ora me le studio bene.
    Recentemente (e con grande ritardo) ho scoperto Gotham e ne sono follemente innamorata tanto che mi sto divorando le puntate!

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    1. Non sei la prima che sento che nutre una certa antipatia per Anna :D Diciamo che è un po' troppo vispa!
      Gotham non l'ho mai seguito ma non amando tantissimo i fumetti è stato più per un pregiudizio (o meglio per un non interesse, perché non odio i fumetti a prescindere)

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    2. Guarda nemmeno io amo i fumetti e tantomeno i supereroi della DC, però di Batman ho sempre amato i film. Comunque te lo consiglio se non altro per l'egregia recitazione dell'attore che impersonifica Pinguino, vale la pena solo per lui a parer mio!

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    3. Ci farò un pensiero grazie 😊 magari quando avrò più tempo così posso recuperarmi più stagioni! Quante sono fino ad ora?

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  6. Hai mostrato serie tv interessanti che non ho mai guardato. Di Suits ho visto solo il primo episodio della prima stagione e l'ho subito mollato li, non so non mi ha ispirato, però in tanti mi dicono di proseguire perchè merita. Io al momento ho iniziato la settima stagione di Scandal. Ho finito da poco Scorpion, di cui ho letto che non ci saranno nuove stagioni, che delusione, ti fanno appassionare e poi le troncano così! Ho una lista di serie tv da vedere che non finisce più! XD

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    1. Suits diciamo che o si ama o si odia, ci sta, però dagli una chance on più di una puntata, che magari ti piace :D
      Odio quando troncano le serie di punto in bianco!!

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  7. Non mi sorprende tu abbia messo al primo posto "Chiamatemi Anna". Ne ho sentito parlar bene in ogni dove, quindi evidentemente una serie ben fatta che ha saputo farsi amare.
    Baci Pier.

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    1. È molto carina! E penso ti potrebbe piacere, mi spiace che non segui serie tv!
      Baci a te :)

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  8. Di sicuro l'attrice protagonista di "Chiatemi Anna" mi sembra fisicamente perfetta nella parte di Anna (cartone che conosco bene, ma che non guardavo). Invece nel vecchio post su l'alienista non avevo notato che il protagonista è il mitico "Lauda" di Rush. Bravissimo!

    Di Good Girls ne ho letto altrove, confermi anche tu le impressioni positive su questa prima stagione

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    1. Sì, l'attrice è perfetta! Identica al cartone :D

      Che occhio per l'attore :D Guardando le foto del film non lo avrei conosciuto!

      Se l'ultima è una domanda, sì confermo le buone impressioni :)

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  9. E niente, quest'anno direi che quanto a serie tv non guardate lo possiamo archiaviare :D buoni propositi per l'autunno guardarne di più, ovviamente conto sui tuoi suggerimenti ;)

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  10. Devo dire che la seconda stagione di The Handmaid's Tale non regge il confronto con la prima. Sarà perché il libro si risolveva egregemente con la prima stagione, sarà che è difficile mantenere un livello alto. Comunque l ho trovato davvero "tirato" certe espressioni della protagonista certe scene si potevano evitare. Delusa anche dalle colonie e dalle vicende dei compratori visto...��

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    1. Non regge il confronto nonostante per me l'impressione sia che hanno cercato di provare gli stessi meccanismi, risultando noiosi e ripetitivi 🤦🏻‍♂️

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    2. I compratori erano i copratogonisti, comunque se vi fa piacere leggete i libri della Atwood, bello anche L altra Grace. Tanto ripetitivi che non attendo con ansia la terza stagione.

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    3. In effetti non avevo capito cosa fossero i compratori 😂
      Lì recupero grazie 😊

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  11. Leggo sempre i tuoi post sulle serie anche se non ne seguo nessuna :-) Non riesco a stare dietro a uno show che dura più di quattro puntate, mi sa che ero stata traumatizzata da Dawson's Creek XD Vorrei però provare con qualche miniserie, magari su Netflix, ne consigli qualcuna? P.s.: credo che ci sia un piccolo errore nella recensione di Piccole Donne, sotto l'immagine come titolo originale è scritto The Alienist.

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    1. Safe o Piccole donne appunto (anche se non è Netflix) potrebbero fare per te 😊 ma non so che genere preferisci. Grazie, mi era sfuggito 😁

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  12. essendo stata in ferie mi sono presa una bella pausa di un mese dai vari telefilm, e sto in astinenza come un tossico senza la sua dose ahahahah xD devo riprendere tutto in primis la nuova di Orange is the new black che amo..

    mallory

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    1. Un mese senza serie tv 😨?! Da strapparsi i capelli 😂 buon recupero

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  13. Mi tocca dirlo, hai scritto solo di serie che per trama/personaggi/noia non ho voluto seguire o ho smesso di seguire .
    A parte l'Ancella, che sì, è calata parecchio rispetto alla prima stagione, ma vuoi per il messaggio ancora forte, vuoi per qualche episodio chiave, salvo lo stesso.

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  14. Sì, ma non si può mica stare dietro a tutte le serie che escono.
    A parte che io trascorro gran parte dell'estate nella mia casa in Val di Non, dove non ho Netflix, e quindi mi sarei persa comunque le ultime novità.
    L'Alienista me l'ero scaricato, ma non sono riuscita a completare la visione entro i termini concessi dal download e quindi devo ricominciare. Pare comunque carino.
    Safe l'ho visto. Concordo con la tua recensione, gradevole, ma niente di speciale.
    Le altre non le conosco.

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    1. Certo, si seguono le novità che piacciono :D Molte le ho abbandonate col tempo!
      L'Alienista è molto carina e aspetto troppo la seconda stagione :D

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