15 febbraio 2019

|#backtoseries chapter 34|
Queste vi terranno compagnia (ma non aspettatevi molto altro)

Ci sono serie tv di cui ti innamori fin da subito tanto che ne vorresti una quantità immane di stagioni, altre che invece non riesci proprio a proseguire tanto ti annoiano, o ti disturbano, e poi c'è una fascia di serie tv che si collocano in una via di mezzo per cui ti piace seguirle, arrivi fino all'ultima puntata, ma nel corso degli episodi noti tante cose che non tornano, che ti fanno storcere il naso, su cui hai bisogno di riflettere.
Ne ho trovate due, che poi sono le ultime serie tv che ho seguito, che sono tutte unite da tematiche attuali, interessanti, a tratti anche delicate, ma questo a mio avviso non basta per avere dei prodotti davvero validi e solidi. Ma passiamo ai casi specifici per non sembrare un completo pazzo.

You
Prima Stagione
⭐⭐🌠

Disponibile su Netflix dal 26 Dicembre del 2018, la prima stagione di You si è fatta notare per uno stuolo di polemiche che sono nate in più modi e da più parti, a volte a ragione, altre un po' meno. 
La critica che ho letto più spesso è data dal fatto che You tratti in modo sbagliato certe tematiche e come vengono rappresentati certi personaggi.



Joe gestisce una libreria a New York e proprio nella sua libreria conoscerà una ragazza che gli ruberà il cuore sin dal primo istante: Guinevere Beck. Per il ragazzo, Beck diventerà una vera ossessione, il pensiero fisso di ogni momento, e da quella ossessione nascerà nella sua mente un amore malato. Joe inizia a seguire Beck, cercherà di capire come trascorre le sue giornate, chi frequenta, tenterà di conoscere ogni dettaglio della sua vita al fine di conquistarla. 
Joe è davvero disposto a tutto pur di entrare nel cuore della ragazza, e con "tutto" intendo anche ciò che non è legale, pur di diventare il suo perfetto fidanzato. Supererà e giustificherà persino le intemperanze, le incongruenze e le bugie di Guinevere pur di stare con lei.


Joe è un vero e proprio stalker che sfrutta la tecnologia, i social, e tutto ciò che ci espone più o meno direttamente all'occhio pubblico ed indiscreto, che lede la nostra privacy, per conquistare la ragazza che ama. Diciamo che l'intento sarebbe anche carino, e romantico, ed in fondo un po' tutti abbiamo sbirciato nei social del tipo che ci piace, ma lui porta all'esasperazione questa curiosità e i suoi sentimenti, trasformandoli in patologia.
È proprio questo binomio fra amore e malattia che ha mandato in confusione tantissime persone, perché ci ritroviamo quasi ad empatizzare con Joe, che risulta, nella sua follia, come un tenero ragazzo che cerca solo di far breccia nel cuore della sua amata, mentre ci porta a non sopportare Beck, a reputarla poco affidabile, troppo lunatica, troppo contraddittoria ed in generale antipatica. Ed è qui che le critiche sono arrivate: la vittima di un qualunque abuso non può essere colpevolizzata, o meglio non dovrebbe esserlo, eppure la serie sembra spingere a questo. Io però l'ho letta un po' in un altro modo.



Secondo me You vuole proprio sottolineare come, a volte, sia più facile empatizzare e simpatizzare con il carnefice piuttosto che con la vittima, senza poi rendersi conto che essere un po' stronzi o superficiali, non può essere minimamente paragonato alle violenze, allo stalking o ad un omicidio. Questo purtroppo capita anche nella realtà, e nella serie giocano un po' sull'ambiguità buono/cattivo di Joe. Lui a volte ha anche le sue ragioni, oltre la sua logica, ma anche da un punto di vista esterno.
Beck non è proprio un distillato di simpatia e si circonda di gente non altrettanto raccomandabile, lo ammetto, ma da qui a far passare Joe come "giusto" ce ne passa. A molti invece il suo personaggio non è risultato abbastanza inquietante, anzi ha trasmesso tenerezza e romanticismo; a me in verità ha dato un costante senso di fastidio, di inquietudine, anche di paura visto che il tema è estremamente attuale, ma capisco chi ha quasi fatto il tifo per lui.



Intanto, credo che comunque chi segue una serie tv sappia discernere fra situazioni reali e inventate, quindi nel preferire un personaggio piuttosto che un altro non trovo nulla di male, ma spero anche che l'attitudine ai fatti reali sia diversa.
È comprensibile come Joe venga visto con un occhio più tenero perché la maggior parte delle volte seguiamo le situazioni dal suo punto di vista. Nella prima stagione di You vediamo lui come voce narrante per il 90% delle volte, per cui è normale che conosciamo ogni suo pensiero, anche il più contorto, ci risulta coerente e solido, mentre degli altri personaggi non abbiamo un approfondimento così ampio e dettagliato. Per questo, tutto ciò che fa Beck secondo me, viene visto come sbagliato seppur non ha nulla di socialmente inaccettabile.
Con questo non voglio dire che sia una scelta vincente o che la centralità del personaggio di Joe sia ben costruita. No, anzi, ci sono parecchie incongruenze ed in generale diverse fragilità nella storia.



You secondo me ha il merito di saper intrattenere: io l'ho seguita molto volentieri, non mi sono annoiato, anzi, l'avrei terminata anche in meno tempo del previsto perché ha quell'intrigo, quei piccoli colpi di scena che attirano l'attenzione. Tuttavia ci sono tanti elementi che non mi sono piaciuti.
La narrazione ha davvero tanti buchi, volti semplicemente a far funzionare il meccanismo. Un esempio stupido (ma non troppo) è che Beck non si accorge mai di avere Joe intorno a spiarla; e, cosa ancora più assurda è che nemmeno le sue amiche se ne accorgono e questo non è molto realistico. Ma davvero ci sono molti elementi contraddittori di questa serie, a volte al limite del surreale, come ad esempio Joe che sembra non morire mai, letteralmente non c'è nulla che lo ammazzi o che lo fermi.
Inoltre la follia del ragazzo, che dovrebbe essere il centro di tutto, poteva essere un po' costruita meglio, con maggiori approfondimenti, magari dandoci degli esempi della sua instabilità già in passato, che potessero anche allontanare quell'idea che lui sia solo un ragazzo innamorato. Ma questo non solo non viene fatto, anzi, viene per certi versi smentito.



Un esempio lampante è la sua passione per i libri: da che li considera come reliquie sacre, a che se ne frega, li dà via, o mette in condizione le persone di distruggerli. E lui nulla, nessuna reazione.
Insomma gli aspetti, le incongruenze ed anche i punti trash di You che non mi hanno convinto sono tanti e potrei stare qui a chiacchierare per ore su tutti gli elementi, ed alla fine queste polemiche e questa curiosità ha giovato alla serie che è stata rinnovata per una seconda stagione.
Qui parlo proprio di You 2.


Il metodo Kominsky
Prima Stagione
⭐⭐⭐🌠

Vincitrice di due Golden Globes, Il Metodo Kominsky ha fatto la sua apparizione su Netflix il 16 Novembre e forse non è stata la serie più chiacchierata, sicuramente meno di You, almeno da ciò che ho visto sui miei social, nonostante i nomi altisonanti di attori come Michael Douglas e Alan Arkin, ma capisco che l'argomento all'apparenza sia poco vicino ai miei coetanei.



Sandy Kominsky non ha avuto una carriera sfavillante come attore, ma se la cava discretamente come insegnante di recitazione. Nonostante si sia allontanato da un pezzo dalla gioventù, però Sandy non ha messo da parte l'idea di recitare, e cerca ancora di trovare qualche ingaggio tramite il manager e ormai amico storico Norman Newlander.
Sarà la morte della moglie di Norman a mettere in azione le vicende di questa strana coppia che non si arrende agli acciacchi che, alla soglia della terza età, sono ormai quotidianità.


L'amara ironia della vita è un po' il quadro più esterno di The Kominsky Method che parte da un tema come l'anzianità, originale almeno nel panorama attuale secondo me, che fa da filtro per trattare altre tematiche, come le relazioni intergenerazionali, il lutto, la malattia, le problematiche lavorative, ma anche la voglia di mettersi in gioco sia professionalmente appunto, che umanamente. Sandy ha un carattere particolare, forte, sicuramente forgiato dagli anni che passano, ma anche probabilmente per il suo modo di essere, e Norman, non è da meno, sa tenergli testa, è ironico e sferzante, ma anche lui sente il peso del tempo. Il risultato è una serie tv che sa farti commuovere (perché in effetti era da tanto che non frignavo per un telefilm), ma sa rubarti anche qualche risata, magari appunto un po' amara. E capisco come mai sia stata rinnovata per una seconda stagione: sa tenere compagnia con quella spinta emotiva, umana, tenera e riflessiva, che dà profondità alla serie.


Ed è una serie che non ha un'età a cui far riferimento, perché questi alla fine potrebbero essere i nostri genitori, i nostri nonni al massimo, quindi anche un pubblico più giovane potrà coglierne il senso.
Il metodo Kominsky però secondo me soffre il peso del suo spazio: è tagliata come una sitcom di circa 30 minuti ad episodio, e, se da un lato questo dà freschezza ed immediatezza, dall'altro avrebbe bisogno di più tempo per approfondire certi argomenti che altrimenti vengono toccati a spizzichi e bocconi, a volte senza una grande logica. Ad esempio il rapporto fra Sandy e Lisa, una sua allieva divorziata con cui sembra possa nascere una relazione. Tutta questa storyline viene un po' lasciata in aria, quando potrebbe dare a Sandy uno sviluppo più approfondito.
Lui in realtà ai miei occhi è un po' più una spalla per Norman che il personaggio principale. Se una serie si chiama "The Kominsky Method" mi aspetto di vedere un po' di questo metodo; non dico che debba girare tutto intorno alla scuola di recitazione, alla In Treatment per dire, che poi diventa claustrofobico, però così ce ne dimentichiamo proprio.
Ma più in generale è Norman secondo me il vero mattatore, quello più sfaccettato che vive, se vogliamo, una situazione personale molto più difficile e, per noi che seguiamo, più interessante.



Norman giustamente è in crisi per la perdita della moglie, ha un rapporto complicato con la figlia che non è più una ragazzina, e si ritrova con un lavoro che non lo soddisfa, ha tanto da dire e da fare e si vede nel corso delle puntate, che più volte sono incentrate su di lui. Insomma i ruoli sembrano un po' invertiti. Il rapporto con Sandy, per quanto litigioso, è comunque forte.
Come vi dicevo inoltre, è una serie che fa sorridere, spesso alleggerita con situazioni ironiche, magari sarcastiche, visto che i personaggi sono schietti e diretti. Però a volte questa ironia per i miei gusti è un po' esagerata, porta a situazioni irreali, a volte sfiora il demenziale, e crea un margine troppo ampio fra la tenerezza che certe situazioni suscitano e l'ilarità di altre circostanze.


Come sempre vi aspetto nei commenti per confrontarci su queste serie e non solo.





48 commenti:

E tu cosa ne pensi?

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  1. You mi ispira perchè ne ho sentito parlare ovunque praticamente! XD Il metodo Kominsky non lo avevo mai visto prima, però sembra carino!

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    1. You ha davvero fatto numeri impressionanti pare, ci credo tu l'abbia vista ovunque :D Lieto di averti fatto conoscere Il metodo Kominsky :D

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  2. Nemmeno io conoscevo il metodo Kominsky, mentre di You ne avevo già sentito parlare. Per curiosità, l'attore lo abbiamo già visto da qualche altra parte?

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    1. L'attore di You dici? In Gossip Girl principalmente :D

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    2. Ah ecco mi sembrava di averlo già visto! :)

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    3. Non mi pare abbia fatto altro di rilevante :D Insomma almeno un buon ritorno! :D

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  3. Ciao Pier, io con le serie tv sono indietro come non mai e dovrei prima portarmi almeno in pari con quelle che preferisco maggiormente, però mi hai incuriosita tantissimo con la seconda e dunque penso proprio che spenderò un po' del pochissimo tempo libero che ho ultimamente proprio per guardare almeno la prima puntata!

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    1. Ciao Sara! E ti capisco bene, sembra di essere sempre indietro! 😭
      Il metodo Kominsky è comunque breve come serie, si può fare :D

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  4. Ho apprezzato You, sebbene anche io abbia colto qualche fragilità nella trama. Come hai giustamente sottolineato, com'è possibile che nessuno, la protagonista per prima, si sia accorto di un tizio appostato praticamente ad ogni angolo (e nemmeno troppo nascosto)? Paradossalmente ho trovato meglio caratterizzato il personaggio di Joe che non quello di Beck, la quale sembrava quasi sempre viaggiare su una realtà parallela. Comunque, anche io seguirò la seconda stagione. Alla fine ho apprezzato la serie perché diversa dalle solite.

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    1. Io credo sia stato volutamente caratterizzato meglio, con più dettagli proprio per stravolgere il punto di vista. Poi non so che cosa pensassero gli ideatori :D

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  5. Oddio, VOGLIO vedere You. È il mio telefilm, perché amo le storie dove sei portato quasi a parteggiare (inconsciamente) per chi sbaglia, è psicologicamente bello e devastante.
    Mi hai proprio convinto, al di là dei buchi di trama (sticazzi, in qualche caso^^)

    Moz-

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    1. In effetti è affascinante in questo senso, un po' diverso. Se lo segui fammi sapere che te ne pare :)

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  6. Alla fine You l'ho messa da parte nella sezione serie tv che poco mi convincono e piuttosto vedo altro, cioè 15000 film come ben sai😂
    Il metodo Kominsky mi è piaciuto tanto, anche se prima di entrare nel mood ci ho messo un attimo, non ne parlava nessuno, non l'aveva vista nessuno e io non ero pronta al reparto geriatria 😁 ma devo dire che poi mi ha convinta, divertita e fatta commuovere.

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    1. Un giorno non molto lontano so che finirai i film e ti toccherà vederlo 😂😂

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  7. "La critica che ho letto più spesso sono date dal fatto che You tratti in modo sbagliato certe tematiche".
    Soggetto e verbo discordanti.
    Anch'io leggo i post, sai ma non guardo le serie e non uso cosmetici, quindi non posso sentenziare sul contenuto, però in un modo o nell'altro posso romperti le palle. Ahahah 😈😈
    (No, non sono offesa per la storia delle uova, ANZI. Ma adoro sfottere e lo sai. Ah, sono grammar nazi. Questo cerco sempre di mascherarlo per non sembrare odiosa, ma tu te la sei cercata...).. 😜😜❤

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    1. Corretto grazie 😁 non rompi le palle anzi! Come dico sempre, un correttore di bozze non posso permettermelo quindi mi fate un favore 😂anzi una mia amica me lo aveva detto ma non lo trovavo 🤷🏻‍♂️

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    2. No, dai.. È una cosa troppo odiosa che faccio solo con Riccardo in virtù del nostro rapporto speciale e del fatto che siamo "colleghi".
      Lo sai che è la prima persona a cui invio i miei racconti per Confidenze, prima ancora di consegnarli in redazione?
      Così mi dà un parere esperto e spassionato, e mi segnala eventuali refusi. 😉

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    3. Che bello che siete diventati proprio amici amici e ti fidi del suo parere. Riccardo mi sembra molto onesto nelle sue opinioni 😊
      Non la trovo una cosa odiosa sinceramente, poi dipende dal tono con cui lo si fa. Per dire, per la tua ricetta ho pensato non ci fossero davvero le uova, ma poi ne parlavi ed ho chiesto.

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    4. E hai fatto benissimo. Quanto ai modi, io detesto sembrare saccente, quindi preferisco evitare.
      Quanto a Riccardo è un punto fermo per me, e gli voglio molto bene. La blogosfera è anche questo. Per fortuna. 😉❤

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    5. Grazie a entrambi <3 :P

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  8. "You" ha intrippato da matti pure me!
    Anche se odiavo Beck!

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  9. You in effetti è un po' assurdo.
    Il ragazzo si piazzava davanti la finestra e sembrava fosse invisibile.
    Senza contare lei che ha il letto proprio di fronte la vetrata senza tende con tutto quel che ne consegue manco fosse nella casa del grande fratello. :-P

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    1. Esatto, un po' troppo. Ci sono finestre da cui si vede ad esempio la sera, ma di giorno no. Potevano fare una cosa più soft...

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  10. Se You anche a me non ha convinto del tutto (situazioni molto improbabili) ma l'ho visto come un guilty pleasure e per questo piuttosto divorato, The Kominsky Method mi è piaciuto davvero tanto. Ai vecchini e alle situazioni da lacrima facile cedo volentieri, e qui i tempi comici, la scrittura, erano di alto livello.

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    1. Quel "vecchini" mi ha steso XD Non per nulla però The Kominsky Method ha quasi quattro stelle, contro le due e mezzo di You 😉

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  11. Ultimamente sono pessima con le serie tv. Ho una lunga lista di cose che dovrei vedere e recuperare ma alla fine preferisco un libro. Ho riscoperto la lettura :) l'unica serie che sto seguendo è su Fox e si chiama The Passage. È gradevole, spero non si riveli una cavolata ;)

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    1. Beh una serie di Ridley Scott ha del potenziale :D Il genere devo dire al momento non mi ispira particolarmente, ma magari più avanti la recupero :D

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  12. You dalle premesse è una bella bombetta di serie...Sono molto curioso di provare questo effetto di patteggiamento per "il carnefice".
    E' una cosa che dovremmo fare sempre.
    Non per giustificare chi commette reati o per assolverlo;
    quanto per cercare di capire perchè ha commesso certi reati.

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    1. Cioè la cosa che dovremmo fare sempre non è patteggiare per il carnefice, ma cercare di capire, di mettersi nella sua ottica, seppur distorta e malata.

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    2. In effetti è un effetto da provare :D Perché ci sono state reazioni e sensazioni contrastanti per cui c'è molta percezione personale della storia e dei personaggi :)
      Capirne le ragioni in ogni caso però non è semplice, ti avviso ;)

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    3. Ciao Pier,
      ho iniziato You.
      Impressioni buone, senza dubbio.
      La cosa più rilevante è il contrasto tra il protagonista Joe e il poliziotto vicino di casa. E' evidente che noi finiamo per patteggiare per il primo (premuroso con il figlio del secondo), ma il poliziotto, pur essendo dedito all'alcol (cosa molto frequente per i poliziotti nelle serie americane, mi sembra di ricordare), capisce subito che Joe sia un maniaco.
      La seconda cosa più rilevante è la ricostruzione della vita di Beck che fa Joe usando i social. Fantastico!
      Andiamo sul negativo:
      la scena della martellata al fidanzato della protagonista l'avevo valutat "indecente" a questo punto della trama, così come il suo sequestro.
      Ma poi ho capito che serviva per mettere in guardia su Beck...
      Comunque ci lamentiamo della giustizia italiana, ma il protagonista in Italia verrebbe incriminato per appropriazione indebita (telefono), sequestro di persona, atti persecutori.
      Prenderebbe una condanna esemplare.

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    4. Ciao Riccardo! Come stai?
      La parte del poliziotto secondo me alla fine non è molto diversa da quella di Joe, è come dire che fra simili ci si riconosce. Se ci pensi Joe usa una violenza più psicologica, mentre il vicino usa una violenza più fisica. Difficile patteggiare lì.
      Secondo me anche gli Stati Uniti avrebbe una condanna, ed è proprio lì l'assurdità XD

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  13. Ciao Pier! Non conoscevo questi due telefilm ma You mi ha incuriosito davvero tantissimo..tra l'altro l'attore è famoso ma c'è anche una ragazza di Pretty Little Liar ^_* . Dovrò guardarlo! Un bacione

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  14. You non l'ho vista, nonostante ne abbia sentito parlare da tanti, ma non ho mai approfondito. Potrebbe essere interessante se sviluppassero una seconda stagione dal punto di vista di lei a questo punto.

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    1. Non posso risponder nulla a questo commento 🙊

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    2. Facciamo che non ti dico nulla di nulla :D Se vuoi vederla è giusto che te la goda, poi se vuoi qualche notizia in più non c'è problema :D

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