Di ciò che è stato dimenticato

Le scelte sono fatte di ingranaggi, che per metterli in modo servono una chiave e un motore.
Ci vuole coraggio, convinzione, anche un po' di cecità.
Tipo quando l'oculista ti mette le gocce midriatiche per far dilatare l'iride, che ti lasciano la vista offuscata per mezza giornata.
E tu sei lì che pensi
Cazzo, non vedrò mai più!
Ma quando si tratta di scelte non ci pensi che resterai cieco, a costo di sbattere ovunque, perché quando hai un sogno, un'idea, un amore, che sta prendendo corpo, il cervello ti va in pappa.
La tua mente non macina altro che quel singolo pensiero, che va via e ritorna, e va via per poi restare come una macchia sulla tovaglia buona.
Ti vengono gli occhioni a cuore, sempre lucidini, un misto fra allergia di primavera e il matrimonio della tua migliore amica.

Serve energia, che pare ti stia bruciando l'anima, tanto è forte e strana la sua origine. Ti sembra che con un soffio puoi buttare giù qualsiasi montagna.
Come un lampo che si sente sole quando illumina a giorno il cielo scuro.


Nella tua mente, quella prima idea, quel primo mattone diventa un castello. Riesci a costruirci le tue mura di cinta che inizi a chiamare speranza. Che inizi a vedere come futuro.

Anche nelle scelte degli altri, ci vogliono una chiave e un motore. Anche quando fai parte delle scelte degli altri. Anche quando scegli di aiutare gli altri, perché te lo chiedono o perché hanno bisogno, o perché gli altri, in qualche modo, fanno parte di te.
La cecità arriva quando pensi che quel che stai aiutando a mettere insieme, sarà anche parte del futuro, e completa la sua evoluzione quando pensi di avere un valore in più.
Il fatto è che non lo sai, e non lo vedi nemmeno.
Brancoli in un buio fatto di "tu". E se ti chiederanno altro, tu darai molto di più.

Ma i fulmini durano istanti e se li porta via la pioggia.
La luce si spegne nei "grazie" mai ricevuti e arriva il buio di ciò che è stato dimenticato.
Quel poco, una nota rispetto ad un intero spartito, ma che credevi aiutasse la melodia. Credevi fosse bene.
Quando di tutto non resta altro che la cenere di un anima bruciata, pensa a quanta energia è in grado di darci il  nostro cuore, e che "il nostro cuore è lì dove riponiamo le nostre energie".
Pensa che quando tutto finisce, niente è ancora finito.





35 commenti:

E tu cosa ne pensi?

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  1. Perché è il cuore il vero motore.
    E spesso... è questo muscolo impazzito a renderci ciechi.

    Moz-

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  2. Condivido in pieno, spesso ci si ritrova a farsi in quattro e a dare tutto per qualcosa che non esiste :(

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  3. Eh Pier, certe persone pensano che dare troppo c impoverisca. Io mi sento sempre arricchita perché più riesco a dare più scopro quanto c'è in me ancora. E si impara a vedere anche nel buio.

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    1. Hai ragione, mai smettere di darsi, ma farlo comunque per chi "lo merita", anche se poi non ricambierà!

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  4. Ma poi che vita di merda sarebbe se vivessimo solo per noi.

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  5. Ma chi decide cosa è tutto finito? E come? E perché? Troppo spesso ogni fine è un nuovo inizio, ma siamo troppo affranti per comprenderlo. E comunque dare è sempre un ricevere. Contro ogni legge fisica.. sappilo! ;)

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    1. L'ultima parte l'ho capita da poco. E chi decide che è finita? Non lo so, penso che lo capisci, forse proprio quando sei affranto!

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  6. purtroppo il cuore con tutte le sue emozioni è una forza talmente grande che manda tutto in pappa, ma tante volte ne vale anche la pena perchè le cose più belle si vivono grazie al cuore e al fatto che ci lasciamo andare quando insiste ;)
    buona domenica Pier

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    1. Dobbiamo (devo!) togliere un po' di freni, è il miglior modo per vivere, no?
      Buona domenica Audrey!

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  7. A me è capitato troppo di sovente nelle amicizie, specie quelle femminili. Pensi "Hey, finalmente ho un'amica anche io!", e d'un lampo ti accorgi che è solo l'ennesima fregatura.

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  8. Che dire?? parli di me?? ;D
    tesoro mio.. poche parole qui, perchè tante in privato che mi aiutano a riempirmi il cuore, gli occhi.. e riniziare a vedere che questa vita vale la pena di essere vissuta.
    Ti voglio bene.. tanto Pier! Bellissime parole le tue.. così profonde e vere!

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    1. ehehe tesoro, un po' ci somigliamo :) Ti voglio bene anche io! Un bacione.

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  9. Buttarsi a capofitto in tutto, in amore, in amicizia, nel lavoro e nella scuola, perché quello che ne viene è sempre meglio di quello che si potrebbe "perdere". Non c'è un "grazie"? Chissene, ma se ci fosse invece? Ci si preclude qualcosa di speciale, che sia un'amica o un nuovo amore! Tutto questo scritto da uno che ha pianto per un mese davanti un barattolo di nutkao, apro e chiudo parentesi!

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    1. Infatti, se non c'è un grazie non fa nulla. Se fai le cose aspettando una riconoscenza da parte dell'altro allora non le fai davvero con cuore, però quando aiuti materialmente una persona, ma questa non solo non ti ringrazia ma ti dice che non hai fatto abbastanza, è difficile credo prenderla bene. Io stesso l'ho presa male, ma alla fine mi rendo conto che avrei rifatto lo stesso tutto da capo.

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  10. ti capisco tesoro... ti capisco :( A volte veniamo traditi da persone che credevamo di conoscere davvero... e che preferiscono credere al primo deficiente arrivato...

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    1. Non so se sia un vero tradimento, ma so che fa male uguale :)

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  11. Il mio cuore è una "testa" di cazzo!
    Detto questo, ho riassunto 31 anni dell mia vita! :-D

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    1. ahahah cacchio, potevo far lo stesso. Basta, il tuo dono della sintesi mi ha aperto gli occhi: chiudo il blog XD

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  12. Finisce sempre così... dare tanto a qualcuno è un atto di coraggio in tutti i sensi... eppure finiamo per farlo, perché il cuore fa pquello che vuole e continua a prennderci in giro, per la nostra gioia e il nostro dolore... dicono sia la vita...

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  13. In tutta la mia vita non sono mai riuscita a far andare d'accordo cuore e cervello...uno voleva una cosa e l'altro ne pensava ad un'altra... Poi è arrivata una fase della mia vita in cui magicamente quello che pensava il cervello era anche quello che voleva il cuore: solo allora ho iniziato a vedere quello di cui ero circondata prima!
    (ah sono una nuova lettrice :D piacere! Maka!)

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  14. Inizia che ti pregano, sorrisi e disponibilità. Allora, ci si dona, si offre spazio e comprensione, e poi si finisce come con Senza Quarta. Con le minacce. Gentaglia.

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    1. Alle minacce ancora non sono arrivato, ma cedo sia proprio il limite massimo! Però confessa, lo rifaresti?

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  15. Mille sensazioni...mille indicazioni...quale quella giusta? Vai ...dove ci porta il sentimento

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