|Candle(s) #12|
Yankee Candle Novità Primavera/Estate 2017

Come si dice, il primo amore non si scorda mai e io infatti non ho mai smesso di utilizzare le Yankee Candle.
Dopo l'assaggio Kringle Candle e la più approfondita parentesi sulle fragranze di Heart and Home sono tornato a casa con il marchio di candele profumate che preferisco, perché sì, c'è poco da fare: Yankee Candle sa sempre attirarmi in un modo o nell'altro.


In questi mesi il marchio infatti ha fatto uscire alcune novità che non potevo farmi sfuggire e su cui non potevo tacere. Fra queste c'è una collezione estiva 2017 chiamata Viva Havana che è composta da quattro fragranze che ovviamente ci fanno volare nella capitale cubana. Le fragranze di questa linea, sono appunto Viva Havana, Delicious Guava, Cuban Mojito e Tobacco Flowers, più ovviamente gli accessori dedicati.


Ho annusato in negozio tutte queste quattro varianti e mi son piaciute tutte, ma avevo perplessità su Delicious Guava, perché in questa candela ci sento molto la pesca almeno da spenta, e avevo paura che da accesa si sentisse il guava che per me non ha un buon odore e nemmeno un buon sapore; mentre Cuban Mojito mi è parsa una variante leggermente più fresca di Vanilla Lime, che non vi ho mai recensito, mi era piaciuta, ma non ero nel mood per acquistare qualcosa che le somigliasse. Ho scelto quindi le altre due.
Come saprete le mie sono impressioni a naso, non sono certezza matematica, però cerco di darvi le mie opinioni nel modo più completo utilizzando le candele praticamente fino alla fine (e non solo annusandole da spente che potete fare anche voi in negozio!).

Viva Havana 

yankee candle viva havana review
La nostalgia della vecchia Avana in una complessa miscela di sandalo, spezie, vaniglia.
note di testa: incenso
note di cuore: cannella chiodi di garofano, zenzero, noce moscata
note di fondo: ambra, oud, sandalo
Questa tart mi aveva attirato fin da subito per questa profumazione che da spenta mi sembrava legnosa, ma anche fresca. Una volta accesa invece si è rivelata decisamente più speziata. So che questo aggettivo fa pensare subito alle fragranze natalizie, a qualcosa di dolce, e molto più pungente. Invece in Viva Havana mi sembra tutto ben calibrato, queste note spezziate rendono certamente una fragranza più calda ma non mi ha ricordato le festività. Credo che le note di ambra e sandalo, che poi sono quelle che più avverto da spenta, riescano a mantenere la profumazione in una zona di "neutralità".
La tart, come sempre divisa in quattro parti, ha una buona intensità, ma la cera è un po' sbriciolosa. Ha anche una certa permanenza nell'aria una volta spenta.
Promossa, papabile di un riacquisto ma per mio gusto la utilizzerei più in altre stagioni e non proprio in estate.

Tobacco Flowers

yankee candle tobacco flowers review
Il dolce profumo legnoso e speziato dei fiori di tabacco.
note di testa: radice di zenzero, anice stellato
note di cuore: gelsomino, fiori di tabacco, foglia di bambù note di fondo: legno di cedro, cumaru
Di Tobacco Flowers invece avevo riconosciuto subito l'animo speziato in quanto la prima cosa che ho notato annusando la tart è stata la presenza dell'anice, che a me piace molto, unita ad una componente floreale. Una volta accesa si è rivelata una profumazione decisamente intensa, più ricca e direi più calda rispetto alla prima impressione. Anche per lei vale lo stesso discorso di Viva Havana: per una associazione mentale (leggasi sarò tarato) è una profumazione che ricomprerei in una stagione un po' più fresca. Non che ora che è estate (avviso ai lettori futuri) non sia piacevole, anzi la tengo accesa parecchie ore senza problemi, ma in questo periodo prediligo qualcosa di più fresco e neutro. 
È abbastanza persistente nell'aria ed ha un'ottima diffusione

Coastal Living 


Coastal Living un'altra collezione Yankee Candle relativamente recente perché il lancio risale a primavera. La linea è composta di quattro fragranze tutte caratterizzate ovviamente da un odore salmastro e fresco, ma con delle variazioni sul tema. Ero scettico in verità perché la mia unica esperienza con profumazioni a tema marino si rifanno a Turquoise Sky che a mio avviso è la Yankee Candle peggiore che abbia mai sentito. Da incubo. 
Quando però mi son trovato questa collezione in negozio mi sono davvero ricreduto sin dalla prima snasata. Mi sarei portato tutto a casa, ma ho preferito selezionare (ahahaha) alcuni pezzi. In realtà l'unica che ho scartato è Driftwood perché mi sembrava troppo legnosa e troppo intensa, ma non sgradevole. 

Coastal Living

yankee candle coastal living review
Un intrigante mix di salato e dolce - fiori costieri trasportati dalla calda brezza dell'oceano.
Note di testa: Sale marino
Note di cuore: Lavanda, fiore di mare
Note di fondo: Muschio, muschio dei coralli
Coastal Living è giunta fra le mie mani dopo rispetto alle altre. O meglio, le ho prese tutte insieme mi mi aveva lasciato titubante perché annusandola ci sentivo molto la parte dolce, pur non riuscendo a definire queste note, tanto da sembrarmi quasi fruttata; inoltre mi dava l'idea di essere troppo sintetica.
Una volta accesa ho scoperto una tart di media intensità, che resta abbastanza fedele all'idea che mi ero fatto da spenta: non distinguo tutte le componenti ma è una fragranza fresca, più floreale di quanto mi era sembrato da spenta, dolce senza incappare nello stucchevole. Non avverto molto la salinità di cui parlano nella descrizione, è più qualcosa di sotterraneo nella fragranza. La tengo piacevolmente accesa per parecchio tempo, non è particolarmente persistente nell'aria, ma c'è qualcosa che non me la fa amare ciecamente. Quindi sì, una tantum si può fare ma per me non sarà una presenza fissa.

Garden by the sea

yankee candle garden by the sea review
Un profumo delicato e floreale, di fiori dell'oceano e vivaci mazzi di armeria marittima.
Note Aromatiche:
Note di testa: Foglia di viola, petali di peonia
Note di cuore: Mughetto, armeria, fresia, loto
Note di fondo: Ambra bianca, muschi sensuali
Garden by the sea è un po' la sorella di Coastal Living perché anche qui ci troviamo una fragranza abbastanza floreale, fresca, ma non ci sento nulla di marino. Una profumazione piacevole, sia da spenta che da accesa, ma ha un piccolo problema: è molto delicata, davvero delicata. È stata la prima che ho terminato perché mi son ritrovato a dover aggiungere più cera di quanto faccio di solito. Ovviamente  non c'è grande permanenza nell'aria una volta spenta la candela.
Ottima quindi per chi ama queste fragranze molto discrete e sottili, perché comunque si sente, ma per chi come me è abituato a qualcosa di più incisivo potrebbe non apprezzare.

Sea Air

yankee candle sea air review
L'aria rinfrescante della spiaggia, con note di sale marino, ciclamino e rosa.
Note Aromatiche:
Note di testa: Acqua di mare, aria salmastra dell'oceano
Note di cuore: Ciclamino bianco, rosa, fiori di spiaggia
Note di fondo: Legno di sandalo
Reale sorpresa è stata Sea Air sicuramente quella che più caratterizza a mio avviso la collezione. Annusandola da spenta avverto più forti le note salate, tanto da aver paura potessero essere troppo intense, ma una volta accesa la tart mi è parsa più variegata ma sempre ben equilibrata: le note più salmastre si uniscono bene alle note floreali e legnose. Ne risulta, secondo il mio naso, una fragranza ottima, fresca, non invadente e piacevole da tenere per parecchio tempo accesa. Richiama effettivamente l'aria del mare, ma in modo elegante e gli accenti che completano questa profumazione riescono secondo me a renderla adatta ad ogni ambiente, stile e stagione.
Non ha una forte intensità, si avverte in modo netto ma siamo al livello medio della Coastal Living, e anche la persistenza non è alta.


Tirando le somme queste nuove collezioni di Yankee Candle sono Piertificate. Le ho apprezzate tutte con ovviamente delle preferenze, ma nessuna delle tart è stata in alcun modo fastidiosa o sgradevole tanto da costringermi a spegnere subito la tea light. Anzi tutte sono state accese per diverso tempo senza mai 

Fatemi sapere se le avete provate o se avete abolito le candele con questo caldo!
A presto!




The Ordinary, la mia recensione due mesi dopo (con foto!)

Ritorno nel mondo del blogging con uno dei post che più mi premeva condividere.
A due mesi dalla prima parte, torno a parlarvi di The Ordinary.

The ordinary logo
Ma se l'altra volta mi ero soffermato sull'esperienza d'acquisto sul sito ufficiale, e sulle considerazioni generali sul brand, questa volta invece mi concentrerò sulle mie dettagliate opinioni sui prodotti, e più in generale sull'uso che ne ho fatto. Le cose vanno un po' per le lunghe, prendete magari una bottiglia di acqua, e mettetevi ben comodi sulla sedia.

Le mie necessità

Ovviamente per capire meglio le mie recensioni dovete tenere conto delle condizioni generali della mia pelle.
Ho 27 anni, ed una pelle che avverte molto i cambiamenti del clima, con aree più secche, e che nel corso degli ultimi due anni è diventata più secca d'inverno. Si mantiene mista d'estate, ma le zone oleose non sono particolarmente grasse.
Ho sottolineato l'età perché da circa due o tre anni, nonostante abbia sempre curato la pelle, ho notato dei cambiamenti. Ad esempio ho iniziato a notare che quelli che prima erano segni di espressione, stavano via via sempre più scavandosi la strada per diventare rughe a pieno titolo. La capobanda del decadimento facciale è una ruga orizzontale sulla fronte data dal fatto che sollevo speso le sopracciglia (forse perché sono molto shady?); ma anche ai lati della bocca quei sottilissimi segni che un paio di anni fa duravano il tempo della risata, adesso restano più a lungo. O ancora le zampe di gallina: qualche tempo fa la pelle si muoveva compatta, col tempo invece ha iniziato a segnarsi a pieghe non in modo definitivo ma la strada è quella.
Detto così sembra che io stessi cadendo a pezzi come un quadro del '700, ma quello che voglio dire è che penso che 25/28 anni sia il periodo adatto per osservare il nostro volto, e capire quale sarà il percorso della nostra pelle e iniziare ad agire per prevenire.
Ovviamente non ho dato di matto cercando il rimedio prodigioso, ma se ci sono metodi e prodotti che possono aiutarci, perché non avvantaggiarcene? La cosmetica ha fatto passi da gigante formulando cosmetici con attivi più efficaci rispetto ad un tempo. Questa è tutta la premessa che mi ha portato a scegliere i prodotti The Ordinary.

La mia esperienza


Da questi sieri mi aspettavo un risultato cosmetico quasi istantaneo e un risultato più a lungo termine valutabile col tempo, ovviamente più o meno in base al cosmetico in sé. Capite da voi che dopo due mesi posso fare delle valutazioni approfondite ma non posso dirvi come sarà la mia pelle fra 10 anni.
The Ordinary come già vi dicevo, consta di un range di prodotti per lo più in siero, ma ce ne sono alcuni anche in crema. Io però mi sono spinto al momento solo verso la prima variante perché, in vista dell'estate, ero quasi sicuro avrei messo da parte le emulsioni (leggasi: di creme ero pieno!) e volevo far diventare questi prodotti una costante di una routine già completa (qui trovate tutte le mie skin care routine passate).
Questi sieri sono tutti senza profumo, o meglio se annusate con attenzione ci sentirete un odore appena percepibile, ma è dato dalle componenti chimiche. 
Li ho applicati mattina e sera uno dopo l'altro dopo aver lavato il viso e passato il tonico. Sul sito non mi pare sia specificato ma ho chiesto al servizio clienti, e sconsigliano di mixare più prodotti e schiaffarseli in faccia. Non credo sia dannoso (dipende dai prodotti che scegliete) ma loro consigliano di stratificare i sieri uno dopo l'altro e io così ho fatto aspettando almeno 30 secondi fra le applicazioni.

The Ordinary Argireline Solution 10%

Argireline Solution 10%

Argireline  Solution 10% è fra i prodotti che mi aveva dato più perplessità al momento dell'acquisto tanto da tentennare sul prenderlo o meno. Il motivo è che non avevo trovato molte review e questo prodotto mi sembrava il più "incisivo" fra i quattro. 
Il peptide Argireline è considerato l'alternativa al botox. Sì, proprio la tossina che si inietta e blocca i movimenti muscolari. Per farla semplice, Argireline blocca chimicamente gli stimoli alla contrazione muscolare, quindi non viene assorbita fino ad arrivare al muscolo, per intenderci (anche perché sarebbe illegale, i cosmetici non vengono assorbiti), ma agisce in superficie. Questo da un lato è più sicuro di una iniezione con una tossina (che DEVE essere fatta da uno specialista) ma è meno potente. Il 10% da ciò che ho capito è la percentuale da cui la molecola inizia a dare risultati percepibili.
Inoltre rispetto al botox in sé, Argilerine non può aiutare ad esempio a creare quel leggero sollevamento dell'arcata sopracciliare che le iniezioni invece danno. 
Quindi bloccare la contrazione muscolare per evitare che si formino rughe o che peggiorino quelle già esistenti. Per questo motivo, questo componente, viene consigliato per le rughe dinamiche date dalle espressioni facciali e non ad esempio per quelle di vecchiaia. Sul sito di The Ordinary infatti dicono
"Argireline è un marchio di proprietà di Lipotec con sede a Barcellona. È una soluzione di Acetil Hexapeptide-8. Studi controllati hanno dimostrato che Argireline migliora l'aspetto di aree facciali predisposte alla formazione di pieghe dinamiche, tra cui gli occhi e la fronte."
Io invece vi dico che l'ho amato. È un siero acquoso, anzi direi liquido, trasparente. Si assorbe molto velocemente e non mi lascia la pelle appiccicosa o unta. Su di me ha funzionato benissimo. L'ho applicato solo sulla fronte per bloccare la ruga data dal sollevamento delle sopracciglia e attorno agli occhi per una azione preventiva sulle zampe di gallina.


Questa Argireline Solution ha bloccato circa il 60% del movimento. Non ho la fronte freezzata in stile tardona botulinata, in quanto le sopracciglia ancora fanno movimenti seppur minimi e nessuno mi ha detto di essere diventato monoespressivo. Solo che appunto questo innalzamento adesso è più faticoso, per quanto mi sforzi di sollevare le sopracciglia, queste non si muovono tanto quanto prima. È una sensazione diversa dall'effetto lifting/tirante di alcuni prodotti, e all'inizio fa un po' strano ma poi ci si abitua.
Questo rallentamento ha portato a due benefici: la ruga già formata, in due mesi, è diventata più corta ma soprattutto meno profonda. Anche al tatto è molto meno profonda e infatti in certe foto sparisce. Ovviamente non mi aspettavo che sparisse del tutto specie in poco tempo ma già così sono soddisfatto. Inoltre Argilerine Solution 10% ha impedito alla seconda ruga che stava formandosi sopra a quella già esistente, di apparire e di diventare un segno più marcato.

Il movimento resta bloccato anche dopo aver lavato il viso, e anche dopo molte ore dall'applicazione. Ho fatto una prova: non l'ho applicato per 24 ore e ho notato che il movimento era più fluido ma non comunque totale. Immagino che come nel caso della tossina botulinica serva un periodo di stop prolungato dall'uso di Argilerine per tornare al punto di partenza.
Non ho fatto foto del prima, ma l'ho recuperata da alcuni scatti che avevo fatto e voi stessi potete vedere la differenza su Instagram.


Prima




Dopo


Considerate che le prime foto hanno anche una qualità inferiore, ma una luce meno diretta.
Sul contorno occhi non ho segni visibili (ancora) per cui non ho un prima e dopo, semplicemente noto che la pelle non si piega "a fisarmonica" ma si muove in modo più compatto. 
Ci sono due aspetti negativi che vengono affiancati all'uso del botox e quindi di Argireline. Il primo è che si dice che vada a rilassare i muscoli col risultato di cascare flosci, ma non è così. Va a rilassare (cioè placare, calmare) le contrazioni muscolari che vanno a formare la ruga. Tra l'altro questo siero all'Argireline è molto più debole di una iniezione di botox. Quindi un problema sventato.

Ho sentito inoltre che questo peptide, per spianare la ruga, crea una distensione della pelle, verso l'alto e verso il basso con la conseguenza che le sopracciglia scendono leggermente. Anche qui non ho riscontrato nulla. Ovviamente non posso sollevare le sopracciglia verso l'alto dei cieli e far finta di avere due metri di palpebra o riapparirebbe la ruga, ma non è cascato nulla.
Insomma è diventato il mio prodotto preferito. Lo trovo estremamente efficace, ha un costo super accessibile e continuerò a comprarlo. Sono curioso di vedere gli effetti a lungo termine.
Lo consiglio a chi lotta contro questo tipo di rughe o ad esempio il famoso "undici" che si forma fra le sopracciglia.
Insomma niente più facce sceme nei selfie.

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🔎 theordinary.com, Sephora, Beautybay
💸 7.20€
🏋 30ml
⏳ 12 Mesi
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The Ordinary Ascorbyl Glucoside Solution 12%

Ascorbyl Glucoside Solution 12%

Ho fatto un lungo articolo per quanto riguarda la Vitamina C e qui vi spiego cos'è, e come mai l'apprezzo nei cosmetici e le differenze fra l'acido ascorbico puro e i suoi derivati.
The Ordinary ha un set di prodotti a base di Vitamina C in diverse formulazioni che è molto interessante. Sul sito del brand c'è una guida completa sui quattro prodotti a base di questo ingrediente (ma ci sono due novità in arrivo) e sulle sue svariate forme.

Fra questi ho scelto la Ascorbyl Glucoside Solution 12% perché volevo un prodotto che fosse efficace ma adatto ad una pelle non abituata. Inoltre volevo una consistenza leggera e infatti questo è un siero leggermente gelloso, sicuramente più di Argireline, ma sempre liquido. Anche qui assorbimento rapido, ma rispetto ad Argireline mentre lo applico sento una leggera sensazione di appiccicoso che svanisce una volta che il siero si è assorbito. 
Il brand dice
La vitamina C è un potente antiossidante, schiarisce il tono della pelle e riduce i segni dell'invecchiamento. 
Il glucoside ascorbile è un derivato della vitamina C solubile in acqua. È molto più stabile in acqua ma meno potente rispetto all'acido L-ascorbico diretto. [...] È considerato uno standard di riferimento in termini di derivati della vitamina C grazie alla sua elevata stabilità e comodità d'uso, ma con questa soluzione è impossibile ottenere la potenza estremamente elevata dell'acido L-ascorbico
Per vedere i risultati dell'azione illuminante e schiarente della vitamina C serve un po' di tempo e il mio intento sarebbe quello di rendere ospite fisso questo ingrediente nella mia routine. Con questo prodotto The Ordinary è stato facile perché non è grasso, non dà idratazione di per sé quindi non cozza con altri prodotti idratanti. Come risultato nel breve periodo ho notato una certa luminosità del viso. Non è stata qualcosa di particolarmente palese ma come vi dicevo credo serva più tempo. Inoltre mi è parso dia anche un minimo di turgore alla pelle. Sarò matto eh, ma mi pare contribuisca anche in questo senso. 


Ascorbyl Glucoside Solution 12% è un buon prodotto secondo me, ottimo per l'estate e, più in generale, come primo step per approcciarsi alla Vitamina C. Non mi ha dato alcuna irritazione né alcuna strana reazione.

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🔎 theordinary.com, Sephora, BeautyBay 
💸 12.90€
🏋 30ml
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The Ordinary Buffet

The Ordinary Buffet

Per descrivere questa insalatona che è il Buffet di The Ordinary, mi affido alle parole del sito stesso 
Questa formula combina una serie di tecnologie appositamente studiate per combattere diversi segni dell'invecchiamento contemporaneamente. Le tecnologie sono complesso di peptidi Matrixyl 3000 (con palmitoyl-pentapeptide 35), complesso di peptidi Matrixyl Synthe'6 (con palmitoyl tripeptide-38), complesso di peptidi Syn-Ake (con dipeptide diaminobutyroyl benzylamide diacetate), complesso di peptidi Relistase (con acetylarginyltryptophyl diphenylglycine), complesso di peptidi Argirelox (con acetyl hexapeptide-8, pentapeptide-18), complesso di probiotici (con lactococcus lactis lysate), in una base di 11 amminoacidi delicati per la pelle e vari complessi di acido ialuronico. La concentrazione totale di tali tecnologie nella formula in peso è pari al 25,1%.
Non manca più nessuno, solo non si vedono i due liocorni, per finire la filastrocca.
Ma scherzi a parte a me questo Buffet è piaciuto (anche perché non ho dovuto sgomitare come capita ai matrimoni). È il siero più consistente fra i quattro che ho utilizzato, ma resta sempre sul gelatinoso fluido, nulla di troppo denso. E sempre fra i quattro mi è parso quello un po' più appiccicoso al momento dell'applicazione, ma una volta assorbito, non sento più nulla. 
Gli do ben due pollici su perché su di me ha un bellissimo effetto rimpolpante, rassodante ma anche idratante. È anzi l'unico fra questo regime che dà anche idratazione. Nulla di eccessivo, quanto basta alla mia pelle nei giorni più caldi ma non abbastanza quando la temperatura scende un po'.


I risultati di Buffet li ho visti su tre fronti:
  1. sento la pelle idrata ma non appesantita o eccessivamente nutrita, cosa ideale nel periodo di caldo umido e afoso;
  2. i segni di espressione risultano più levigati, la ruga orizzontale in fronte appare ancora più appianata; i segni nella zona dei solchi naso genieni che potrei definire un primo stadio di rughe nasolabiali non appaiono più con tanta facilità.
  3. nonostante un mio dimagrimento, la pelle del viso non mi è parsa svuotata o moscia ma si è mantenuta tonica ed elastica;
Insomma mi piace molto, dà densità alla pelle senza dare l'effetto tensore di cui non sono massimo sostenitore. 
Ad oggi il Buffet è diventato Multi-Peptide + HA Serum, e qui trovate una recensione aggiornata

INFO BOX
🔎 theordinary.com, Sephora, BeautyBay
💸 14.80€
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The Ordinary Caffeine Solution 5% + EGCG

Caffeine Solution 5% + EGCG

La Caffeine Solution era invece il prodotto su cui avevo maggiori aspettative che però in parte sono state deluse, ma non per i risultati che dà, ma per quelle che sono le mie necessità ed abitudini.
Mi spiego meglio.
The Ordinary dice
Questa formula, caratterizzata da una texture leggera, contiene una concentrazione estremamente elevata (5%) di caffeina, oltre a Epigallocatechin Gallatyl Glucoside (EGCG) purissimo da foglie di tè verde. Studi indipendenti hanno dimostrato che l'uso topico della caffeina e dell'EGCG può contribuire a ridurre il gonfiore del contorno occhi e le occhiaie. 
E direi che non si sbagliano: la texture è un siero abbastanza sottile, piacevole e fresco che si assorbe abbastanza in fretta. Ha un colore leggermente ambrato. Vi dico subito che non mi ha mai creato problemi di bruciore o irritazione agli occhi, nonostante abbia sentito che il 5% di caffeina può essere irritante.
Non fornisce alcuna idratazione, anzi, a volte mi sembra vada leggermente a seccare la zona, ma in ogni caso uso una crema idratante a parte.

Parliamo però dei risultati su borse ed occhiaie.
Per quanto riguarda i rigonfiamenti ci siamo, anzi direi che è la prima cosa che ho notato: mi capita di svegliarmi con gli occhi gonfi e questo prodotto aiuta a decongestionare la zona in modo quasi istantaneo. Bisogna dire però che questo effetto lo ottengo già anche solo lavando il viso con acqua fresca o con le mie spazzole massaggianti.
Per quanto riguarda la questione occhiaie la situazione si complica.



Io ho due tipi di occhiaie che mutano in base a tante condizioni (ore di sonno, ore passate al pc, variabili non prescindibili dalla sfiga ecc): nell'angolo interno ho la classica lunetta bluastra-violacea che è una costante seppur si presenta a volte più evidente di altre; lungo tutto il contorno occhi invece ho come un'ombra più marroncino-grigiastra che non è sempre visibile. Su quest'ultima variante di occhiaia questo siero The Ordinary agisce bene tanto da farla sparire, mentre sulla zona più blu aiuta ad illuminare ma non è il rimedio definitivo che mi ha consentito di abbandonare il correttore (anzi, presto ne recensisco molti altri!). Inoltre ho notato che, trascorrendo parecchie ore al pc la parte più scura dell'occhiaia tende a ricomparire se non addirittura a peggiorare.

Per cui per mio gusto e abitudine Caffeine Solution 5% non è un prodotto che ricomprerei: mi sembra solo uno step in più nella routine che ha bisogno di essere affiancato ad un prodotto idratante (quindi mi obbliga a due prodotti per il contorno occhi) e che non mi dà un risultato così entusiasmante pur essendo presentato come un prodotto estremamente potente e concentrato. Lo finirò senza problemi, e probabilmente proverò a mixarlo con una crema e vedere che accade, ma se posso darvi un suggerimento, la Gel crema contorno occhi all'Hamamelis di Fitocose, coniuga una buona azione illuminante ad un ottimo effetto idratante. Quindi sì, credo ci siano alternative più complete e valide.

INFO BOX
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💸 6.70€
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Direi che è arrivato il momento di concludere con le mie opinioni su The Ordinary. Il riassunto è che ho apprezzato moltissimo questo brand, e che comunque, nonostante le mie personalissime esperienze e preferenze, mi sono sembrati efficaci. Voglio provare tantissimi altri prodotti (anzi spero che amplino ancora di più il loro range).
E quindi vi saluto, vi bacio e ci sentiamo presto!

Se vuoi conoscere la mia esperienza con tutti i prodotti The Ordinary che ho utilizzato in tre anni, clicca qui!


Semplicità, flessibilità e innovazione con Creami Revolution di PosteMobile




Sono sicuro che molti di voi mi leggono tramite smartphone e magari avete fatto fatica a caricare questa pagina perché avete terminato i giga della vostra offerta telefonica. In questo maremagnum di servizi per la telefonia mobile effettivamente non si capisce granché. Proprio per questo oggi volevo parlarvi di Creami Revolution di PosteMobile.
Creami Revolution è la prima offerta telefonica che va davvero incontro al cliente. Infatti siete voi a scegliere come consumare i dati inclusi nell'offerta.
Vi spiego meglio.
La tariffa Creami Revolution include 1000 credits più 7GB alla velocità 4G per la navigazione internet.
Cosa sono questi credits? 1 credit equivale ad un minuto di chiamata, o 1 SMS o 1MB da usare in totale flessibilità in base alle proprie esigenze e abitudini.
Ad esempio, se gli unici SMS sono quelli che mandate a vostra madre che ancora non capisce cosa sia WhatsApp, perché pagare un pacchetto da 300 o più sms che restano inutilizzati?! Ecco, con #CreamiRevolution paghi quel che consumi.
Ma la vera rivoluzione (e il vero risparmio) è che l'offerta ha tre soglie di rinnovo:
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Quindi non solo potete scegliere come consumare i dati dell'offerta, ma anche quanto spendere al mese per la vostra tariffa.
Attivare l'offerta è semplicissimo, si può fare online acquistando una nuova sim (senza obbligo di portabilità) senza costi di attivazione o spedizione, collegandosi al sito (clicca qui); oppure recandosi presso uno dei tantissimi uffici postali entro il 30 luglio, senza costi aggiuntivi e clausole da leggere con la lente di ingrandimento.
Ma state ancora qui a caricare la pagina? Che aspettate?! Fate come Tania Cagnotto e oltre 3.5 milioni di clienti, correte su postemobile.it, perché con Creami Revolution #chivinceseisempretu.














Il covo di serpi nella tana del lupo




La comunità LGBT ha al suo interno una bellezza rara, data dalla varietà  di creature che contiene al suo intero. Per questo l'arcobaleno ne è il vessillo. Per questo, chi si trova all'esterno da questa comunità e ne appoggia le qualità, si sente attratto ed affascinato, attirato nella convinzione di trovare apertura, empatia, generosità e sensibilità.
È spesso un luogo comune, ma come tale non è detto che non sia verità.
Gli unicorni di questa vallata sperduta chiamata umanità
Eppure quando ti gratti via i glitter dagli occhi, ti accorgi che in questa stessa comunità, piccola ma allo stesso tempo sconfinata, si celano tutti i vizi e non solo le virtù che l'essere umano trascina dietro per tutta la propria esistenza. 
E quando si parla di coming out, le forze LGBT si uniscono e si ergono con un indice che punta dritto all'accusa. 
Devi farlo, e devi farlo nel modo più chiaro possibile, senza mezzi termini, senza peli sulla lingua, senza quel confuso "affettività" al posto di "sessualità". Dobbiamo sapere che cartellino metterti, altrimenti ti attende la scomunica e l'esilio da tutti i circoli omosessuali.
Risultati immagini per vintage labels for jars
Manco Dante e Firenze, in pratica. 
E se sei un personaggio pubblico, una persona famosa, di quelli che vanno sulle copertine devi inderogabilmente ed imprescindibilmente fare coming out e supportare la causa LGBT facendo megafono con tutta la forza mediatica dei tuoi follower su Instagram.
Non ci sono vie di mezzo per nessuno. 
Così è se ti chiami Ferro, Zero, Nannini, Mengoni e quant'altro, ad esempio. Così è che vuole la comunità LGBT. Altrimenti resti un mezzo confuso e inutile per la causa. Etichette da staccare e riattaccare a proprio gusto, che fanno comodo quando serve, che ripudiamo quando non ci garba.
Eppure in queste consuetudini, alla suddetta comunità mancano evidentemente due tasselli: libertà e privatezza.
Il primo è molto semplice, ovvero riguarda la possibilità di scelta, di fare un po' come vuole o come purtroppo deve una persona, sia essa famosa o sconosciuta. 
Perché purtroppo sì, per una svariata serie di ragioni più o meno condivisibili, il coming out non è possibile  a tutti.
Poi c'è anche una fetta di persone a cui semplicemente non va o non interessa svelare al mondo della propria sessualità, e che, anche senza una palese ragione, possono e devono starsene per i fatti loro, continuando con l'atteggiamento che meglio credono, sia esso dettato da cause di forza maggiore o dalla propria volontà.
C'è poi la privatezza: quando sei un personaggio famoso, è normale per chi ti segue avere più o meno pruriginose curiosità sulla tua vita privata, ed è "normale" visto che io ti seguo e ti ammiro in tutto. Ma la vita privata di un personaggio pubblico ha le stesse implicazioni e complicazioni che ha la vita privata di un perfetto sconosciuto come me. Può essere meravigliosa o uno schifo, come un po' per tutti. E poi ci sono cose che uno può voler tenere per sé, anche solo per personale pudore.

Personaggio pubblico può corrispondere ad affettività privata.

Ma la comunità LGBT non conosce questo "personale pudore", non conosce la possibilità che io in privato possa essere una persona del tutto diversa da quella che dimostro pubblicamente, senza cambiare l'opinione che ha di me. Ti becchi l'appellativo "finta santa", eventualmente. 
Prendiamo il caso di Gianna Nannini che sta facendo sfruguliare le dita degli omosessuali social-dotati.
La cantante nella sua autobiografia ha dichiarato

"Non ci sono leggi in Italia che mi garantiscano di sapere cosa succederebbe a Penelope se me ne andassi in cielo, quindi me ne vado in Inghilterra, dove sono rispettata nei miei diritti umani di mamma e dove registro anche i miei dischi da trentanni. Faccio l’unione civile con Carla e la stepchild adoption, perché adesso è questo l’unico vero nucleo familiare di cui posso fidarmi"
Toni alquanto inopportuni, freddi e duri, che non condivido per un gesto che dietro ha ragioni affettive profonde
Molti degli appartenenti dell'ormai plurinominata comunità hanno asserito che sputare così sull'Italia, senza aver partecipato alle battaglie per ottenere diritti civili, sia quantomeno indecoroso. 
E io sono d'accordo che questo tono sia piuttosto fuoriluogo, ma mi chiedo, i diritti vanno soltanto a coloro che hanno scelto di combattere per gli stessi? Non credevo fosse così.
Credevo andassero a tutti, a chi volesse accedervi nei modi e nei tempi che ritenesse opportuno.
Mi sbagliavo, forse.
Ma mi chiedo ancora una volta, eliminando il nome Gianna Nannini, il fatto che le dichiarazioni siano in un libro in uscita (che non so chi abbia letto) e prendendo la questione per sé, se una persona ha deciso di dichiararsi al mondo in un determinato momento della propria vita, cosa c'è di strano? Chi decide quando è il momento giusto per farlo?
Tra l'altro, faccio un passo indietro, la stessa Nannini anni fa aveva dichiarato della sua sessualità dicendo di essere "polisessuale". E se mentre io scrivo mi sembra strano parlare delle dichiarazioni della gente sulla propria vita privata e sessuale in particolare, c'è chi questa dichiarazione l'ha trovata comunque inutile e solo un vago modo per buttarla in caciara e non dire apertamente la propria etichetta: lesbica. 
Come dire in altri termini che la tua libertà inizia dove lo decido io, nei modi e nei termini che decido io. Ah, era la TUA libertà? Mi spiace, ora è mia.
Capisco che un personaggio così famoso avrebbe potuto essere un sostegno ideologico per chi magari si trova nella sua stessa condizione, chi la ammira, chi magari ha la sua stessa età o le sue. Avrebbe potuto diventare un esempio e capisco chi è deluso da queste dichiarazioni (fermo restando che il resto delle pagine del libro non le conosco), ma non mi stancherò mai di dire che ergersi ad idoli da seguire non è una cosa sana.
Diventare baluardi politici non è la scelta che tutti vogliono o desiderano anche perché non è un compito semplice. 
In questo covo di servi nascoste nella tana del lupo c'è anche chi ha immerso le mani ancora più profondamente in questa sabbia di vite umane. 
C'è chi ha praticamente augurato, quasi fosse la peggiore sciagura e condanna che solo il Karma può scatenarti contro, un figlio gay a chi da sempre si è dimostrato contro i diritti gay.
Se non ci credete evidentemente non avete letto di Luigi Berlusconi e del bacio all'amico su di un molo, con un probabile outing per lo stesso ragazzo, che ha la mia stessa età. 
"Ti auguro un figlio gay" e altre battutine quasi fosse un insulto, lo sputo per terra di una maledizione antica. Per un bacio, per un probabile essere gay che non va bene agli stessi gay.
Vittima del padre come se fosse figlio di un Ugolino della Gherardesca qualsiasi, per restare in tema dantesco.
Ci sono ancora tantissimi passi avanti da fare e sventolare bandiere per le strade non porta a compierli. Li chiediamo agli altri ma non a noi stessi. 
Non meravigliatevi se c'è chi ancora non ha fatto coming out, chi si nasconde, chi non ha coraggio o chi non ha la voglia, o chi non si sente appieno parte di una comunità, chi non vuole definirsi ed etichettarsi, ricordatevi i semi che avete lasciato e capirete il vento che vi sbatte contro.






|Beauty Cues: Viso, Corpo|
Promossi e Bocciati Giugno 2017 (Alkemilla, Phytorelax, Equilibra...alcuni finiti e una special guest)

Un altro mese passato, un altro appuntamento con i prodotti promossi e bocciati. Questo mese (o meglio quello passato) c'è anche uno special che ho deciso di mettere da parte avendo superato il PAO da parecchio tempo. Ma cianciamo le bande e iniziamo.

Promossi

Alkemilla - Pasta di mamma - Crema Cambio pannolino

Alkemilla - Pasta di mamma - Crema Cambio pannolino

Non è che sia diventato papà nel giro di un mese, semplicemente ho avuto una strana irritazione/follicolite su di una gamba. Sarei dovuto andare da un dermatologo (fatelo!) ma la cosa non mi sembrava così seria, era abbastanza limitata e non avevo né tempo né voglia. Ho provato quindi un po' di rimedi casalinghi ma nulla sembrava darmi una soluzione, se non un leggero sollievo dal rossore e dal prurito. Mi è saltato per caso in mente che l'ossido di zinco potesse essere una buona soluzione contro questo tipo di problemi (e non solo per il cambio pannolini). In realtà l'ossido di zinco aiuta per molte cose, tant'è che in passato lo utilizzavo ad esempio per far sfiammare e far seccare i brufoli. Così mi son ricordato di avere questo campioncino di Alkemilla e nonostante da così pochi millilitri di prodotto non si possa dare un'opinione approfondita vi posso dire che questa Pasta di Mamma per me è promossa
Come tutti i prodotti a base di questo ingrediente è ovviamente una crema pastosa (ma va!?) e per sua natura fa una scia bianca con la funzione di proteggere la pelle. Questa di Alkemilla, pur contenendo olio di mandorle e di sesamo non è grassa, anzi si asciuga abbastanza in fretta ed ha una consistenza abbastanza sottile. Il profumo è gradevole, delicato, leggermente talcato. Con questo campione ho fatto circa 4 applicazioni da cui ho iniziato a vedere miglioramenti nella zona irritata con una diminuzione del rossore e del prurito.
Alkemilla dice 
"Studiata per il trattamento di dermatiti da pannolino ed arrossamenti, questa pasta dalla morbida consistenza è in grado di creare una barriera protettiva che preserva l’integrità della cute dei neonati e dei bimbi."
Ovviamente non so come sia per i pannolini e io, finito il campione, ho preferito testare un'altra marca per curare la mai follicolite, ma questa Pasta di Mamma la riprenderei molto volentieri.
INFO BOX
🔎 Bioprofumeria, Online
💸 9.90€ full size
🏋150ml
⏳ 6 Mesi
🔬Qualità Vegana, Aiab Bio Eco Cosmesi, Nickel Chromium Cobalt Tested
💓⇒ 🌸🌸🌸🌸🌸


Phytorelax - Hydro Avena - Mousse Detergente Micellare

Phytorelax è un brand che apprezzo e che da un bel po' ha lanciato sul mercato una sequela di novità e diverse linee di cosmetici che pian piano conto di provare. Ho voluto iniziare con una tipologia di prodotto che non avevo mai provato, ovvero le mousse detergenti. Il brand ne ha creata una rivolta alle pelli secche e sensibili a base di avena colloidale biologica, acido ialuronico e fiore di pesco e quindi ho pensato potesse essere l'ideale per il mio tipo di pelle che tende ad essere secca specie in alcune zone.
Il concetto di questo prodotto è uguale a quello delle solite mousse detergenti: shakeri la confezione, premi l'erogatore e ti ritrovi in mano questa nuvoletta di schiuma soffice. Nel caso di Phytorelax questa nuvoletta ha una profumazione delicata e fresca.
La massaggio sul viso umido fin quando la schiuma non si smonta e la risciacquo. Sulla mia pelle è una coccola molto piacevole in quanto mi deterge le aree più miste della pelle, ma senza andare ad aggredire le aree più secche. Una volta rimossa dal viso, questa mousse mi lascia la pelle ben pulita, liscia, fresca, luminosa ed effettivamente sembra idratata perché nessun punto del mio viso risulta tirante o inaridito.
Ho utilizzato questa mousse ovviamente anche con le mie spazzoline per al pulizia del viso ed ha funzionato bene. 
Come indica anche l'azienda, l'ho utilizzata sugli occhi e non mi ha creato bruciore, e come forse saprete, sono portatore di lenti a contatto per cui occhi secchi, stressati e via dicendo.
Sulla confezione si legge 
"Mousse Micellare è una specialità detergente caratterizzata dalla soffice schiuma che deterge e idrata delicatamente tutta la pelle del viso."
Devo dire che quel "micellare" mi ha tratto in inganno perché pensavo potesse struccare, ma in questo senso fa fatica; trovo si presti a perfezionare la fase dello strucco, accostato ad altri prodotti specifici. Sempre in tema di appunti ho notato che la confezione perdeva goccioline di prodotto dall'attacco del beccuccio. Non so se sia un problema della mia confezione o del packaging in generale. Nulla di drammatico, io l'ho notato solo perché continuavo a vedere queste goccioline all'interno del tappo.

Phytorelax - Hydro Avena - Mousse Detergente Micellare

Insomma ho apprezzato questa mousse Phytorelax anche in questo periodo estivo, la ricomprerei anche per l'inverno e penso sia uno dei detergenti in schiuma più delicati ma efficaci che abbia mai provato. 
La consiglio non solo a pelli secche, ma anche normali e miste. 
INFO BOX
🔎 Grande distribuzione, La Malizia Profumeria
💸 6.69€
🏋150ml
⏳ 12 Mesi
🔬ICEA Cosmos Natural, Nickel Tested
💓⇒ 🌸🌸🌸🌸🌸


Equilibra - Aloe Gel Dentifricio Sbiancante

Equilibra - Aloe Gel Dentifricio Sbiancante

Erano i promossi e bocciati di Marzo quando fra i commenti di quel post Noemi di Inciprodotti mi ha parlato bene dei dentifrici di Equilibra, che io però non conoscevo perché non li avevo mai visti in giro. Verso però fine Maggio/inizio Giugno da Acqua e Sapone ho trovato tutta la linea Oral Care in offerta e quindi ho approfittato. Ho preso per prova questa versione sbiancante, ma erano disponibili anche le varianti Gengive Sensibili e Triple Action
Se mi seguite da un po' saprete che i dentifrici in gel non sono fra le mie prime scelte eppure questo di Equilibra si è saputo far apprezzare. Ho apprezzato il sapore, fresco e leggermente dolce, fin da subito, non ho avuto bisogno di un periodo per abituarmici. Inoltre produce schiuma, senza essere eccessiva. 
Mi lascia l'alito fresco e pulisce molto bene e non so cosa si possa volere di più per promuoverlo.
Sul sito di Equilibra si legge 
"Utilizzato con regolarità, spazzolando correttamente i denti per almeno un minuto, aiuta a proteggere i denti dalle macchie e dall'ingiallimento causato da bevande e fumo. Fornisce un’adeguata protezione contro placca e carie aiutando a mantenere il colore naturale dei denti e a conquistare un alito fresco." 
per cui parliamo un'attimo dell'effetto sbiancante. Secondo me c'è, non è il più efficace nel mantenere il bianco, ma aiuta. Dall'altro lato però il gel non è abrasivo o aggressivo. Sapete che ho i denti sensibili e nonostante sia il secondo mese consecutivo che utilizzo un prodotto non specifico per questa problematica, non ho sentito acuire il problema. Comunque lo ricomprerei, ma prima voglio provare la versione Tripla Azione (che trovate recensita qui).

INFO BOX
🔎 Grande distribuzione, Acqua e Sapone
💸 2.35€
🏋75ml
⏳ 12 Mesi
💓⇒ 🌸🌸🌸🌸🌸


I promossi e bocciati sono l'occasione per me di parlare anche di prodotti finiti, ma in questo caso si tratta di un prodotto che ho deciso di buttare perché è in uso da davvero tanto tempo (e si vede!) e si era rotta la cialda. Mi scuso per l'immagine raccapricciante, non amo pubblicare queste foto di prodotti smucinati, ma chiudete un occhio.
Vi ho parlato sempre di correttori ed affini ma non vi ho mai parlato di cipria, cosa che però va di pari passo con le creme correttive, specie quelle ecobio che tendono a infilarsi nelle pieghette più facilmente. Io comunque non amo la cipria come prodotto perché tende a farmi sentire la pelle ancora più secca, tant'è che la utilizzo solo quando necessario preferibilmente per ritoccare magari un po' a metà giornata. Questa di Essence effettivamente si prestava bene in questo senso. È una cipria un po' polverosa ma con una grana sottile. Sul viso infatti non mi fa un effetto farinoso o gessoso né spessore o, in generale, un brutto effetto.
Nonostante sembri rosata, una volta sfumata sul viso era praticamente neutra. 


L'effetto che dà non è super matt e proprio per questo l'ho apprezzata: certo mattifica ma lo fa in modo naturale e in un certo senso mi è parso che vada a ravvivare l'incarnato. Non la consiglierei a chi vuole una cipria opacizzante a più non posso che duri molte ore, ma più a chi vuole un effetto delicato e non ha grandi lucidità da arginare.
Essence racconta così il suo prodotto:
"la più amata cipria di Essence, regala un perfetto incarnato dall'effetto matt. La sua texture delicata e setosa la rende di facilissima applicazione per un risultato impeccabile, da vere professioniste del make-up."
Un'altra nota a suo favore è l'INCI che non fa spavento al contrario di molti prodotti low cost.
Insomma me ne sbarazzo per ovvie ragioni, ma un po' mi spiace e non posso che promuoverla.
INFO BOX
🔎 OVS, Coin
💸 3.95€
🏋 12gr
⏳ 12 Mesi
💓⇒ 🌸🌸🌸🌸

Fra i promossi dello scorso mese ci sono anche i tre prodotti de L'Erboristica, di cui vi avevo lasciato la review completa qui. E poi ho recensito anche positivamente le maschere in tessuto cinesi di Bioaqua, che, a parte una, si sono rivelate valide. Vi siete persi il post? Recuperate qui.

Bocciati 

I due bocciati di questo mese non sono dei prodotti tremendi, ma più semplicemente ci sono state delle cose che non mi sono piaciute e più in generale penso che possano essere facilmente sostituiti da altri più validi.

Caudalie - Shower Gel Fleur de Vigne


Questa minitaglia è giunta fra le mie mani grazie alla mia amica Rory che sapeva che volevo provare qualcosa di Caudalie.
Il prodotto in sé non ha nulla di strano. Mi ricorda un po' il miele: colore ambrato e una consistenza gel morbida. A contatto con l'acqua è uno shower gel che produce abbastanza schiuma, non moltissima, ma dall'altro lato si sciacqua molto facilmente.


Su di me che ho solo una leggera secchezza su braccia e gambe, si comporta bene: non è particolarmente delicato ed idratante ma non è nemmeno esageratamente aggressivo. Nella media.
Fin qui sembra tutto ok, ma poi ho letto la descrizione che fanno quelli di Caudalie, ovvero
"Questo gel doccia senza sapone, arricchito di aloe vera, è formulato su una base lavante delicata di origine vegetale che rispetta il pH fisiologico della pelle. La sua raffinata fragranza di rosa bianca e pepe rosa evoca l’effimero fiore della vite che si schiude solo per qualche giorno in giugno."
e no, tutta questa poesia nella profumazione non ce la sento affatto, anzi per il mio naso questo gel doccia ha un brutto odore. Ci avverto qualcosa che richiama effettivamente il mosto, l'uva ma non in modo naturale o comunque piacevole.
È una fragranza abbastanza intensa, non persistente ma c'è forte e chiara ed a fronte del fatto che questo docciaschiuma non ha caratteristiche particolari, lo boccio visto che ci sono miliardi di alternative più economiche, valide e con profumazioni migliori.
INFO BOX
🔎 Erboristeria, Parafarmacia
💸 7.60€
🏋 200ml/50ml minitaglia
⏳ 12 Mesi
💓⇒ 🌸

Viviverde Coop - Crema viso gel Idratante Protettiva


Quando Viviverde parla di crema "idratante protettiva" generalmente fa un buco nell'acqua, e forse ricorderete la mia opinione sulla variante con la confezione blu di questa linea. In questo caso non è un completo flop ma secondo me c'è di meglio.
Questa crema gel Viviverde, che troviamo contenuta nel classico dosatore airless, è in realtà un gel vero e proprio, con una consistenza media. Il profumo mi sembra identico al valido detergente viso del marchio quindi una fragranza fresca e, per mio gusto, piacevole. 
Il gel si applica e si assorbe molto velocemente, ed è effettivamente fresco e gradevole sul viso ma già qui abbiamo un piccolo problema, ovvero che dove il prodotto si accumula (generalmente ai contorni del viso), mi si va a seccare facendo quegli odiosi piccoli pallini. Un po' come il gel di aloe per intenderci. Voi potreste risolvere imparando ad essere meno sbadati e in ritardo di me, per me invece non c'è speranza. 
Quanto al risultato devo dire che avevo buone aspettative visto che questa crema gel contiene anche acido ialuronico che in genere piace alla mia pelle. Ora, vi ho detto che ho una pelle con zone secche, ma in questi giorni c'è stato moltissimo caldo, afa ed umidità per cui utilizzare qualcosa che sia idratante ma leggera e fresca sarebbe cosa gradita. In realtà questo prodotto Viviverde non mi dà grande idratazione. Direi piuttosto che somiglia anche in questo senso ad un gel di aloe: sento comunque una leggera emollienza e una generale freschezza ma non mi pare dia una vera idratazione. Viviverde dice che 
La crema idratante gel è ideale come trattamento quotidiano per pelli normali e miste. La formula è studiata per offrire il giusto livello di idratazione senza appesantire la pelle [...]. particolarmente indicata per l'utilizzo anche durante il periodo estivo. 
ma la mia impressione è stata che si adatti più a pelli grasse e in generale se devo consigliare un prodotto estivo penso che ci siano dei sieri viso molto più validi con effetti più ad ampio spettro e altrettanto non unti o pesanti, perfetti per l'estate. 
Quindi questa crema gel di Viviverde è un no per questo.
INFO BOX
🔎 Coop, Ipercoop
💸 5.45€
🏋 50ml
⏳ 6 Mesi
💓⇒ 🌸🌸

Fra i mezzi bocciati di Giugno avevo messo purtroppo anche la combo shampoo e balsamo rinforzante di Dr. Konopka's di cui vi avevo lasciato la review completa.

E direi che ho anche esagerato con questi promossi e bocciati, come sempre vi mando un saluto, fatemi sapere i vostri top e flop e noi ci leggiamo presto!





{Aggiornamento 71}
Due di picche


Due è il numero del mese a quanto pare. O meglio dell'ultimo periodo.
Due sono i mesi che ci separano dalla nuova stagione quando potremmo dire addio a sudorazioni eccessive, fronti lucide, ascelle pezzate, notti insonni, docce perenni, giornate eccessivamente soleggiate, bollette della luce gonfiate da condizionatori sempre in tiro, mezzi pubblici più maleodoranti del solito, parti intime più esposte di quanto dovrebbero essere, gambe gonfie, pressione arteriosa bassa, cavigliere, semini dell'anguria, vestiti che ti si incollano addosso e si scollano con la stessa delicatezza di una ceretta all'inguine, zanzare e a tante altre molestie. 
In realtà sono 80 i giorni che ci separano all'autunno, ma non ci attacchiamo ai cavilli da queste parti e ammettere che conto le ore sarebbe un po' da persone isteriche, giusto?
Due sono anche i mesi di questa estate in cui mi vedrete ancora qui, puntuale come sempre, ché se gli altri vanno in vacanza, io non mollo la sedia e la tastiera nemmeno se mi danno fuoco alla cucina.
Mortacci vostra con questi incendi. Ma non avete di meglio da fare? Se proprio volete dar fuoco a qualcosa, datelo ai vostri armadi, che sicuramente avrete gusti di merda anche a vestirvi.

Due sono i mesi, anche se dovrebbero essere gli anni, in cui cercherò di non fare più acquisti. Questi saldi non mi hanno avuto fino ad ora, anche se qualcosa di completamente inutile e totalmente non necessario è finito in qualche carrello virtuale, è stato trasportato da un qualche corriere ed è giunto a casa mia. Ve ne parlerò di alcune cose, di altre no, anche perché immagino non ve ne freghi se ho comprato delle nuove ciabatte.
Devo comprare un telefono nuovo. Avete sentito parlare di Xiaomi? Ecco, passerò dai coreani ai cinesi molto probabilmente. Ecco un'altra cosa di cui poco ve ne frega, però se avete esperienze in merito si accettano consigli e forse anche io potrò parlare della mia esperienza (promemoria per il futuro), che è anche più utile.
Due sono i mesi che dovrei (dovrò? Potrò?) sfruttare per riappropriarmi del mio tempo e dei miei spazi. 
Sento già nella mia mente La Preghiera del "Ce la farò", ma ho come la sensazione che sarà un flop più di Forte Forte Forte, ma sicuramente meno trash.


La Preghiera del "CE LA FARO'" (Forte Forte... di verynormaltrash

Ma la domanda è sempre la stessa: è giusta questa strada? Non è che se magari non ho voglia non è solo perché ho altro da fare, da pensare, non è solo per pigrizia, non è solo evasione dalle responsabilità, ma c'è altro? E come faccio a saperlo?
Due sono anche i milioni di persone che Facebook ci ha tenuto a ringraziare ed ecco qui un altro flop. Infatti sono due milioni di persone meno me che da un po' di tempo sto provando a creare una pagina per il blog, ma indovinate?! Facebook non mi consente di utilizzare le parentesi nel mio nickname, esattamente come accadde con Google +.
Questa volta mi sono incaponito e sto cercando una soluzione, ma è possibile che lasci perdere e buonanotte al secchio. 
Due, o poco meno, sono le settimane che ci separano dal ritorno di Game of Thrones, praticamente un'oasi in questo deserto di palinsesti estivi.


Due... centomila sono le persone che hanno assistito al concerto di Vasco Rossi, un record di biglietti venduti, ma io devo scusarmi con i fan se non riesco ad esaltarmi per uno che congiunge frasi sconnesse con versi tipo "eeeh, uoooeh". Non mi bastano cose successe più di 30 anni fa per considerarlo "il migliore", né qualcuno per cui farei 8 ore di fila. Ma non credo ci sia qualcuno per cui farei una fila. So che la Rai ha fatto un mezzo casino, avendo a che fare con due contendenti per un unico programma, ma io non ho visto nulla di tutto ciò.
Due sono anche le date del tour che Adele non è riuscita a portare a termine per problemi alle corde vocali. 122 dovevano essere in totale. Ma questa è tutta un'altra storia.
Due come le docce al giorno, come i minuti che resisti senza l'aria condizionata, o i due secondi in cui ti trattieni prima di urlare con chi dice che dovresti abbronzarti coattivamente. Due come gli aerei che vorrei prendere come minimo per dissipare ansie e tensioni. Due come i giorni più freschi che questo nuovo Luglio ci ha regalato.
Ma anche due, come il gesto che fai quando dopo aver preso una caterva di due di picche, finalmente ce l'hai fatta.






{Ricetta #10}
Zucchine marinate

Nel corso della mia piccolissima rubrica di cucina ho quasi sempre parlato di dolci, a parte la piccola parentesi dei noodle, per il semplice fatto che sono la cosa che cucino più spesso. Ma ora come ora con quaranta gradi all'ombra, accendere il forno richiederebbe una dose di masochismo di cui non predispongo. E poi penso che un po' tutti, nonostante probabilmente l'appetito non manchi come nel mio caso, preferiamo non appesantirci troppo con piatti elaborati che ti si incastrano esattamente sotto il diaframma. 
In questi giorni quindi in casa mia, i piatti sono stati riempiti con queste zucchine marinate
Questo è diventato il mio contorno preferito, anche in vista del fatto che non serve nemmeno un lumino per cuocerle, visto che essenzialmente sono crude.
Secondo me sono perfette per un aperitivo, come contorno al petto di pollo di Elisabetta Canalis o anche da aggiungere alle insalate. È un piatto leggero, fresco, gustoso e veloce. 
Se pensavate che l'uovo al tegamino fosse la ricetta più facile al mondo, seguite questa delle zucchine marinate e vi ricrederete. 


Ingredienti
  • 1 zucchina media
  • 1/2 bicchiere di aceto di vino (bianco preferibilmente)
  • il succo di mezzo limone
  • un cucchiaino di olio extravergine
  • 1/2 bicchiere di acqua
  • sale q.b.
  • origano q.b. (opzionale)
  • 1 spicchio di aglio (opzionale)
  • foglie di menta (opzionale)
  • foglie di basilico (opzionale)
Come avete notato è tutto un "q.b." ma ora vi dico perché.
Dopo aver lavato, pulito e tagliato a fette sottili la zucchina, senza bisogno di sbucciarla, spolverateci sopra un po' di sale, così che perda l'acqua che l'ortaggio contiene. Dopo circa un quarto d'ora, scolate l'acqua e se volete sciacquate le fette di zucchina così da rimuovere parte del sale.


Già qui è tutto a piacere. Non è un passaggio fondamentale e comunque se non esagerate col sale (che poi viene la cellulite e le gambe gonfie) potete anche non sciacquarle.
Dopo averle sciacquate, mettetele in un contenitore in vetro e aggiungete gli altri ingredienti: aceto, limone, acqua, olio, aglio, origano, un paio di foglioline di menta se volete e una foglia di basilico.
Ovviamente tutti questi aromi sono opzionali. A molti non piace l'aglio o l'origano, ma io sono siciliano e senza origano mi sento perso. Potreste aggiungere anche del pepe nero macinato se volete, tutto varia in base al vostro gusto.
Fondamentali sono aceto e limone perché con la loro acidità vanno a "cuocere" la zucchina. Ma anche qui, se preferite più aceto e meno limone, o viceversa, o escludere uno ed aggiungere più dell'altro è tutto in base alla vostra preferenza. L'unica cosa che non considero opzionale è la menta, visto che dà un sapore e un aroma che rende la marinatura ancora più fresca. 


Lasciatele in frigo per qualche ora. Personalmente le preparo dopo pranzo e le mangio a cena, quindi circa 6 ore.
Ovviamente se volete aumentare le dosi sarà semplicissimo. Ci si può orientare ad occhio, l'importante è che le zucchine siano coperte dalla marinatura.
Scolatele prima di servirle. 


Se come me non amate le zucchine, così marinate vi posso dire che è tutta un'altra storia. Spero di avervi dato un'idea carina su come preparare questo ambiguo ortaggio.
Fatemi sapere i vostri piatti anti afa!





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