Serie tv da record, ed altre che dimenticheremo presto

Il 2021 si prospettava come un anno di lacune seriali, visto che, a causa del Covid, molte produzioni sono ovviamente rallentate o sospese. Intendiamoci: non è un problema, non solo in una prospettiva più ampia, ma perché c'è sempre qualcosa a tenerci compagnia, però ho avuto un po' timore che quest'anno le serie tv potessero scarseggiare, ma mi sbagliavo.
Già a cavallo fra dicembre ed inizio gennaio si è conclusa la seconda stagione di His Dark Materials - Queste oscure materie (⭐⭐⭐⭐), andata in onda su Sky Atlantic.

his dark materials 2 recensione

Il fantasy e le saghe non sono esattamente il mio pane quotidiano, ma His Dark Materials mi ha appassionato fin dalla prima stagione, complice una buona fattura generale, un cast che funziona, una storia che si intreccia, ma che non si ingarbuglia, e degli effetti speciali ben fatti. Queste oscure materie è basato su una trilogia di romanzi di Phillip Pullman, e la seconda stagione in particolar modo segue le vicende racchiuse ne "La lama sottile". 
Diciamo che, rispetto ai primi episodi, questi della seconda stagione sono logisticamente meno movimentati, ma non per questo manca l'avventura e l'azione, e quei piccoli momenti di tensione che, come vi dico sempre, ci spinge a passare da una puntata all'altra.


Diciamo che, se prima sono state poste le basi per la storia, presentandoci tutti i suoi protagonisti, adesso questi sono entrati nel vivo delle vicende, i ruoli sono ben definiti, e ci si sta via via muovendo verso una risoluzione.
His Dark Materials 2 è infatti una stagione di transizione, chiaramente aperta per fare da ponte a quella successiva, e questo è un aspetto che mi è piaciuto, perché dà un senso di completezza e continuità all'intero progetto. La serie infatti dovrebbe concludersi con la terza stagione che racconterà del terzo libro di Pullman.

queste oscure materie 2 recensione

Gli unici difetti che riesco a trovare alla seconda stagione di Queste oscure Materie pare che non si possano imputare nemmeno alla serie stessa: infatti, se non ho capito male, la frettolosità di alcuni passaggi, ed anche l'assenza di un episodio (sono infatti 7, rispetto agli otto della prima stagione) sono dovuti all'ondata di Covid che ha obbligato ad accelerare la produzione. Ciononostante, secondo me, sono piccoli nei che si notano qui e lì, e nulla che comunque tolga godibilità a His Dark Materials. È una serie tv che mi piace ancora e aspetto la terza stagione per vedere come concluderanno. Mi spiace solo che qui da noi non stia avendo un riscontro particolarmente vivido.
Per quanto riguarda l'ultima stagione, ne parlo qui.

Per quanto invece riguarda le vere novità di questo 2021, sta riscuotendo un grosso successo la serie tv Lupin (⭐⭐⭐🌠), con Omar Sy, che fino adesso consta di 5 episodi disponibili su Netflix, e che ho deciso di vedere proprio per questo gran parlare.

Lupin Netflix recensione

Se non sapete proprio nulla di Lupin, sappiate che il famoso ladro ideato da Maurice Leblanc è solo uno spunto di partenza, e un aggancio per certe situazioni: quindi non aspettatevi una trasposizione delle vicende del ladro gentiluomo, ma è il protagonista, Assane Diop che, appassionato della storia di Leblanc, la fa sua per cercare di redimere il nome del padre, ingiustamente accusato di un furto. 
Il risultato è una serie tv avventurosa, ma che cerca di darsi un tono e una profondità, senza però, dal mio punto di vista, risultare stucchevole o pesante.


Pare che Lupin abbia raccolto ben 70 milioni di abbonati Netflix, superando anche il record di Bridgerton e pure de La regina degli scacchi, e ne capisco più o meno le ragioni. Si tratta infatti di una serie tv pienamente intrattenitiva, dove azione, inseguimenti, scontri, e piccoli momenti di tensione sono il fulcro intorno a cui girano le vicende, ma senza mai chiudersi troppo in questo o in quel genere. Non si tratta infatti di una commedia, ma nemmeno di un vero e proprio action movie, e, come vi accennavo, di drammatico troviamo solo alcuni momenti. Però credo che questa sorta di ibrido riesca ad accontentare un pubblico più vasto ed eterogeneo.

Netflix lupin seconda parte

Omar Sy poi ci dà un Lupin/Assane gigione, simpatico ed affascinante, che convince in quello che fa, senza sembrare poi un super eroe dai poteri eccezionali, ma più un ragazzo sveglio e molto sicuro di sé. 
Credo che anche l'idea di dividere questa prima stagione di Lupin in due parti, lasciandoci un po' sospesi, abbia contribuito a stimolare l'interesse degli spettatori.
Per quanto riguarda me, è stata più la curiosità di scoprire come Assane riuscisse a risolvere i suoi guai e ad uscirne, che mi ha spinto a seguire la serie con attenzione ed a consumare questi episodi anche rapidamente. Lupin ha anche il pregio di filare liscia e scorrevole, senza avermi mai annoiato. 

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Lo so che sembra stia parlando della serie tv perfetta, ma non è così: qui e lì infatti ci sono alcuni buchi narrativi che tocca prendere per buoni; inoltre si tratta di una produzione francese, che, se da un lato non ha la qualità di serie tv di primo piano e con budget importanti, dall'altro ci dà la possibilità di godere di qualche paesaggio della bellissima Parigi. Insomma una buona compagnia per queste serate. Qui trovate la recensione della seconda parte di Lupin.

Vorrei spendere anche due parole su una miniserie che volevo recuperare da un po', ma che, col senno di poi, si è rivelata abbastanza dimenticabile. Mi riferisco a Il complotto contro l'America (⭐⭐🌠).

the plot against america recensione

Tratta dal romanzo omonimo di Philip Roth, ed andata in onda su Sky e Now Tv lo scorso 24 Luglio, The Plot Against America ci racconta quella che viene definita una storia ucronica: siamo negli anni '40 quando in Europa il fascismo sta ormai espandendosi senza sosta, e quando negli Stati Uniti l'aviatore Charles Lindbergh diventa presidente, divulgando una politica xenofoba, populista e chiaramente in favore del fascismo. La famiglia Levin, di origine ebraica, dovrà affrontare la crescente atmosfera di violenza che si svilupperà, e che metterà a rischio tantissime vite umane. 


Sembra una storia realmente accaduta, ma Il complotto contro l'America è solo fantapolitica e cala, in un contesto realmente accaduto, personaggi che invece, pur essendo realmente esistiti, non hanno per fortuna assunto quei ruoli, con le dinamiche che ne conseguono. Una miniserie che quindi risulta credibile, anche perché è fatta davvero benissimo (parliamo pur sempre della mano di HBO), con una ricostruzione certosina, e visto che nel cast troviamo nomi come Winona Ryder e John Turturro
E poi è calzata a pennello, visto che una storia come quella raccontata ne The Plot Against America, suona quanto mai attuale, considerata la (ormai ex) presidenza Trump.

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Tuttavia questa miniserie, nonostante la forte tematica ed il punto di vista interessante ed originale, non mi ha dato quel pugno nello stomaco che mi aspettavo. Intanto avrei preferito che la prospettiva fosse maggiormente quella del più piccolo Philip, il più giovane dei Levin, perché credo avrebbe dato una visione più particolare. Ma soprattutto mi sarei aspettato un crescendo emotivo e drammatico più incisivo, per dare un senso di maggiore coinvolgimento. Nonostante si tratti di soli sei episodi, credo che Il Complotto Contro l'America poteva dare di più in un numero minore di puntate, accelerando ancora il ritmo.

Insomma, un recupero che dimenticherò presto, ma ho comunque ancora tante altre cose da vedere e rispolverare quindi ritornerò molto presto a parlarne. 


22 commenti:

E tu cosa ne pensi?

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  1. D'accordo con Lupin, che mi ha piacevolmente coinvolto, con leggerezza ed un ottimo Omar Sy.. ti consiglierei Luther, davvero notevole, ma angosciosa, claustrofobica e ansiolitica.. non lo so quanto nelle tue corde..

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    1. Più che angoscia e claustrofobia, mi preoccupa il fatto che possa essere un po' troppo poliziesca, no?

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    2. Poliziesca ma con infinite sotto trame psicologiche, ambiguità e tormenti pseudosentimentali

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    3. Allora potrei provarlo, ho visto che nonostante diverse stagioni, le puntate sono pochine!

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  2. Ho sentito tanto parlare di Lupin. Il mio compagno vorrebbe iniziare a guardarlo, credo che possa essere il suo genere.
    Buon sabato ;)

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  3. Lupin anche no, non è quello che penso e non mi piace, devo vedere invece His Dark Materials 2 nonostante una prima stagione così così, mentre ho visto Il complotto (ne parlerò a febbraio) e diciamo che condivido.

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    1. Non quello francese, ma giapponese :D

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    2. Perdonami ma non ho capito 😅 Mi hai detto che Lupin non è quello che pensi, ma ti riferisci a quello giapponese...

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  4. Di His Dark Materials ho apprezzato molto di più la seconda stagione della prima che aveva una bellissima messa in scena ma risultava spesso soporifera e con poche interpretazioni davvero memorabili e convincenti (Ruth Wilson la più brava secondo me). Quest'anno invece mi ha coinvolto di più dal punto di vista emotivo, ho trovato migliorata la recitazione dei ragazzini e costruito meglio il rapporto tra i personaggi e i loro daimon. Bello potente il monologo finale che anticipa l'episodio che non sono riusciti a girare. Sul Complotto contro l'America concordo; affascinanti i costumi, le scenografie, l'atmosfera generale, ecc ma da sempre la sensazione di essere sul punto di esplodere, di attendere un momento davvero catartico e decisivo che però non arriva mai, sembra una lentissima introduzione a qualcosa che ancora deve cominciare.

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    1. Ruth Wilson eleva il cast di His Dark Materials sicuramente, ed hai ragione sul fatto che i ragazzini sono migliorati (Will soprattutto, Laira ancora deve lavorare ma può fare strada).
      Hai descritto benissimo The plot against America! Arriva a convincerti che sta per arrivare la fine del mondo, e poi torna la pace... Un peccato.

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  5. Lupin l'ho trovato estremamente gradevole, sarà anche che mi ha aiutata a rispolverare un po il francese :) comunque Omar Sy mi piace sempre tanto come attore

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    1. Piace molto anche a me, sebbene non l'abbia visto in tantissimi film! Mi piacerebbe molto parlare francese 😍

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  6. Delle tre ho visto solo Lupin ed è piaciuto tanto anche a me. Ero molto curiosa, avendo letto in gioventù i libri di Maurice Leblanc e visto anche i telefilm degli anni '70 ( sigh...).Sicuramente molto fresca, vivace, ma anche con il suo lato drammatico, un bel miscuglio che attrae assai. Attendo anche io la seconda parte. Buon lunedì.

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    1. Ciao! Speriamo che la seconda parte sia altrettanto avvincente e che arrivi presto :D

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  7. Il pugno con Plot against America (non sapevo avessero tradotto il titolo) mi è arrivato bello forte, per il piccolo Philip, in disparte e pieno di sensi di colpa, mi sono ritrovata pure a piangere. Sarà che la penna di Roth mi mancava dopo averla letta assiduamente per tanto tempo...

    Mi hai ricordato che devo iniziare His Dark Materials, ma se mi dici che pure questa è una stagione di passaggio (la prima mi è sembrata solo introduttiva, senza mai riuscire ad esplodere davvero) un po' mi scoraggio. In ogni caso, la guarderò.

    Su Lupin resto in forse, finiti i vari recuperi, magari...

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    1. Sarà allora che ti aveva già conquistata il libro e di conseguenza anche la miniserie.

      Secondo me His Dark Materials è un work in progress, quindi va avanti a step.

      Per Lupin c'è sempre tempo, e se non c'è tempo non è un dramma

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  8. Io al momento sono totalmente in fermo con le serie TV, non riesco proprio a starci dietro. Arrivo alla sera che sono cotta e crollo nel letto nel giro di 10 minuti. Neanche se mi tirassero una padella in testa XD
    Mi sono appuntata His dark materials perché mi ispira un sacco come genere ed in qualche modo mi ricorda Carnival row e La bussola d'oro :)

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    1. Ti ricorda La Bussola D'Oro perché è tratta da quel libro 😄 O meglio le tre stagioni sono tratte dalla trilogia dei libri di Philip Pullman

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    2. Ecco vedi io non ricordavo di chi fosse, ma senza saperlo in qualche modo ci sono arrivata comunque XD

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    3. 🤣🤣 se conosci il film e i libri ti piacerà credo 😄

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