28 maggio 2016

Recensioni film:
Nemiche per la pelle // Single ma non troppo // Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio

Ciao!

Torno a parlare di film dopo non so quanto tempo, visto che non trovavo nulla che mi incuriosisse particolarmente; ho cercato e scelto appositamente qualcosa che non fosse particolarmente drammatico, ché già fa caldo, ci manca solo la pesantezza cinematografica.
Come sempre trovate prima la trama a parole mie e poi le impressioni che mi ha lasciato il film.


Nemiche per la pelle (2016)

Nemiche per la pelle Film recensione

Genere: commedia
Durata: 92 minuti
Regia: Luca Licini
Uscita in Italia: 14 Aprile 2016
Paese di produzione: Italia

Prendete due donne completamente diverse fra loro nei modi di essere, di fare, nella vita di tutti i giorni, nel lavoro e persino nell'abbigliamento e mettetele insieme. Unitele in qualcosa di molto delicato come la crescita di un bambino cinese lasciato in "eredità" dal defunto marito ed ex marito delle due donne, ed avrete la storia di Lucia e Fabiola.
Un po' per interesse, un po' per senso materno, le due protagoniste dovranno collaborare gomito a gomito per far accudire Paolo Junior, non senza però difficoltà, non solo per quanto riguarda le scelte educative del bambino, ma anche legali. 


Sebbene le recensioni in rete non fossero propriamente esaltanti, ho deciso comunque di dare una opportunità a questo "Nemiche per la pelle". L'impressione è stata che in parte le varie critiche fossero azzeccate, nel senso che questo film ha una trama non solo poco originale, ma anche esasperata tanto da risultare inverosimile
Lucia è la classica nevrotica alternativa che non sa come gestire la propria vita, ma si lascia trasportare dalle circostanze. Interpretata da Margherita Buy, a cui vorrei urlare un potente "basta con questi personaggi ansiosi e scattosi"; l'avevamo già vista praticamente negli stessi panni in Io e lei.
Fabiola invece è la donna d'affari, energica, grintosa, determinata e smodatamente tamarra. Da amare. Claudia Gerini in questo ruolo mi sembra spontanea e naturale, ma soprattutto divertente e sfaccettata; un personaggio non piatto, ma dinamico, di cui conosciamo anche altri aspetti, seppur in maniera superficiale e che si dimostra sì, dura e rozza, ma anche incredibilmente umana. Sinceramente penso sia lei a dare buona grinta al film, che comunque di suo non è lento, ma anzi ha ritmo e scorre bene
Se da un lato, come vi dicevo, c'è una storia un po' carente di una base forte, dall'altro però Nemiche per la pelle ha buoni spunti attuali di riflessione.
Insomma, per essere un film italiano, e con tutti i suoi difetti, non mi è spiaciuto, mi son fatto qualche risata e mi son fermato a pensare anche se per pochissimi istanti. 

Voto 6 -

***

Single ma non troppo (2016)

Single ma non troppo recensione film

Titolo originale: How To Be Single
Genere: commedia
Durata: 110  minuti
Regia: Christian Ditter
Uscita in Italia: 11 Febbraio 2016
Paese di produzione: Stati Uniti

Alice e Josh si conosco uno po' per caso al college, e si innamorano al primo sguardo, ma dopo qualche anno insieme la ragazza decide che è meglio separarsi per cercare di ritrovare se stessa, e di capire cosa veramente vuole dalla vita. Così si trasferisce a New York dalla sorella maggiore, una affermata ginecologa. Qui trova lavoro come impiegata in uno studio legale e conosce Robin.
Robin è una strenua sostenitrice della vita brava: passa di festa in festa ogni sera, ama ubriacarsi, e far sesso con un uomo diverso ogni notte.
Alice tenterà di seguire il ritmo della nuova amica ma ben presto si renderà conto che non fa per lei. Però, un po' per caso riuscirà a fare alcune esperienze che la porteranno a riflettere su cosa voglia dire essere single, sui pro che fino ad allora non aveva preso in considerazione e su come poi, non sia tanto male.


Single ma non troppo ha avuto, da quanto ho visto, delle recensioni un po' contrastanti: da un lato chi lo considera una schifezza, dall'altro chi invece l'ha trovato carino. Per quanto mi riguarda non è né uno né l'altro. È un film un po' inutile, una solita commedia americana alla Sex and the City, che non ci dà nulla di nuovo.
Alice è un personaggino poco consistente. Intanto non sappiamo granché di lei prima delle vicende, se non per quanto riguarda la vita con Josh e poi con la sorella. Non capiamo nemmeno come sia umanamente visto che, da brava ragazza quale appare, finisce per andare a letto col primo che capita. Dakota Johnson non sarebbe nemmeno pessima come attrice se solo scegliesse ruoli più maturi e centrati. Anche perché dall'altro lato, non è nemmeno questa attrice brillante e divertente.
Il resto dei personaggi sono un po' dei satelliti: anch'essi poco costruiti, poco incisivi. Robin, interpretata da Rebel Wilson, è la stessa identica parte da scalmanata, che avevamo visto in Pitch Perfect e che non fa ridere nessuno. Il più interessante forse è David, ma anche lui non ha granché logica e non ha nemmeno tempo di evolvere più di tanto.
Per farla breve è stata una visione tutto sommato svelta e gradevole, ma che non mi ha lasciato molto. Anche la chiusa finale, che va a toccare temi un po' più sensibili, mi è risultata poco profonda, poco d'impatto.

Voto 5


***

Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio (2016)

Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio recensione

Titolo originale: The Huntsman: Winter's War
Genere: fantasy, drammatico
Durata: 114 minuti
Regia: Cedric Nicolas-Troyan
Uscita in Italia: 6 Aprile 2016
Paese di produzione: Stati Uniti

Ravenna aveva usurpato molti troni, fra cui quello del padre di Biancaneve, ma la sua sete di potere non si era arrestata. Accanto a lei vi era la sorella, Freya, che, tuttavia, non aveva le stesse mire di Ravenna, e, soprattutto, non aveva ancora scoperto la fonte dei propri poteri. Ella era innamorata di un giovane, che, sebbene la ricambiasse, era promosso ad un'altra donna.
Tuttavia Freya restò incinta e credette che il suo innamorato sarebbe andato contro il volere dei genitori pur di sposarla. Ma non tutto è come sembra.
La giovane venne tratta in inganno e un dolore ineguagliabile fece scattare la scintilla in Freya, che scoprì la propria magia; chiusa nella disperazione, lasciò la sorella per cercare un proprio regno. E per riempire un vuoto incolmabile, Freya decise di far rapire tutti i bambini dei regni limitrofi per allevare un esercito.
Fra tutti i giovani rapiti, a spiccare per le proprie abilità sono due ragazzi, Eric e Sara. I due però, in segreto, crescendo gomito a gomito, si erano innamorati l'uno dell'altra.
Ma l'amore era bandito nel regno di Freya, e la regina non tardò a scoprire i sentimenti fra i due ragazzi. Questi tentarono di chiedere la grazia alla gelida regina, per andare via dal regno e vivere il proprio amore. Ma Freya non poteva tollerare tutto questo, e riuscì a dividere la coppia con i propri poteri.
Sette anni più tardi Eric verrà incaricato per una missione importantissima. 
Biancaneve aveva infatti sconfitto Ravenna, ma il potere dello specchio magico non sembra essersi arrestato e così cercò di disfarsene. I soldati incaricati di portare lo specchio al rifugio erano spariti e con loro anche il cimelio magico: era quindi fondamentale ritrovarlo per far in modo che nessuno potesse far uso della sua magia. Eric sarebbe stato perfetto in questa missione, ma la situazione divenne estremamente difficile non appena Freya scoprì dell'esistenza dello specchio....


Il Cacciatore e la Regina di ghiaccio sarebbe il prequel/spin-off/sequel di Biancaneve e il cacciatore, film del 2012 di cui avevo già parlato (perché una volta le mie recensioni erano così smilze?!). Sottolineo sarebbe perché in realtà questo film dà alla pellicola precedente, un finale che non è esattamente coerente alle ovvie aspettative.
Comunque Il Cacciatore e la Regina di ghiaccio non è un brutto film. 
Scorre senza troppi intoppi, le scene d'azione, con tutto il cucuzzaro di effetti speciali, mi son sembrare ben costruite, e c'è anche qualche momento di simpatia che non guasta.
La storia però è parecchio banale, e prevedibile. Anche nel clou delle vicende si capisce dove vogliono andare a parare. Mi è parso che la prima parte fosse un po' più intrigante della seconda che invece procede, come vi dicevo, in maniera abbastanza lineare.
I personaggi mi son sembrati un po' deboli. Emily Blunt interpreta una Freya che è più una Elsa di Frozen, ma ancora meno espressiva; Jessica Chastain ha anche lei una parte un po' strana, e Charlize Theron è ridotta a poco più che un cameo.
Per concludere posso riassumere questa recensione così: non ho sbadigliato, ma non è un film da non perdere.

Voto 6 (se volete migliorare la media, la prossima volta più scene di nudo per Chris Hemsworth, grazie)








24 maggio 2016

|Beauty Cues Update|
Due prodotti capelli che non mi hanno soddisfatto.

Ciao a tutti!
Un post veloce, rapido e indolore per parlarvi di due prodotti per capelli che non hanno soddisfatto le mie esigenze, o meglio, uno credo semplicemente non sia adatto a me; l'altro invece non mi sento di consigliarlo a nessuno, perché penso ci sia di meglio senza troppo ravanare in giro.
pier(ef)fect yves rocher shampoo
300ml//3.95€//Negozi Monomarca
Questo shampoo volumizzante di Yves Rocher non posso dire mi abbia fatto piangere manco fossi un protagonista de Il Segreto.
La confezione è molto easy ma robusta e il tappo ti fa dosare abbastanza bene il prodotto.
Mi piace il profumo, o meglio, mi piace quando va a contatto con l'acqua perché annusandolo dalla confezione è un po' troppo erbosetto; schiumando diventa più delicato e gradevole. Mi piace anche come lascia i capelli, tutto sommato non troppo aggrovigliati o pagliosi. Certo, ci vuole un balsamo dopo, ma la situazione che lascia non è drammatica.
È uno shampoo in gel abbastanza fluido e fa una buona schiuma (non troppa in verità) ma mi piace più diluirlo, non solo per abitudine, ma perché trovo si sparga meglio e si utilizzi meno prodotto. 
Il pro è che effettivamente mi pare dia volume ai capelli; non che ne abbia particolare bisogno, infatti non l'ho acquistato io, ma mi piace quando i capelli sono più corposi e leggeri. Ed effettivamente questo shampoo mi dà questa sensazione. 
Dall'altro lato però è un prodotto per me troppo lavante. O meglio, finita la shampata e asciugati i capelli, non avverto prurito o quella sensazione di pelle che tira che chi ha il cuoio capelluto secco e sensibile conosce tristemente bene. 
Tuttavia, nei giorni a venire, se ad esempio sudo, la cute mi dà fastidio, si irrita e questo mi fa capire che comunque questo shampoo, anche se non immediatamente, va a sensibilizzarmi lo scalpo
Come un po' tutti gli shampoo volumizzanti, evidentemente è particolarmente sgrassante, perché se i capelli vengono detersi molto bene e perdono le sostanze grasse che li filmano, risultano già più leggeri e quindi con più volume. 
Dal sito di Yves Rocher vi riporto infatti che 
Per capelli fini, le proprietà della Malva, per dare corposità e volume alla capigliatura.
Formula che non appesantisce. Formula senza silicone
I capelli sono più leggeri
Ed hanno ragione, nulla da dire sulla questione volume.
Secondo me questo shampoo è perfetto per chi ha capelli sottili con cute normale, o meglio ancora grassa. 

Lovea - Maschera Capelli Nutriente (Masque Nutritif au Karité)


pier(ef)fect lovea maschera capelli
50ml minitaglia//3.90€// OVS, Coin
Per chi non lo sapesse Lovea è un brand francese, con una buona quantità di referenze che in Italia è venduta da OVS e in alcune Coin. I prodotti sono abbastanza economici tuttavia non sono così ben distribuiti. Dalle mie parti infatti sono arrivati praticamente di recente e solo le minitaglie di alcuni loro prodotti, che almeno ci permettono di provare il prodotto e non incappare in sole.
Se ricordate infatti avevo provato lo shower gel alla vaniglia che mi era piaciuto parecchio.
Questa Maschera Nutriente al Karitè, ha una consistenza in crema, molto simile a quelle di Omia Laboratoires per intenderci, ed un colore giallino che mi ricorda un gelato alla vaniglia. La confezione è un semplice barattolino con tappo a vite, e penso che anche il full size sia così.
Il profumo è anch'esso gradevole: un po' floreale, un po' dolce. Non resta sui capelli, ma non ci spiace.
Tuttavia questo prodotto Lovea è un po' fiacco nella sua azione sui capelli.
Ho provato questa maschera sia con una posa più lunga sui capelli umidi, sia come balsamo con una posa più breve che come cowash. In tutti i casi ho trovato che il prodotto fosse districante ma non sufficientemente ammorbidente, idratante e comunque condizionante.
Ricordo che i miei capelli, sebbene non lunghi, sono secchi, crespi, tendono ad essere mossi e gonfi per cui hanno bisogno di essere disciplinati. E questa maschera Lovea, per me, è acqua fresca.
Con le mie abilità da poliglotta traduco dal francese il sito Lovea, che descrive il prodotto così

La Maschera Nutriente Lovea Nature Arricchita con burro di Karitè, nutre e ripara in profondità i capelli secchi.
e la mia risposta è


Essendo un 50 ml, l'ho praticamente finita, ma c'è molto di meglio per quanto mi riguarda; non ho notato questo effetto riparatore (anche perché i capelli non si aggiustano tipo macchine) ma nemmeno condizionante.

E questo per adesso è tutto. Ovviamente ci aggiorniamo presto con una nuova e più completa hair care routine. Fatemi sapere e conoscete questi prodotti e se solo io incappo in mezze sole.
A presto!


19 maggio 2016

|#StillZitello - Storie di quotidiana gaytudine|
Momento magnetico

Nelle puntate precedenti...



Dopo una estenuante ricerca, trovi il tipo che ti piace.


O per lo meno pensi che possa piacerti.
Ma già ti è sembrato carino, ha una foto scattata quantomeno negli ultimi 5 anni, si presenta bene, sembra conoscere anche un po' di sintassi e soprattutto non mostra gli attributi senza nemmeno sapere il tuo nome e se sei quantomeno maggiorenne.
Un piccolo gesto, un punto a favore per l'umanità: scoprire che esiste gente dotata di raziocinio e pudore.
In passato, ma anche ora, la moda era di chiederti subito di dove fossi così da organizzare un incontro alla velocità di Usain Bolt.
Ma l'ultimo trend vuole invece che prima ti chiedano la foto a mare, perché a mare sei ignudo abbastanza da mostrare tutte le doti che tua madre o ore in palestra ti hanno donato, e poi si può sempre approfondire, ma soprattutto fa più fine che andare diretti al punto.
Ma, ah-ah, io non vado a mare.


E in linea generale, anche se ci andassi, non starei lì a farmi tutte 'ste foto.

Chiariamoci subito, noi che abbiamo superato i 20anni da poco, abbiamo ben poco da tirarcela.
I 30 sono dietro l'angolo, e da lì il corpo inizia a invecchiare più velocemente e non è più tempo di fare i santarellini come Beyonce prima dell'avvento di Jay Z
Insomma dopo tutto ciò hai capito che ti piace. O meglio, ti attrae, ché per piacerti deve scucire prima qualcosa.
E in quel momento non importa se l'hai raccattato nella peggiore bettola di periferia o in quella chat abbandonata pure dai feticisti
Ha superato il bootcamp e sono aumentate le possibilità che possa avere l'X Factor.



Fra uno scambio di like, o cuori o stelline e poi commenti, arriva lo step successivo: i messaggi privati.
I messaggi privati sono uno statement: se ti ho mandato un messaggio privato vuol dire che voglio parlare esclusivamente con te. Più o meno.
Il messaggio privato però nasconde in sé il gene dell'ansia. Col messaggio privato non hai più scuse. Giri le carte e non puoi più usare la scusa che ti si era inceppato il mouse ed hai messo mi piace anche alle foto dal 2009 ad oggi.
In privato ti tocca quanto meno trovare una scusa del perché hai contattato.
I messaggi privati possono essere una comfort zone o una gabbia tediosa.
Intanto nei messaggi privati capisci se hai davanti una persona noiosa, ma dopo anni che ripeti le solite cose, un po' ti scocci comunque.
Ma repetita iuvant, nel senso che ad un certo punto credi di essere come ti dipinti, e sembri quasi una persona migliore.
Di dove sei?
Che fai nella vita?
Che segno sei?
Sei single?
Ti piace lo shabby chic?
E il new old?
Solite domande, solite risposte.
Chiacchieri che ti chiacchieri e magari ci si scambia il numero di telefono. Anzi, per restare al passo con i tempi, prima si passa da Snapchat et similia, che in pratica non ti costringe a dare il numero di telefono. Prima eravamo decisamente più diretti e anche meno furbi.
E poi magari scatta una chiamata. O un messaggio vocale. E' un passo importante quello della chiamata.
La prima volta che senti la voce di qualcuno che hai conosciuto solo tramite messaggi è sempre un'emozione ma al tempo stesso un attacco di ansia. Basta un attimo che dall'altro lato ci sia qualcuno con la voce di Cristiano Malgioglio a distruggere l'incantesimo.


O il fatto che non ci sia feeling nemmeno per una chiamata e tempo 5 minuti ti inventi che devi dare da mangiare all'iguana del vicino. E vorresti essere tu quel pasto pur di non sopportare la persona dall'altro capo del telefono.
Chiacchieri che ti chiacchieri vengono fuori molte cose, l'uno dell'altro forse anche più di quanto vorremmo.
Dicono ci siano cose che non si possono capire al telefono, ed è vero.
Ci sono gesti attenzioni, profumi che capisci solo faccia a faccia. Ma ce ne sono altre che passano comunque. Quando hai un po' di esperienza te ne rendi conto.
Magari il tipo che ti attrae ha superato i primi step e sembra essere attratto da te.
Fra due calamite che si attirano si crea un momento magnetico.
Fra gli esseri umani il flusso magnetico è la voglia di conoscersi, sul serio.
Che non implica sposarsi, adottare un figlio, prendere un cane. Non vuol dire diventare irrimediabilmente inseparabili. Non vuol dire nemmeno finire ineluttabilmente innamorati.
Implica solo la predisposizione a voler conoscere davvero qualcuno, senza che questa diventi il passatempo quando hai finito le vite a Candy Crash.
Aperto verso ogni possibilità e non chiuso nelle paure.
E se non sei pronto non c'è nulla di male ad ammetterlo, ma non lasciare che siano gli altri a dover scavare nelle tue zone d'ombra. Certe cose capitano, non possiamo dire il contrario.
Ma siamo pronti a farle capitare?
L'intensità del momento magnetico dipende dalla forza dei poli e dalla loro distanza.
E' vero, dietro l'angolo ci sono belle sorprese. Ma a volte perdere qualche treno è molto meglio che allungare il nostro tragitto.




12 maggio 2016

|Beauty Cues Special| Il mio beauty da viaggio per Milano + piccolo haul Sephora

Dopo aver raccontato la mia recente esperienza milanese, avevo voglia di chiacchierare sui prodotti che ho portato nel mio beauty da viaggio.
Avendo i limiti del bagaglio a mano, non ho portato molta roba, ma ho usato qualcosa di interessante di cui voglio annotarmi qualche prima impressione, il resto invece sono alcuni dejavu e un paio di anticipazioni dei prossimi post sulle varie routine.
So che ad alcune persone può sembrare tanto (specie se consideriamo che esiste gente che porta giusto spazzolino e rasoio in una busta di plastica), per me è il basic.

Skin Care 

Per la detersione del viso ho portato con me il mio amato Human + Kind Wash-Off Facial Cleanser, il detergente in crema che ho utilizzato questo autunno/inverno. 


Un prodotto che ho apprezzato molto e che straconsiglio a chiunque abbia una pelle normale o leggermente mista e secca. Ne avevo appositamente lasciato un po' nel tubetto, visto che, un po' per il freddo, un po' per l'acqua più calcarea di Milano, prevedevo pelle secca. Le mie previsioni si sono avverate ma nulla che si avvicini a fare la muta per fortuna.
Ne avevo fatta una recensione completa se volete saperne di più, ma vi basti sapere che per me è diventato un favoritissimo di tutti i tempi (???). Ho portato anche il pannetto; amo pure lui, ma come vi avevo accennato nella review di mesi fa, ha perso un po' della morbidezza iniziale, ma per me resta utilizzabilissimo.

Per idratare questo faccione ho portato un campione della crema viso Eudermica di Alkemilla, con cui ci ho fatto una settimana di applicazioni circa.

Campione gratuito//Full size 50ml// 21,80€
In realtà avevo anche altri campioni, ma ho utilizzato solo questa perché, sebbene la mia pelle sia più tendente al secco, avevo comunque paura di lucidarmi con tutti gli sbalzi termici della città, cosa che non è avvenuta.
Questa crema di Alkemilla ha una consistenza fluida, odore fiorito un po' classico e gradevole, buona velocità nell'assorbirsi, niente scia bianca. Mi ha lasciato la pelle liscia ma l'idratazione è un po' bassa.
Dalla descrizione del sito mi ha colpito la parte in cui dicono
Aumenta la resistenza della pelle verso le condizioni climatiche avverse
che non mi pare corrisponda al vero, almeno sulla mia pelle. E se in un periodo primaverile comunque sentivo il bisogno di applicare la crema più volte, non so con "condizioni climatiche avverse" come possa funzionare.
Loro la suggeriscono per una pelle normale o mista, e forse può funzionare ma per me posso solo dire che non la comprerei perché alla mia pelle serve altro e per il costo che ha mi sembra una cremina poco incisiva. 

Per il contorno occhi ho usato un altro noto su queste pagine: il Filler Superidratante Concentrato viso, contorno occhi e labbra, di Helan che è quasi agli sgoccioli.


Di lui ne avevo appunto già parlato, un prodotto collaudato e promosso, mi lascia la pelle liscia, distesa e idratata ma non mi sento di consigliarlo ad una pelle davvero disidratata o per chi cerca qualcosa di consistente per la notte. Se non lo sapete, è di nuovo disponibile con la rivista "Più sani più belli" di Maggio al costo di 3.90 euro. Dategli una chance, che magari finisce per piacervi.

Per le labbra una piccola anticipazione: sto utilizzando ormai da diverso tempo il Balsamo Labbra Rigenerante con olio di melograno di Burt's Bees.


Mi piace parecchio perché idrata, senza essere pesante sulle labbra ma soprattutto le rende molto carine visivamente
Forse un po' lucido per un uomo, ma chi se ne importa.

Sempre per il viso ho portato anche un campione di protezione solare. So che a molti sembrerà prestissimo, ma il primo sole di Maggio secondo me è peggio che starsene ad Agosto ad abbrustolire come una cotoletta alla brace, e a me piace camminare per le strade senza dover zig zagare come una biscia.  Ho "scelto" (non è che abbia un campionario di protezioni solari a casa) la Crema Solare Media Protezione con SPF 30 di Alkemilla, e mi è troppo piaciuta.

Campione gratuito// Full size 150ml //16.80€
Vi avevo parlato l'anno scorso dei solari che avevo provato, e di come avessi iniziato a nutrire una profonda repulsione per questi solari pesanti e sbiancanti. "Never again!" mi sono detto.
Quindi sono sceso a compromessi lanciandomi nel mondo dei solari con filtro chimico o comunque con entrambi i filtri.
Vi dicevo, questa crema solare di Alkemilla mi è piaciuta tanto. In primis non è pesante o unta anche con più strati di prodotto, si assorbe bene, ha un buon profumo che si avvicina al cocco, ma, cosa non meno importante non sbianca, o meglio, sbianca in modo quasi impercettibile. Davvero buona.
Ovviamente non posso darvi grandi info sulla effettiva protezione perché non mi son messo lì a prendere sole, però posso dirvi che una volta rimossa, la pelle era effettivamente idratata e morbida.
Come vedete dalla foto, ho un altro campione quindi posso testarla un altro po', ma potrei acquistarla in full size.

Passando al corpo ovviamente non avevo spazio né intenzione di portare qualcosa per la detersione. Ho portato la mia crema corpo del momento, che è la Lozione Corpo di H&M nella profumazione Relaxing acquistata qualche tempo fa.


Una crema adatta alla stagione calda secondo me, che tutto sommato mi sta piacendo anche se me l'aspettavo più idratante. L'ho ovviamente travasata in una confezione piccola. Mi piace anche il profumo, maschile e delicato, ma non molto persistente.
E sempre per il corpo ho usato il deodorante Natura Amica al tè verde


Ho già presentato le mie rimostranze riguardo al profumo che non mi piace affatto, ma l'efficacia di questo prodotto ha superato anche lunghissime giornate comprese di passeggiate al sole e sbalzi di temperatura. 
Che si può volere di più?
Un profumo migliore, questo sì, ma il prodotto resta uno dei miei preferiti.

Hair Care 

Per quanto riguarda i capelli, con me avevo due campioncini: uno dello Shampoo delicato Gocce d'Acqua e uno del balsamo Ristrutturante Gocce di Seta, entrambi della linea Sinergia di Phitofilos.
Mea culpa: non ho foto del balsamo
Campione gratuito// Full size 250ml// 12,50€
Con il campione dello shampoo delicato ho fatto circa uno shampoo e mezzo, nel senso che la seconda volta, non avendo abbastanza prodotto, mi son venuti una schifezzuola. È uno shampoo in gel trasparente, mediamente denso con un profumo floreale e fresco molto carino. Fa una buona schiuma e mi è parso pulisse bene senza essere aggressivo, ma potrebbe anche essere tutto il contrario con un uso prolungato, anche perché Phitofilos lo presenta come uno shampoo adatto in particolar modo ai capelli grassi. 
Il balsamo ristrutturante Gocce di seta invece si presenta con una consistenza cremosa abbastanza ferma (dietro al campione il prodotto è presentato anche come "maschera", ma poi sul sito hanno corretto il tiro, perché non è così denso), ma si sparge bene sui capelli ed ha anche lui un buon profumo floreale ma un pochino più dolce. Mi è parso districante ma come prima funzione credo sia più idratante e condizionante. Sempre da questo primissimo test mi è sembrato che questo balsamo Phitofilos sia da dosare bene per non appesantire, e comunque per capelli da secchi a molto secchi. Son riuscito a utilizzare il campione per tre lavaggi diversi.
Il risultato non mi è spiaciuto affatto, i capelli erano puliti, disciplinati e luminosi l'unica cosa che ho notato è che questa combo non mi ha lasciato i capelli parecchio voluminosi e si può ancora lavorare sulla morbidezza. Vedremo in futuro perché ho altri campioni di Phitofilos, e hanno tirato fuori delle minitaglie da 50 ml che mi tentano.

Per lo styling ho usato un prodotto che mi sta piacendo molto ma che secondo me è da usare con alcune accortezze. Parlo dello Spray Capelli con Melograno di ECO-Cosmetics


Non mi pare che sia un marchio molto chiacchierato in rete, ed è un peccato perché trovare dei prodotti per lo styling che siano ecologici ma performanti è difficile. Ci tornerò perché voglio sondare tutti i pro e contro, ma intanto posso dirvi che con questo spray, che è in tutti i sensi una lacca, la piega mi regge bene durante la giornata.
Ovviamente l'ho travasato in uno spruzzino più piccolo, per poterlo potare in viaggio.

Maschere viso

Sempre nella previsione di pelle secca e brutta, ho pensato di portare nel mio beauty da viaggio un paio di maschere viso. Ho fatto un post a riguardo e ne farò altri perché ultimamente ho ripreso ad avere maggiore costanza nella cura della pelle del viso. Ma, parliamoci chiaro, è uno dei tanti modi con cui la mia psiche cerca di ritagliarsi spazi di relax.
Detto questo, in un momento di pausa dai miei giri in città, ho utilizzato la Maschera idratazione profonda di Essence.


È una maschera in tessuto imbibita di un siero. Non è la prima volta che la compro e mi piace perché la trovo rinfrescante e lenitiva. Anche idratante, ma non aspettatevi nulla di così potente, soprattutto su una pelle secca secca. Io la tengo in posa fin quando la mia pelle non assorbe il più possibile il siero, almeno 20 minuti, e a volte la metto in frigo, così da essere ancora più fresca. Una volta rimossa, massaggio i residui di siero e non applico nulla; la pelle effettivamente è liscia, morbida e luminosa.
Dietro la confezione leggiamo che
Lascia la pelle soffice compatta e luminosa
Ed hanno ragione.
Non ho capito bene se non sia più venduta in Italia, o per lo meno così riporta il sito, io l'avevo in casa da un po' di tempo. Un po' mi spiace ma ci sono tante alternative.
Unico neo un po' il profumo a mio avviso, un po' sintetico e pungente ma per nulla persistente. 

Invece una novità almeno per me sono quei patch di cui ho messo la foto su Instagram. Sono i Patchs Lifting intensivi per occhi e labbra all'Acido Ialuronico + Peptidi di Iroha.


In pratica sono dei cerottoni in hydrogel che dovrebbero liftare e idratare la zona del contorno occhi o del contorno labbra. Io li ho usati sulla zona perioculare e devo dirvi che mi son piaciuti. Intanto si applicano facilmente senza scivolare per cui si possono tenere su anche molto tempo, e fare le faccende di casa o semplicemente i fatti vostri; sono rinfrescanti e ho notato un leggero effetto lifting sulle due pieghette che ho sotto gli occhi. Essendo pieghe di espressione l'effetto è stato momentaneo, ma su una pelle segnata possono essere interessanti. Hanno anche un effetto idratante, e la pelle risultava liscia. Non ho visto invece alcuna efficacia sulle occhiaie, ma ammetto che durante il mio soggiorno milanese non erano particolarmente marcate, forse perché non sono stato molto (per niente direi) al pc.
Anche loro un odorino un po' così.

Infine, e giuro che sarò breve, volevo parlarvi di qualche acquisto fatto da Sephora.
Come vi ho detto, avevo solo il bagaglio a mano, che, come in ogni mio viaggio, era pieno. Per cui niente abbigliamento o oggetti vari, ma ho potuto prendere giusto qualcosa che non mi avrebbe creato problemi ai controlli in aeroporto. Parlo delle maschere in tessuto e dei patch occhi di Sephora. Da tempo ne sento parlare, e da altrettanto tempo ero curioso di provar queste maschere.
Credendo fortemente nella sinergia delle cose, ho appattato le maschere e i patch della stessa linea.
Ho scelto in base all'efficacia che contano di avere e quindi mi sono aggiudicato Perle, dal principio uniformante e illuminante, Rosa ad effetto idratante e Alghe, purificante e detossificante.


Il costo è di 3,90€ l'una e non chiedetemi dell'INCI, ché non è il top, ma non è nemmeno a livello drammatico. Se volete sapere cosa ne penso, cliccate qui.
Mi son dilungato giusto un po', ma spero di avervi tenuto compagnia.
Ci sentiamo presto!




07 maggio 2016

A Milano.

"Women and children first" dice un signore tedesco a me ed ad una donna accanto a me, per invitarci a salire.
"Unfortunatly I'm not a child anymore" rispondo io.
"You are a child in my eyes, I'm 76" ribatte lui.
E dopo aver ringraziato, salgo su di un bus cigolante e intriso di un dopobarba scadente, che mi avrebbe condotto in aeroporto per lasciarmi dietro la mia Sicilia e una giornata piovosa.
I viaggi in autobus ti fanno capire su quanto hai da riflettere, su quel che farai, su quel che hai fatto, su come mai la città in cui stai per atterrare non ti abbia lasciato un bel ricordo.
O forse erano le persone che hai visto a non averti lasciato un bel ricordo?

Dopo due ore di strada, e un'ora e venti minuti di cielo, un volo stranamente in anticipo mi fa arrivare a Milano.
Vengo accolto da un venticello sottile e freddo ma in una casa che racconta l'eleganza e la cultura del padrone di casa, dove le finestre dipingono la passione per la città di cui calpestiamo il suolo, con la Madonnina del Duomo che si intravede da un lato e quei nuovi grattacieli, alieni ai miei occhi, dall'altro.

Il mio arrivo in serata mi ha permesso di godermi solo una cena, da Gong, ma il giorno dopo mi avrebbe atteso molto altro.
Quando sono in viaggio non dormo mai molto, anche se potrei; nuovi rumori e un nuovo letto mi svegliano presto, ma non mi spiace affatto.
Ogni mattina guardavo il sole alzarsi e brillare sulle finestre dei palazzi e ogni mattina mi chiedevo come facessero a dire che sei grigia, Milano.
Al mio primo risveglio in città sapevo che mi avrebbe atteso un'amica. Concordiamo di vederci in stazione centrale ma il nostro incontro dura troppo poco, le ore volano, lei deve partire e io devo dirigermi verso Fondazione Prada.


Una foto pubblicata da Pier(ef)fect (@pier_ef_fect) in data:

Lo ammetto: per il mio livello culturale Fondazione Prada è stata un'esperienza velatamente criptica, fra quel che anche io riesco a considerare arte e quel che mi sembra ciarpame, ma non posso non suggerirla, almeno per una volta.


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Un pasto veloce e poi un pomeriggio a passeggio.
Dicono che il modo di conoscere meglio una città sia percorrerla a piedi.
Camminare per Milano però, più che farmela conoscere, me l'ha fatta respirare, facendomi capire un po' meglio cosa vorrei dagli spazi in cui vivo.
La prima tappa non poteva che essere il Duomo, immenso e maestoso. E anche se mi ero ripromesso di non fotografarlo, la prima cosa che ho fatto, dopo essermelo trovato davanti, è stato immortalare il momento.

Duomo Milano

Non senza attimi di panico, ma questa è tutta un'altra storia.
Dopo aver girato le vie limitrofe avvicinandomi a piazza San Babila, il mio tempo disponibile era quasi terminato, per cui mi son diretto verso casa. 
Ricordo bene come si è conclusa quella giornata: aperitivo e cena da Ceresio 7 con un panorama di quelli che vedi nei film.

E dopo una bellissima serata, c'era un'altra alba ad attendermi e un'altra giornata.
Una giornata ancora più nelle mie corde. Infatti prima visitiamo castello Sforzesco le cui sale raccolgono svariate opere d'arte, fra cui l'incompiuta Pietà Rondanini di Michelangelo.
Il bambino che è in me invece è rimasto incantato dalle armature e dalle spade, l'adulto però mi ha ricordato quanta gente deve esser perita con le stesse.

Castello Sforzesco

Pietà Rondanini Michelangelo

Dopo il castello, ci siamo diretti alla XXI Triennale di Milano, con parco Sempione da un lato e l'Arco della Pace dall'altro.
Nella mia mente ritorna ancora chiaramente l'emozione nel visitarla. Specie la Neo Preistoria, l'esposizione di Andrea Branzi e Kenya Hara, che con un verbo e un oggetto, non solo mostra l'evoluzione umana ma ne racconta i tratti e, da un senso di paura per un'epoca lontana e ignota, sono stato attraversato dal rammarico per un'epoca che invece conosco fin troppo bene.



Ovviamente dopo aver sfamato solo il nostro senso artistico sono insorti i nostri stomaci. E l'osteria con vista sulla terrazza della Triennale è perfetta per questo, col suo panorama che da un lato sazia e dall'altro affama.


Il pomeriggio dello stesso giorno mi aspettava un altro giro in città un po' all'avventura, un po' a fianco di amici che da tempo contavo di incontrare.

Il giorno seguente sapevo già che ad aspettarmi non ci sarebbe stato solo il bagliore del sole sui vetri, ma anche quel senso di malumore che si ha quando inizi a trovare i tuoi nuovi ritmi, ma devi tornare ai tuoi vecchi spazi.
Non prima però di salutare un'ultima volta la città, di imboccare una strada diversa, di incontrare nuovi volti. 
Milano è la ragazza figa del liceo. Tu la guardi ma lei non sa che esisti, e allo stesso tempo, con un sorriso può farti sentire la persona più importante.
Dall'ultima fugace visita il mio ricordo per la città era confuso, per varie ragioni, fra cui una umanità che credevo lontana dal mio modo di essere.
Lentamente ho piegato questa visione verso qualcosa di diverso, e non certamente la Milano grigia e fredda di cui molti parlano, ma di quella al tempo come una musica che non smette di suonare. 
I chilometri che ho fatto a piedi lungo le sue strade, non sono nemmeno un quarto rispetto a quelli che ci separano, ma ho come la sensazione che la rivedrò.
Grazie a te.
A presto, Milano.



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