{Ricetta} Biscotti al cioccolato senza farina

Buonasera, come state?
Essendo passata da poco l'ora del tè, ho pensato, tirando un calcione in quel posto alla dieta, di preparare dei biscotti.
Lo so che faccio sempre biscotti, ma presto anche una ricetta salata che adoro.
Lo so che non sono biscotti da ora del tè, ma noi grasse abbiamo bisogno di scuse banali per non porre limiti alla nostra voglia di cibo.
Ho rubato da qui la ricetta dei biscotti al cioccolato senza farina.

-Sto migliorando con le foto?
- No
Farli è molto semplice e veloce, anche perché in Sicilia ci sono 25 gradi e di stare ai fornelli proprio non ci va.
Vi mostro gli ingredienti.

  • 360 g di zucchero a velo 
  • 70 g di cacao amaro 
  • 1 pizzico di sale 
  • 4 bianchi d’uovo 
  • 1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia 
  • 150 g circa di gocce di cioccolato 
In una ciotola unite prima le parti solide, facendo attenzione a sbriciolare eventuali grumi.
Fatto?
Bene, ora unite i bianchi d'uovo.
Vi è caduto accidentalmente un tuorlo? Poco importa, è capitato anche a me. Accidentalmente ovviamente, mica perché avevo letto male la ricetta. 
Non sia mai. Cercate di stare attenti, voi.
Mischiate per bene il tutto con un cucchiaio di legno, ed infine aggiungete le gocce di cioccolato. Vi è venuto fuori un composto molliccio e colloso?
Perfetto.
Mettetelo in frigo per circa 10 minuti.
Nel frattempo accendete anche il forno a 180°, senza dar fuoco a casa.
Mentre aspettate, andate a far pipì e strappatevi due sopracciglia. 
Dopo esservi lavati le mani, ma non devo dirvelo io, estraete dal frigo la ciotola, stendete sulla teglia la carta forno e con un cucchiaio cercate di comporre dei biscotti, prestando attenzione al fatto che l'impasto si allargherà.
Tenete in forno per circa 15 minuti.
La consistenza è particolare e sarà una via di mezzo fra cookies, lingue di gatto e brownies.
Scofanatevi.

Some Tips

- Se avete casi di diabete nel vostro albero genealogico, diminuite le quantità di zucchero anche di 60gr. 

- Se l'impasto dovesse venirvi troppo liquido usate delle formine oppure create uno strato sottile di impasto su tutta la superficie della teglia; poi, con un coppapasta o con un coltello, taglierete a vostro piacimento. Io ho fatto così. Le parti che avanzeranno potrete mangiarle di nascosto come bulimiche qualsiasi.

- Non mettete tutte le gocce di cioccolato subito. Potete aggiungerne una parte direttamente sulle forme che avrete creato prima di infornare. Un po' come si fa con i muffin. In questo modo eviterete che vadano tutte sul fondo.

- Non fate cuocere troppo altrimenti, una volta freddi, vi diventeranno dei crackers al cioccolato.

E con questo è tutto.
Fatemi sapere se li farete, se vi fanno venire l'acquolina o vi danno il voltastomaco.
Io vi saluto, spero di poter riprendere a scrivere con più frequenza perché ho davvero tanti post in arretrato, e vi auguro buona serata.






Non c'è Amore che superi Fiducia

Scappó, furente e sanguinante, nella foresta. Sperava che la pioggia avrebbe fatto svanire l'odore del suo sangue.
Correva, correva all'impazzata.
Annaspando cercava di spezzare il fiato per fuggire ancora e ancora.
La foresta buia, con i suoi arbusti intrecciati, i suoi nascondigli, la sua oscurità ne avrebbe occultato la vista.
E continuava la sua corsa, incurante del fango, delle foglie, della pioggia, di quella ferita che, sfregando, bruciava come il sole estivo su un volto troppo pallido.
Il freddo non gli permetteva di abbandonare il tremore, la pioggia non era abbastanza per nascondere gli occhi lucidi. Ma non c'era tempo da perdere: bisognava fuggire.
Poi, ad un tratto, si fermò.
Guardó indietro e si rese conto di non sapere più dove si trovasse.
Quella foresta nera era diventata un labirinto.
Ma un dolore ben più profondo si fece strada fra lo sconforto.
Aveva capito che quel colpo era costato più di quanto credesse.
Impiegó un po' a capire che quel colpo aveva strappato di netto il cuore.
Così si aggrappó all'ultimo respiro rimastogli nei polmoni.
Ma ormai era troppo tardi per recuperarlo.
Troppo tardi per tornare indietro.
Troppo difficile provarci.
Si accartoció fra le radici di un albero e le foglie secche bagnate, si avvolse nel silenzio della foresta, e aspettò tremante le luci di un'alba che non avrebbe mai sfiorato.








e non c'è Fiducia che sopravviva al Silenzio.

W.E. - Edward e Wallis (2011)

Dopo ben 11 giorni dall'ultimo post riesco a tornare su queste pagine.
Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa, ma fino ad un certo punto perchè se la Telecom mi toglie internet per due giorni, 'sti cazzi che la culpa è tutta mea.
Comunque, fregandomene bellamente del fatto che una fetta gorgonzola abbia meno muffa di tutta quella che ritroveremo al Quirinale, ieri non ho sentito ragioni e mi son dedicato alla lista infinita di film che ancora devo vedere, visto che non ne vedevo uno da due mesi, e ho scelto di guardare W.E. - Edward e Wallis.
Madonna, si fa regista e va alla riscoperta di una delle storie romantiche che hanno colorato i giornali scandalistici del 20esimo secolo: l'amore fra Edoardo VIII, re d'Inghilterra, e Wallis Simpson.
Siamo nel 1934, quando la fulgida Wallis riesce ad entrare nelle grazie di re Edoardo VIII, diventandone l'amante. 
Lei, americana, in seconde nozze dopo il divorzio da un matrimonio violento e anaffettivo, conscia delle sue scarse doti, farà dell'intelligenza e dell'eleganza i suoi baluardi. Baluardi che faranno perdere la testa al giovane re del Regno Unito.
Tuttavia questa storia è destinata ad essere malata, ma al tempo stesso forte, sin dalle sue origini e da fautori della propria sorte, i due si trasformeranno in carnefici della loro stessa esistenza, in special modo Wallis.
Travolti da una passione irrazionale e profonda, ma non per questo evanescente, i protagonisti, lasceranno i loro destini, certamente più facili e comodi, per crearne e seguirne uno che li incatenerà insieme per sempre. 
Lui abdicherà per poter stare accanto alla donna, di origini non aristocratiche, che ama, perdendo qualsiasi incarico pubblico e politico di spessore.
Lei lascerà il marito, certamente adorato ma probabilmente non amato fino in fondo, fronteggiando le malelingue che la marchieranno come una puttana arrivista, con simpatie naziste, dedita al lusso e alla noncuranza.
Tutto ciò li condurrà in un esilio sociale che terminerà solo con la fine della seconda guerra mondiale.
Come in uno specchio, il film riflette la vita di un'altra donna, destinata apparentemente a una vita drammaticamente somigliante a quella di Wallis.
Ci ritroviamo nel 1998 e Wally diventa la protagonista del nostro racconto.
Wally è una giovane donna irrimediabilmente affascinata dalla vita dei duchi di Windsor, probabilmente visti come distillato di un amore vero, e come via di fuga da un matrimonio insoddisfacente e a tratti violento.
Se Wallis si condannerà per seguire un sentimento di cui non riesce a fare a meno, Wally si autocondannerà per la sua immaturità.
Infatti si dimostrerà  ben lontana dalla figura forte e decisa della Duchessa, quanto piuttosto incapace di restare sulle proprie gambe, inetta nelle scelte forse più importanti della vita, stupida nel voler compiacere un marito fedifrago e che la picchia, insicura, debole, poco sveglia, recidiva e con un pessimo gusto da suora carmelitana per l'abbigliamento. 
La Wally degli anni '90 cercherà conforto in una storia che non è la sua storia, in una donna a cui tenta disperatamente di somigliare ma a cui non è minimamente paragonabile, in un amore vero, reale, sofferto che non ricorda nemmeno con un balzo d'immaginazione la relazione per cui si sbatte tanto. Una donna che non conosce i sentimenti, se non attraverso l'immaginazione e l'esasperazione di questi.
Insomma, no alla violenza sulle donne, ma Wally è in grado di ispirarti una corcata di bastonate a piene mani.
Se da un lato Madonna, registicamente scolastica, ci porta in un mondo dai profumi antichi, in un'epoca in cui la definizione di eleganza è realtà, di raffinata e pulita bellezza, tridimesionalmente sentimentale e vivo e sentito, dall'altro lato ci racconta una storia su cui forse era meglio tacere, che cozza, sotto svariati punti di vista, con ciò che avrebbe potuto compiacere il pubblico.

Voto 6 e mezzo (per i capelli alla garçonne e i vestiti di Dior e Elsa Schiaparelli).

Liebster Award + Rockeuse Awards

Ma Buongiorno.
Gioia e giubilo nel regno, il blog si è beccato un altro immeritato Premio per ben tre volte.
Cantiamo inni alla gloria e brindiamo come fosse l'ultimo giorno prima di entrare in clinica con Lindsay Lohan.
In ordine di apparizione sono stato effigiato da Clyo e da Ellie del Liebster Award, e Rory del Rockeuse Award.

Due premesse:
  1. se i premi sono tre è solo perchè ho una puntualità pari a quella di Balotelli nel visitare la presunta figlia, e quindi ho accumulato nei mesi;
  2. il Rockeuse Award non esiste, tuttavia Rory ha mixato genialmente il Liebster Award al Super Sweet Blogging Award da lei ricevuto; io poi gli ho dato questo nome in suo onore sperando non mi quereli per violazione del copyright.
Detto questo, io ringrazio di cuore le fanciulle per l'omaggio sempre ben gradito.
In questo caso ancora di più perchè, sfoderando le mie portentose doti linguistiche, e che non si facciano doppi sensi, scopro che liebster viene dal tedesco e significa "amabile", indi per cui il premio è dedicato ai blog da apprezzare. 
Gongolamenti a parte, il premio avrebbe una caterva di regole, regolette e postille che due maroni, e siccome anarchy is the way, io non le rispetterò del tutto. 
Come sono riottoso. 
Mi limiterò a rispondere con le domande poste dalle girls.

Domande di Clyo
1)Mi canti una canzone?
Dimmi cosa e te lo canto.

2)Hai mai la sensazione di essere seguito? E di non esserlo?

Per strada la sera sì, pur vivendo in un paese in cui di sera non escono nemmeno i cani.
Di non esserlo sempre, specie quando parlo.

3)Che stagione sei? (io no l'ho ancora capito)

Mi sento tanto autunno. Un po' freddo, ma con colori caldi da scoprire. #credici

4)Il gatto scotta sempre sul bagnato?

Certo!

5)Perché il Present Perfect (inglese) si chiama così? (questa la so, però ho ancora difficoltà ad accettarlo)

Mi spiace, non accetto la concorrenza.

6)Preferisci: Il frutto di una mente contorta o la frutta con torta di menta?

Dove c'è torta, c'è Pier.

7)Sai dire velocemente "raggomitolamelo"?(io no)

Ma ti pare che abbia un nome di 4 lettere tanto per?!

8)Cosa scriveresti su una lasagna nera?

Che non mi piace la seppia.

9)Dici Bèngasi o Bengàsi?

Non lo dico per evitare di sbagliare o esplodere.

10)Qual è la tua più grande Paola?

Non ho Paola, però Raffaella è mia, mia, mia.

11)Queste domande possono provocare: noia, arrossamenti, prurito agli occhi, tal di testa, nausea e vomito... ora che lo sai: come ti senti?

Mi prude la barba ma credo sia solo arrivata ora di radermi.
Per il resto sono stato peggio, grazie.


Le domande di Ellie.

1. Se potessi vivere per un giorno in una qualsiasi altra epoca, quale sceglieresti?
Gli anni '20/'30 in America.

2. Una canzone che ti rappresenta?
Difficile sceglierne una sola. Credo questa

non tanto perchè mi rappresenti, ma è sempre stato uno sprono e uno sfogo per me.

3. Il tuo sogno nel cassetto che non potrai mai realizzare?
A 23 anni voglio ancora illudermi che tutto possa accadere.

4. La peggior bugia che tu abbia mai detto?
Forse "non ho più fame".

5. Se avessi la possibilità di cambiare un qualsiasi aspetto del tuo carattere, quale sarebbe?
La testardaggine e la capacità di farmi pippe mentali.

6. Cosa ti ha portato ad aprire questo blog?
Non ricordo una motivazione particolare. Ricordo molta voglia di avere uno spazio mio per potermi esprimere, senza le censure e gli smaronamenti che un social può imporre. Mi andava anche di vedere quanto sarei durato e la spinta di amici vari ha fatto il resto.
Ah, e ovviamente molto tempo per cazzeggiare.

7. Il momento della giornata in cui ti senti più ispirato/a?
A scrivere? Non c'è un momento particolare, mi basta essere solo con i miei pensieri e questo avviene più facilmente quando sono fisicamente solo, o la sera a letto, quando sono mentalmente solo con me stesso.

8. Tre cose di te stesso/a che ami e tre cose che odi?
"C'è bisogno che lo dica!?! I capelli, però privi di quel fastidioso sebo, che per altro è un'eredità che ci ha lasciato il precedente governo" [cit.]
Scherzi a parte non so, probabilmente il punto 5 ne sa qualcosa riguardo a ciò che odio.

9. La stagione dell’anno che preferisci e perché?
Inverno, perchè qui in Sicilia è una stagione perfetta per chi detesta il caldo ma teme il freddo.

10. Il tuo capo d’abbigliamento preferito?
Cardigan, di qualsiasi tipo e colore.

11. Il tuo pensiero più ricorrente (attualmente)?
Ho ancora fame.

Le domande di Rory per il suo tag.


1. Qual è il tuo film preferito?
Mi riesce difficile sceglierne solo uno perchè non ho la conoscenza adatta. 
Se devo scegliere direi The Others.
2. Quale è il tuo telefilm preferito?
Per affetto Streghe, perchè ci sono cresciuto, per piacere Revenge, per sonounaragazzinadepressa The Vampire Diaries.
3. Qual è il tuo supereroe preferito?
Superman e Tempesta degli X-men.
4. Qual è il tuo genere musicale preferito?
Non uno solo, dal pop al R&B, ma pure jazz e rock. Basta che il brano mi faccia scorrere un brivido sotto la pelle.
5. Che lavoro vorresti fare?
Scrivere, e quindi tutte le sue declinazioni in campo lavorativo. 
So che è una strada lunga, non facile, ma è nata questa passione, mi piace, mi rilassa, al tempo stesso scartavetra la ruggine che ossida il mio cervello. 
Non scriverei libri o racconti, non ne sono capace.
Se così non potrà essere mi accontenterò di un lavoro, anche modesto, ma che mi consenta di vivere degnamente. O di fare lo stylist di Beyoncè.
6. Che lavoro non faresti mai?
Il televenditore o il testimone di Geova.
7. Qual è il tuo dolce preferito in assoluto?
Gelato, è meglio del nero, sta bene su tutto, (quasi) sempre e comunque.
8. Preferisci i dolci tradizionali o quelli più moderni?
Basta che mi sia consentito mangiarli. Soprattutto senza essere guardato.
9. Zucchero o miele?
Zucchero. Mi sto appassionando a quello di canna.
10. Sai cucinare (non solo dolci, in  generale)?
Sì, ma mi capita di rado. Più che altro cerco di apprendere le ricette da mia madre e riproporle in caso possa servirmi.
11. Qual è la cosa per cui spendi di più in assoluto?
Forse cura del corpo, non perchè comperi prodotti costosi, ma perchè adoro provare e cambiare ed inevitabilmente spendo più spesso e quindi di più. Anche per i cardigan vale lo stesso. E le sciarpe.
12. Qual è il tuo cocktail preferito?
Non ne ho uno preferito, ma il nonsocheprendere mi spinge quasi sempre verso il margarita.
13. Vino o birra?
Entrambi! Da bere birra, da sorseggiare magari dopocena, vino.
14. Qual è il tuo ultimo peccato di gola?
Tipo che non posso dirlo ma tipo che ho spalmato la Nutella sui Pan di Stelle. E sono a dieta.


15. Fai un saluto a chi legge.
Ciao Chi legge!
E basta miei cari. Io non taggo nessuno, non perchè mi senta Crudelia Demon, ma francamente non c'ho voglia di smattare con la formattazione di Blogger, ordinata come la tavola dopo il cenone di Capodanno.
Se vi va, mi farebbe piacere leggere le vostre risposte. O se avete altre domande è ancora meglio.
Per il resto ringrazio di nuovo le pulzelle, e ci sentiamo presto.




Aggiornamento#13

Buon pomeriggio!
Capisco bene il rammarico per la mia perdurata assenza e me ne scuso. 
La causa non è una mia prematura dipartita, ma è il semplice fatto che ho giornate piene.
Sto seguendo una materia di quelle per cui, sono certo, non basterà fare tutto il cammino di Santiago di Compostela in ginocchio per potermi aggiudicare un 18 ciancicato, ma ci si prova.
Oltretutto il simpatico prof. ci ha lasciati 10 giorni, vacanze Pasquali comprese, per studiare autori del calibro di Aristotele e Dante, per un test in itinere dubbio come la stabilità umorale di Britney Spears.
E vivo in un circolo continuo di stanchezza e un simpatico raffreddorino, che si sposta fra naso e gola e che mezzo basta a Luciano Michele (grazie Maris ) Mirabella per farci due stagioni di Elisir.
Più nel dettaglio, benchè non ve ne importi un bullone, al mattino mi sveglio alle 7:50, con una profonda voglia di restare a letto ma con la fretta di dover prendere un bus che ha un orario non esistente in natura. 
Rientro a casa verso le 15, con le gambe a pezzi e quasi sempre il bisogno di un bagno. 
Dal pomeriggio alla sera mi tocca girare come la ruota di un motorino cappottato, e se non giro mi tocca studiare.
Le mie regali chiappe toccano il letto non prima di mezzanotte, dopo sì, prima no.
Capite bene perchè arrivi a scrivere un post ogni era geologica, estinzione di una specie a caso compresa.
La cosa più divertente del periodo è il clima variabile come una donna in pieno mestruo.
Dal mattino in cui splende il sole e il termometro ti dice 16 gradi, alla sera che si scende a 8 gradi con nuvoloni e pioggia; ma d'altronde Marzo ci ha abbandonati da poco e come diceva mio nonno "marzo è pazzarello, guardi il sole e guardi l'ombrello". 
Ho sempre temuto che questa cosa mi avrebbe fatto diventare strabico.
E il vento? Non ne parliamo.
E il mal di testa? Non ne discutiamo.
Ed è passata Pasqua, ci siamo strafogati dell'impossibile e dell'inesistente perchè a noi lo spread ci rade le ascelle, e pure io, che impudentemente ho fatto fuori due uova di cioccolato Kinder in formato Maxi, cerco di porre un freno allo strabordare dell'adipe esattamente sotto l'ombelico.
Sì, sono di nuovo, per la 23esima volta in 23 anni di esistenza, a dieta.
Ma non per la prova costume, che tanto a mare ci sto mezz'ora in tutta l'estate, 15 Agosto compreso. 
2010: Passività nello Spazio
Voglio tornare nei pressi del mio peso forma, sentire il brivido di qualsiasi pantalone taglia 44/46 salire senza morire e soprattutto dire ad una commessa qualsiasi, con aria sprezzante e sicura
No, questa M mi sta grande!
Non crediate che ora come ora mi aspettino ad Extreme Makeover: Diet Edition.
Anzi attendo una raffica di falsissimi

Sei troppo magro! Stavi meglio prima.
Ma dimagrire, se necessario, secondo me è davvero una terapia incredibile.
Non solo per i vantaggi fisici del non sentirsi appesantiti, fiacchi e stanchi, quanto soprattutto per il benessere di sentirsi sempre a proprio agio, soprattutto con sè stessi.
E so bene quanto, la vocina nella vostra mente, stia giudicando tutto questo come superficiale.
Effettivamente lo è, considerando che la Corea del Nord ha deciso, da un giorno all'altro, che forse scatenerà la terza guerra mondiale perchè l'oroscopo gli ha detto di affrontare la vita con più aggressività.
Ma ritengo che al processo di miglioramento esteriore, dovrebbe coincidere un miglioramento interiore.
Dovrebbe.
Solo che il miglioramento interno è quasi sempre più lento dell'immagine riflessa su uno specchio, senza contare che a volte non dipende da noi.
Ma cercare di prendere la vita con più leggerezza, fisica e morale, può essere cosa buona e giusta.
Spero comprendiate la potenza di questa affermazione, che, fatta da me, che di leggero non ho nemmeno i capelli dopo lo shampoo, può suonare contraddittoria, ma provarci is the way.
Per il resto nessuna novità di valore che mi abbia dato palpitazioni diverse da quelle provate nel salire sulla bilancia.
Ecco, ho bisogno di palpitazioni, di nuovi stimoli.
Sto cercando di non perdere occasioni che possano risultare inedite. 
Ho chiuso delle porte non senza sforzi, e sto provando ad andare avanti.
Certo, sarebbe più facile se il mondo mi desse un aiutino, piuttosto che farmi conoscere un ragazzo per certi aspetti identico a vari ex, ma, isterismi a parte, non posso pretendere che i cambiamenti abbiano la durata di uno smalto Essence.
Ci vuole tempo, e in special modo, una pazienza quasi viscerale.
Tornando leggeri e a proposito di nuovi stimoli, ho intenzione, a tempo perso, di iniziare due nuove rubriche che spero vi piacciano. 
Non so esattamente quando, perchè e, ancora peggio, come ma lo prometto, soprattutto a me stesso.
Così come prometto di realizzare le idee che avevo per la grafica del blog.
Lo scrivo in quasi tutti i post Aggiornamento, sperando che questo sia propedeutico alla mia forza di volontà, ma noto che non ha grandi effetti.
Devo anche ringraziarvi per l'attenzione che avete avuto al post sui matrimoni gay
Ma basta parlare di me.
Voi che mi dite? Tutto a posto a casa?
Io intanto pongo fine a questo post, sempre più simile alla sezione Relazioni e famiglia di Yahoo Answer, anche perchè si è fatta una certa.
Vi mando un bacio, e spero di mantenere le mie promesse.
Ciao belli della zia!




Muta il mio dolore muta il mio rispetto 
Muta l'illusione del mio sogno maledetto 
Muta questa vita ancora in cosa non si sa 
Muta l'aria intorno mutano le rose 
Muta pure l'inno nazionale del paese 
Muta la distanza tra quel che è stato e tutto quello che sarà 
Tra l'illusione e la mia serenità 
E la speranza che sperando se ne va 
E non ha tempo di capire a cosa serve poi sparare 
Se è così facile sparire allora 

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